07.13 Certosa di Pesio - Gias sottano del Baus 'dl'Ula - Cascina San Michele - Certosa di Pesio
Certosa di Pesio (843 m) - Gias sottano del Baus 'dl'Ula (1284 m) - Cascina San Michele (1125 m) - Cascina San Paolo (1035 m) - Certosa di Pesio (843 m)
+480 / -480
Dislivello [m]
2:40 - 3:00
Tempo [h:mm]
8494
Distanza [m]
E
Difficoltà
Tipologia
123456789101112
Periodo consigliato [mese]
Piacevole passeggiata prevalentemente tra fitti boschi. Una comoda strada sterrata
raggiunge il Gias sottano del Baus 'd l'Ula, dove ha inizio la parte più interessante dell'itinerario.
Cascina San Michele, su una panoramica dorsale prativa, è luogo ideale per una sosta.
Dall'ingresso della
Certosa di Pesio
(843 m, fontana) si prosegue in direzione est,
lasciando dopo pochi metri sulla destra la strada asfaltata che porta a
Pian delle Gorre.
Fondata nel 1173, la
Certosa di Santa Maria,
meglio nota come
Certosa di Pesio,
fu la terza costruita in Italia. In origine assai modesta, si
è ingrandita nel corso degli anni, subendo gli ampliamenti maggiori
tra il XVI e XVII secolo
3465.
La certosa, che conobbe periodi di alterne
fortune, subì un colpo definitivo nel 1802 con la soppressione degli
ordini monastici da parte di Napoleone, quando venne spogliata di
gran parte dei suoi beni e possedimenti.
Negli anni successivi, i molti passaggi
di mano videro la certosa trasformarsi anche in stabilimento idroterapico,
fino a che, nel 1934, i Padri Missionari della Consolata ne iniziarono a
curare la rinascita. Oggi la certosa è aperta e visitabile.
[La Guida del Parco Alta Valle Pesio e Tanaro, pp.123-134]
Si prosegue innanzi sulla stradina asfaltata che costeggia le mura della certosa
e si trascura quasi subito, sulla destra, il ponte in legno che supera
il rio proveniente dal Vallone del Cavallo
e dove inizia il
"Sentiero Naturalistico attrezzato" per
Pian delle Gorre.
Si lascia a sinistra un rudere, quindi si ignora ancora a sinistra
la diramazione asfaltata per
Cascina San Paolo
e
Cascina San Michele
(segnavia H24),
e si continua diritti sulla strada sterrata che si inoltra nel
Vallone del Cavallo
diretta al
Gias sottano del Baus 'd l'Ula.
Poco oltre ci si immette su un'altra sterrata e la
si segue verso sinistra. La strada raggiunge ben presto una biforcazione:
si ignora il ramo che prosegue innanzi e si prende a sinistra (nord-ovest).
Si valica nuovamente l'esile displuviale e si ritorna nel
Vallone di San Bruno,
traversando quindi a lungo verso nord-est pendii ombreggiati all'interno del
fitto bosco.
Quando la sterrata si biforca nuovamente, si trascura il ramo di sinistra
che scende brevemente a guadare il rio del
Vallone di San Bruno,
e si segue il ramo di destra. Al primo tornante a sinistra si ignora la
diramazione che prosegue diritta, mentre al successivo tornante, si tralascia la
pista che si stacca a sinistra.
Con un lungo traverso verso sud-ovest, sempre nel bosco, si rientra nel
Vallone del Cavallo:
la strada, ora con una migliore esposizione al sole
8,
guadagna quota con pochi lunghi tornanti e arriva al piccolo
Gias sottano del Baus 'd l'Ula
(talvolta erroneamente indicato come
Gias sottano del Baus 'd l'Ula,
1284 m, 1:20 - 1:30 ore dalla
Certosa di Pesio)
7,
situato proprio lungo la displuviale tra i due valloni fin qui toccati.
La vegetazione cambia a seconda dell'esposizione dei versanti:
nelle zone più fresche ed ombrose prevale l'abete bianco, mentre nelle zone
più soleggiate si trovano faggi, aceri, frassini e qualche larice.
Al gias si abbandona la strada sterrata e si imbocca il comodo sentiero
(segnavia H24, non evidentissimo nei primi metri) che si stacca a sinistra passando
proprio davanti alla costruzione.
Con un andamento in leggero saliscendi il sentiero attraversa scoscesi pendii
coperti da abeti e faggi
9,
e raggiunge l'impluvio del
Vallone di San Bruno
guadandone il rio.
Inizia ora un lungo tratto in lieve discesa, su un versante assai ben soleggiato,
seppur il sentiero si mantenga all'interno del bosco di latifoglie.
Attraversato un grazioso boschetto di betulle, si giunge alla radura del
Pra da Turta10,
sul crinale con il
Vallone di Fromenterola,
dove si incontra un bivio: si lascia a destra la traccia che risale il crinale
e si piega leggermente a sinistra, scendendo ora con maggiore pendenza
lungo la dispuviale.
Il sentiero si tiene sul crinale, tra boschi e radure, e perviene in
breve alla
Cascina San Michele
(1125 m, 0:40 - 0:45 ore dal
Gias sottano del Baus 'd l'Ula)
12.
Ignorata la stradina asfaltata che scende a sinistra pochi metri prima della cascina,
si prosegue sull'ampio e pianeggiante crinale prativo fino a rientrare nel bosco.
Il sentiero, non sempre evidente ma ben segnalato con tacche segnavia
sui tronchi degli alberi, perde quota abbastanza velocemente e raggiunge
Cascina San Paolo
(1035 m, 0:10 - 0:15 ore da
Cascina San Michele),
in parte riattata.
Presso la cascina ci si immette su una stradina asfaltata che sale da valle e la si segue
verso sinistra. La carrabile dapprima traversa in discesa nel bosco di latifoglie, poi
con un paio di larghi tornanti raggiunge una più ampia strada asfaltata
nei pressi del fondo idrico del
Vallone di San Bruno.
Si svolta a destra, con percorso in leggera discesa a mezzacosta: si lascia a sinistra
una pista forestale poi, quando la strada piega a sinistra, si trascura anche la pista
sterrata che prosegue innanzi verso la
Cascina San Giuseppe.
In corrispondenza del bivio si valica un'impercettibile displuviale e si entra nel
Vallone del Cavallo,
scendendo poi, in poche decine di metri, ad immettersi sulla strada che
ne percorre il fondo.
Ci si trova ora sul percorso dell'andata: seguendo la strada verso destra si rientra
senza difficoltà alla
Certosa di Pesio
(843 m, 0:30 ore dalla
Cascina San Paolo).
Un'altra possibilità per chiudere l'anello e rientrare alla Certosa da
Cascina San Michele
è seguire
l'Itinerario 07.09.
I due valloni toccati in questa escursione, il
Vallone del Cavallo
e il
Vallone di San Bruno,
sono stati utilizzati in passato per l'approvvigionamento di legname e per la
produzione di carbone. A testimonianza del lavoro dei frati certosini,
che hanno governato tutte le attività agro-silvo-pastorali dell'alta valle,
si possono trovare ancor oggi pietre infisse in verticale nel terreno
e marchiate con la croce rossa della certosa, utilizzate per delimitare i
confini dei vari appezzamenti boschivi.
[Sentieri nel Parco, p.12]
Accessi
Da Chiusa Pesio si risale la Valle Pesio fino alla Certosa di Pesio.
Ampio posteggio per numerose auto.
Note
--
Pernottamento
--
Cartografia
[Fra n.16] [AsF n.3] [Blu n.2] [IGC n.8] I riferimenti dettagliati alle carte sono disponibili nella sezione Bibliografia.
Ultimo aggiornamento
Ultimo sopralluogo: Inverno 2017
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