Itinerario 11.53

11.53 Lago della Rovina - Diga del Chiotas - Colle del Chiapous

Lago della Rovina (1545 m) - Diga del Chiotas (1980 m) - Colle del Chiapous (2538 m)

+999 / -6

Dislivello [m]

2:55 - 3:20

Tempo [h:mm]

6611

Distanza [m]

E 

Difficoltà

Tipologia

123456789101112

Periodo consigliato [mese]

Si tratta di una escursione piuttosto lunga e abbastanza faticosa, con il tratto iniziale molto ripido cui segue una ascesa su terreno marcatamente detritico. Ma si tratta anche di una escursione in grado di ricambiare con molte soddisfazioni: si comincia con il passaggio sul coronamento della Diga del Chiotas, alto ben 130 metri; seguono panorami mozzafiato sul bacino artificiale e sul vicino Lago Brocan, di origine glaciale; con un pizzico di fortuna, si termina pranzando in compagnia di qualche stambecco che vi osserva dalle rocce attorno al Colle del Chiapous.

Carta schematica - Itinerario 11.53

Mappa su base © OpenStreetMap contributors, SRTM; map style © OpenTopoMap - licenza CC-BY-SA

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Profilo altimetrico - Itinerario 11.53
A Da Lago della Rovina (1545 m) a: Dislivello [m]
(andata e ritorno)
Tempo [h:mm]
(andata e ritorno)
Distanza [m]
(andata e ritorno)
Difficoltà Segnavia
B Diga del Chiotas (1980 m) +436 / -1
(+437 / -437)
1:15 - 1:25
(2:10 - 2:25)
2370
(4740)
E M08
C Colle del Chiapous (2538 m) +999 / -6
(+1005 / -1005)
2:55 - 3:20
(5:00 - 5:40)
6611
(13222)
E M09

Entrati nell'area attrezzata a monte del Lago della Rovina (1545 m) 1, il sentiero ha inizio subito a sinistra del piccolo edificio realizzato dal Parco, all'estremità meridionale dell'area stessa. La prima parte dell'ascesa, fino al bivio a sinistra con la strada sterrata che si dirige al Rifugio Genova Figari, si svolge in comune con l'Itinerario 11.05.
Si rimane sulla strada asfaltata a servizio della diga, si passa la breve galleria sotto il canale scolmatore, e si arriva sul coronamento della Diga del Chiotas 76 (pr. Diga del Chiotàs) che chiude l'omonimo Bacino del Chiotas (1980 m, 0:35 - 0:40 ore dal Lago della Rovina).

E' d'obbligo perdere alcuni minuti per osservare l'imponente muraglia della diga, dove spesso stormi di gracchi alpini giocano con le correnti ascensionali che ivi si creano.

Il Bacino del Chiotas è chiuso dalle due dighe del Chiotas e del Colle di Laura. La Diga del Chiotas, ad arco-gravità 2, è alta 130 metri ed ha un coronamento di 230 metri. Il suo spessore varia tra i 37,5 metri alla base e i 5 metri alla cima. La Diga del Colle di Laura, più piccola, è a gravità massiccia con andamento rettilineo. Ha un'altezza massima di 30 metri, con una lunghezza al coronamento di 70 metri. Il Bacino del Chiotas ha una capacità utile di 27,3 milioni di metri cubi.
La Diga della Piastra, nei pressi di Entracque, è di tipo a gravità massiccia; forma l'omonimo Bacino della Piastra, lago artificiale lungo poco meno di 2 km e largo 300 metri, con una capacità di 12 milioni di metri cubi, 9 dei quali utilizzabili per il pompaggio.
Il Lago della Rovina funziona da serbatoio di "partenza" della centrale. Sistemato con modeste opere di impermeabilizzazione, il lago di origine naturale ha una capacità utile di 1,2 milioni di metri cubi.
I tre bacini sono tutti asserviti alla centrale idroelettrica Luigi Einaudi di Entracque.

[fonte: depliant informativi ENEL]

La centrale idroelettrica di Entracque è stata intitolata nel 1999 a Luigi Einaudi, primo presidente eletto della Repubblica italiana. Costruita tra il 1969 e il 1982, anno della sua messa in esercizio, la centrale è scavata interamente nella roccia; è il maggior impianto idroelettrico italiano e, all'epoca della sua ultimazione, risultava essere il maggior impianto del genere in Europa.
Per il suo funzionamento sfrutta i tre invasi, due dei quali artificiali, del Chiotas, della Piastra e della Rovina. Si tratta infatti di un "impianto di pompaggio", che non rilascia l'acqua utilizzata per la produzione di energia ma la mantiene in circolo sfruttando gli invasi come giganteschi serbatoi. Durante il giorno, per soddisfare i picchi di richiesta, la centrale produce energia grazie ai 9 gruppi turbina/alternatore, azionati prelevando acqua essenzialmente dal Bacino del Chiotas. Durante la notte, la centrale consuma energia elettrica per pompare l'acqua, accumulata nel bacino della Piastra durante il ciclo di produzione, nuovamente nel Bacino del Chiotas.
L'energia utilizzata per il pompaggio è superiore a quella prodotta dall'acqua per caduta (in rapporto a 1,4:1 circa). Tuttavia, il processo risulta economicamente vantaggioso in quanto il costo dell'energia nelle ore notturne (sovente un eccesso non altrimenti smaltibile prodotto dalle centrali termiche o nucleari) è decisamente inferiore (5-7 volte) che nelle ore diurne.
Impressionanti i numeri dell'impianto. Le tre condotte forzate che arrivano in centrale hanno una portata di 143 mc/sec, superiore alla portata media annua del Fiume Po a Torino; le condotte forzate hanno una lunghezza di 1550 m e compiono un salto di 1048 m; le valvole rotative che aprono e chiudono il flusso dell'acqua devono vincere una spinta di 1700 tonnellate, pari alla spinta generata da 20 Jumbo Jet in fase di decollo; la potenza di una turbina è di 150 MW, pari a quella di 280 vetture di Formula 1 alla partenza; l'intero impianto ha una potenza di 1312 MW; il pezzo più pesante presente in centrale è il rotore dell'alternatore, che da solo raggiunge le 260 tonnellate.

[fonte: dépliant informativi ENEL]

Dopo aver attraversato l'intero coronamento sci si trova alla base del Vallone del Chiapous. Una vecchia strada di servizio dell'ENEL, ormai ridotta a sentiero (segnavia M09) e quasi non più riconoscibile, costeggia ancora per un poco l'invaso artificiale 10, fino ad una biforcazione: una ramo della vecchia strada prosegue diritto, un altro compie un tornante verso destra. Si segue quest'ultima direzione per poche decine di metri, quindi si abbandona la vecchia strada e si imbocca a sinistra un sentierino in pietraia (cartello su un masso). Il sentiero incrocia a sua volta l'altro ramo della vecchia rotabile, che attraversa, per proseguire la salita con ampi tornanti tra pietrame e detriti.
Mantenendosi sulla sinistra orografica, si supera un tratto più ripido del versante con una serie di strette svolte, quindi si riprende la salita con pendenze meno accentuate e nuovamente lunghi tornanti. Tratti detritici e tratti erbosi si alternano durante il percorso, rendendo più o meno agevole il cammino; intorno a quota 2380 il sentiero compie un traverso verso sinistra (SO), si sposta sul versante destro orografico del vallone 8 e riprende a tagliare a tornanti l'ultimo tratto erboso del pendio. Si giunge così nell'ampia valletta detritica 5912 che precede il Colle del Chiapous, dove è facile trovare neve fino a luglio inoltrato.
Il sentiero si mantiene a sinistra, ai piedi delle ripidi pareti che scendono dall'Altopiano del Baus, lascia a sinistra la non molto evidente diramazione per il Passaggio del Porco e traversa quasi pianeggiante tra colate di sfasciumi fino al Colle del Chiapous (2533 m, 1:40 - 1:55 ore dal Bacino del Chiotas), 4311.

Accessi

Da Borgo San Dalmazzo si risale la Valle Gesso in direzione Valdieri ed Entracque. Passato l'abitato di Valdieri, alla rotatoria, si svolta a sinistra per Entracque e, poco oltre, si imbocca la deviazione a destra per San Giacomo. Oltre la Diga della Piastra, un ultimo bivio a destra porta alla testata del Vallone della Rovina e all'omonimo lago, presso il quale si trovano un posteggio ed un'area attrezzata a pagamento.

Note

Il sentiero descritto, ripristinato nel 2004 dal Parco, presenta diversi passaggi attrezzati con fune corrimano o gradini metallici nel tratto compreso tra il Lago della Rovina e la vecchia strada di servizio realizzata dall'ENEL durante i lavori di costruzione delle dighe del Chiotas e del Colle di Laura: si raccomanda prudenza nel percorrerlo, specie in caso di fondo scivoloso.
Dal Lago della Rovina, un altro sentiero sale al Rifugio Genova seguendo interamente il tracciato della vecchia strada di servizio dell'ENEL, risistemato nel 2014. Questo percorso può essere esposto a cadute di pietre, specie in caso di maltempo.
Entrambe le alternative sono sconsigliate a inizio stagione quando sono ancora presenti lingue di neve (spesso dura) sui percorsi.

Pernottamento

--

Cartografia

[Fra n.15] [AsF n.5] [IGC n.113] [IGC n.8]
I riferimenti dettagliati alle carte sono disponibili nella sezione Bibliografia.

Ultimo aggiornamento

Ultimo sopralluogo: Estate 2022

[Ultimo aggiornamento scheda: Autunno 2024]

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1 - Il Lago della Rovina (1988)
1 - Il Lago della Rovina (1988)
9 - Il Bacino del Chiotas dall'imbocco della valletta che precede il Colle del Chiapous (2010)
9 - Il Bacino del Chiotas dall'imbocco della valletta che precede il Colle del Chiapous (2010)
7 - Il coronamento della Diga del Chiotas (2010)
7 - Il coronamento della Diga del Chiotas (2010)
3 - Panorama sul Vallone di Lourousa dal Colle del Chiapous (2010)
3 - Panorama sul Vallone di Lourousa dal Colle del Chiapous (2010)
10 - Il tratto di sentiero che costeggia il Bacino del Chiotas (2010)
10 - Il tratto di sentiero che costeggia il Bacino del Chiotas (2010)
11 - Al Colle del Chiapous; a sinistra, sullo sfondo, il Monte Matto (2011)
11 - Al Colle del Chiapous; a sinistra, sullo sfondo, il Monte Matto (2011)
5 - La valletta detritica che precede il Colle del Chiapous, ancora innevata a inizio luglio; sullo sfondo, da sinistra, Punta Ciamberline, Caire Ciamberline, Punta di Fenestrelle e il valico di Colle di Fenestrelle (2010)
5 - La valletta detritica che precede il Colle del Chiapous, ancora innevata a inizio luglio; sullo sfondo, da sinistra, Punta Ciamberline, Caire Ciamberline, Punta di Fenestrelle e il valico di Colle di Fenestrelle (2010)
6 - Il Bacino del Chiotas dal coronamento della Diga del Chiotas (2010)
6 - Il Bacino del Chiotas dal coronamento della Diga del Chiotas (2010)
2 - La Diga del Chiotas, ad arco-gravità, alta 130 metri. Sullo sfondo, il Colle del Chiapous (2005)
2 - La Diga del Chiotas, ad arco-gravità, alta 130 metri. Sullo sfondo, il Colle del Chiapous (2005)
12 - Il Bacino del Chiotas ed il Lago Brocan con in mezzo il Rifugio Genova (2011)
12 - Il Bacino del Chiotas ed il Lago Brocan con in mezzo il Rifugio Genova (2011)
8 - La dorsale Ciamberline - Fenestrelle dai pressi del Colle del Chiapous e, in basso, il Bacino del Chiotas (2010)
8 - La dorsale Ciamberline - Fenestrelle dai pressi del Colle del Chiapous e, in basso, il Bacino del Chiotas (2010)
4 - Panorama verso il Vallone della Rovina dal Colle del Chiapous (2010)
4 - Panorama verso il Vallone della Rovina dal Colle del Chiapous (2010)