La grotta da cui scaturisce la
Sorgente Dragonera
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è lunga 130 metri, e le prime esplorazioni risalgono al 1962.
E' però nel 1968, esattamente il 15 maggio, che si sfiora la tragedia.
Tre speleosub si immergono fino alla saletta a quota -15m, abbandonando però
la corda di sicurezza che si era bloccata. Una nuvola di fango intorpidì le acque,
azzerando di fatto la visibilità. Dei tre, solo quello rimasto un poco più indietro riuscì,
abbastanza fortunosamente, a guadagnare l'uscita e a dare l'allarme.
I due compagni sbagliarono invece il percorso di risalita, trovandosi in una pozza sifone
di pochi metri. Era ormai sera, e i due decisero di fermarsi in attesa dei soccorsi.
I quali, dopo tentativi infruttuosi, però desistettero.
Dopo quasi 14 ore, con l'acqua tornata nuovamente limpida, i due speleosub intrappolati
al freddo e affamati decisero di tentare il tutto per tutto e cercare la via per conto
loro: muovendosi lentamente, per non sollevare fango, i due si imbatterono in una
corda lasciata dai soccorritori e riuscirono a tornare alla luce del sole.
Dalla sorgente, un tempo solo nota come l'öy, sgorga acqua in notevole quantità
e di ottima qualità: analisi, ormai del 2009, la classificano come
"acqua oligominerale microbiologicamente pura, con discreta dotazione di calcio e magnesio,
povera di sodio, con pochissimi nitrati."
[Pannello informativo in loco]
[Comune di Roaschia, Grotta della Dragonera]
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