Itinerario 12.20

12.20 Sant'Anna di Vinadio - [Laghi superiori della Testa Mouton] - Passo di Bravaria

Sant'Anna di Vinadio (2033 m) - Lago inferiore della Testa Mouton (2147 m) - [Laghi superiori della Testa Mouton (2236 m)] - Passo di Bravaria (2319 m)

+368 / -82

Dislivello [m]

1:20 - 1:30

Tempo [h:mm]

3116

Distanza [m]

E 

Difficoltà

Tipologia

123456789101112

Periodo consigliato [mese]

Alcuni piccoli laghetti, spesso nemmeno nominati su molte carte topografiche, costituiscono invece una ottima meta per una piacevole e rilassante escursione. Chi vuole può proseguire fino al Passo di Bravaria, raggiunto dopo un lungo mezzacosta tra i larici.

Carta schematica - Itinerario 12.20

Mappa su base © OpenStreetMap contributors, SRTM; map style © OpenTopoMap - licenza CC-BY-SA

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Profilo altimetrico - Itinerario 12.20
A Da Sant'Anna di Vinadio (2033 m) a: Dislivello [m]
(andata e ritorno)
Tempo [h:mm]
(andata e ritorno)
Distanza [m]
(andata e ritorno)
Difficoltà Segnavia
B Lago inferiore della Testa Mouton (2147 m) +158 / -44
(+202 / -202)
0:35 - 0:40
(1:05 - 1:15)
1586
(3172)
E P17
[Laghi superiori della Testa Mouton] (2236 m) +251 / -48
(+298 / -298)
0:50 - 1:00
(1:30 - 1:45)
1949
(3898)
E P17 » =
C Passo di Bravaria (1) (2319 m) +368 / -82
(+450 / -450)
1:20 - 1:30
(2:20 - 2:40)
3116
(6232)
E P17

(1) Esclusa la deviazione ai Laghi superiori della Testa Mouton.

Sul lato nord del posteggio a monte del Santuario di Sant'Anna (2033 m) 12 si trova una piccola stradina asfaltata, dalla quale si stacca sulla destra il sentiero per il Passo di Bravaria (segnavia P17).

Affiancata ad un ospizio, luogo di ristoro per viandanti, della presenza della piccola chiesa intitolata alla "Beata Maria de Brasca" si hanno notizie certe da un documento del 1307. Nel 1443 la cappella è però già nota con l'attuale denominazione di Chiesa di Sant'Anna; il culto verso la madre di Maria si era infatti andato diffondendo in seguito alle crociate.
L'importanza che andava acquisendo la struttura portò l'amministrazione ad insediare un custode, il "Randiere", ivi residente tutto l'anno, con compiti che andavano dall'assistenza ai viandanti, alla manutenzione della strada e degli edifici, alla preparazione dei pasti per i sacerdoti durante le feste. L'attuale Santuario, costruito poco a valle della cappella originaria, presenta una struttura a tre navate e risale al 1681; ha un caratteristico pavimento in legno in salita, realizzato per assecondare il pendio roccioso sottostante. Lavori di manutenzione e d ampliamento si susseguiranno nei secoli; gli ultimi di un certo rilievo sono eseguiti tra il 1870 e il 1881.
Il Santuario è aperto nel periodo estivo (in genere da luglio a metà settembre).

[I Sentieri della Storia, pp.253-254]

Il sentiero, con l'aiuto di gradini artificiali, scende subito a guadare l'emissario del Lago di Sant'Anna (qualche difficoltà in caso di acqua abbondante), quindi traversa a mezzacosta pendii prativi punteggiati di larice e pino montano 3, alternando tratti sostanzialmente pianeggianti a brevi salite.
Con un repentino cambio di pendenza si arriva ad attraversare un piccolo rio quindi, dopo alcune svolte sempre in salita abbastanza decisa, si raggiunge la conca sede del piccolo Lago inferiore della Testa Mouton (2147 m, 0:35 - 0:40 ore dal posteggio a monte del Santuario di Sant'Anna di Vinadio) 4, ormai prossimo al completo interramento.
Passato l'emissario su una piccola passerella in legno, si incontra sulla sinistra il bivio per i Laghi superiori della Testa Mouton (indicazione su un masso, a vernice marrone, per i Laghi Gemelli).

La denominazione di questi piccoli specchi d'acqua è quantomeno disomogenea: se nelle carte e guide un po' datate spesso non vengono nemmeno nominati, di recente sono comparsi vari toponimi: Laghi Mouton, Laghi della Testa Mouton, Laghi Gemelli.

Imboccando la traccia a sinistra (creata dalle mandrie di bovini che salgono al pascolo e decisamente evidente), si sale assai ripidi fino ai Laghi superiori della Testa Mouton 567 (2236 m, la traccia tende a perdersi poche decine di metri prima dei laghi, quando sono ancora nascosti alla vista, ma questo non crea problemi nel raggiungerli).
Il primo lago che si raggiunge è di fatto formato da due specchi d'acqua affiancati, da cui il toponimo talvolta usato di Laghi Gemelli (Dislivello: +93/-4 m; Dislivello A/R: +97/-97 m; Tempo: 0:15 ore; Tempo A/R: 0:25 ore; Difficoltà: E; Distanza: 363 m). Un secondo lago si trova poco a monte, in direzione sud-ovest.

Il sentiero prosegue innanzi per il Passo di Bravaria, dapprima con un tratto in falsopiano a mezzacosta, poi con una nuova decisa salita che, anche grazie ad alcuni tornanti, fa superare una sorta di colletto lungo un costone.
Oltre il colletto si perdono alcune decine di metri di quota, poi si tagliano in leggera salita pendii scoscesi (qualche tratto un po' aereo del sentiero) 108. Un'ultima breve, ma ripida ascesa tra fini detriti piuttosto scivolosi conduce al piccolo valico del Passo di Bravaria (pr. Bravarìa, 2319 m, 0:45 - 0:50 ore dal Lago inferiore della Testa Mouton) 9.

Accessi

Da Borgo San Dalmazzo si risale la Valle Stura fino a Vinadio. Poco oltre Vinadio si prende il bivio a sinistra per il Colle della Lombarda e Sant'Anna di Vinadio. Trascurando le deviazioni a sinistra per Riofreddo prima, e per il Colle della Lombarda poi, si raggiunge il Santuario di Sant'Anna (ampi piazzali per posteggiare).

Note

--

Pernottamento

--

Cartografia

[Fra n.13] [AsF n.6] [IGC n.112] [IGC n.7]
I riferimenti dettagliati alle carte sono disponibili nella sezione Bibliografia.

Ultimo aggiornamento

Ultimo sopralluogo: Estate 2022

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vallegesso79

martedì 19 agosto 2008

[ 10.39.*.*]

Al bivio fra laghi superiori e passo Bravaria è stata messa una piastrella su cui è indicato "Laghi Gemelli" non è una segnaletica ufficiale, con tanto di palina ma aiuta a non confondere le 2 direzioni, dall'altra si vedono le tacche del GTA (Passo Bravaria)

agdag

lunedì 20 luglio 2009

[ 94.81.*.*]

Data escursione: 20/07/2009. Tragitto molto bello e tranquillo. Impossibile perdersi perché il sentiero è sempre ben segnato. Sia i laghi superiori che quello inferiore sono belli pieni d'acqua, e presentano un'ottima occasione di riposo sia all'andata che al ritorno. Al passo c'è un'ottima vista sui 2 valloni. Complimenti al sito AlpiCuneesi per le indicazioni accurate.

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7 - I Laghi superiori della Testa Mouton (2007)
7 - I Laghi superiori della Testa Mouton (2007)
2 - Il porticato del Santuario di Sant'Anna (2007)
2 - Il porticato del Santuario di Sant'Anna (2007)
3 - Il tratto iniziale del sentiero per il Passo di Bravaria (2007)
3 - Il tratto iniziale del sentiero per il Passo di Bravaria (2007)
4 - Il Lago inferiore della Testa Mouton (2007)
4 - Il Lago inferiore della Testa Mouton (2007)
1 - Il Santuario di Sant'Anna di Vinadio (2007)
1 - Il Santuario di Sant'Anna di Vinadio (2007)
9 - Panorama sul Vallone di Insciauda dal Passo di Bravaria (2007)
9 - Panorama sul Vallone di Insciauda dal Passo di Bravaria (2007)
6 - I Laghi superiori della Testa Mouton (2007)
6 - I Laghi superiori della Testa Mouton (2007)
10 - Il lungo mezzacosta verso il Passo di Bravaria (2022)
10 - Il lungo mezzacosta verso il Passo di Bravaria (2022)
5 - Uno dei Laghi superiori della Testa Mouton (2007)
5 - Uno dei Laghi superiori della Testa Mouton (2007)
8 - Il sentiero dai pressi del Passo di Bravaria; sullo sfondo si intravvede Sant'Anna di Vinadio (2007)
8 - Il sentiero dai pressi del Passo di Bravaria; sullo sfondo si intravvede Sant'Anna di Vinadio (2007)