11.15 Terme di Valdieri - Rifugio Valasco - Terme di Valdieri
Terme di Valdieri (1385 m) - Piano inferiore delValasco (1763 m) - Rifugio Valasco (1763 m) - Terme di Valdieri (1385 m)
+382 / -382
Dislivello [m]
2:25 - 2:45
Tempo [h:mm]
8263
Distanza [m]
E
Difficoltà
Tipologia
123456789101112
Periodo consigliato [mese]
Breve e semplice passeggiata, in parte ad anello, che porta ad uno dei luoghi più suggestivi
all'interno del Parco delle Alpi Marittime. Il Piano del Valasco è un'ampia distesa
prativa, circondata da vette intorno ai 3000 metri ed attraversata da un sinuoso torrente.
Al centro del pianoro si erge la bellissima Palazzina Reale di Caccia, voluta da Vittorio Emanuele II
per le sue battute al camoscio e diventata da alcuni anni una struttura ricettiva.
(1) Salita lungo il sentiero e discesa lungo la rotabile sterrata.
(2) la difficoltà scende a T solo se si effettua anche la salita lungo la rotabile sterrata
e se i guadi lungo la strada non hanno acqua abbondante.
(3) salita e discesa lungo il sentiero.
Poco prima di entrare in paese si incontrano
l'imponente Hotel Royal e l'annesso impianto termale.
Nei pressi dell'Hotel, si possono ancor oggi ammirare due
dei quattro chalet di foggia svizzera costruiti a
Terme
nel XIX secolo e recentemente restaurati
56.
Uno di essi è noto con il nome di chalet della 'Bela Rosin'.
Sotto il colmo del tetto, una data incisa nel legno (1857), ricorda l'anno di istituzione
della Riserva Reale di Caccia di Entracque e Valdieri, frutto della concessione dei due
comuni alla persona del Re dei diritti di caccia e pesca su parte dei loro territori.
Rosa Vercellana, detta la 'Bela Rosin', nel 1847 incontra per la prima volta il principe di
Piemonte Vittorio Emanuele II nella tenuta di caccia di Racconigi, dove lei vive con la famiglia.
Con il principe (poi Re di Sardegna dal 1849 al 1861 e quindi Re d'Italia fino al 1878)
intreccia subito una relazione sentimentale, fonte di non pochi scandali,
dalla quale nasceranno due figli, Vittoria ed Emanuele Alberto.
Alcuni anni dopo la morte della moglie, la Regina Maria Adelaide d'Asburgo,
avvenuta nel 1855, il Re nomina Rosina Contessa di Mirafiori e Fontanafredda;
i due si sposano nel 1869 con rito morganatico (senza attribuzione del titolo di
Regina) e nel 1877, pochi mesi prima della morte del Re, con rito civile a Roma.
Rosina morì nel 1885, senza tuttavia assumere mai il titolo di Regina.
[Wikipedia, Rosa Vercellana]
A fianco dell'ingresso del posteggio a monte di
Terme di Valdieri
(1385 m)
3,
si segue la strada sterrata ex militare che sale verso ovest nel
Vallone del Valasco
(segnavia N43).
La strada passa un piccolo rio e si addentra in un bel bosco misto di latifoglie,
con sempre maggiore presenza di larice all'aumentare della quota.
Dopo un lungo tratto abbastanza rettilineo, al primo tornante verso destra si stacca
sulla sinistra della sterrata un evidente sentiero diretto al
Piano inferiore del Valasco.
Il sentiero, che si tiene vicino al torrente,
taglia i numerosi tornanti della strada ex militare, incontrandola varie volte:
la tocca appena in corrispondenza di un tornante verso destra a circa quota 1600,
quindi in un secondo tornante verso destra a
circa quota 1625, poi si immette in un tratto rettilineo circa a quota 1650.
Qui, dopo aver percorso poche decine di metri sulla rotabile ex militare, ancora in
corrispondenza di un tornante verso destra, si riprende il sentiero che si stacca sulla
sinistra. In questo tratto di percorso sono evidenti i resti della mulattiera
7
utilizzata prima della realizzazione della strada.
A quota 1705 circa, con l'aiuto di recenti gradini artificiali, si torna definitivamente
sulla rotabile sterrata e la si segue verso sinistra.
Si guada un rio che incrocia la strada (acqua abbondante in primavera),
si lascia a destra il sentiero per il
Colle di Valmiana
(segnavia N17) e, poco dopo, sempre sulla destra, una piccola fonte.
Una bella cascatella, sulla sinistra
49,
preannuncia l'ingresso al
Piano inferiore del Valasco
(1763 m, 1:10 - 1:20 ore dal posteggio a monte di
Terme di Valdieri)
1113.
Il salto di rocce che origina la cascata è una tipica soglia glaciale. Durante le glaciazioni
esso ha costituito il limite inferiore del bacino di raccolta del ghiacciaio.
Oltre la soglia il ghiacciaio tracimava con una lingua glaciale.
[La Guida del Parco Alpi Marittime, p.178]
La rotabile si dirige al centro dell'ampio pianoro pascolivo,
antico lago di origine glaciale ora completamente interrato,
e si biforca: il ramo di destra sale verso il
Piano superiore del Valasco
e i
Laghi di Valscura
(segnavia N43),
il ramo di sinistra (segnavia N43A) termina invece al
Rifugio Valasco
(1763 m, 0:05 ore dal
Piano inferiore del Valasco)
14,
già
Reale Casa di Caccia
dei Savoia.
La costruzione di una "Casa di Campagna" al Valasco che Vittorio Emanuele
avrebbe utilizzato per le sue battute di caccia nella Riserva Reale si
fa risalire agli anni successivi al 1868, quando al Valasco erano
probabilmente presenti due chalet, un edificio per le guardie e una scuderia.
Tuttavia, almeno nel suo aspetto attuale, la
Casa Reale di Caccia112
fu realizzata probabilmente dopo il 1873, anche se non tutte le fonti concordano
su tale data.
La sua storia è abbastanza tormentata.
Requisita - con il permesso di
Vittorio Emanuele III
- nel primo conflitto mondiale e trasformata in caserma per 250 uomini
e 10 quadrupedi, fu lievemente danneggiata da un incendio prontamente domato.
I danni furono risarciti dai militari che si occuparono anche delle riparazioni
del caso.
Stessa sorte durante la seconda guerra mondiale:
requisita negli anni '30 ed adibita a deposito di materiali e ricovero truppe,
fu nuovamente danneggiata da un incendio e riattata a spese (34.000 lire!) dei militari.
Dopo decenni di abbandono, e dopo essere stata utilizzata anche come riparo
per gli animali all'alpeggio, nel 1993 fu ancora una volta colpita da un incendio
che ne distrusse interamente il tetto.
Oggetto di importanti lavori di ristrutturazione da parte dell'attuale
proprietario a partire dal 2002, dal 2008 è diventata una struttura turistica
ricettiva.
[I sentieri della storia, pp.148-149]
[Le strade dei cannoni, p.175]
Il rientro segue interamente la rotabile ex militare, più volte
incrociata durante la salita
2.
Si tratta della strada militare 451
"Terme di Valdieri -
Pian del Valasco"
810
realizzata nei primi anni trenta al servizio del sistema difensivo di
Valscura.
La strada, che aveva caratteristiche di carrareccia, seguiva il tracciato
della precedente arteria militare realizzata tra il 1906 e il 1909,
a sua volta impostata sul percorso della vecchia mulattiera che collegava
Terme di Valdieri
alla
Bassa del Druos.
[Le strade dei cannoni, pp.174-177]
La strada perde quota lentamente con lunghi traversi e diversi tornanti;
intorno a quota 1500, in corrispondenza di un tornante verso destra,
qualche metro a monte della sede stradale, ormai seminascosta
dalla vegetazione, si incontra un'opera fortificata del Vallo Alpino.
Si tratta
dell'Opera 276,
un monoblocco in calcestruzzo di tipo '7000', resistente ai piccoli calibri,
armata con 2 mitragliatrici su treppiede e pancone senza piastra di corazzatura.
Realizzata nel 1939, aveva un presidio previsto di 6 uomini.
[Fortificazioni Valle Gesso, pp.209-210]
Al successivo tornante si ritrova la partenza del sentiero utilizzato per la salita e,
con percorso a ritroso, si rientra al posteggio a monte di
Terme di Valdieri
(1385 m, 1:15 - 1:25 ore dal
Rifugio Valasco).
Accessi
Da Borgo San Dalmazzo si risale la Valle Gesso in direzione Valdieri ed Entracque.
Passato l'abitato di Valdieri, alla rotatoria, si prosegue diritti (prima uscita)
per Sant'Anna di Valdieri e poi Terme di Valdieri.
Aggirato alle spalle l'Hotel Royal, si tiene la destra al primo bivio e si entra tra
le poche case di Terme. A monte dell'abitato si trova un ampio posteggio (a pagamento
nella stagione estiva).
Note
--
Pernottamento
--
Cartografia
[Fra n.15] [Blu n.1] [AsF n.5] [IGC n.113] [IGC n.8] I riferimenti dettagliati alle carte sono disponibili nella sezione Bibliografia.
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agnes80
lunedì 10 novembre 2008
[ 83.103.*.*]
L'ho fatto ieri 09 novembre 2008. E' molto adatto per questo periodo, la piana è innevata con un ottimo colpo d'occhio ma l'accesso è comunque molto facile.
fure78
sabato 15 maggio 2010
[ 93.150.*.*]
Molto molto bello, l'ho fatto già 4 volte di cui una (l'ultima) con le racchette da neve. Mi piace sempre e il rifugio (ex casa di caccia reale) è molto bello. Perfetto per le famiglie anche bambini.
agdag
lunedì 05 luglio 2010
[ 94.81.*.*]
Data escursione: 04/07/2010. Molta acqua lungo il percorso, specialmente nel sentiero che taglia i tornanti e nel Piano del Valasco; diversi guadi creati dagli abbondanti rii. Giornata limpida al mattino, annuvolatasi nel primo pomeriggio. Giunto al rifugio con moglie, e bimba di 5 mesi nel marsupio, in 1h 40'. Gita semplice e ambiente ideale per le famiglie, infatti il Piano era pieno di gente. 'Tastato il terreno' in vista di una meta più ambita: il Lago di Valcuca. Senza bimba, ovviamente. ;P
fede97
giovedì 25 maggio 2017
[ 93.39.*.*]
Camminata facile ma contemporaneamente incantevole! Quando si arriva alla piana del Valasco si può ammirare una valle molto ampia e se si è fortunati come siamo stati noi anche diversi camosci non lontano dal fiume
agnes80
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L'ho fatto ieri 09 novembre 2008. E' molto adatto per questo periodo, la piana è innevata con un ottimo colpo d'occhio ma l'accesso è comunque molto facile.
fure78
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Molto molto bello, l'ho fatto già 4 volte di cui una (l'ultima) con le racchette da neve. Mi piace sempre e il rifugio (ex casa di caccia reale) è molto bello. Perfetto per le famiglie anche bambini.
agdag
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Data escursione: 04/07/2010. Molta acqua lungo il percorso, specialmente nel sentiero che taglia i tornanti e nel Piano del Valasco; diversi guadi creati dagli abbondanti rii. Giornata limpida al mattino, annuvolatasi nel primo pomeriggio. Giunto al rifugio con moglie, e bimba di 5 mesi nel marsupio, in 1h 40'. Gita semplice e ambiente ideale per le famiglie, infatti il Piano era pieno di gente. 'Tastato il terreno' in vista di una meta più ambita: il Lago di Valcuca. Senza bimba, ovviamente. ;P
fede97
giovedì 25 maggio 2017
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Camminata facile ma contemporaneamente incantevole! Quando si arriva alla piana del Valasco si può ammirare una valle molto ampia e se si è fortunati come siamo stati noi anche diversi camosci non lontano dal fiume
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