11.63 Tetti Crivella - Passo del Van
Tetti Crivella (982 m) - Passo del Van (1763 m)
+785 / -4
Dislivello [m]
2:10 - 2:30
Tempo [h:mm]
4800
Distanza [m]
E
Difficoltà
Tipologia
Periodo consigliato [mese]
Una escursione che si riassume con il bellissimo panorama sulla conca di Entracque e le principali vette della Valle Gesso che si ammira dal Passo del Van. L'ascesa per contro è piuttosto monotona, quasi interamente su strade sterrate o piste agro-pastorali. L'ascesa finale al valico si svolge di fatto in assenza di sentiero e segnaletica.
Mappa su base © OpenStreetMap contributors, SRTM; map style © OpenTopoMap - licenza CC-BY-SA
A | Da Tetti Crivella (982 m) a: | Dislivello [m] (andata e ritorno) |
Tempo [h:mm] (andata e ritorno) |
Distanza [m] (andata e ritorno) |
Difficoltà | Segnavia |
---|---|---|---|---|---|---|
B | Passo del Van (1763 m) | +785 / -4 (+789 / -789) |
2:10 - 2:30 (3:45 - 4:15) |
4800 (9600) |
E (1) | - |
(1) T fino a che si rimane sulla strada sterrata o sulla pista forestale.
Dal piccolo slargo presso il bivio per i
Tetti Crivella
(982 m), si sale una ripida ma breve rampa sull'asfalto.
Subito la strada diventa sterrata e spiana, passando alle spalle
della borgata. In leggero saliscendi si arriva a una biforcazione,
dove si lascia il bivio sterrato a sinistra per
Tetto Brinda
e si prosegue diritti.
La strada sterrata si impenna nuovamente e, al primo tornante verso
destra, si ignora a sinistra un'altra diramazione sterrata.
Si prosegue con un piacevole traverso nel bosco di latifoglie
13,
sul versante destro orografico del
Vallone San Bernardo
ma, dopo un tornante, ci si sposta sul versante opposto
e la pendenza aumenta decisamente.
La carrareccia serpeggia intorno al fondo idrico del vallone,
poi si sposta definitivamente sul versante sinistro orografico
e comincia un interminabile traverso.
A quota 1486 si raggiunge un bivio: la sterrata principale,
a sinistra, che entra nel territorio del Parco delle Alpi Marittime,
si dirige al
Gias Fontana Fredda,
al
Rifugio Balur
e all'omonimo
Colle Balur
(segnavia N45);
il ramo di destra, una pista agro-pastorale dal fondo inerbito, prosegue per il
Passo del Van
(segnavia N44)
1.
La piccola carrareccia, che costituisce di fatto il confine dell'area protetta
2,
s'innalza con svariati tornanti su terreno aperto
3,
con il panorama che si apre sempre più verso la pianura
4.
A quota 1660 circa, dopo un lungo traverso in leggera salita,
una palina segnala a sinistra, quasi a ritroso, il sentiero per il
Passo del Van.
La palina è l'ultimo segno che indica che ci si trova sul percorso corretto.
Da qui in avanti si traversa diagonalmente un pendio inclinato di erba alta, cercando di
raggiungere nel modo più comodo il crinale spartiacque che si affaccia sulla conca di
Entracque
56.
Dall'ultimo bivio non è immediatamente visibile la palina posta sul valico. A trarre in inganno contribuiscono anche una sorta di cippo in ricordo di Giovanni Ghigo 9 e una palina di confine del Parco, entrambe posizionate proprio sullo spartiacque.
Giunti sul crinale (si può utilizzare la sagoma piuttosto riconoscibile del cippo come riferimento), lo si segue verso sinistra, a qualche metro dalle precipiti pareti rocciose, fino ad incontrare la palina che segnala il Passo del Van (1763 m, 2:10 - 2:30 ore da Tetti Crivella) 78.
A sud-ovest del valico scende un ardito sentiero che sfrutta l'unico canalone di una altrimenti verticale parete rocciosa.
In caso di scarsa visibilità, e fino a che non verrà risistemato
il sentiero o posizionati dei paletti segnavia, esiste una via molto più lunga
per raggiungere il valico, faticosa ma forse più semplice per l'orientamento.
Dall'ultima palina segnavia (1670 m circa), anziché svoltare a sinistra,
ci si tiene sulla pista agro-pastorale
12.
Questa continua a mezza costa per un buon tratto, poi svolta decisamente
a sinistra e punta diritta al crinale spartiacque.
L'ascesa, ripida e oltremodo scomoda per via del fondo sassoso, porta
sullo spartiacque: a destra la strada raggiunge un traliccio dell'alta tensione,
mentre a sinistra si stacca una labile traccia.
Si segue da vicino il denudato crinale
1011,
incontrando di tanto in tanto rade tacche
rosse, che rassicurano ma non aiutano a individuare il percorso: il crinale sul lato sud
è tuttavia talmente verticale che è sufficiente seguirlo da alcuni metri di distanza
sul versante nord.
Con saliscendi tra erba e roccette, ancora con una progressione malagevole e
non breve, ci si imbatte nella palina segnavia che indica il
Passo del Van
(1763 m)
(Dislivello: +148/-54 m; Tempo: 0:35 - 0:40 ore; Difficoltà: E; Distanza: 1496 m).
Accessi
Da Borgo San Dalmazzo si risale la Valle Gesso fino ad Andonno dove si svolta a sinistra sul ponte che attraversa il Torrente Gesso. Oltre il ponte si svolta a destra per Roaschia. Dopo il cimitero si svolta a destra sulla piccola stradina asfaltata per Tetti Crivella e altre borgate. All'altezza della diramazione sterrata a sinistra per Tetti Crivella, sulla destra della strada, uno spiazzo sterrato consente di posteggiare poche auto.
Note
Una volta abbandonata la pista forestale ci si muove di fatto in assenza di sentiero e di segnaletica su uno scosceso pendio erboso. Possibili problemi in caso di scarsa visibilità.
Pernottamento
--
Cartografia
[Fra n.15] [AsF n.4] [Blu n.1] [IGC n.113] [IGC n.8]
I riferimenti dettagliati alle carte sono disponibili nella sezione Bibliografia.
Ultimo aggiornamento
Ultimo sopralluogo: Estate 2024
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