Ai
Prati del Vallone
era stato realizzato un insediamento militare significativo, le
Casermette di Prati del Vallone,
con numerosi edifici racchiusi attorno ad un cortile centrale.
Il complesso includeva dormitori, scuderie, cucine, servizi e la
Cappella della Madonna della Guardia,
patrona della G.a.F, oltre alla stazione a valle della teleferica
"Prati del Vallone -
Colle di Stau".
Le opere militari sono state recuperate a partire dagli anni '60 del secolo scorso,
grazie all'impegno di Don Giovanni Culasso, parroco di San Giuseppe di Sommariva Perno,
noto ai più come
"Zio John",
che le trasformò in colonia estiva gestita della parrocchia.
Allo
Zio John
va il merito anche della realizzazione di un orto botanico,
la stazione "Regina delle Alpi", per la coltivazione di erbe alpine:
quindicimila metri quadrati di fiori, serbatoio di erbe dove rifioriscono
il genepy, l'aquilegia, il timo, le stelle alpine e il sedum.
Un orto botanico dai mille segreti, messo insieme in dodici anni di speranze e lavoro.
Si coltivano erbe e fiori per qualche bottiglia di liquore, ma anche per la ricerca scientifica:
i clienti sono le Facoltà di farmacia e botanica di Torino, ma anche le Università di Milano,
Padova, e fino in America.
Con la scomparsa del parroco, nel 2004, gli edifici hanno subito una ulteriore trasformazione e
costituiscono oggi l'accogliente
Rifugio Prati del Vallone,
mentre del giardino botanico restano tracce ben più sbiadite...
Resiste però ostinatamente un ciuffo di Regina delle Alpi
9,
splendido fiore ormai praticamente scomparso in natura sulla nostra parte dell'arco alpino.
[Valle Stura Fortificata, pp.160-161]
[GTA, Provincia di Cuneo, pp.150-151]
[Gazzetta d'Alba, Un prete dal cuore generoso]
Non sono presenti commenti per questo itinerario.
Commenta l'itinerario 12.42