Itinerario 11.62

11.62 Valdieri - Santuario della Madonna del Colletto

Valdieri (851 m) - Santuario della Madonna del Colletto (1309 m)

+458 / -1

Dislivello [m]

1:15 - 1:25

Tempo [h:mm]

3122

Distanza [m]

E 

Difficoltà

Tipologia

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Periodo consigliato [mese]

Una classica escursione per chi si trova a Valdieri o nei dintorni: quasi sempre su mulattiera, nel bosco, e intersecando innumerevoli volte la strada asfaltata per Festiona e Demonte, si raggiunge in meno di due ore il Santuario della Madonna del Colletto, ubicato sullo spartiacque tra le valli Gesso e Stura. Nei pressi del santuario si trovano alcuni tavoli da picnic.

Carta schematica - Itinerario 11.62

Mappa su base © OpenStreetMap contributors, SRTM; map style © OpenTopoMap - licenza CC-BY-SA

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Profilo altimetrico - Itinerario 11.62
A Da Valdieri (852 m) a: Dislivello [m]
(andata e ritorno)
Tempo [h:mm]
(andata e ritorno)
Distanza [m]
(andata e ritorno)
Difficoltà Segnavia
B Santuario della Madonna del Colletto (1309 m) +458 / -1
(+459 / -459)
1:15 - 1:25
(2:15 - 2:30)
3122
(6244)
E N48

Appena oltre il ponte stradale sul Rio del Colletto, a monte dell'abitato di Valdieri (852 m) si svolta a sinistra e si prende la vecchia mulattiera per la Madonna del Colletto.
Dopo qualche minuto di salita si incrocia la strada asfaltata: la si attraversa, si percorre ancora un breve tratto di mulattiera, qui molto più stretta, e si torna sull'asfalto. Si segue la strada verso destra per un tornante (esile scorciatoia che lo taglia), poi si riprende a destra la vecchia mulattiera 1.
Questa incrocia nuovamente l'asfalto in pochi minuti per proseguire sul lato opposto della strada. La mulattiera sfila un pilone votivo 2, recentemente rifatto, in corrispondenza del quale si ignora una diramazione a destra, e giunge per l'ennesima volta sull'asfalto.
Si va a sinistra e, presso il vicino tornante, si trascura la prima pista forestale a sinistra per imboccare la seconda (palina).

Poco a monte del tornante della strada sono ben visibili le poche abitazioni di Tetti Colletto.

La minuscola stradina lascia a sinistra una diramazione, quindi stacca a destra la mulattiera per Tetti Colletto, e subito dopo raggiunge la storica Fontana del Colletto 3, realizzata con un unico concio in pietra. Oltre la fontana si tralascia a sinistra una ulteriore diramazione inerbita e si sale ancora per qualche decina di metri, quando si segue a sinistra la pista forestale che guada a raso il solito Rio del Colletto e si abbandona di fronte la mulattiera nota come "Via delle slitte da legna".
La stradina, dal fondo a tratti piuttosto sconnesso, s'impenna subito, poi traversa con pendenze più contenute nei boschi di castagno 4 e infine, con un ultimo strappo, ritorna sulla strada asfaltata. Si va a sinistra sull'asfalto per qualche decina di metri poi si imbocca a destra la mulattiera che sale nel bosco di faggio 5 e taglia un tornante della strada. Si percorrono sull'asfalto solo pochi metri verso destra e si imbocca a sinistra un'altra piccola pista forestale.
Anche in questo caso, dopo solo una decina di metri, si trova un bivio 6: si tralascia di fronte la pista forestale che diretta a Desertetto, e si svolta destra sul sentiero per il pilone "Salve Regina" e il Santuario della Madonna del Colletto.
Il sentiero si tiene di poco sopra e parallelo alla strada asfaltata, poi, dopo aver incrociato una pista forestale, continua innanzi fino al Pilone "Salve Regina" 7, dove il bosco diradato permette di gettare lo sguardo verso il fondo della Valle Gesso.
Poco oltre il pilone ci si immette su un bel sentiero 11, che si segue verso sinistra. Ancora poche decine di metri e ci si inserisce su una pista forestale presso un tornante. Si va nuovamente a sinistra, all'interno del fitto bosco e si arriva per l'ennesima volta sulla strada asfaltata. La si attraversa e ci si trova su una pista forestale: dopo qualche metro si abbandona la carrareccia che svolta a destra e si riprende la vecchia mulattiera che si stacca a sinistra.
La mulattiera prosegue la salita, lascia a sinistra una sorta di pista da esbosco e supera una canalizzazione per l'acqua su un minuscolo ponticello in legno, oltre il quale si riduce a sentiero. Un ultimo breve tratto conduce alla strada asfaltata, proprio sulla spianata ove sorge il Santuario della Madonna del Colletto (1309, 1:15 - 1:25 ore da Valdieri) 89.

Pomeriggio dell'11 settembre 1943, casa della famiglia Bianco a Valdieri. Qui passano la notte i membri della nascente banda "Italia Libera", prima formazione partigiana piemontese. Dalla caserma della G.a.F. in paese riescono a accaparrarsi via armi e coperte. La mattina successiva, il gruppo si trasferisce al Santuario della Madonna del Colletto 10. Sono: Duccio Galimberti, Dino Giacosa, Dante Livio Bianco, Leo Scamuzzi, Arturo Felici, Ildo Vivanti, Leonardo Ferrero, Dado Soria, Ugo Rapisarda, Enzo e Riccardo Cavaglion.
Ben presto, per l'oggettiva difficoltà a difendere il sito, la banda si sposta in borgata Paralup, nell'alto Vallone di Rittana. Il trasferimento avviene nella giornata del 20 settembre, proprio all'indomani dell'incendio di Boves. Alle poche case di Paralup, fino ad allora utilizzate per l'alpeggio estivo, avrà inizio il vero sviluppo politico e militare della banda.

[Istituto resistenza Cuneo, Nascita di una formazione Partigiana]

Gli archivi della parrocchia di Valdieri attestano già nel 1633 l'esistenza della Madonna del Colletto, detta Maria Vergine della Neve. La denominazione è associata alla fondazione della Basilica di Santa Maria Maggiore in Roma: la Madonna fu detta “ad nives” (delle nevi) in riferimento alla miracolosa nevicata, del 5 agosto del 352 d.C., sulla sommità del Colle Esquilino, che indicò il luogo di edificazione della prima chiesa della cristianità dedicata a Maria.
La cappella, inizialmente piccola e rivolata a levante, venne nei secoli ampliata, in particolare tra la metà del '700 e la metà dell'800.

[Santuari italiani, Madonna del Colletto]

Accessi

Da Borgo San Dalmazzo si risale la Valle Gesso fino a Valdieri. Nel centro del paese si svolta a destra in Piazza Regina Elena, poi si seguono le indicazioni per Demonte. Dopo le ultime case e prima del ponte sul Rio del Colletto, un allargamento della carreggiata permette il posteggio a diverse auto.

Note

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Pernottamento

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Cartografia

[Fra n.15] [AsF n.4] [Blu n.1] [IGC n.113] [IGC n.8]
I riferimenti dettagliati alle carte sono disponibili nella sezione Bibliografia.

Ultimo aggiornamento

Ultimo sopralluogo: Estate 2024

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2 - Il primo pilone votivo che si incontra lungo il percorso (2024)
2 - Il primo pilone votivo che si incontra lungo il percorso (2024)
4 - Un tocco artistico... (2024)
4 - Un tocco artistico... (2024)
3 - La Fontana del Colletto (2024)
3 - La Fontana del Colletto (2024)
6 - Palina segnavia al bivio per Desertetto (2024)
6 - Palina segnavia al bivio per Desertetto (2024)
7 - Il pilone votivo
7 - Il pilone votivo "Salve Regina" (2024)
9 - Affresco sulla volta del portico del Santuario della Madonna del Colletto (2024)
9 - Affresco sulla volta del portico del Santuario della Madonna del Colletto (2024)
11 - Il bel sentiero poco oltre il pilone votico
11 - Il bel sentiero poco oltre il pilone votico "Salve Regina" (202)
10 - La lapide in ricordo della prima banda partigiana piemontese (2024)
10 - La lapide in ricordo della prima banda partigiana piemontese (2024)
8 - Il Santuario della Madonna del Colletto (2024)
8 - Il Santuario della Madonna del Colletto (2024)
5 - Un tratto di mulattiera in faggeta (2024)
5 - Un tratto di mulattiera in faggeta (2024)
1 - Un tratto di mulattiera tra mura a secco (2024)
1 - Un tratto di mulattiera tra mura a secco (2024)