01.14 Bocchino delle Meraviglie - Monte Galero - Bocchino delle Meraviglie
Bocchino delle Meraviglie (1180 m) - Monte Galero (1714 m) - Dorsale del Monte Galero (1507 m) - Bocchino delle Meraviglie (1180 m)
+630 / -630
Dislivello [m]
3:00 - 3:25
Tempo [h:mm]
6921
Distanza [m]
E
Difficoltà
Tipologia
123456789101112
Periodo consigliato [mese]
Bella salita ad una delle ultime vette delle Alpi, prima del lento digradare
verso la Liguria. Panorama assai ampio che spazia dall'arco alpino al
mare e davvero intriganti i pinnacoli rocciosi che si ergono dalla
dorsale occidentale del Monte Galero.
Meno attraente l'ultima parte del percorso di rientro dell'anello, tra malandate
piste forestali ed esili sentierini chiusi nel fitto bosco.
Proprio al
Bocchino delle Meraviglie
(1180 m)
la sterrata si biforca in due piste forestali.
Si segue il ramo di sinistra (segnavia A01), che sale a tratti abbastanza ripido nel bosco.
Ignorata una diramazione minore a sinistra, si continua fino al primo tornante verso destra:
poche decine di metri oltre il tornante si abbandona la carrareccia che prosegue diritta
e si imbocca un evidente sentiero sulla sinistra (sempre segnavia A01).
Il sentiero, quello che resta di una vecchia mulattiera che compare solo
sporadicamente, si addentra nella faggeta
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con lunghi traversi e qualche tornante, alternando tratti in falsopiano a brevi salite.
Giunti ad un bivio segnalato, si lascia il sentiero principale che prosegue innanzi
verso il
Passo delle Caranche
(segnavia A01)
e si svolta a destra
(segnavia A01B).
Anche il sentiero per il
Passo delle Caranche
conduce al
Monte Galero,
ma con percorso più lungo e maggior dislivello. Assai caratteristico è però
l'esilissimo crinale al
Passo delle Caranche,
per cui si riporta di seguito la descrizione di questa variante per chi volesse
sperimentarla.
Proseguendo diritti al bivio, si segue il sentiero che taglia i boscosi pendii
a mezzacosta, dapprima quasi pianeggiante, poi perdendo quota a lungo.
Il sentiero incomincia quindi a risalire, doppia un costone e traversa fino al bel
Passo delle Caranche
(1396 m circa).
Sull'esile valico si ignorano sia il sentiero che prosegue di fronte, sia quello che
scende a destra verso
Nasino.
Si svolta invece decisi verso destra, su un sentierino che s'inerpica ripidissimo,
anche un po' aereo per brevi tratti.
Terminato il tratto più scosceso, il piccolo sentiero rimonta la dorsale prativa del
Monte Fuetto
e riceve da destra il segnavia A01B (in questa scheda descritto come parte
dell'itinerario principale).
All'interno del bosco di faggi e abeti, il sentiero sale deciso con diversi tornanti,
guadagnando velocemente quota e raggiungendo la dorsale orientale del
Monte Galero.
Qui ci si immette sul sentiero (segnavia A01) proveniente dal
Passo delle Caranche,
che si segue verso destra (ovest).
Il sentiero percorre l'ampio e panoramico crinale e
3
si porta, con pendenze sostenute, alla base della conoide prativa terminale
4.
Una breve salita, ma assai ripida, consente infine di raggiungere la vetta del
Monte Galero
(1714 m, 1:30 - 1:45 ore dal
Bocchino delle Meraviglie)
56,
da dove la vista spazia a 360°.
Proseguendo lungo la cresta, verso ovest, si perdono pochi metri di quota e
si giunge ad un bivio: si ignora il sentiero di fronte che in poche decine
di metri porta all'anticima ovest del
Monte Galero7,
e si volge a sinistra (segnavia A24).
Dopo un breve traverso, agevole ma leggermente esposto, a sud dell'anticima, si torna
sul crinale: una discesa ripidissima, tra i caratteristici pinnacoli rocciosi
che si elevano dal pendio prativo
8,
conduce velocemente alla base della
Dorsale del Monte Galero
(1507 m, 0:25 ore dal
Monte Galero).
I pinnacoli rocciosi sono costituiti da "brecce", rocce sedimentarie originatesi dalla
disgregazione di altre rocce in ciotoli (o clasti) non arrotondati (detriti di falda)
e "cementati" assieme da un legante chimico, come ad esempio il calcare.
Nelle brecce, la composizione della roccia dipende in buona parte dalla roccia madre:
la formazione che si estende tra il
Monte Galero
e il
Monte Alpe
(cima assai meno elevata in direzione sud-est),
è caratterizzata da clasti prevalentemente dolomitici e calcarei che, in alcuni casi,
possono raggiungere dimensioni davvero considerevoli.
[Carta Geologica Albenga-Savona, pp.59-61]
Qui il sentiero si biforca: si lascia la diramazione che continua innanzi per il
Colle del Prione,
e si svolta a destra.
Il sentiero (segnavia A25) traversa in discesa nella faggeta, a valle dei
pinnacoli rocciosi
9,
poi attraversa una zona di esbosco (numerosi i segnavia sugli alberi rimasti)
ed incrocia una pista sterrata.
Tornato nel bosco, il sentiero raggiunge un crinale e lo segue in discesa fino alla
località nota come
Prato del Poco.
Ignorando la traccia di fronte che scende verso
Trappa,
si inverte quasi il senso di marcia puntando a est (destra). Si percorre quello che resta
di una vecchia pista forestale, che serpeggia assecondando l'orografia del terreno.
Giunti all'impluvio del
Rio Bianco,
devastato da una recente frana, si lascia la vecchia pista e si scende a sinistra.
Dopo una breve risalita, il sentierino scende a lungo tra i faggi poi riprende velocemente
quota con una serie si strette svolte e arriva alla
Fontana delle Meraviglie
(1164 m).
Una captazione idrica in cemento rende assai meno poetico il toponimo di questo luogo:
ad ogni modo, superato il piccolo rio che ivi origina, si salgono i pochi metri che portano
ad una pista sterrata.
Si trascura il ramo di sinistra della pista per il
Pilone di Sant'Anna
(segnavia A36) e si sale verso destra (sempre segnavia A36), tornando al vicinissimo
Bocchino delle Meraviglie
(1180 m, 1:05 - 1:15 ore dalla
Dorsale del Monte Galero).
Accessi
Da Ceva si risale la Valle Tanaro fino
a Garessio. All'ingresso della cittadina si svolta a sinistra e si seguono
le indicazioni per Albenga. Si sale fino al Colle San Bernardo dove, sulla destra alle spalle
di una pala eolica, ha inizio una strada sterrata.
La strada, inizialmente con buon fondo che poi peggiora, continua per oltre
tre chilometri fino al Bocchino delle Meraviglie (ignorare le numerose diramazioni
laterali). Un piccolo slargo consente di posteggiare alcune auto.
Note
Attenzione: a seguito dell'alluvione del Novembre 2016, la strada è interrotta per
frana a circa un chilometro dal Bocchino delle Meraviglie ed è necessario proseguire a piedi
(mettere in conto un dislivello in salita di circa 100 metri e un tempo di percorrenza di
0:20 - 0:25 ore).
Pernottamento
--
Cartografia
[IGC n.15] I riferimenti dettagliati alle carte sono disponibili nella sezione Bibliografia.
Ultimo aggiornamento
Ultimo sopralluogo: Primavera 2017
QR code
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vallegesso79
domenica 25 ottobre 2009
[ 84.223.*.*]
Io sono partito dal Colle San Bernardino, oltre servono mezzi 4x4 causa fondo sconnesso. In circa 2h ho raggiunto la cima con passo tranquillo e regolare. Nella salita consiglio la variante dell'AV Monti Liguri: più breve e evita perdite di quota. Panorama dal monte veramente eccellente, dal Monte Rosa fino alla Corsica nelle giornate più terse.
vallegesso79
domenica 25 ottobre 2009
[ 84.223.*.*]
Io sono partito dal Colle San Bernardino, oltre servono mezzi 4x4 causa fondo sconnesso. In circa 2h ho raggiunto la cima con passo tranquillo e regolare. Nella salita consiglio la variante dell'AV Monti Liguri: più breve e evita perdite di quota. Panorama dal monte veramente eccellente, dal Monte Rosa fino alla Corsica nelle giornate più terse.
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