12.29 Prati del Vallone - Colle di Panieris - Colle del Ferro Sud - Collet de Tortisse - Prati del Vallone
Prati del Vallone (1707 m) - Colle di Panieris (2683 m) - Colle del Ferro Sud (2660 m) - Collet de Tortisse (2591 m) - Colle del Ferro Sud (2660 m) - Colle di Panieris (2683 m) - Gias di Stau (2068 m) - Prati del Vallone (1707 m)
+1177 / -1177
Dislivello [m]
5:55 - 6:45
Tempo [h:mm]
15651
Distanza [m]
E/EE
Difficoltà
Tipologia
123456789101112
Periodo consigliato [mese]
La salita al Colle di Panieris, abbastanza faticosa, è ripagata dal magnifico panorama che
si può ammirare percorrendo il crinale fino al Collet de Tortisse: i Lacs de Vens
e il Lac Fourchas sul versante francese, il Monte Peiron che divide il
Vallone di Panieris dal Vallone di Forneris sul versante italiano.
Assai più dolce e rilassante la discesa lungo il Vallone di Stau, raggiunto
però con un breve tratto su traccia di sentiero.
Dal posteggio ai
Prati del Vallone
(1707 m),
proprio ai piedi del
Rifugio Talarico
(1720 m)
14,
si segue la strada sterrata che si allunga in piano verso sud (segnavia P66).
Contrariamente a quanto si può pensare, il
Rifugio Talarico,
risalente al 1939 e coevo delle vicine casermette oggi trasformate
in rifugio gestito, fu costruito dal CAI
nell'ambito del 'Piano Quadriennale Lavori Alpini Alpi Occidentali' e
occupato da reparti militari durante il conflitto mondiale.
[Rifugi e Bivacchi della Sezione Ligure del CAI, pp.22-23]
Si sfila a fianco del
Rifugio Prati del Vallone
(1709 m circa)
e della recinzione che ospita il giardino botanico
"Regina delle Alpi".
Ai
Prati del Vallone
era stato realizzato un insediamento militare significativo, le
Casermette di Prati del Vallone,
con numerosi edifici racchiusi attorno ad un cortile centrale.
Il complesso includeva dormitori, scuderie, cucine, servizi e la
Cappella della Madonna della Guardia,
patrona della G.a.F, oltre alla stazione a valle della teleferica
"Prati del Vallone -
Colle di Stau".
Le opere militari sono state recuperate a partire dagli anni '60 del secolo scorso,
grazie all'impegno di Don Giovanni Culasso, parroco di San Giuseppe di Sommariva Perno,
noto ai più come
"Zio John",
che le trasformò in colonia estiva gestita della parrocchia.
Allo
Zio John
va il merito anche della realizzazione di un orto botanico,
la stazione "Regina delle Alpi", per la coltivazione di erbe alpine:
quindicimila metri quadrati di fiori, serbatoio di erbe dove rifioriscono
il genepy, l'aquilegia, il timo, le stelle alpine e il sedum.
Un orto botanico dai mille segreti, messo insieme in dodici anni di speranze e lavoro.
Si coltivano erbe e fiori per qualche bottiglia di liquore, ma anche per la ricerca scientifica:
i clienti sono le Facoltà di farmacia e botanica di Torino, ma anche le Università di Milano,
Padova, e fino in America.
Con la scomparsa del parroco, nel 2004, gli edifici hanno subito una ulteriore trasformazione e
costituiscono oggi l'accogliente
Rifugio Prati del Vallone,
mentre del giardino botanico restano tracce ben più sbiadite...
Resiste però ostinatamente un ciuffo di Regina delle Alpi
15,
splendido fiore ormai praticamente scomparso in natura sulla nostra parte dell'arco alpino.
[Valle Stura Fortificata, pp.160-161]
[GTA, Provincia di Cuneo, pp.150-151]
[Gazzetta d'Alba, Un prete dal cuore generoso]
Appena oltre gli edifici, si lascia a sinistra il bivio (segnavia P30) per il
Passo sottano delle Scolettas
e il
Rifugio Zanotti.
Si attraversa uno dei numerosi rii che solcano il fondo del pianoro dei
Prati del Vallone,
e si inizia a salire su una pista sterrata, con ampi tornanti in moderata pendenza
(alcuni tagliati da ripide scorciatoie).
Trascurato a sinistra il bivio per il
Rifugio della Lausa
(segnavia P31) si continua lungo la pista sterrata,
che svolta a destra e prosegue verso il
Colle di Stau
(segnavia P33)
e il
Colle di Panieris
(segnavia P32).
Si percorrono ancora poche centinaia di metri e si raggiunge il bivio
sulla sinistra (indicazioni su un masso) con il sentiero per il
Colle di Panieris.
Abbandonata dunque la sterrata (che verrà utilizzata per il percorso di rientro),
si imbocca l'esile sentiero che s'inerpica subito assai ripido tra pendii
inerbiti punteggiati da arbusti ed entra nel
Vallone di Panieris.
Più in quota il sentiero incomincia una serie di svolte, mantenendo tuttavia la pendenza
sempre elevata
1.
Passato un terrazzino di erba e rocce montonate, il sentiero giunge
in breve ad una conca prativa
2,
ai margini della quale si trova una piccola pozza dalla
forma allungata, di solito secca a stagione inoltrata.
Tenendosi a sinistra, il sentiero supera a stretti tornanti un'erta balza rocciosa
e sbuca in una seconda conca prativa.
All'imbocco del pianoro si trovano due piccole opere del Vallo Alpino,
l'Opera 28
e
l'Opera 29,
armate ciascuna con una mitragliatrice.
La prima, sulla sinistra salendo, è ancora ben visibile; il malloppo della seconda,
sulla destra, è stato distrutto ed è quasi irriconoscibile.
[A piedi sul Vallo Alpino, p.29]
Si attraversa anche questa conca, poi si riprende a salire con numerosi tornanti;
lasciata un'esile traccia a sinistra in direzione di un vecchia casermetta,
il sentiero piega a nord nord-est e supera un tratto roccioso.
Giunti ai piedi del valico, si lascia a destra una truna ottocentesca
3
e si risale la ripida china
che adduce alla piatta ed ampia depressione del
Colle di Panieris4
(2683 m, 2:45 - 3:05 ore dai
Prati del Vallone).
Dal valico si segue l'evidente sentierino che punta inizialmente verso sud poi,
dopo alcune decine di metri, valica la displuviale (si trascura qui la traccia
che sale diritta per cresta alla
Testa del Ferro).
Con un ampio semicerchio verso destra, attraverso pendii di
sfasciumi fini, tenendosi sempre poco sotto il crinale sul versante italiano
8,
si ritorna sulla spartiacque.
Si supera un tratto tra alcune roccette
6
e si giunge al panoramico
Colle del Ferro Sud
(Pas des Blanches
per i francesi, 2660 m, 0:15 - 0:20 ore dal
Colle di Panieris),
dove si gode di una meravigliosa vista sui sottostanti
Lacs de Vens57.
Al valico il sentiero riattraversa lo spartiacque e scende sul
versante francese con un breve traverso. Giunti sui ripiani erbosi sottostanti,
con percorso ora molto agevole, si passa a fianco di alcune piccole pozze d'acqua
e si scende dolcemente fino al
Collet de Tortisse
(2591 m, 0:10 - 0:15 ore dal
Colle del Ferro Sud),
dove si incontra l'evidente sentiero che collega il
Colle del Ferro Nord
al
Refuge de Vens
Rientrati al
Colle del Ferro Sud,
si traversa in leggera salita verso destra (nord-est) e si passa ai piedi
dell'imponente malloppo
dell'Opera 27;
ci si dirige quindi verso la stazione a monte di una vecchia teleferica
militare, ben evidente su un crinale
10
ai piedi della
Testa delle Garbe di Stau.
L'Opera 279
è la più grossa delle strutture realizzate all'interno del XVI Caposaldo Stau-Panieris.
Oltre al ricovero truppa, l'opera disponeva di 5 malloppi armati con 4 mitragliarici ed un pezzo
anticarro. E' stata fatta saltare a seguito degli accordi di pace del dopoguerra e la sua visita
è sconsigliata per il notevole danneggiamento delle strutture.
[A piedi sul Vallo Alpino, pp.27-28]
Il sentierino aggira la teleferica e termina al vicino ricovero.
Bisogna ora scendere su traccia per un breve ma ripido canale di sfasciumi
(un pizzico di attenzione!) fino alla sottostante
Casermetta difensiva di Colle Panieris11
(possibile riparo di fortuna), dove il sentiero torna evidente.
La casermetta è raggiunta da valle da una vecchia mulattiera militare,
talora ridotta a sentiero talora dal fondo inerbito ed ancora in ottimo stato
1213.
La mulattiera perde quota molto lentamente con innumerevoli
ampi tornanti dalla pendenza costante finché, dopo due lunghi traversi separati solo
da un paio di svolte, ci si immette sull'evidente tracciato diretto al
Colle di Stau.
Si segue quest'altra mulattiera verso destra, incominciando una nuova serie di
tornanti ravvicinati con i quali si perde quota abbastanza rapidamente. Un traverso
in direzione sud porta quindi al
Gias di Stau
(2068 m, 1:55 - 2:10 ore dal
Collet de Tortisse),
recentemente ristrutturato (fontana).
Al gias la mulattiera si trasforma in una stretta carrareccia, che
continua la discesa nel
Vallone di Stau,
alternando tornanti a qualche traverso.
Giunti al bivio, ora a destra, con il sentiero per il
Colle di Panieris,
già percorso in salita, si svolta a sinistra e si rientra ai.
Prati del Vallone
(1707 m, 0:50 - 0:55 ore dal
Gias di Stau).
Accessi
Da Borgo San Dalmazzo si risale la Valle Stura fino a Pietraporzio
e quindi Pontebernardo. Qui si imbocca il bivio sulla sinistra per il Rifugio
Talarico e i Prati del Vallone. La stretta strada asfaltata diventa sterrata
all'imbocco dei pianoro di Prati del Vallone e raggiunge un ampio posteggio
proprio sotto il Rifugio Talarico, dove si lascia l'auto.
Note
--
Pernottamento
--
Cartografia
[Fra n.13] [AsF n.6] [IGC n.7] I riferimenti dettagliati alle carte sono disponibili nella sezione Bibliografia.
Ultimo aggiornamento
Ultimo sopralluogo: Estate 2011
[Ultimo aggiornamento scheda: Estate 2023]
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