12.52 Bersezio - Bassa di Terra Rossa - Lago Oserot
Bersezio (1610 m) - Bassa di Terra Rossa (2425 m) - Lago Oserot (2306 m)
+825 / -129
Dislivello [m]
2:30 - 2:50
Tempo [h:mm]
4963
Distanza [m]
E
Difficoltà
Tipologia
123456789101112
Periodo consigliato [mese]
Si tratta di una bella e panoramica escursione, attraverso ambienti
decisamente vari: lariceti, pendii detritici, praterie alpine e il
caratteristico Lago Oserot.
Il percorso sfiora anche diverse opere fortificate del Vallo Alpino,
realizzate per sbarrare eventuali infiltrazioni verso lo strategico
altopiano della Gardetta.
Di fronte al posteggio nel centro del paese di
Bersezio
(1610 m circa),
si sale la rampa che porta al Municipio. Da qui si raggiunge la
Chiesa di San Lorenzo
e con una breve scalinata si arriva in Via dietro i Bari.
La si attraversa per imboccare Via Oserot; dopo una cinquantina di metri,
si va a destra, e si individua, a sinistra dell'ultimo condominio,
l'inizio del sentiero.
Il sentiero rimonta tutto il grande conoide detritico alle spalle
del paese, tra prati e giganteschi cumuli di pietre, a si immette su una
carrareccia inerbita.
Il grande conoide detritico che si trova ai piedi della
Gorgia della Madonna,
è già particolarmente caratteristico per gli enormi cumuli di
pietre che emergono dall'erba: non sono altro che la testimonianza
dell'immane lavoro di spietramento portato avanti per secoli per
ricavare terreni utili alla coltivazione nei dintorni del paese
1.
Tuttavia è una grossa dolina, dalla forma perfettamente circolare,
che desta maggiore stupore. Si trova circa 100 metri a destra del sentiero,
a due terzi del percorso tra le ultime abitazioni del paese e il punto in cui
il sentiero si immette nella pista sterrata inerbita.
Le doline, che altro non sono che sprofondamenti del terreno a seguito della
dissoluzione delle rocce sottostanti, sono tipici fenomeni epigei delle aree carsiche;
meno frequenti i casi in cui si manifestano su un conoide detritico alluvionale.
Lou Garp de la Pouniera, così è chiamato localmente il grande
avvallamento circolare, nei secoli passati è rimasto a lungo senza spiegazione plausibile,
e la sua formazione è stata attribuita perfino alla caduta di un meteorite!
[-]
Seguendo la strada verso destra, si guadagna quota con pochi comodi tornanti
fino ad incontrare il sentiero, a destra, per la
Bassa di Terra Rossa.
Il sentiero si addentra nel lariceto
2,
piuttosto ripido, prima con qualche tornante,
poi con un lunghissimo traverso tra radi larici alternati a colate di fini sfasciumi
3.
Aggirato un costone, il sentiero si impenna e taglia ancora in diagonale il pendio
ai margini di un canalone detritico, nell'alto
Vallone di San Sebastiano.
Dopo qualche svolta si passa
l'impluvio del successivo canalone e, con pendenza meno sostenute, si sale
con ampi tornanti all'interno di una macchia di pino mugo.
Si entra così nel
Vallone della Vicariotta,
dove riprende il diagonale a mezzacosta su un pendio interamente coperto da
fini sfasciumi.
Intorno a quota 2250, verso la fine del traverso sul pendio detritico,
si incontrano resti di filo spinato risalenti alla seconda guerra mondiale.
Alzando lo sguardo verso i pinnacoli rocciosi a sinistra del sentiero
4,
distanti una cinquantina di metri, si scorge una feritoia per mitragliatrice
dell'Opera 1,
con a fianco l'ingresso, meno visibile. L'Opera era armata
con tre mitragliatrici e disponeva di un presidio di 32 uomini.
[Valle Stura fortificata, pp.197-198]
Si superano due impluvi del vallone, ora tra pini, qualche larice e magra erba,
e, appena oltre un modesto costone il sentiero si biforca,
anche se il ramo di sinistra, non segnalato, non si individua facilmente.
Sebbene entrambi i rami siano ugualmente agevoli, viene descritta la salita
lungo il ramo principale. Il ramo di destra può essere usato come alternativa,
al rientro dalla
Bassa di Terra Rossa).
Si attraversa ora una sorta di conchetta prativa, dove il sentiero
si divide nuovamente.
Ignorato il ramo di destra, fortemente ostacolato dai pini e diretto
ad un'opera difensiva del Vallo Alpino,
ci si tiene a sinistra.
Non molto distante, a valle della successiva conchetta prativa
e a destra del sentiero, si trova
l'Opera 2,
anch'essa armata con tre mitragliatrici in un unico blocco d'armi
e con un analogo presidio di 32 uomini.
Sia
l'Opera 1
che
l'Opera 2,
sono state realizzate secondo i dettami della
circolare n.200 tra il 1934 e il 1936, ed erano inquadrate nel
22° Caposaldo Terra Rossa.
[Valle Stura fortificata, pp.197-198]
Si sale a tornanti tra i prati, si entra in una seconda conchetta prativa
5
ed infine, con un lungo diagonale tra detriti e magra erba si guadagna la
Bassa di Terra Rossa
(2425 m, 2:10 - 2:30 ore da
Bersezio)
6.
Dal valico hanno origine tre sentieri: il più a destra va al
Lago Oserot;
il secondo a destra, una vecchia mulattiera militare, punta al
Colle Oserot,
con tratti però franati ed esposti;
quello a sinistra (palina) non è altro che la già citata alternativa per il
rientro verso
Bersezio.
Sempre dal valico, almeno in primavera, compare un piccolo laghetto,
che non è tuttavia la meta dell'itinerario: il
Lago Oserot
comparirà alla vista solo alla fine.
Il sentiero scende a destra, ancora una volta tagliando pendii di fini detriti
7,
fino al fondo pianeggiante ed ampio fondo del vallone, noto come
Fonda Oserot.
Si passa a fianco dei ruderi del
Gias dell'Oserot11,
dove la traccia si fa labile per alcune decine di metri.
Poco oltre però, ci si immette sul ben marcato sentiero che
proviene dalle lontane
Grange Serre
e lo si segue verso sinistra.
Si riprende leggermente a salire, fino al vicino bivio:
si abbandona allora il sentiero appena trovato,
che continua a sinistra verso il
Colle Oserot
e ci si tiene a destra, per evidenti tracce,
che portano all'ormai vicinissimo
Lago Oserot
(2306 m, 0:20 ore dalla
Bassa di Terra Rossa)
810.
Il
Lago Oserot,
è soggetto a forti variazioni di superficie, per via della natura permeabile
del terreno sui cui si trova. In primavera, per via dell'acqua di fusione nivale,
raggiunge la sua massima estensione e assume una caratteristica forma ad 'U',
con una lunga penisola che si insinua nel centro dello specchio d'acqua
9.
Accessi
Da Borgo San Dalmazzo si risale la Valle Stura di Demonte fino a Bersezio.
A sinistra della carreggiata, più o meno a metà paese, si trova un piccolo posteggio
(con tavolo per picnic) ove si lascia l'auto. Se il posteggio fosse pieno,
se ne trova uno più ampio all'uscita del paese.
Note
Alla data del rilevamento, quasi tutto il percorso era ancora marcato
con le vecchie tacche segnavia arancioni, anziché con le nuove bianco-rosse.
Anche le paline segnavia non abbondavano. Il percorso, tuttavia, non
presenta particolari problemi di individuazione.
Pernottamento
--
Cartografia
[Fra n.13] [AsF n.6 e n.7] [IGC n.111 e n.112] [IGC n.7] I riferimenti dettagliati alle carte sono disponibili nella sezione Bibliografia.
Ultimo aggiornamento
Ultimo sopralluogo: Primavera 2024
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