07.05 Pian delle Gorre - Gias degli Arpi - Passo del Duca - Pian delle Gorre
Pian delle Gorre (1032 m) - Gias degli Arpi (1435 m) - Colle del Prel soprano (1926 m) - Passo del Duca (1989 m) - Rifugio Sestrera sottano (1341 m) - Pian delle Gorre (1032 m)
+960 / -960
Dislivello [m]
4:45 - 5:25
Tempo [h:mm]
13895
Distanza [m]
E
Difficoltà
Tipologia
123456789101112
Periodo consigliato [mese]
Questo itinerario si snoda lungo la "strada dell'invasione", vecchia rotabile
militare forse costruita per aprire una via di invasione verso la Francia.
I tratti già costruiti della strada consentono di raggiungere senza eccessivo
sforzo la panoramica sella prativa del Colle del Prel ed il Passo del Duca,
noto per un avvenimento legato alla lotta partigiana.
Da
Pian delle Gorre
(1032 m)
9
(fontana) si prende la sterrata chiusa al traffico che si inoltra nel
Vallone del Saut
(o del Salto, segnavia H01), in direzione sud-est, lasciando a destra il
Rifugio Pian delle Gorre.
La rotabile sale all'interno un bosco misto di latifoglie ed
abeti bianchi. Si lascia quasi subito sulla sinistra il bivio per il
Pian del Creus
e per il
Vallone di Serpentera
(segnavia H06),
e si prosegue diritti in modesta pendenza fino alla località nota come
"Il Saut",
dove la strada termina con un piccolo slargo.
Qui si trascura sulla sinistra il sentiero per il
Vallone del Marguareis
(segnavia H01) e il
Rifugio Garelli,
e si continua innanzi su un'ampia mulattiera (segnavia H10B), passando il
Torrente del Saut
dapprima con un ponte in legno
11
e, subito dopo, su passerella in legno.
Il primo, solido ponte si trova qualche metro a monte della mulattiera.
Prima del ponte, a sinistra, si stacca il sentiero ad anello per le
Cascate del Saut
(1222 m circa).
In primavera è assolutamente consigliata questa breve deviazione per ammirare le
due cascate
10:
il sentiero guadagna quota abbastanza ripido poi, con una breve discesa, conduce alla prima
cascata. Si attraversa il ramo del torrente su un ponte in legno e si perviene alla seconda cascata,
dove è posizionato un piccolo balcone in legno che consente di godere al meglio lo spettacolo dell'acqua.
Una breve ripida discesa riporta di fatto sulla mulattiera di partenza, solo dall'altro lato
del massiccio ponte in legno
(Dislivello: +32/-32 m; Tempo: 0:10 ore; Difficoltà: E; Distanza: 300 m).
Oltre il torrente la mulattiera guadagna lentamente quota, in un bosco bel di latifoglie
e abeti bianchi. Di fatto si aggira la lunghissima dorsale che scende dalla
Testa del Duca:
quando si incontra il bivio a destra
3
per
Gias Fontana
(segnavia H10), che si ignora,
si è ormai in vista anche del
Gias degli Arpi
(1435 m, 1:15 - 1:25 ore da
Pian delle Gorre,
fontana).
Questo lungo tratto di mulattiera è quanto resta della strada ex militare 194
8,
che avrebbe dovuto collegare la
Certosa di Pesio
con il
Colle della Boaria.
Iniziata nel 1940, è tuttavia rimasta incompiuta in alcuni tratti.
Da alcuni ritenuta di dubbia utilità strategica, se non addirittura in grado
di agevolare una eventuale invasione da parte francese, da altri è
invece ritenuta una strada realizzata allo scopo di aprire una direttrice di
invasione italiana verso la Francia. A sostegno di questa ipotesi vi è la
totale mancanza di opere fortificate difensive lungo la Valle Pesio, cosa
abbastanza anomala se si considerano le decine di opere fortificate del
Vallo Alpino realizzate in tutte le vallate confinanti con la Francia.
Tutto il percorso di salita di questo itinerario, fino al
Passo del Duca,
segue fedelmente il tracciato della rotabile ex militare.
[Le strade dei cannoni, pp.219-224]
Oltre il gias, la vecchia mulattiera ex militare (segnavia H10)
prosegue con un sinuoso percorso in costa, ora in un bosco di faggio e abete bianco,
intervallando lunghi traversi a qualche tornante.
Un sentiero accorcia il percorso tagliando varie volta la vecchia strada
militare, fin quasi al
Colle del Prel sottano.
Il sentiero origina a sinistra poco oltre il
Gias degli Arpi,
ma le sue condizioni sono tali da renderlo difficilmente individuabile, specie con l'erba alta.
Alcuni tratti più in quota sono invece maggiormente evidenti (in particolare quando incrocia
la mulattiera a quota 1550 circa).
Usciti dal bosco, si attraversa un tratto più aperto, tra pini montani e salici, passando ai piedi
della bastionata rocciosa di
Testa Murtel5,
quindi si rientra per un breve tratto nella faggeta, ed infine si prosegue tra radi arbusti.
Pochi lunghi tornanti risalgono, tra bassa vegetazione, il pendio che adduce al
Colle del Prel sottano4.
Senza toccare il colletto, si sale a sinistra sul sentiero che si stacca all'esterno di un tornante
della vecchia rotabile (qui in più punti appena abbozzata) e si punta diretti al
Colle del Prel soprano
(1926 m, 1:30 - 1:40 ore dal
Gias degli Arpi)
12.
In cartografia le due spalle prative sono spesso indicate solo come
Colle del Prel,
senza distinzione tre esse.
Dall'ultimo bivio, poco sopra il
Colle del Prel sottano,
si può anche proseguire sulla rotabile ex militare e
giungere, con percorso più lungo ma meno ripido, al
Colle del Prel soprano.
Al valico si incontra sulla sinistra il sentiero per il
Vallone del Marguareis13
(segnavia H07), che verrà utilizzato per il rientro;
tenendosi a destra, invece (sempre segnavia H10), si sale a ritrovare la
vecchia rotabile militare che, percorsa per breve tratto verso sinistra, raggiunge il
Passo del Duca
(1989 m, 0:10 - 0:15 ore dal
Colle del Prel soprano)
6,
con una breve salita tra caratteristici intagli rocciosi.
Dall'alba del 9 aprile 1944, i 170 uomini della brigata partigiana
della Valle Pesio affrontarono un prolungato scontro a fuoco
sulla strada tra la
Certosa di Pesio e
Pian delle Gorre.
Approfittando della valanga del Bruseis, che impediva il passaggio dei
mezzi corazzati, i partigiani resistettero fino a sera, quando
i tedeschi raggiunsero
Pian delle Gorre
e distrussero il casotto sede del comando partigiano.
Nel tentativo di accerchiamento delle formazioni partigiane
un reparto tedesco che intendeva scendere in valle attraverso il
Passo del Duca,
incappò in una mina a strappo ivi collocata.
La battaglia di Pasqua del 1944 si concluse con l'abbandono temporaneo
della valle da parte dei partigiani, che pur lamentando 12 caduti,
3 feriti e 1 prigioniero, riuscirono a sganciarsi dalle preponderanti forze
dagli assalitori e a disperdersi verso
Upega
e la
Bisalta.
[La Guida del Parco Alta Valle Pesio e Tanaro, pp.143-144]
Tornati sui propri passi fino al
Colle del Prel soprano,
si imbocca (ora a destra) il sentiero che si cala nel
Vallone del Marguareis
(segnavia H07)
con un lungo traverso in diagonale tra pini montani, magra erba e detriti
7.
Inizialmente piuttosto ripida, la discesa diventa man mano più dolce;
ignorata la diramazione a destra che taglia diretta in direzione del
Laghetto del Marguareis
e del
Rifugio Garelli,
giunti presso il fondo del
Vallone del Marguareis21,
ci si immette sul sentiero proveniente dal
Rifugio Sestrera sottano
(segnavia H01).
Lo si segue verso sinistra (le tracce in questo tratto tendono a
sdoppiarsi), si trascura sulla destra la traccia che porta al
Gias sottano del Marguareis,
e si prosegue a scendere tra erba e pietrame.
Si entra in un bellissimo bosco di faggio
14,
a fianco del torrente
15; con un ponte in legno ci si porta sulla destra
idrografica del corso d'acqua ed infine si raggiunge il
Rifugio Sestrera sottano
(già
Gias sottano di Sestrera,
1341 m, 1:10 - 1:20 ore dal
Passo del Duca,
fontana).
Si trascura sulla destra il sentiero (segnavia H08) per il
Rifugio Garelli,
si attraversa la radura e si passa un torrente (lo stesso che origina una delle due
Cascate del Saut)
su ponte in legno e si ignora anche,
subito oltre il ponte, il bivio a destra per il
Pian del Creus.
Con numerosi tornanti, in moderata pendenza, ci si cala all'interno di una splendida abetina
fino alla località
"Il Saut",
toccata durante il percorso di salita. Qui si ritrova la strada sterrata che, seguita verso destra,
riporta a
Pian delle Gorre
(1032 m, 0:40 - 0:45 ore dal
Rifugio Sestrera sottano).
Accessi
Da Chiusa Pesio si risale la Valle
Pesio fino alla Certosa, da dove si prosegue sulla stretta strada asfaltata
che raggiunge Pian delle Gorre.
In estate, nei giorni di maggior affluenza, la strada per
Pian delle Gorre viene progressivamente chiusa con il riempirsi dei posteggi,
fino alla Certosa. I posteggi sono a pagamento.
Note
--
Pernottamento
--
Cartografia
[Fra n.16] [AsF n.3] [Blu n.2] [IGC n.114] [IGC n.8] I riferimenti dettagliati alle carte sono disponibili nella sezione Bibliografia.
Ultimo aggiornamento
Ultimo sopralluogo: Estate 2023
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