11.19 San Bernardo diDesertetto - Colle dell'Arpione - San Bernardo diDesertetto
San Bernardo diDesertetto (1085 m) - Colle dell'Arpione (1721 m) - San Bernardo diDesertetto (1085 m)
+657 / -657
Dislivello [m]
3:35 - 4:05
Tempo [h:mm]
10471
Distanza [m]
T/E
Difficoltà
Tipologia
123456789101112
Periodo consigliato [mese]
Passeggiata di media durata verso il Colle dell'Arpione, agevole valico
che collega le medie valli Gesso e Stura. L'itinerario, che segue per buona parte una
strada sterrata, è consigliato nelle mezze stagioni per l'esposizione a mezzogiorno.
E' possibile compiere un anello parziale sulla via del ritorno, purtroppo
reso meno accattivante dall'apertura di una pista sterrata al servizio degli alpeggi.
Dalla borgata
San Bernardo di Desertetto5
(1085 m, fontana) ,
a fianco della chiesa si segue la strada asfaltata che, attraversando il paese, passa i
Tetti soprani dei Blua1,
e, appena superate le ultime abitazioni, si trasforma in sterrata (segnavia N03).
Si trascura quasi subito a sinistra la diramazione per
Rivoire
e
Sant'Anna di Valdieri,
e si prosegue diritti, in leggera salita, inoltrandosi nel
Vallone di Desertetto,
tra antichi terrazzamenti un tempo coltivati e boschetti
misti di latifoglie.
Giunti in prossimità di alcune recenti baite,
si lascia sulla destra il bivio per
Tetti dei Fré
e si continua fino ad incontrare sulla sinistra, in corrispondenza
di un tornante verso destra della sterrata, una vecchia mulattiera
ormai invasa dalla vegetazione.
La minuscola borgata di
Tetti dei Fré,
dove ora si trovano belle baite, è stata incendiata
e distrutta nell'inverno 1943-44 da truppe tedesche, come ritorsione
per l'ospitalità che gli abitanti del luogo avevano dato ad alcune famiglie ebree, in fuga
dalla Francia dopo l'armistizio dell'8 settembre.
Conviene dunque mantenersi sullo sterrato principale
che, con un secondo tornante, riprende la direzione nord-ovest e raggiunge in
breve la località
Borghignon.
La strada in questo punto si biforca: a destra la vecchia carrareccia
(chiusa da una sbarra) conduce alla vecchia cava di marmo,
mentre a sinistra lo sterrato principale si dirige verso il
Colle dell'Arpione
(segnavia N03).
A destra della carrareccia sono ancora evidenti le colate
di materiale detritico di scarto della cava. Con un
pizzico di attenzione, è facile riconoscere alcuni blocchi di marmo
sempre provenienti dalla cava soprastante, nonostante il tempo e gli
agenti atmosferici li abbiano ricoperti di una patina grigiastra
che nasconde alla vista il candido bianco della roccia presente al loro
interno.
[-]
Un traverso ai piedi delle colate dei detriti di cava conduce
ad una ulteriore biforcazione: a sinistra si ignora la recente pista sterrata
al servizio degli alpeggi del
Merqua e dell'Arpione e si continua innanzi.
La sterrata, dal fondo ora più sconnesso, s'impenna decisamente
9
ai margini della faggeta e termina presso una piccola radura prativa.
Qui si ignora di fronte la vecchia pista sterrata per il
Gias del Merqua
e il
Gias del Colle dell'Arpione
e si imbocca a destra il sentiero che si dirige al
Colle dell'Arpione.
Puntando verso nord, con un ripido traverso a tratti in faggeta
2,
il sentiero raggiunge un'ampia valletta pascoliva
6
caratterizzata da ampie doline.
Pochi metri a sinistra del sentiero, si ritrova la nuova pista
sterrata per gli alpeggi del
Merqua e dell'Arpione. Purtroppo, la nuova pista
ha in larga parte cancellato il bel sentiero che scendeva dal
Colle dell'Arpione: tuttavia, chi vuole comunque
compiere un anello parziale, può seguire la pista fin qui durante il rientro.
La conca, situata su terreno di natura calcarea, per effetto di
fenomeni erosivi dell'acqua, presenta alcuni caratteristici sprofondamenti del terreno,
alcuni abbastanza ampi. Queste tipiche emergenze carsiche, originatesi
per dissoluzione o crollo, convogliano acqua
nel sottosuolo e prendono il nome di doline o inghiottitoi.
[La Guida del Parco Alpi Marittime, p.166]
Piegando ora a sinistra (ovest sud-ovest), una traccia ben battuta tra i pascoli
segue sostanzialmente il fondo della valletta fino alla base
dell'erto pendio prativo che adduce al colle
3.
Si risale il pendio dapprima con un tratto rettilineo assai ripido,
quindi con pochi tornanti che portano fin quasi sul crinale; qui ci si
dirige a destra, traversando in leggera salita pochi metri sotto l'ampia displuviale
87.
Giunti sul crinale non si è però ancora al valico: si lascia a sinistra
la traccia per il
Gias del Colle dell'Arpione
e il
Monte Bourel,
si attraversa un piccolo boschetto di abeti e si sbuca sull'appartato
Colle dell'Arpione
(1721 m, 2:00 - 2:15 ore da
San Bernardo di Desertetto)
4.
Dal valico un sentiero scende in Valle Stura verso
Bergemolo
e
Bergemoletto
(segnavia P05),
mentre una evidente traccia prosegue verso nord sul crinale in direzione della
Cima Cialancia.
Per il rientro si segue a ritroso il sentiero fino ad oltrepassare nuovamente
il boschetto di abeti, quindi, tagliando verso destra tra i prati per qualche
decina di metri, ci si porta sulla già nominata pista sterrata per l'alpeggio
dell'Arpione.
Si segue la pista in discesa, verso sinistra, e si entra nel bosco
di faggi poco distante.
La pista serpeggia a lungo nel bosco (l'ambiente è bello, ma i lavori di scavo
sono stati molto impattanti) e scende lentamente assecondando i valloni che
si susseguono. Quando si immette su un'altra pista sterrata, si lascia
a destra il ramo per il
Gias de Merqua
e si prende a sinistra.
Con due tornanti e un lungo traverso si torna nell'ampia valletta pascoliva
già incontrata all'andata. Presso il tornante della carrareccia, si ritrova
il sentiero a sinistra già utilizzato per la salita.
Non resta ora che compiere il lungo percorso a ritroso che conduce a
San Bernardo di Desertetto
(1085 m, 1:35 - 1:50 ore dal
Colle dell'Arpione).
Accessi
Da Borgo San Dalmazzo si risale la Valle
Gesso in direzione Valdieri ed Entracque. Passato l'abitato di Valdieri,
alla rotatoria, si prosegue diritti in direzione di Sant'Anna di Valdieri
fino alla borgata San Lorenzo. Qui si prende il bivio
a destra per Desertetto. Al termine della strada asfaltata, presso la
Chiesa di San Bernardo, si trova un ampio posteggio.
Note
--
Pernottamento
--
Cartografia
[Fra n.15] [AsF n.5] [Blu n.1] [IGC n.113] [IGC n.8] I riferimenti dettagliati alle carte sono disponibili nella sezione Bibliografia.
Ultimo aggiornamento
Ultimo sopralluogo: Primavera 2022
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agnes80
venerdì 08 gennaio 2010
[ 83.103.*.*]
L'ho fatto il 6 Gennaio 2010 con la neve. E' un ottimo itinerario per racchette (io l'ho fatto ccon gli scarponi), abbastanza protetto con innevamento normale ma consultare comunque i bollettini ARPA. Per le valanghe dello scorso anno il bosco si è notevolmente ridotto. Il sole compare per quasi tutto il percorso, con passo deciso ho impiegato 1h e 30 min per raggiungere il colle. Complimenti per il sito, utile anche di inverno.
Vittorio
giovedì 04 febbraio 2016
[ 94.163.*.*]
Oggi giovedì 04 febbraio2016 salito al colle dell'Arpione. Veramente una bellissima escursione che 'calza' bene, i mesi invernali, ben esposta al sole, niente neve! Saluti!
Cinzia75
lunedì 29 gennaio 2018
[ 79.8.*.*]
Percorso intrapreso ieri con bella giornata di sole. Indicato anche per le famiglie con bambini/ragazzi, anche non allenati. Impegnativo solo ultimo tratto. Percorso fatto semplicemente con scarponi da montagna.
agnes80
venerdì 08 gennaio 2010
[ 83.103.*.*]
L'ho fatto il 6 Gennaio 2010 con la neve. E' un ottimo itinerario per racchette (io l'ho fatto ccon gli scarponi), abbastanza protetto con innevamento normale ma consultare comunque i bollettini ARPA. Per le valanghe dello scorso anno il bosco si è notevolmente ridotto. Il sole compare per quasi tutto il percorso, con passo deciso ho impiegato 1h e 30 min per raggiungere il colle. Complimenti per il sito, utile anche di inverno.
Vittorio
giovedì 04 febbraio 2016
[ 94.163.*.*]
Oggi giovedì 04 febbraio2016 salito al colle dell'Arpione. Veramente una bellissima escursione che 'calza' bene, i mesi invernali, ben esposta al sole, niente neve! Saluti!
Cinzia75
lunedì 29 gennaio 2018
[ 79.8.*.*]
Percorso intrapreso ieri con bella giornata di sole. Indicato anche per le famiglie con bambini/ragazzi, anche non allenati. Impegnativo solo ultimo tratto. Percorso fatto semplicemente con scarponi da montagna.
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