10.16 Vallone di San Giovanni,q.1470 - Colle della Boaria - Colle della Perla - Vallone di San Giovanni,q.1460
Vallone di San Giovanni,q.1470 (1470 m) - bivio presso Gias sottanodella Perla (1652 m) - Colle della Boaria (2102 m) - Colle della Perla (2086 m) - Lago della Perla (2028 m) - bivio presso Gias sottanodella Perla (1652 m) - Vallone di San Giovanni,q.1460 (1460 m)
+741 / -741
Dislivello [m]
3:45 - 4:15
Tempo [h:mm]
9680
Distanza [m]
E
Difficoltà
Tipologia
123456789101112
Periodo consigliato [mese]
Una bella salita in un vallone piuttosto selvaggio: il sentiero, caratterizzato nel
primo tratto da ampi pascoli, si incunea poi nell'angusto Vallone di San Giovanni fino al Colle
della Boaria.
Se non ci si preoccupa a seguire labili tracce di sentiero, la discesa può avvenire attraverso
il Colle della Perla e l'omonimo vallone. Possibili problemi di individuazione del percorso,
in questo caso, si hanno a valle del Gias della Perla.
(1) I tempi di percorrenza tra il Lago della Perla e il bivio presso il
Gias sottano della Perla possono aumentare in base alle condizioni in cui si trova il sentiero.
(2) La difficoltà può diventare E/EE per problemi di individuazione del sentiero.
Dal minuscolo posteggio al termine della strada sterrata nel
Vallone di San Giovanni, q.1460
(1460 m circa), si prosegue la salita su una pista forestale che compie subito
due ripidi e stretti tornanti. Poco oltre la pista si biforca: si
trascura il ramo di destra (chiuso da una sbarra) e ci si tiene a sinistra
(indicazioni per "Via Ferrata").
Il ramo di destra della pista, che costituirebbe il percorso ufficiale del
segnavia L15, termina presso un pianoro. Qui un sentiero, invaso da vegetazione erbacea,
si stacca a sinistra, supera un ponticello in legno, rientra nel bosco e si ricongiunge
al ramo di sinistra della pista sterrata. Il tratto, meno agevole e
pure un poco più lungo, è sconsigliato.
La pista sterrata sale per un breve tratto nella faggeta, tocca le
Maire Valletta,
stacca a destra il sentiero per il
Lago Terrasole
e, pochi metri dopo, termina.
Un sentiero prosegue verso sud, attraversa un pianoro al centro del quale si ergono i
ruderi di alcune maire
11,
e stacca ancora a destra un raccordo, meno evidente, sempre per il
Lago Terrasole.
Si svolta a sinistra, passando ai piedi delle pareti del
Bec Valletta,
dove ha inizio la via ferrata. Il sentiero serpeggia nell'ondulato vallone e,
intorno a quota 1590, si biforca: si ignora la traccia che prosegue innanzi per il
Colletto Campanin
(segnavia L15) e ci si tiene a sinistra (segnavia L25).
Si scende a guadare il torrente, costeggiando poi in sinistra idrografica la profonda forra
scavata dallo stesso corso d'acqua
4.
Si arriva così al
bivio presso il Gias sottano della Perla
(1652 m circa, 0:35 - 0:40 ore dal
Vallone di San Giovanni q.1460):
a destra si continua per il
Colle della Perla
(segnavia L25B),
a sinistra per il
Colle della Boaria
(sempre segnavia L25).
Il
Gias sottano della Perla,
dove si trovano un rudere in pietra e un recente edificio in legno
5,
è ben visibile dal bivio.
Da questo punto, specie in estate, la vegetazione erbacea invadente può creare
problemi ad individuare il percorso. Per il
Colle della Boaria,
se non si ha la fortuna di passare dopo che il sentiero è stato decespugliato, bisogna
comunque puntare allo sbocco del
Vallone della Boaria:
non appena si guadagna un po' di quota il sentiero torna evidente.
Analogo discorso, ma con condizioni anche peggiori, per chi vuole compiere un anello e
rientrare dal
Colle della Perla,
poiché il tratto invaso dalla vegetazione è più lungo.
Imboccata quest'ultima direzione, la salita riprende con pochi ampi tornanti lungo il pendio
prativo che porta all'imbocco del
Vallone della Boaria.
I tornanti si fanno presto stretti e piuttosto ripidi, su fondo ghiaioso, e portano ad una
sorta di gola, che si percorre in costa sul versante destro orografico.
Usciti dalla gola si passa in sinistra orografica e si rimonta un'erta balza con molti
tornanti, mai eccessivamente faticosi.
Si prosegue a lungo sul fianco del vallone, ora con pendenze meno accentuate; si
ignorano una traccia a destra e, poco oltre, anche una traccia sulla sinistra.
Un breve strappo con alcune svolte porta al soprastante pianoro prativo
10,
che si attraversa per intero.
Al termine del pianoro la pendenza si fa nuovamente accentuata: si rimonta l'ultima balza
tra erba e roccette e si giunge al
Colle della Boaria23
(2102 m, 1:15 - 1:25 ore dal
bivio presso il Gias sottano della Perla),
caratterizzato dalla presenza di ruderi di un grosso ricovero militare ottocentesco.
Sul valico si attraversa la sterrata ex militare
Monesi -
Colle di Tenda
e si sale lungo il sentiero che taglia le pendici orientali della
Cima di Cuni.
Il sentiero poi discende con qualche tornante, tra splendide praterie alpine
9,
fino al
Colle della Perla
(2086 m, 0:30 ore dal
Colle della Boaria),
ove si trovano i ruderi di un secondo ricovero militare.
Ermanno Carlotto, classe 1878 di Ceva, è stato imbarcato sul torpediniere Elba, di stanza nelle acque cinesi
a difendere gli interessi italiani nell'area. Alla testa dei suoi uomini, un distaccamento di 20 fucilieri
di marina, cadde ferito a morte il 19 giugno del 1900 in un furioso combattimento per la difesa di Tien-Tsin
da un assalto di rivoltosi durante la ribellione nazionalista contro gli stranieri.
Il suo comportamento gli valse la medaglia d'oro al Valor Militare alla memoria, ma tali dovettero essere
le sue gesta che a Carlotto furono intitolati: una cannoniera fluviale entrata in servizio nel 1921
stanziata in oriente; una grande caserma nella concessione italiana di Tien-Tsin, inaugurata nel 1926;
un reggimento di fanteria di marina dal 1991 al 2013; la caserma di Brindisi che ospita la brigata San Marco;
ed infine, anche il ricovero al Colle della Perla!
[Marittime n.56 Agosto 2016, pp.17-19]
Per chiudere un anello è possibile la discesa via
Lago della Perla.
Il percorso, ormai poco frequentato, tende a tratti a perdersi nei pascoli tra l'erba alta,
ma è comunque ancora rintracciabile.
Al colle si attraversa a destra l'intaglio roccioso e ci si ritrova sulla sterrata
ex militare già toccata in precedenza.
Si segue la rotabile verso sinistra
1
per oltre mezzo chilometro, poi si
imbocca, sulla destra, la pista sterrata che scende serpeggiando al
Lago della Perla
(2028 m, 0:05 - 0:10 ore dal
Colle della Perla)
7
e al vicino gias.
Presso l'edificio la pista termina e si prosegue su sentiero (tratto iniziale
nascosto dalla vegetazione) che scende verso ovest
8.
Dopo poche decine di metri il sentiero attraversa una conchetta invasa da
vegetazione nitrofila e piega deciso a nord. Si perde quota con un traverso finché,
con una brusca svolta a destra (est), si passa un piccolo rio e ci si porta in un
ampio pianoro, ancora caratterizzato dalla vegetazione nitrofila tipica dei luoghi
di stabulazione degli animali.
Al termine del lungo tratto pianeggiante il sentiero riprende la discesa, tra erba e arbusti.
Si superano un piccolo rio, poi si scende un piccolo costone alla confluenza tra il
rio appena superato ed un altro corso d'acqua.
Oltre la confluenza, ci si sposta sulla destra orografica del vallone
6,
fiancheggiando il torrente per un lunghissimo tratto.
Sono pochi i segnavia gialli e, tra l'erba alta e le tracce del bestiame, in alcuni tratti
non è facile seguire il sentiero.
In ogni caso si tiene come riferimento il
Gias sottano della Perla,
avvicinandosi al quale però la presenza di vegetazione invadente
aumenta.
Il sentiero sfila a destra del rudere in pietra e del vicino e recente edificio in legno:
proprio tra le due costruzioni, il sentiero piega ad est, scende a guadare un rio e si ricongiunge
al percorso dell'andata, all'altezza del
bivio presso il Gias sottano della Perla
(1652 m, 0:55 - 1:00 ore dal
Lago della Perla),
Da qui si rientra alla partenza dell'itinerario nel
Vallone di San Giovanni, q.1460
(1460 m, 0:25 - 0:30 ore dal
bivio presso il Gias sottano della Perla).
Accessi
Da Borgo San Dalmazzo si risale la Valle Vermenagna fino a Limone Piemonte.
All'inizio del paese si tiene la sinistra per Corso Torino (Stazione FF.SS.), poi si
sottopassano i binari e si percorre Via Valleggia, quindi Via Almellina.
Si prosegue in Via San Giovanni fino all'omonima chiesetta; poco oltre, presso i Casali Brick,
inizia una strada sterrata che sale verso le Maire Roccarossa e termina presso un minuscolo
spiazzo, dove è possibile posteggiare 3 o 4 auto.
Chi non avesse intenzione di percorrere in auto lo sterrato, deve mettere in conto un ulteriore
tratto a piedi di 1930 m, per un dislivello di +199/-0 m ed un tempo di percorrenza di
0:40 - 0:45 ore in salita (0:30 - 0:35 ore in discesa).
Note
Il tratto compreso tra il Lago della Perla e il bivio presso il
Gias sottano della Perla si svolge a tratti su labili tracce; è sconsigliato
sia in caso di scarsa visibilità sia in piena estate quando, se non si ha la fortuna di
passare dopo che il sentiero è stato decespugliato, la vegetazione erbacea (e le ortiche
presso il gias sottano) ostacolano non poco il cammino e di fatto nascondono la traccia
e le rade tacche segnavia. Il tutto in attesa di una radicale manutenzione.
Pernottamento
--
Cartografia
[Fra n.16] [AsF n.4] [Blu n.2] [IGC n.114] [IGC n.8] I riferimenti dettagliati alle carte sono disponibili nella sezione Bibliografia.
Ultimo aggiornamento
Ultimo sopralluogo: Primavera 2017
QR code
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Alex72
mercoledì 21 agosto 2019
[ 91.253.*.*]
Percorso effettuato il 13.08.19 con variante di anello più lungo oltre il lago della Perla fino a Bric Campanino (45 min dal Colle della Perla): sulla mia carta (vecchia) lì è segnato sentiero L15 che rientra sul versante dx del vallone S. Giovanni: ci sono solo tracce di sentiero non segnato ormai in disuso, vegetazione alta e terreno a tratti paludoso ( 1,5 h a Maire Valletta). Sconsiglio tale rientro! Nell'ascesa al Colle della Boaria avvistamento di camoscio solitario sotto la Testa Ciaudon.
Alex72
mercoledì 21 agosto 2019
[ 91.253.*.*]
Percorso effettuato il 13.08.19 con variante di anello più lungo oltre il lago della Perla fino a Bric Campanino (45 min dal Colle della Perla): sulla mia carta (vecchia) lì è segnato sentiero L15 che rientra sul versante dx del vallone S. Giovanni: ci sono solo tracce di sentiero non segnato ormai in disuso, vegetazione alta e terreno a tratti paludoso ( 1,5 h a Maire Valletta). Sconsiglio tale rientro! Nell'ascesa al Colle della Boaria avvistamento di camoscio solitario sotto la Testa Ciaudon.
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