11.47 Sant'Anna di Valdieri - Rifugio Livio Bianco - Laghi Latous
Sant'Anna di Valdieri (980 m) - Gias del Prato (1513 m) - Lago sottano della Sella (1881 m) - Rifugio Livio Bianco (1890 m) - Laghi Latous (2102 m)
+1150 / -28
Dislivello [m]
3:55 - 4:25
Tempo [h:mm]
9745
Distanza [m]
E/EE
Difficoltà
Tipologia
Periodo consigliato [mese]
I Laghi Latous, cinque minuscoli laghetti sparpagliati in un selvaggia vallone a nord del Monte Matto, sono assai graziosi e piuttosto diversi tra loro: acque dalle tonalità differenti, ora circondati da radi larici ora da pietraie e, in un caso, perfino da una spiaggetta di sabbia fine. I due laghetti più prossimi al rifugio si raggiungono con un labile sentiero, poi purtroppo si procede di fatto in assenza di traccia e spesso tra alta vegetazione erbacea, affidandosi a qualche rado e scolorito bollo blu e ad altrettanto radi ometti. Difficile anche trovare una sistemazione comoda per il pranzo in riva ai laghi (spiaggetta a parte), vuoi per il terreno umido, vuoi per i numerosi detriti.
Mappa su base © OpenStreetMap contributors, SRTM; map style © OpenTopoMap - licenza CC-BY-SA
A | Da Sant'Anna di Valdieri (980 m) a: | Dislivello [m] (andata e ritorno) |
Tempo [h:mm] (andata e ritorno) |
Distanza [m] (andata e ritorno) |
Difficoltà | Segnavia |
---|---|---|---|---|---|---|
B | Gias del Prato (1513 m) | +533 / -0 (+533 / -533) |
1:30 - 1:45 (2:40 - 3:00) |
3864 (7728) |
E | N04 |
C | Lago sottano della Sella (1881 m) | +901 / -0 (+901 / -901) |
2:40 - 3:00 (4:40 - 5:20) |
7198 (14396) |
E | N04 |
D | Rifugio Livio Bianco (1890 m) | +910 / -0 (+910 / -910) |
2:45 - 3:05 (4:50 - 5:25) |
7391 (14782) |
E | N04 |
E | Laghi Latous (2102 m) | +1150 / -28 (+1178 / -1178) |
3:55 - 4:25 (6:45 - 7:40) |
9745 (19490) |
E/EE | = |
Da
Sant'Anna di Valdieri
(980 m)
si segue
l'Itinerario 11.17
1
fino al
Rifugio Livio Bianco
(1890 m, 2:45 - 3:05 ore da
Sant'Anna di Valdieri).
Si sale alle spalle del rifugio
2,
puntando al pennone della bandiera,
poi si svolta a destra, lasciando a sinistra la traccia verso la
piazzola di atterraggio per gli elicotteri.
Al successivo bivio, distante poche decine di metri, si tiene ancora la destra.
Dopo essere passato a destra di roccioni levigati dai ghiacciai, il sentiero
si sposta a sinistra e si affaccia sul
Vallone della Meris.
Dopo un mezzacosta un po' ostacolato dalla vegetazione erbacea e un
tornante tra i detriti, una breve risalita conduce al primo laghetto
(1996 m circa)
9.
Si contorna a nord il piccolo specchio d'acqua e si esce dalla conca che lo ospita,
poi si riprende l'ascesa tra rocce levigate, erba e rododendri, facendosi guidare
dalla traccia ancora evidente e dagli ometti in pietra.
Superato un costone tra i radi larici, un breve diagonale scende al
secondo laghetto (2032 m circa)
3,
adagiato sul fondo del selvaggio
Vallone del Latous
e caratterizzato, almeno quando il livello dell'acqua è basso,
da una invitante spiaggetta di sabbia fine.
Da questo punto in avanti il percorso diventa piuttosto incerto.
Si trovano radi bolli blu, scoloriti e non sufficienti ad individuare bene il
tracciato. Il vallone è cosparso di piccoli detriti e l'erba cresce rigogliosa.
Tuttavia ci si sposta sul fondovalle e, a parte non trovare subito la direzione
corretta, non si incontrano difficoltà tecniche particolari.
In assenza di acqua, cosa frequente in estate, si può camminare interamente
nel letto dell'immissario del secondo lago (aggirando i pochi tratti con qualche
grosso masso o dove si formano pozze) e arrivare fin nei pressi del terzo laghetto,
il cui emissario invece resta attivo anche in estate.
Si taglia verso sud la piana alle spalle del lago (bolli blu, radi), andando ad attraversare
il corso dell'immissario del secondo lago proprio ai piedi di una piccola morena.
Qui i bolli blu conducono leggermente a sinistra (sud-est): si continua a percorrere
il fondo idrico del vallone
4
sulla sinistra idrografica del (letto del) torrente,
superando anche alcune pozze dove l'acqua permane (possibile qualche breve tratto
acquitrinoso).
Si attraversa un'area maggiormente detritica e si arriva all'emissario del
terzo lago; il rio, che costituisce anche l'immissario del secondo lago, in questo
punto è attivo: lo si guada agevolmente e ci si sposta sulla destra idrografica.
Si sale brevemente tra la vegetazione nitrofila e ci si porta sulle sponde del
terzo laghetto (2072 m circa)
5.
Si costeggia il lago verso nord e, al suo termine, si presentano due opportunità.
Per vedere il quarto lago si volge a destra (sud-est), costeggiando ancora
inizialmente le sponde del terzo lago per poi raggiungere il quarto laghetto
(2072 m circa)
6,
separato dal precedente solamente da un lembo di terra.
Da questo lago i bolli blu proseguono in salita nella pietraia verso la testata del Vallone del Latous.
Per andare al quinto lago si svolta invece a sinistra (nord-ovest) e si rimonta in assenza di traccia e segnavia, l'agevole costone 7 coperto da erba, mirtilli e roccette. Giunti alla sommità, se ne segue l'ampio crinale con percorso quasi pianeggiante e si arriva al quinto, ed ultimo, dei Laghi Latous (2102 m circa, 1:10 - 1:20 ore dal Rifugio Livio Bianco) 8.
Accessi
Da Borgo San Dalmazzo si risale la Valle Gesso in direzione Valdieri ed Entracque. Passato l'abitato di Valdieri, alla rotatoria, si prosegue diritti per Sant'Anna di Valdieri, dove si lascia l'auto.
Note
Dal secondo laghetto in avanti ci si sposta di fatto in assenza di sentiero, su terreno un poco malagevole ma senza difficoltà tecniche particolari.
Pernottamento
--
Cartografia
[Fra n.15] [AsF n.5] [Blu n.1] [IGC n.113] [IGC n.8]
I riferimenti dettagliati alle carte sono disponibili nella sezione Bibliografia.
Ultimo aggiornamento
Ultimo sopralluogo: Estate 2021
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