AT.07 Colle di Nava - Monte Ariolo - Passo di Prale - Rifugio Pian dell'Arma
Colle di Nava (939 m) - Monte Ariolo (1221 m) - Bocchino di Semola (1102 m) - Bric Castagnino (1215 m) - Passo di Prale (1267 m) - Rifugio Pian dell'Arma (1339 m)
+703 / -303
Dislivello [m]
3:00 - 3:25
Tempo [h:mm]
8223
Distanza [m]
E
Difficoltà
Tipologia
Quattro passi in Liguria. Questo potrebbe essere il riassunto di questa tappa,
non tanto per questioni geografiche (si saltella al di qua e al di là del confine) quanto
per gli aspetti paesaggistici: lunghi tratti di crinale al cospetto di monti arrotondati
coperti di fitti boschi che digradano fino al mare.
Preparatevi però frequenti e repentini saliscendi, sovente con pendenze notevoli sia in
salita che in discesa.
Al fondo del posteggio presso il
Forte Centrale
al
Colle di Nava
(939 m),
si imbocca la piccola strada asfaltata che passa a fianco degli impianti sportivi.
La stradina permette di raggiungere l'abitato di
Nava,
evitando la trafficata strada statale, sebbene con percorso un poco più lungo.
Può essere utilizzata da chi vuole recarsi a pernottare a
Nava
al termine della tappa precedente.
All'altezza del campo da calcio si lascia ignora un sentierino che si stacca a destra, e
si continua sulla strada per circa mezzo chilometro.
Alla prima biforcazione ci si tiene a sinistra, mentre alla seconda, poco oltre, si imbocca
a destra una stradina asfaltata.
La stradina sale in breve a un maneggio, dove termina e prosegue verso destra come mulattiera
(segnavia Via Alpina R154 e AVML), aggirando alle spalle le stalle.
Si ignora subito una mulattiera che scende a destra, si passa un piccolo rio su un ponte e,
non distante, si trascura anche un sentierino che si stacca a sinistra.
La mulattiera s'innalza ripida nel bosco di pini, si trasforma in sentiero e si immette sulla
strada asfaltata per la
Colla San Bernardo.
Si lascia di fronte la continuazione del sentiero (minacciose scritte su blocchi in cemento
millantano la presenza di chiodi a tre punte sul tracciato) e si segue la strada
asfaltata verso sinistra.
Al primo tornante si abbandona la strada che piega a destra (segnavia Via Alpina R154 e AVML) e si
prosegue sulla strada sterrata che continua diritta verso il
Monte Ariolo.
L'ascesa nel bosco, ora misto di pini e abeti, è lunga e con pendenze modeste: prima si incrocia
un sentierino usato come pista da discesa per le mountain bike, poi si arriva ad un piccolo slargo.
Qui si riceve da destra il succitato sentierino, che lambisce la strada e se ne distacca, sempre
verso destra, dopo qualche metro.
Lo si trascura, tenendosi sempre sulla carrareccia sterrata, che volge dapprima a nord poi,
assecondando il pendio, piega a nord-est. Si ignora anche il successivo sentiero a sinistra e,
poco dopo, si giunge ad un secondo slargo. Da destra si riceve una pista sterrata,
la strada sterrata su cui ci si trova piega a sinistra, mentre proprio di fronte
si stacca un sentierino.
Lo si segue, in leggera salita, e si arriva in qualche minuto sulla vetta del
Monte Ariolo
(1221 m, 1:05 - 1:15 ore dal
Colle di Nava)
19,
preceduta da un crocifisso e un piccolo altare.
Una altrettanto breve discesa riporta sulla sterrata precedentemente abbandonata,
pochi metri prima che questa termini.
Si continua verso est, su un comodo e piacevole sentiero di crinale, in leggero saliscendi,
con bellissimi panorami che spaziano fino al mare.
Superata la quota 1199, ci si cala assai ripidi fino al sottostante
Bocchino di Semola
(1102 m, 0:20 - 0:25 ore dal
Monte Ariolo).
Gli uccelli migratori compiono lunghi spostamenti tra i siti di nidificazione e
i siti di svernamento. Molti migratori raggiungono l'Europa dall'Africa
nel mese di marzo, utilizzando chi la posizione del sole e delle catene montuose come
riferimento (migratori diurni), chi luna e stelle (migratori notturni).
Il viaggio di rientro avviene nei mesi di settembre e ottobre.
Il
Bocchino di Semola
costituisce un passaggio di notevole importanza nelle rotte migratorie che attraversano il
confine tra Liguria e Piemonte.
[Pannello informativo in loco, testo di Fabiano Sartirana]
Al valico c'è un vero crocevia: a sinistra scendono un sentiero per
Case Rocca
e
Cantarana
e una pista sterrata sempre per
Cantarana
(segnavia A48); a destra transita una strada sterrata proveniente dalla
Colla San Bernardo
e diretta al
Passo di Prale
(prosecuzione del segnavia A48);
di fronte, tra la strada e la pista sterrata, si diparte
il sentiero ancora per il
Passo di Prale
(segnavia A48A).
Il sentiero rimonta assai ripido il crinale prativo, tra una miriade di tracce lasciate dagli
animali, fino alla vicina vetta del
Bric Castagnino
(1215 m)
238.
Sull'arrotondata sommità si trascura a sinistra il sentiero diretto a
Cantarana,
e ci si cala assai ripidi fino al sottostante colletto, dove si ignora una traccia a sinistra
(l'ampio pendio prativo sul versante meridionale dello spartiacque è indicato come
Pian Preallo)
7.
Si riprende la faticosa risalita per crinale fino alla successiva elevazione, dove ci
si immette in una sorta di pista inerbita. Si va a destra, seguendo la pista nel suo
continuo saliscendi al limitare del bosco di conifere, a sinistra, e con bei panorami verso il
mare, a destra.
La pista lascia a destra due pale eoliche e si porta al
Passo di Prale
(o
Colle di Prale,
1267 m circa, 0:50 - 0:55 ore dal
Bocchino di Semola)
4,
dove termina il segnavia A48A.
Anche in questo caso ci troviamo ad un crocevia: la pista lambisce solamente la strada
sterrata a destra, proveniente dal
Bocchino di Semola
(segnavia A48), e piega a sinistra.
Tra la sterrata e la pista invece si imbocca il sentiero
(nuovamente segnavia Via Alpina R154 e AVML) che in poche decine di metri
raggiunge la strada asfaltata per il
Colle di Caprauna
proprio sul confine del Comune di Ormea.
Di fatto la strada si attraversa solamente: leggermente a destra infatti riprende il sentiero
che entra nel bosco di larice e si riporta lungo il crinale. Poco sopra si ritrova la
strada asfaltata, e questa volta la si segue verso sinistra per alcune decine di metri.
Dopo un tornante, infatti, la si abbandona per il sentiero che si stacca a sinistra.
Il sentiero si immette quasi subito su una pista sterrata, che si segue verso sinistra.
Si incontrano a questo punto due bivi ravvicinati: al primo, si trascura
il ramo di sinistra e si continua a destra; al secondo, si abbandona la pista che
prosegue innanzi e si svolta a sinistra su una sorta di mulattiera.
La mulattiera s'innalza ripidissima, con percorso rettilineo, fino ad immettersi sulla ben più
comoda mulattiera inerbita proveniente dal
Colle di Caprauna.
La si segue verso sinistra, in direzione il
Monte Armetta
(segnavia Via Alpina R154, AVML, A02) per un brevissimo tratto fino al successivo bivio:
qui la mulattiera stacca un ramo verso destra e un sentiero a sinistra per
Alpisella.
Si abbandona allora la mulattiera per il
Monte Armetta
e si prende il ramo di destra (segnavia Via Alpina R154, A49) per il
Pian dell'Arma
e l'omonimo rifugio.
Dopo una breve discesa nel bosco misto, la mulattiera si riduce a sentiero; prima
si riceve un sentiero da destra, poi si ignora un sentiero a destra ed infine,
una lievissima discesa porta ad immettersi su una pista sterrata: il
Rifugio Pian dell'Arma
(1339 m, 0:45 - 0:50 ore dal
Passo di Prale)
65
dista solo pochi metri, e si raggiunge seguendo la pista verso destra fino al piazzale
antistante la struttura ricettiva.
Nelle grotte che si aprono nel
Monte Armetta
è segnalata la presenza del Geotritone
10.
Si tratta di un anfibio adattatosi a vivere in zone poco luminose e umide: lo si trova quindi sovente,
all'interno del suo areale di distribuzione, in grotte e anfratti nella roccia. Mancando di polmoni,
respira attraverso la pelle, e vive di conseguenza solo in ambienti molto umidi (per questo motivo
se doveste incontrarlo, non toccatelo con le mani!).
Può superare i 12 cm di lunghezza e si nutre di insetti, di dimensioni tali da poter essere ingoiati,
che cattura con la lunga lingua che proietta in avanti, come fosse un dardo,
a colpire la preda.
[Anfibi e rettili della Val Tanaro, pp.38-39]
Accessi
Da Ceva si risale la Valle Tanaro superando Garessio ed Ormea, proseguendo poi
in direzione Imperia fino al Colle di Nava. Ampio posteggio poco prima del valico,
presso il Forte Centrale.
[Fra n.19] [AsF n.3] [IGC n.15] I riferimenti dettagliati alle carte sono disponibili nella sezione Bibliografia.
Ultimo aggiornamento
Ultimo sopralluogo: Autunno 2016
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Dori66
domenica 10 aprile 2022
[ 212.216.*.*]
Errore nel percorso: da dove si incontrano i blocchi di cemento bisogna proseguire a sinistra (come da bolli bianco/Rossi) e non a destra com'è scritto
AlpiCuneesi.it
lunedì 11 aprile 2022
[ 212.216.*.*]
Grazie a Dori66 per la segnalazione. Si trattava evidentemente di una svista: ho già corretto il testo.
Dori66
domenica 10 aprile 2022
[ 212.216.*.*]
Errore nel percorso: da dove si incontrano i blocchi di cemento bisogna proseguire a sinistra (come da bolli bianco/Rossi) e non a destra com'è scritto
AlpiCuneesi.it
lunedì 11 aprile 2022
[ 212.216.*.*]
Grazie a Dori66 per la segnalazione. Si trattava evidentemente di una svista: ho già corretto il testo.
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