Itinerario 11.66

11.66 Sentiero della Lavanda: Valdieri - Colletto di Rustagn - Valdieri

Sentiero della Lavanda: Valdieri (773 m) - Colletto di Rustagn (1058 m) - Tetto Clinetta (1313 m) - Tetti La Crava (1235 m) - Valdieri (773 m)

+561 / -561

Dislivello [m]

2:40 - 3:00

Tempo [h:mm]

5939

Distanza [m]

E 

Difficoltà

Tipologia

123456789101112

Periodo consigliato [mese]

Il sentiero della lavanda, o sentiero dell'isòp in dialetto, è un anello nel Vallone Scumbes, a nord dell'abitato di Valdieri. Nonostante le quote non elevate, e il dislivello tutto sommato contenuto, non è un percorso da sottovalutare: pendenze spesso sostenute sia in salita che in discesa, brevi passaggi un poco aerei, e qualche problema di individuazione del percorso. Sulle rocce assolate e denudate ai piedi di Cima Saben e della Rocca di San Giovanni, lavanda se ne incontra parecchia, ma la vera rarità del percorso è il ginepro fenicio, pianta mediterranea che ha trovato qui un piccolo rifugio in cui sopravvivere ai freddi invernali. Il percorso si svolge all'interno di una riserva appositamente istituita, pertanto si raccomanda la massima attenzione a non danneggiare la flora.

Carta schematica - Itinerario 11.66

Mappa su base © OpenStreetMap contributors, SRTM; map style © OpenTopoMap - licenza CC-BY-SA

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Profilo altimetrico - Itinerario 11.66
A Da Valdieri (773 m) a: Dislivello [m] Tempo [h:mm] Distanza [m] Difficoltà Segnavia
B Colletto di Rustagn (1058 m) +285 / -0 0:45 - 0:55 1381 E N36A
C Tetti La Crava (1221 m) +561 / -113 1:50 - 2:05 3911 E N36A » N36
D Valdieri (773 m) +561 / -561 2:40 - 3:00 5939 E (1) N36

(1) Con terreno bagnato, in un breve tratto a valle di Tetti La Crava, la difficoltà diventa E/EE

A Valdieri (773 m) si imbocca Via Principe Umberto, in direzione della necropoli protostorica. Alla Cappella di San Giuseppe si svolta a sinistra e si percorre per intero Via della Torre. Al termine dell'asfalto incomincia una stradina sterrata si ignorano quasi subito il sentiero a sinistra per la Fontana di Corda e, qualche metro più avanti, la mulattiera a destra per la necropoli protostorica.
Si prosegue innanzi su sterrato e, quando la strada si biforca, si tiene il ramo di sinistra. Presso un minuscolo slargo la strada si trasforma in mulattiera e incontra due bivi ravvicinati: il primo a destra con il sentiero per i Tetti La Crava (che verrà utilizzato al rientro); il secondo a sinistra con il sentiero per il Colletto di Rustagn (Sentiero dell'Isop, segnavia N36A).
Lasciata dunque di fronte la mulattiera, si segue il sentiero a sinistra che s'inerpica subito deciso, alternando stretti tornanti e ripidi traversi all'interno di un bosco rado di pini e latifoglie miste. Superata la Fontana di Roccia, si continua l'ascesa 1, a fianco di un minuscolo impluvio (che resta a sinistra) i tornanti si infittiscono senza che la pendenza diminuisca. Quando finalmente si attraversa l'impluvio, la salita si fa più dolce per qualche decina di metri e in breve si sbuca al Colletto di Rustagn (1058 m, 1058 metri, 0:45 - 0:55 ore da Valdieri) 2.

Una comoda panchina, posizionata sul panoramico colletto, invita a qualche minuto di sosta.

Qui si lascia a sinistra il bivio per Tetti Colletto e si continua la salita con un traverso in diagonale verso destra. Giunti ai margini della faggeta il sentiero piega a sinistra, riprende l'ascesa a tornanti poi si allontana di poco dal crinale (dal lato della Madonna del Colletto) e si allunga abbastanza pianeggiante nel bosco (curiosamente con pini e faggi) 3.
Il mezzacosta torna infine a scavalcare il crinale 4, riportandosi sul lato del Vallone Scumbes 5. Il sentiero prosegue ancora un poco in modesta ascesa continua poi, ad un impluvio, volge bruscamente a destra e si sposta su un terreno aperto, a tratti sassoso, e decisamente caldo e assolato, nell'alto Vallone Scumbes 6. Si traversa a lungo questa zona rocciosa, con alcuni brevi passaggi un poco aerei, quindi rientra nel bosco 7 e quasi subito si arriva ad un bivio, dove ha termine definitivamente la salita: si trascura il vecchio sentiero a destra in discesa per Valdieri e si continua diritto, toccando ai vicinissimi ruderi di Tetto Clinetta (Tàit Clineta, 1313 m circa).
Non molto distante si sfilano anche i ruderi di una balma addossata a un enorme roccione, dopodiché il sentiero si biforca: si tiene il ramo di destra, ben più evidente, che all'inizio risulta abbastanza impegnativa sia per la forte pendenza in discesa, sia per il fondo scivoloso e coperto da fogliame. Segue un leggero saliscendi decisamente più agevole poi, mentre si sfila ai piedi delle rocciosi propaggini 8 di Cima Saben, la pendenza diventa poco più marcata.
Si ignora a sinistra la non evidente traccia per la Cima Saben (segnalata però da una palina) 9, si continua a perdere quota su fondo leggermente detritico e ciuffi d'erba e, dopo un tornante a destra, si giunge ai ruderi ormai quasi scomparsi dei Tetti La Crava (Tàit La Crava, 1221 m, 1:05 - 1:10 ore dal Colletto di Rustagn)
Il sentiero inverte di nuovo la direzione di marcia e svolta a sinistra, nel fitto bosco.

A Tetti La Crava, alla data del rilevamento, terminano le tacche segnavia. Il sentiero, praticamente cancellato dei cinghiali, non è facile da individuare. Bisogna muoversi con attenzione: la visibilità nel bosco è scarsa, il pendio a tratti ripido, e a sud del tracciato ci sono dei salti di roccia.

Dopo un centinaio di metri circa bisogna individuare piccolo canalino che si apre a destra e supera, in discesa, il salto di roccia di pochi metri che separa sul pendio sottostante.

Purtroppo il passaggio, che apparentemente punta nel vuoto, può essere solcato dall'acqua o reso viscido dalle piogge. In questo caso le rocce risultano scivolose e richiedono attenzione. Dall'alto la prosecuzione del sentiero non è visibile, ma appare appena si scende leggermente.

Ai piedi del canalino il tracciato, ora evidente, piega deciso a destra, poi punta a sud e scende piuttosto velocemente a zig-zag tra bassi arbusti, rcccette e detriti 11.

Dalle vette di Cima Saben e della Rocca di San Giovanni, scende verso l'abitato di Valdieri una notevole parete calcarea, orientata a sud e solcata dal Vallone Scumbes. In questo ambiente, dal microclima decisamente caldo e arido sopravvive, insieme ad altri endemismi con simili esigenze 13, il Ginepro fenicio (Juniperus phoenicea) 10.
Si tratta di una pianta il cui areale, centrato sulle coste mediterranee, raggiunge qui il suo limite orientale. Pianta molto longeva e ad accrescimento altrettanto lento, può arrivare a 7-8 m d'altezza; seppure di dimensioni piuttosto contenute, produce un ottimo legname per la creazione di mobili, arnesi e suppellettili. Lo pseudofrutto, che matura in due anni, è carnoso, globoso, di 6-10 mm di diametro, prima verde-giallastro, poi rosso scuro a maturazione. La pianta è ad azione molto tossica: l'essenza contenuta nei rami giovani può determinare irritazioni della pelle e della muscolatura striata.
Per l'alto valore naturalistico, e per la fragilità delle specie qui insediate, tutta l'area è tutelata dalla Riserva Naturale Rocca San Giovanni-Saben.

[ActaPlantarum, Ginepro fenicio]
[Aree Protette Alpi Marittime, Riserva Rocca San Giovanni Saben]

Al diminuire della quota i pendii si fanno pian piano meno brulli 12 e infine si rientra nel bosco. In breve ci si ricongiunge al percorso di salita, che si segue a ritroso fino a Valdieri (773 m, 0:50 - 0:55 ore da Tetti La Crava).

Accessi

Da Borgo San Dalmazzo si risale la Valle Gesso fino a Valdieri. Nel centro del paese si svolta a destra in Piazza Regina Elena, poi ancora a destra in Via Principe Umberto, che continua come Via Guardia alla Frontiera. Si lascia l'auto nel posteggio della necropoli protostorica.

Note

Alcuni tratti del sentiero possono creare qualche problema nell'individuare la direzione da seguire. Sono presenti brevi passaggi un poco aerei ed una discesa su roccette che, con fondo scivoloso, va percorsa con attenzione.

Pernottamento

--

Cartografia

[Fra n.15] [AsF n.4] [Blu n.1] [IGC n.113] [IGC n.8]
I riferimenti dettagliati alle carte sono disponibili nella sezione Bibliografia.

Ultimo aggiornamento

Ultimo sopralluogo: Autunno 2024

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4 - Sul crinale tra Vallone Scumbes e Vallone delle Madonna del Colletto (2024)
4 - Sul crinale tra Vallone Scumbes e Vallone delle Madonna del Colletto (2024)
12 - Panorama su Valdieri (2024)
12 - Panorama su Valdieri (2024)
2 - Al Colletto di Rustagn (2024)
2 - Al Colletto di Rustagn (2024)
8 - Panorama sulla piana a monte di Valdieri (2024)
8 - Panorama sulla piana a monte di Valdieri (2024)
6 - L'assolato traverso nell'alto Vallone Scumbes (2024)
6 - L'assolato traverso nell'alto Vallone Scumbes (2024)
3 - Un breve tratto in pineta oltre il Colletto di Rustagn (2024)
3 - Un breve tratto in pineta oltre il Colletto di Rustagn (2024)
5 - In faggeta nel Vallone Scumbes (2024)
5 - In faggeta nel Vallone Scumbes (2024)
11 - Sul sentiero che scende verso Valdieri (2024)
11 - Sul sentiero che scende verso Valdieri (2024)
1 - In salita verso il Colletto di Rustagn (2024)
1 - In salita verso il Colletto di Rustagn (2024)
9 - Alle pendici di Rocca San Giovanni, nei pressi del bivio per Cima Saben (2024)
9 - Alle pendici di Rocca San Giovanni, nei pressi del bivio per Cima Saben (2024)
10 - Ginepro fenicio (<i>Juniperus phoenicea</i>) (2024)
10 - Ginepro fenicio (Juniperus phoenicea) (2024)
7 - Nel bosco verso Tetti La Crava (2024)
7 - Nel bosco verso Tetti La Crava (2024)
13 - Lavanda (<i>Lavandula angustifolia/latifolia</i>) (2024)
13 - Lavanda (Lavandula angustifolia/latifolia) (2024)