Itinerario 12.12

12.12 Sentiero delle Grotte di Aisone: Aisone - Castellar delle Vigne - Grotte di Aisone - Aisone

Sentiero delle Grotte di Aisone: Aisone (845 m) - Case Piron (1031 m) - Baile (1040 m) - Castellar delle Vigne (1035 m) - La Comba (900 m) - Grotte di Aisone (884 m) - Aisone (845 m)

+371 / -371

Dislivello [m]

2:10 - 2:25

Tempo [h:mm]

6709

Distanza [m]

E 

Difficoltà

Tipologia

123456789101112

Periodo consigliato [mese]

Questo breve percorso ad anello, all'interno della Riserva Naturale delle grotte di Aisone, conduce dapprima attraverso piccole borgate dove si possono ancora ammirare i resti di alcuni tetti in paglia di segale, quindi tocca numerose grotte naturali utilizzate dall'uomo in epoca neolitica e, molto più di recente, dai pastori locali come ricovero per il bestiame.

Carta schematica - Itinerario 12.12

Mappa su base © OpenStreetMap contributors, SRTM; map style © OpenTopoMap - licenza CC-BY-SA

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Profilo altimetrico - Itinerario 12.12
A Da Aisone (845 m) a: Dislivello [m] Tempo [h:mm] Distanza [m] Difficoltà Segnavia
B Case Piron (1031 m) +214 / -28 0:40 - 0:50 1900 T/E P64
C Castellar delle Vigne (1035 m) +285 / -95 1:10 - 1:20 3643 E P64 » P67
D La Comba (900 m) +291 / -236 1:30 - 1:40 4412 E P67 » =
E Grotte di Aisone (884 m) +317 / -278 1:40 - 1:55 5271 E =
F Aisone (845 m) +371 / -371 2:10 - 2:25 6709 E = » P64

Dal posteggio presso l'area giochi di Aisone (845 m) si sale in Via Occhie per poche decine di metri, poi si scende una scaletta a sinistra che porta ad una mulattiera inerbita. Si svolta a destra e si arriva a passare un rio su un bel ponticello in legno.
Sul versante opposto la mulattiera diventa sentiero (segnavia P64), e rimonta con qualche tornante il pendio prativo. Il sentiero quindi spiana e prosegue con lievi ondulazioni, entra temporaneamente nel bosco e si immette su un altro sentiero (segnavia P64B) che sale da valle diretto a Ciancamentes e alle Punte Chiavardine. Lo si segue verso sinistra, in discesa, per pochi metri: subito infatti si imbocca la diramazione che si stacca a destra (est) e, a mezzacosta, conduce sulla strada asfaltata che serve la borgata di Case Piron.
La strada sale ai piedi di pareti calcaree, attraversa su un ponticello in cemento il Rio Borbone e lascia a sinistra il sentiero che scende alle Grotte di Aisone (che verrà utilizzato al rientro per chiudere l'anello). La strada asfaltata serpeggia assecondando l'orografia di assolati costoni punteggiati da rada vegetazione arborea, supera un piccolo antro denominato Barmo de Chocho 11 e dopo lungo incedere giunge alle Case Piron (1031 m, 0:40 - 0:50 ore da Aisone) 151.

La chiesetta che si trova a Case Piron pare sia stata edificata su un preesistente pilone votivo, "lou piloun"; da qui il passaggio a Piroun e poi Piron spiegherebbe l'origine del nome della borgata. L'italianizzazione del toponimo avrebbe poi portato alla denominazione che inizia a circolare ora di Pirone.
Diverso il discorso per la case abbandonate di Ciancamentes: l'ipotesi ne attribuisce l'origine all'occitano "giam entes", "chiedimi dov'è", a rimarcare la posizione particolarmente nascosta della borgata.

[Parco Naturale dell'Argentera, pp.135,137]

Proprio all'altezza della chiesetta della borgata, dove la strada diventa sterrata, si ignora a destra la pista sterrata per Ciancamentes (segnavia P64C) e, poco dopo, oltre le case, si trascura anche il sentiero che scende a sinistra a La Comba.

Il bivio a sinistra permette di accorciare l'anello e dirigersi subito verso le Grotte di Aisone. Il sentiero, anche in questo caso ciò che rimane di una mulattiera selciata, prima scende con ampi tornanti su ripidi pendii punteggiati da arbusti, poi taglia una colata di detriti fini e, con le ultime strette svolte nel bosco, arriva sul fondo idrico della Valletta del Rio Borbone. Qui ci si immette su una pista inerbita che, seguita per qualche decina di metri verso sinistra, porta ai pochi ruderi de La Comba, dove ci si ricongiunge con l'itinerario principale.

Poco oltre la sterrata termina e si prosegue a mezzacosta su una vecchia mulattiera che si addentra nella Valletta del Rio Borbone 2. La vecchia mulattiera, ormai ridotta a sentiero, procede in leggera salita tra vegetazione di arbusti, latifoglie e qualche conifera. Poco prima dell'impluvio della valletta, si trascura a destra il sentiero per le Punte Chiavardine (segnavia P64) e si scende sulla sinistra verso Castellar delle Vigne (segnavia P67).
Attraversato il Rio Borbone su passerella in tronchi, si percorre un comodo mezzacosta pianeggiante nel lariceto. Si supera con l'aiuto di una solida passerella un tratto in frana, quindi si esce dalla Valletta del Rio Borbone aggirando un costone. Si taglia un assolato pendio 12 punteggiato di ginestra e rada vegetazione, si lascia un sentiero a destra ed infine, entrati in un boschetto di latifoglie (querce, noccioli e sorbi), si prosegue in leggera discesa fino alla borgata Baile (1040 m, che un cartello artigianale in loco nomina come Le Vigne) 4.

Un occhio attento noterà la sporadica presenza di qualche vite 3: assieme ai toponimi delle borgate, esse costituiscono la testimonianza di coltivazioni che, favorite da un clima più caldo e umido di quello attuale oltreché dall'ottima esposizione dei luoghi, erano abbastanza diffuse anche a queste quote fino a non molti decenni or sono.

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Si continua in piano per qualche decina di metri, superando un'altra piccola frana su passerella, e si scende su una strada sterrata. Seguendola verso destra si giunge in pochi minuti al bivio a sinistra con il sentiero per La Comba e, subito dopo, a Castellar delle Vigne (1035 m, 0:30 ore da Case Piron) 5, graziosa borgata dove, a monte delle case ben ristrutturate, resiste ancora un tetto in paglia di segale.
Per continuare l'escursione si torna indietro fino al bivio, ora a destra, con il sentiero per La Comba. Si imbocca il sentiero e, ignorata quasi subito una diramazione che prosegue innanzi verso un pianoro prativo, si piega a sinistra e si comincia una discesa piuttosto ripida a tornanti. Il sentierino è evidente, ma stretto e un poco aereo (anche se la fitta vegetazione maschera la notevole pendenza del versante).
La discesa termina sul fondo idrico della Valletta del Rio Borbone, dove si incontra una presa dell'acquedotto. Poco più avanti, oltre un piccolo rio, si raggiungono i pochi ruderi de La Comba (900 m, 0:20 ore da Castellar delle Vigne).
In questa minuscola piana rinserrata tra le pareti rocciose, alcune costruzioni che ancora conservano la loro copertura del tetto in paglia di segale, si ergono ai piedi di caratteristici pinnacoli rocciosi appuntiti 79.
La borgata è raggiunta da valle da una strada sterrata, che si segue verso destra, in leggera discesa. Dopo circa 150 metri, presso un palo della linea elettrica, si imbocca il sentiero che si stacca a sinistra in piano (indicazione 'Grotte'). Si passa a monte di un roccione con ripida salita; ridiscesi, si traversa l'assolato pendio con continui saliscendi ai piedi di verticali pareti calcaree nelle quali si aprono varie cavità. Lungo questo tratto di sentiero si incontra una prima grotta 13 facilmente accessibile; superata una breve ma assai ripida rampa tra curiose formazioni rocciose 8 si arriva ad una seconda grotta 14 e quindi, poco dopo, ad una terza. L'insieme di queste cavità è noto con il nome di Grotte di Aisone (884 m, 0:10 - 0:15 ore da La Comba).

La natura calcarea delle rocce ha di certo favorito la formazione delle numerose cavità toccate da questo itinerario. Numerosi reperti, portati alla luce durante le campagne di scavo e ora conservati al Museo Civico di Cuneo, portano ad affermare che le grotte, che si aprono con ottima esposizione al sole ai piedi di strapiombanti pareti rocciose, sono state frequentate già in epoca neolitica, approssimativamente tra il 4800 e il 3500 a.C. e fanno riferimento alla cultura dei vasi a bocca quadrata. In epoche più recenti sono state utilizzate come riparo e ricovero dai pastori.

[La Guida del Parco Alpi Marittime, p.152]

Un ultimo tratto di sentiero 10 risale infine alla strada asfaltata per Case Piron, già utilizzata nella prima parte dell'itinerario. Seguendola verso destra si compie il tragitto a ritroso e si rientra ad Aisone (845 m, 0:30 ore dalle Grotte di Aisone).

Accessi

Da Borgo San Dalmazzo si risale la Valle Stura fino ad Aisone. Al semaforo in centro al paese, si svolta a destra in via Occhia per poi prendere la seconda strada a destra. Si arriva nel posteggio presso la piccola area giochi per bambini, dove è possibile lasciare l'auto. Ai margini dell'area giochi si trovano anche la 'Taverna delle Grotte', punto informativo sul sentiero, e una fontana.

Note

Itinerario da percorrere preferibilmente in autunno o in primavera allo sciogliersi delle nevi. Il clima assolato garantisce ottime temperature anche nelle mezze stagioni.

Pernottamento

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Cartografia

[Fra n.13] [Fra n.14] [IGC n.7]
I riferimenti dettagliati alle carte sono disponibili nella sezione Bibliografia.

Ultimo aggiornamento

Ultimo sopralluogo: Estate 2021

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anonimo

martedì 06 dicembre 2011

[ 93.66.*.*]

Buongiorno! Abbiamo percorso questo itinerario domenica scorsa, giornata di sole fantastica e molto bello anche il percorso! Il nostro tempo di percorrenza però è stato di 1 ora e 50 minuti, sulla base di cosa calcolate i vostri tempi di percorrenza? Grazie!

AlpiCuneesi.it

martedì 06 dicembre 2011

[ 80.104.*.*]

Problema risolto: si è trattato di un errore di battitura. Il tempo di percorrenza è stato corretto. Grazie per la segnalazione.

Corrado

giovedì 09 agosto 2012

[ 80.117.*.*]

Molto carino, fatto in Agosto si soffre un po nel rientro x l'esposizione al sole, si cosiglia di partire presto. Buona Passeggiata

Marti

venerdì 22 agosto 2014

[ 82.52.*.*]

Sono stata ieri su questo percorso, devo segnalare che da località Le Vigne il sentiero è praticamente inesistente, cosparso d'erba alta e difficilmente individuabile, per fortuna avevo stampato l'itinerario, ma comunque è stato molto difficile orientarsi. Solo una volta giunti alle grotte si ritrova finalmente il percorso

AlpiCuneesi.it

lunedì 25 agosto 2014

[ 80.104.*.*]

Cara Marti, viste le basse quote, in piena estate il sentiero può risultare invaso dall'erba, ma esiste. Nelle note alla descrizione si consiglia la percorrenza nelle mezze stagioni anche per questo motivo.

Elena73

domenica 03 gennaio 2016

[ 62.19.*.*]

Escursione fatta oggi, descrizione molto precisa, grazie. Percorso sempre molto ben segnalato. Da Le Vigne siamo scesi verso Castellar e più o meno a metà fra i due borghi abbiamo trovato il sentiero per La Comba che abbiamo percorso. Bella esposizione, in questa stagione fa piacere camminare al sole.

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2 - La Valletta del Rio Borbone dal sentiero per Castellar delle Vigne (2005)
2 - La Valletta del Rio Borbone dal sentiero per Castellar delle Vigne (2005)
9 - Tetti in paglia in località La Comba (2006)
9 - Tetti in paglia in località La Comba (2006)
1 - Case Piron, particolare (2005)
1 - Case Piron, particolare (2005)
11 - La Barmo de Chocho (2021)
11 - La Barmo de Chocho (2021)
10 - 'L'incursione dei cervi', installazione d'arte moderna lungo il sentiero delle grotte (2015)
10 - 'L'incursione dei cervi', installazione d'arte moderna lungo il sentiero delle grotte (2015)
3 - Borgata Baile: una vite resiste ancora a testimoniare antiche coltivazioni (2005)
3 - Borgata Baile: una vite resiste ancora a testimoniare antiche coltivazioni (2005)
15 - Case Piron (2024)
15 - Case Piron (2024)
5 - Fienile con tetto in paglia, rifatto negli anni '90, a Castellar delle Vigne (2005)
5 - Fienile con tetto in paglia, rifatto negli anni '90, a Castellar delle Vigne (2005)
7 - Costruzioni con tetti in paglia in località La Comba (2005)
7 - Costruzioni con tetti in paglia in località La Comba (2005)
14 - Una della varie grotte che si incontrano lungo il sentiero (2021)
14 - Una della varie grotte che si incontrano lungo il sentiero (2021)
12 - Panorama dal sentiero per Castellar delle Vigne (2021)
12 - Panorama dal sentiero per Castellar delle Vigne (2021)
4 - Tetti in paglia in borgata Baile (2005)
4 - Tetti in paglia in borgata Baile (2005)
13 - Una delle Grotte di Aisone, frequentate sin dal 4700 a.C. (2021)
13 - Una delle Grotte di Aisone, frequentate sin dal 4700 a.C. (2021)
8 - Caratteristico scorcio dal sentiero delle grotte (2005)
8 - Caratteristico scorcio dal sentiero delle grotte (2005)