11.22 Terme di Valdieri - Lago di Valcuca
Terme di Valdieri (1385 m) - Bivio presso Piano inferiore del Valasco (1749 m) - Lago di Valcuca (2189 m)
+805 / -1
Dislivello [m]
2:15 - 2:35
Tempo [h:mm]
4571
Distanza [m]
EE
Difficoltà
Tipologia
Periodo consigliato [mese]
Escursione di media durata, ma abbastanza impegnativa nella sua parte finale. Tutte le fatiche sono ripagate dal meraviglioso panorama offerto dal Monte Matto che si specchia nel piccolo Lago di Valcuca. La zona, ancora poco frequentata dai turisti, è particolarmente delicata dal punto di vista naturalistico: si raccomanda il massimo rispetto dell'ambiente.
Mappa su base © OpenStreetMap contributors, SRTM; map style © OpenTopoMap - licenza CC-BY-SA
A | Da Terme di Valdieri (1385 m) a: | Dislivello [m] (andata e ritorno) |
Tempo [h:mm] (andata e ritorno) |
Distanza [m] (andata e ritorno) |
Difficoltà | Segnavia |
---|---|---|---|---|---|---|
B | Bivio presso Piano inferiore del Valasco (1) (1749 m) | +364 / -0 (+364 / -364) |
1:05 - 1:15 (1:55 - 2:10) |
2874 (5748) |
E | N43 |
C | Lago di Valcuca (2189 m) | +805 / -1 (+806 / -806) |
2:15 - 2:35 (3:50 - 4:20) |
4571 (9142) |
EE | = |
(1) Salendo e scendendo lungo il sentiero e non lungo la rotabile ex militare.
A fianco dell'ingresso del posteggio a monte di
Terme di Valdieri
(1385 m), si segue la strada sterrata ex militare che sale verso ovest nel
Vallone del Valasco
(segnavia N43).
In comune con
l'Itinerario 11.15
si raggiunge l'imbocco del
Piano inferiore del Valasco
(1749 m, 1:05 - 1:15 ore da
Terme di Valdieri)
1.
Proprio all'inizio del pianoro, sulla sinistra, si attraversa il torrente
sul ponticello in legno che porta ad una costruzione prefabbricata in metallo.
Si passa di fronte al prefabbricato e si individua la traccia di una vecchia mulattiera che
scende leggermente sui prati sottostanti.
La mulattiera, spesso ridotta a esile sentierino, si porta ai piedi dell'incassato
Vallone di Valcuca,
ed inizia a risalire con comodi tornanti tra radi larici la conoide detritica ormai inerbita
alla base del vallone stesso (che assomiglia in effetti ad un grosso canalone).
Nei pressi dell'alveo del rio che scende la
Valcuca
la mulattiera si perde, ed una traccia si sposta verso sinistra per salire assai ripida fino a
ritrovare i resti della mulattiera. Dopo un secondo breve tratto a tornanti,
intorno a quota 1900 la mulattiera scompare definitivamente e la salita
prosegue nuovamente molto ripida su un esile sentierino.
Si giunge alla base di alcune rocce, che si superano salendo verso sinistra per alcuni metri
una facile cengetta, e ci si avvicina alla dorsale che chiude ad est la
Valcuca.
Qui la pendenza diminuisce leggermente: ci si tiene per un tratto presso la displuviale, tra vecchi
larici
2,
per poi spostarsi un poco sulla destra su un terreno più aperto tra radi larici
789
e rododendri.
Un breve valloncello di detriti e magra erba permette infine di raggiungere la splendida conca
glaciale sede del
Lago di Valcuca
(2189 m, 1:10 - 1:20 ore dal bivio presso il
Piano inferiore del Valasco)
3456.
Accessi
Da Borgo San Dalmazzo si risale la Valle Gesso in direzione Valdieri ed Entracque. Passato l'abitato di Valdieri, alla rotatoria, si prosegue diritti (prima uscita) per Sant'Anna di Valdieri e poi Terme di Valdieri. Aggirato alle spalle l'Hotel Royal, si tiene la destra al primo bivio e si entra tra le poche case di Terme. A monte dell'abitato si trova un ampio posteggio (a pagamento nella stagione estiva).
Note
Sebbene la traccia di sentiero sia sempre abbastanza evidente, il percorso non è segnalato
né da paline né da tacche segnavia (fatta eccezione per pochissimi bolli rossi ormai sbiaditi).
Prestare attenzione ad alcuni tratti molto ripidi. Sconsigliato in caso di maltempo o
terreno scivoloso.
La zona riveste una particolare importanza dal punto di vista naturalistico. Si raccomanda
estrema cautela nella visita per non danneggiare la flora e non disturbare la fauna selvatica.
La quasi totalità delle carte escursionistiche non riportano questo itinerario.
Pernottamento
--
Cartografia
[Fra n.15] [Blu n.1] [AsF n.5] [IGC n.113] [IGC n.8]
I riferimenti dettagliati alle carte sono disponibili nella sezione Bibliografia.
Ultimo aggiornamento
Ultimo sopralluogo: Estate 2018
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anonimo
martedì 24 giugno 2008
[ 80.104.*.*]
L'itinerario è stato pulito e segnato con tacche rosse; il sentiero è a tratti ripido e un po' rovinato. Il lago è stupendo con bella vista sul Monte Matto.
agdag
giovedì 30 settembre 2010
[ 94.81.*.*]
Data escursione: 29/09/2010. La salita dal Pian del Valasco è molto faticosa per l'elevata e costante pendenza, ma il panorama che si gode dal lato sud del laghetto lascia senza parole! Grazie alla presenza di tacche rosse e di ometti non è difficile individuare la traccia del percorso, anche se talvolta la bassa vegetazione crea confusione. Necessarie prudenza e agilità in alcuni tratti. Merita una foto dal ripido sentiero l'Alta Valle di Valasco completamente illuminata dal sole pomeridiano.
Elesessantenne
domenica 25 agosto 2013
[ 87.12.*.*]
25/8/2013: bella gita in ambiente selvaggio e solitario con un lago incantevole. Sentiero sempre provvidenzialmente segnalato con tacche rosse e ometti. Attenzione alla partenza: dopo la baracca metallica proseguire verso le due gabbie gialle per catturare e segnare i camosci e individuare il sentiero che inizia a salire, senza seguire il largo sentiero che svolta a sinistra. Proocedere con cautela, soprattutto in discesa per alcuni tratti abbastanza ripidi.
Gufo Anacleto
venerdì 14 agosto 2015
[ 87.0.*.*]
Ci siamo stati ieri (con mio figlio) per festeggiare come si doveva il mio 48° compleanno. Ne valeva davvero la pena. Unico neo è sicuramente il tracciato, e sopratutto i segnali che, salvo gli ometti sistemati un po' ovunque, altro quasi non si trova. Mi è stato detto da una ragazza che non si vuole far conoscere l'itinerario. Con ciò, dico che dal Valasco in poi esso non è di facile percorrimento, ma il lago e l'ambiente da soli valgono la fatica nel raggiungerlo. Una perla!
Gianni Carpaneto e visconti vanda
venerdì 21 agosto 2015
[ 79.24.*.*]
Scoperto grazie alla rete abbiamo vissuto un sogno dal quale non avremmo piu' voluto destarci . Incantevole!!!forse è poco,.andate e rispettate.
agdag
venerdì 12 agosto 2016
[ 195.31.*.*]
Data escursione: 08/08/2016. Ricordo che 6 anni fa me ne andai dal lago estasiato, ma pensando che non sarei tornato, a causa della faticosa salita. E invece ci sono tornato...e ho fatto bene, perché il panorama è stupendo come allora! I numerosi ometti permettono di non perdersi nella seconda parte. A differenza di qualche anno fa, invece, i volenterosi che si avventurano su questo percorso sono aumentati...anche grazie al gran lavoro di Pockaj, che con alpicuneesi.it ci porta dappertutto!
Francesco
lunedì 12 giugno 2017
[ 151.16.*.*]
L'itinerario è descritto in maniera più che corretta. Il tratto dal Piano del Valasco al lago è effettivamente EE, con alcune difficoltà legate al tracciato e alla pendenza. Il lago è di una bellezza rara. Abbiamo trovato più persone di quelle che ci saremmo aspettati e abbastanza rumorose, ma è stata una escursione molto bella. I nostri vivi ringraziamenti a chi gestisce questo meraviglioso sito.
Renafabry
venerdì 06 ottobre 2017
[ 109.115.*.*]
Posto incantevole! Percorso impegnativo e difficoltoso in alcuni tratti,ma la fatica viene ricompensata dalla bellezza a dalla pace che diffonde tale luogo.
Laura
giovedì 22 agosto 2019
[ 93.39.*.*]
Il sentiero si trova facilmente. Come descritto nella scheda alcuni tratti sono impegnativi e necessitano di attenzione. Commovente la vista di questo gioiello delle nostre valli. Assolutamente da vedere.
Alex72
mercoledì 12 agosto 2020
[ 151.46.*.*]
Salita dal piano del Valasco ma soprattutto discesa impegnativa. Alcuni tratti sono ripidi e scoscesi. Si consigliano i bastoncini e molta prudenza. Il sentiero risulta sempre comunque visibile. La fatica viene ripagata dal laghetto limpido e poco frequentato con meravigliosa vista sul monte Matto. Ho fatto anche un piacevole bagno...
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