E' il 20 dicembre 1877. Una piccola comitiva di 10 persone, perlopiù giovani donne,
s'incammina alle prime luci dell'alba da
Fontane di Frabosa sottana.
La loro meta è la Liguria, terra nella quale avrebbero passato l'inverno per lavorare come
"olivere", raccoglitrici di olive, per far ritorno in primavera con qualche soldo e un po'
di prezioso olio.
C'è chi la strada la conosce bene, chi la percorre per la prima volta, ma quella mattina il
destino serba per loro una sorte malevola: i malcapitati giungono nel punto più alto
della traversata, la
Colla dei Termini,
ormai da ore sotto la bufera di neve. Tutto è bianco, il freddo e il vento
non danno scampo a nessuna delle sei donne del gruppo; si salvano solo i quattro ragazzi,
anche se uno dovrà essere ricoverato per i sintomi da assideramento.
Giunto a conoscenza della tragedia, il Sindaco di Ormea, Cav. avv. Barli, ordina a un gruppo
di robusti uomini di recarsi sul posto «provvisti di cordiali» alla ricerca dei dispersi:
le vittime verranno trovate, portate a spalla a
Ormea
e ivi sepolte a spese del Municipio.
Ricostruita la vicenda, ormai presente solo nella tradizione orale, l'Associzaione "E Kyè" di
Fontane ha deposto nel luglio 2018 una targa commemorativa proprio sul termine di
confine presente alla
Colla dei Termini.
[Una voce tra i monti, Marzo 2018, n.1, pp.12-18]
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