10.09 Limonetto - Laghetto dell'Abisso - Fort de Giaure
Limonetto (1356 m) - Alpe di Papa Giovanni (1468 m) - Bassa sovrana diMargheria (2079 m) - Laghetto dell'Abisso (2207 m) - Fort de Giaure (2254 m)
+910 / -12
Dislivello [m]
2:45 - 3:10
Tempo [h:mm]
6596
Distanza [m]
E
Difficoltà
Tipologia
123456789101112
Periodo consigliato [mese]
Dopo un lungo tratto su una strada sterrata, lungo il quale merita la
difressione all'Alpe di Papa Giovanni, nella nella parte centrale dell'itinerario
la salita si presenta ripida e faticosa.
L'ascesa finale al Fort de Giaure, sull'omonima cima, presenta tratti aerei e un poco esposti,
ma offre ottimi panorami. Chi non se la sentisse di affrontare quest'ultima parte
di sentiero, può tranquillamente fermarsi sulle sponde del piccolo ma pittoresco
Laghetto dell'Abisso.
Dal posteggio alla partenza degli impianti da sci di
Limonetto
(1356 m) si imbocca la strada sterrata, chiusa al traffico privato da una sbarra,
che passa a fianco della Scuola Sci e sale tra le piste.
In circa quindici minuti si raggiunge uno slargo, a destra della strada;
da esso si staccano sia la breve diramazione sterrata per
l'Alpe di Papa Giovanni
(1468 m, consigliata la digressione per una breve visita),
sia un sentiero che si ricollega più in quota alla strada principale
dopo aver toccato una presa dell'acquedotto (sorgente).
L'Alpe di Papa Giovanni
nasce dall'amore per la natura di
Don Francesco Brondello,
promotore del recupero di un piccolo nucleo di vecchie abitazioni
(Case Soprano).
Il lavoro di restauro ha sostanzialmente conservato l'architettura tradizionale ed
ha mantenuto, per la piccola cappella, la copertura del tetto in paglia di segale
2.
L'Alpe è così diventata "luogo di preghiera e meditazione", immersa nel verde e
nel silenzio.
[Escursionismo a Limone Piemonte, p.19]
Tenendosi sullo sterrato principale, si raggiunge una ulteriore
biforcazione: qui si trascura il ramo di sinistra per il
Vallone di San Lorenzo
e si prosegue diritti (indicazione "Lu Viasol").
Una breve rampa immette nella piana pascoliva dei
Prati della Chiesa3.
Ricevuta da destra la summenzionata variante per la presa dell'acquedotto,
la strada attraversa la piana, scavalca il
Rio Prati della Chiesa
su un ponte in cemento e si biforca nuovamente.
Si ignora questa volta il ramo di destra (indicazione "Lu Viasol")
e ci si tiene a sinistra (indicazione per la
Rocca dell'Abisso).
La sterrata serpeggia vicino al fondo idrico del vallone, attraversa
il torrente altre due volte e infine, con un breve traverso sulla sinistra idrografica
del rio, arriva al
Gias Boero
(anche noto come Gias Prati della Chiesa,
1631 m, 0:50 - 1:00 ore da
Limonetto)
4,
recentemente riattato (fontana).
Si prosegue su sentiero (segnavia L13), guadando ben presto il torrente per
ritornare in destra orografica. Le evidenti tracce che affiancano il corso d'acqua,
lasciate dal bestiame, devono essere quasi subito abbandonate per puntare
in direzione sud sud-est (sinistra), rimontando ripidi pendii prativi
7.
In questo tratto la traccia si perde quasi completamente: unici riferimenti sono
una sperduta palina per la
Rocca dell'Abisso8
e, più a monte, un paletto segnavia con tacche giallo-verdi.
Oltre il paletto si ritrova il sentiero che s'inerpica deciso, prima tra erba e
arbusti, poi all'interno di un piccolo popolamento di pino montano.
Raggiunto una sorta di crinale, si traversa in direzione sud-ovest con pendenze minori
fino ad oltrepassare una piccola conca, coperta da cespugli di rododendro e detriti.
Il sentiero s'impenna nuovamente tra una fitta vegetazione erbacea punteggiata di
arbusti e sbuca ai margini di una più ampia conca
5,
sempre tra pietrame e rododendri
Da notare che il ruscello che attraversa la conca termina
la sua corsa (epigea) scomparendo nel sottosuolo in un inghiottitoio,
proprio a fianco dei ruderi di un vecchio gias.
Si aggira la conca verso destra con percorso semicircolare,
si guada il ruscello e, con un'ultima salita, si perviene alla
Bassa sovrana di Margheria
(2079 m, 1:20-1:30 ore dal
Gias Boero),
piccolo valico sul confine italo-francese,
che tuttavia non si attraversa
(per ritrovare il sentiero lungo la via del rientro, si può utilizzare
come riferimento il termine di confine numerato I-182).
Sul valico transita la rotabile ex militare che collegava il
Colle di Tenda
con il
Forte Giaura:
seguendola verso destra, in comune con
l'Itinerario 10.02,
si raggiungono dapprima il
Laghetto dell'Abisso
(2207 m, 0:25 ore dalla
Bassa sovrana di Margheria)
6
e poi il
Fort de Giaure
(2254 m, 0:10 - 0:15 ore dal
Laghetto dell'Abisso)
1.
Accessi
Da Borgo San Dalmazzo si risale la Valle
Vermenagna in direzione di Limone Piemonte e del Traforo di Tenda.
Oltrepassato Limone, dopo alcuni chilometri si imbocca sulla destra la strada
per Limonetto. Superato il paese, si prosegue fino al termine della strada, all'ampio
posteggio nei pressi della partenza degli impianti di risalita.
Di fronte ad un grosso residence dal caratteristico tetto concavo
si trova la sterrata di servizio per gli impianti, inizio di questo itinerario.
Note
Vista l'assenza di manutenzione da decine di anni,
sebbene la struttura muraria sia ancora in discrete condizioni, si sconsiglia
la visita del forte.
Pernottamento
--
Cartografia
[Fra n.16] [AsF n.4] [IGC n.114] [IGC n.8] I riferimenti dettagliati alle carte sono disponibili nella sezione Bibliografia.
Ultimo aggiornamento
Ultimo sopralluogo: Estate 2014
[Ultimo aggiornamento scheda: Primavera 2024]
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