Se si sofferma l'attenzione su qualcuno dei massi affioranti in questa zona si noteranno
come questi siano ricoperti da strane conformazioni colorate. Sono i
licheni, organismi viventi costituiti dalla simbiosi di un fungo (detto micobionte)
e di un alga e/o un cianobatterio (detto fotobionte). In base al loro aspetto esteriore,
i licheni possono essere classificati in crostosi (molto aderenti al substrato cui sono
ancorati), fogliosi (quando presentano bordi lobati oltre al corpo aderente al substrato) e
fruticosi (quando hanno sviluppo tridimensionale e la parte aderente al substrato è minima).
Nel mondo si conoscono circa 15000 specie di licheni, 2000 delle quali presenti in Italia
9.
La particolare fisiologia dei licheni consente loro di sopravvivere a qualsiasi latitudine,
a qualsiasi quota e praticamente in ogni condizione ambientale.
Utilizzati fin dai tempi degli antichi Egizi, dai licheni si possono ricavare farmaci,
cosmetici, tinture, veleni; molte specie sono fonte di alimentazione per gli animali
e talune anche per l'uomo. Di recente hanno assunto anche notevole importanza come
bioindicatori in grado di fornire utili informazioni sulla presenza o meno di sostanze
inquinanti nell'ambiente.
[Alla scoperta dei licheni]
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