Itinerario 10.01

10.01 Colle di Tenda - Fort Central - Fort Pepin - Fort Tabourde - Colle di Tenda

Colle di Tenda (1871 m) - Fort Central (1908 m) - Col de Cannelle (1874 m) - Col de la Vallette (2187 m) - Fort Pepin (2263 m) - Col de la Vallette (2187 m) - Fort Tabourde (1982 m) - Col de Cannelle (1874 m) - Colle di Tenda (1871 m)

+557 / -557

Dislivello [m]

4:10 - 4:45

Tempo [h:mm]

14023

Distanza [m]

E 

Difficoltà

Tipologia

123456789101112

Periodo consigliato [mese]

Un anello di media durata, assai intrigante, che si svolge lungo la cresta di confine tra Italia e Francia. Consente di osservare da vicino diverse fortificazioni di fine '800 facenti parte del Campo trincerato di Tenda. Sempre ampi i panorami sulla Val Vermenagna e la Val Roya e belle fioriture nel periodo primaverile.

Carta schematica - Itinerario 10.01

Mappa su base © OpenStreetMap contributors, SRTM; map style © OpenTopoMap - licenza CC-BY-SA

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Profilo altimetrico - Itinerario 10.01
A Da Colle di Tenda (1871 m) a: Dislivello [m] Tempo [h:mm] Distanza [m] Difficoltà Segnavia
B Fort Central (1908 m) +43 / -6 0:15 753 T =
C Col de Cannelle (1874 m) +49 / -46 0:25 - 0:30 1676 T =
D Col de la Vallette (2187 m) +368 / -52 1:25 - 1:35 3516 E =
E Fort Pepin (2263 m) +465 / -73 1:50 - 2:05 4981 E -
F Col de la Vallette (2187 m) +513 / -197 2:25 - 2:45 6943 E -
G Fort Tabourde (1) (1982 m) +525 / -414 3:10 - 3:35 9951 E -
H Col de Cannelle (1) (1874 m) +527 / -524 3:45 - 4:15 12266 E -
I Colle di Tenda (1) (1871 m) +557 / -557 4:10 - 4:45 14023 E -

Il rientro, dal Col de la Vallette al Colle di Tenda la difficoltà torna T e l'impegno

Pochi metri prima del Colle di Tenda (1871 m, depressione in origine nota con il nome di Colla Bassa, mentre il Colle di Tenda era associato al valico subito ad est del Fort Central), si segue la strada serrata che sale verso est.

Tutti i forti che verranno toccati in questo itinerario (facenti parte del Campo trincerato del Colle di Tenda), furono realizzati tra il 1881 e il 1888 con grande dispendio di energie e risorse finanziarie, ma nel giro di pochi anni divennero obsoleti a causa del progredire dei pezzi di artiglieria e dei proietti. Attivi fino all'inizio del primo conflitto mondiale, quando furono disarmati per portare le artiglierie sul fronte austriaco, nel secondo conflitto mondiale sono tutti stati relegati a depositi di materiali e munizioni, e talvolta a ricovero truppe; furono rimpiazzati da più moderne opere in calcestruzzo facenti parte del sistema difensivo del "Vallo Alpino". Con il passaggio in territorio francese a seguito del trattato di pace del 1947, la loro denominazione originaria italiana è stata cambiata, ma la denominazione originale viene comunque qui riportata come nota storica.

[Le Fortificazioni delle Alpi del Mare, pp.35-38]

Lasciato a sinistra il bivio che porta alla Caserma difensiva Centrale, ubicata alle spalle del forte, si prosegue sul ramo di destra della strada fino al vicino Fort Central (già Forte Colle Alto, 0:15 ore dal Colle di Tenda).

Fort Central (Forte Centrale - anche se la sua denominazione originale era Forte Colle Alto) 24101214 era armato con 8 cannoni 15 GRC Ret., 4 da 12 GRC Ret. e 4 mitragliatrici Gardner, tutti in casamatta 13; due cannoni da 9 ARC Ret. in barbetta e, per alcuni anni, anche con 4 mortai Krupp da 15 AR Ret. I lavori di costruzione sono iniziati nel Giugno 1881, per terminare quasi certamente nel 1887. Operativo e armato nel 1888, maggiore tra le fortificazioni del Campo di Tenda, il Forte Colle Alto, poteva ospitare 250 uomini. Tra i numerosi locali logistici, vanno menzionati la polveriera da 90 tonnellate di polveri e un cisterna da 400 mc di acqua con filtri in ghiaia di fiume e carboni attivi.
Era affiancato dall'imponente Caserma difensiva Centrale (o Baraccamento del Colle di Tenda) 15, in grado di ospitare fino a 500 uomini 'paglia a terra'. La caserma disponeva inoltre di scuderie, servizi logistici vari (infermeria, magazzini, depositi polveri), ed era collegato al fondovalle con una teleferica che saliva da Panice sottana 1, in grado di approvvigionare il forte anche in caso di innevamento delle strade.

[Le Fortificazioni delle Alpi del Mare, pp.38-39]
[Il grande forte del Colle di Tenda]

Proprio sotto al Fort Central, più facilmente individuabili dal basso, sono presenti due delle quattro opere del Vallo Alpino costruite a protezione del Colle di Tenda. Si tratta dell'Opera 253, armata con due mitragliatrici e dotata di un osservatorio a 3 visuali, e dell'Opera 254 11, anch'essa armata con due mitragliatrici. Entrambe sono piccole opere di tipo '7000'.

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Sul lato opposto del forte, si scende dapprima alla strada sterrata che proviene dalla Caserma difensiva Centrale, che si segue verso destra, quindi ad una seconda strada sterrata che origina poco a valle del Colle di Tenda sul versante italiano.

Si tratta di una strada ex militare che collega, attraverso un ardito percorso, il Colle di Tenda con Monesi. Da questa si staccano varie diramazioni, una delle quali, la strada "Colle di Tenda - Cima Tavan - Cima Beccorosso - Cima del Becco" è a tratti percorsa in questo itinerario per raggiungere i forti.

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Si segue anche questa sterrata verso destra (nord-est), in piano, tra radi ontani verdi, per oltre 500 metri, fino al piccolo del Col de Cannelle (non nominato sulla cartografia italiana, 1874 m, 0:10 - 0:15 ore dal Fort Central).
Al valico la sterrata si biforca: il ramo principale prosegue a sinistra verso il Colle dei Signori, quello di destra (chiuso poco oltre da una sbarra) si dirige al Fort Tabourde (già Forte Taborda) e verrà utilizzato per il ritorno.
Tra le due strade, s'imbocca il sentiero che s'innalza con fitti tornanti, poco a sinistra dello spartiacque (paletti segnavia con tacche gialle). Il sentiero risale i contrafforti occidentali della Cime du Bec Roux poi, terminate le svolte, si sdoppia a tratti sui due lati dello spartiacque, con bellissimi panorami sul vicino Colle di Tenda e sulle Alpi Marittime.

A destra dei tornanti, una scorciatoia ancora evidente aveva sostituito il vecchio tracciato militare, finché questo non è stato ripulito, almeno nella parte iniziale. La scorciatoia si inerpica assai ripida lungo il crinale, seguendo la linea di massima pendenza, ma se ne sconsiglia vivamente la percorrenza per limitare l'erosione del suolo.

Il sentiero risale i contrafforti occidentali della Cime du Bec Roux, sdoppiandosi a tratti sui due lati dello spartiacque, con bellissimi panorami sul vicino Colle di Tenda e sulle Alpi Marittime 16. Dopo la lunga e abbastanza faticosa salita, ci si immette sulla vecchia mulattiera militare proveniente dal Fort Tabourde e la si segue verso sinistra.
Quasi subito la si abbandona per il sentiero che si stacca a sinistra, taglia un tornante della mulattiera, e vi si ricongiunge poco a monte. Con un rilassante, seppur breve, tratto pianeggiante, ci si porta sul poco evidente valico del Col de la Vallette (o Col Vallette, anch'esso non nominato sulla cartografia italiana, 2187 m, 1:00 - 1:05 ore dal Col de Cannelle).

Il tratto pianeggiante della mulattiera che porta al Col de la Vallette, appena percorso, stacca sulla sinistra due tracce che rimontano la vicina sommità erbosa, quotata 2206 o 2215 a seconda della cartografia, raggiungibile in pochi minuti. Una evidente croce in legno posta sulla cima la indica come Cime du Bec Roux 17. Il fatto è curioso in quanto secondo tutta la cartografia, concordemente, la Cime du Bec Roux si trova posizionata più a sud-ovest, sebbene ad una quota quasi identica.

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Il valico è un piccolo crocevia: a sinistra, un sentiero scende in direzione del vicino Colletto Campanin (o Colletto Campanino) e della rotabile ex militare Colle di Tenda - Monesi; a destra si stacca una traccia per il Fort Tabourde via Vallon de Framoursoure; sempre verso destra prosegue la vecchia mulattiera militare per il Fort Pepin; di fronte si trova un sentiero che taglia la mulattiera e si dirige verso il Colle della Perla.
Imboccata quest'ultima direzione, il sentiero s'innalza 19 a tagliare i tornanti della mulattiera ex militare per Fort Pepin, incrociandola due volte; la terza volta che si torna sulla mulattiera, la si segue per un tornante poi, al successivo tornante verso sinistra, si riprende il sentiero che si stacca a destra. Delle due tracce si tiene quella più a sinistra, che porta nuovamente sulla mulattiera militare proprio in corrispondenza di un bivio: qui si lascia a sinistra la mulattiera inerbita per il Colle della Perla e ci si tiene a destra.
La strada, in leggera salita, taglia i fianchi della Cime de Pepin, con un lungo e assai panoramico mezzacosta 185, indi scende con un paio di tornanti al Fort Pepin (2263 m, 0:25 - 0:30 ore dal Col de la Vallette) 720.

Anche Fort Pepin (Forte Pepino) 86 era armato con 6 cannoni da 12 GRC Ret. allo scoperto e presidiato da circa 120 uomini. Assieme al Forte Taborda, aveva il compito di coprire il fianco orientale del Forte Colle Alto.

[Le Fortificazioni delle Alpi del Mare, pp.41-42]

Aggirando a nord il fossato del forte (con qualche cautela per il pericolo di crolli), si raggiunge il prato alle spalle della struttura. Qui, inizialmente, si segue a mezzacosta quel che resta della canalizzazione per l'approvvigionamento idrico del forte, ormai trasformatasi in un esile sentiero. Il sentierino affronta quasi subito un'ampia frana, tagliandola più o meno in piano su fondo detritico (prestare un minimo di attenzione), quindi torna sui versanti prativi ad est della Cime de Pepin.
La traccia piega infine leggermente verso destra e si porta sulla bella mulattiera inerbita per il Colle della Perla. La si segue verso sinistra, tornando in breve al Col de la Vallette (2187, 0:35 - 0:40 ore dal Fort Pepin).

Chi preferisce evitare i due tratti un po' accidentati, può rientrare al Col de la Vallette seguendo a ritroso il percorso fatto per giungere al Fort Pepin, e da lì proseguire l'escursione verso il Fort Tabourde.

Dal colle si scende lungo il percorso dell'andata (seguendo indifferentemente i tornanti della mulattiera ex militare o le scorciatoie) e si riattraversa il tratto prativo pianeggiante. Sulla via del ritorno ci si tiene però sempre sulla mulattiera, lasciando a destra il sentiero utilizzato per la salita. La mulattiera perde quota con alcuni tornanti poi inizia un lunghissimo traverso in discesa verso sud.
Nei pressi del Fort Tabourde compie pochi altri tornanti e si immette sulla strada sterrata proveniente dal Col Cannelle. Seguendo la sterrata verso sinistra si perviene in breve al Fort Tabourde (1982 m, 0:45 - 0:50 ore dal Col de la Vallette).

Fort Tabourde (Forte Taborda) 3 era armato con 6 cannoni da 12 GRC Ret. all'aperto ed era difeso da una guarnigione di circa 120 uomini.

[Le Fortificazioni delle Alpi del Mare, pp.41-42]

Tornati sui propri passi, si segue poi per intero la strada di accesso al forte; la sterrata compie anche in questo caso un lungo traverso in leggera discesa tra prati e qualche rada conifera, passa due piccoli impluvi e giunge al Col de Cannelle (1874 m, 0:35 - 0:40 ore dal Fort Tabourde).

Poco prima del colle, proprio sotto la strada a sinistra, si trova il malloppo dell'Opera 252 del Vallo Alpino 9. Si tratta di un singolo monoblocco in calcestruzzo tipo '7000', armato con due mitragliatrici.

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Al colle ci si ricongiunge con la strada Colle di Tenda - Monesi, che si segue verso sinistra. Si percorre a ritroso l'itinerario di andata, prendendo a sinistra la rampa sterrata per il Fort Central. Alla prima biforcazione ci si tiene ora sulla destra, percorrendo la strada sterrata che attraversa l'enorme Caserma difensiva Centrale.
Usciti dai ruderi del complesso, si segue verso destra la strada sterrata che riporta infine al Colle di Tenda (1871 m, 0:25 - 0:30 ore dal Col de Cannelle).

Accessi

Da Borgo San Dalmazzo si risale la Valle Vermenagna in direzione di Limone Piemonte. Prima di raggiungere il traforo di Tenda si svolta a destra per Limone 1400 (Panice soprana). Qui si prosegue per il Colle di Tenda lungo la strada in uso fino alla realizzazione del traforo, attualmente asfaltata solo sul versante italiano. Al valico si trovano ampi spiazzi per posteggiare l'auto.

Note

Alcuni tratti del percorso, sebbene su terreno facile, si svolgono senza sentiero. Se ne sconsiglia la percorrenza in caso di scarsa visibilità.
Sebbene alcune siano ancora in discreto stato di conservazione, la visita delle fortificazioni toccate in questo itinerario comporta sempre dei rischi ed è pertanto sconsigliata.

Pernottamento

--

Cartografia

[IGN n.3841OT] [Fra n.16] [AsF n.4] [Blu n.2] [IGC n.114] [IGC n.8]
I riferimenti dettagliati alle carte sono disponibili nella sezione Bibliografia.

Ultimo aggiornamento

Ultimo sopralluogo: Estate 2017

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AlpiCuneesi.it

lunedì 19 agosto 2024

[ 37.163.*.*]

Mi è stato segnalato in data odierna, con tanto di fotografia, un problema nell'aggiramento del Fort Pepin, causa allargamento del fronte in frana già menzionato nella descrizione. Purtroppo, causa problema tecnico, il commento originario è andato perso. Se chi lo ha lasciato volesse essere così gentile da inviarlo nuovamente gliene sarei grato.

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10 - Il torrione per la difesa ravvicinata sullo spigolo nord-ovest del Fort Central (2006)
10 - Il torrione per la difesa ravvicinata sullo spigolo nord-ovest del Fort Central (2006)
11 - La feritoia della postazione per mitragliatrice dell'Opera 254 (2006)
11 - La feritoia della postazione per mitragliatrice dell'Opera 254 (2006)
18 - Il Colle di Tenda dalla sterrata per Fort Pepin; la vecchia sterrata che sale a tornanti è dominata dalla tozza sagoma del Fort Central (2017)
18 - Il Colle di Tenda dalla sterrata per Fort Pepin; la vecchia sterrata che sale a tornanti è dominata dalla tozza sagoma del Fort Central (2017)
14 - Locali logistici all'interno di Fort Central (2010)
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15 - La Caserma difensiva Centrale con la caponiera circolare (2010)
15 - La Caserma difensiva Centrale con la caponiera circolare (2010)
12 - L'imponente fronte d'attacco del Fort Central, con le 10 cannoniere in casamatta (2010)
12 - L'imponente fronte d'attacco del Fort Central, con le 10 cannoniere in casamatta (2010)
20 - Il Massiccio del Marguareis dal Fort Pepin (2017)
20 - Il Massiccio del Marguareis dal Fort Pepin (2017)
6 - La caponiera per la difesa attiva del fossato di Fort Pepin (2006)
6 - La caponiera per la difesa attiva del fossato di Fort Pepin (2006)
9 - La feritoia della postazione per mitragliatrice dell'Opera 252 (2006)
9 - La feritoia della postazione per mitragliatrice dell'Opera 252 (2006)
19 - La testata del Vallon de Framoursoure dai pressi del Col de la Vallette (2017)
19 - La testata del Vallon de Framoursoure dai pressi del Col de la Vallette (2017)
8 - Fort Pepin, dettaglio del fronte ovest (2006)
8 - Fort Pepin, dettaglio del fronte ovest (2006)
5 - Fort Tabourde dai pressi di Fort Pepin (2006)
5 - Fort Tabourde dai pressi di Fort Pepin (2006)
4 - Il Fort Central (2005)
4 - Il Fort Central (2005)
3 - Fort Tabourde (2004)
3 - Fort Tabourde (2004)
1 - I ruderi della teleferica 'Panice sottana - Colle di Tenda', alle spalle del Fort Central (2003)
1 - I ruderi della teleferica 'Panice sottana - Colle di Tenda', alle spalle del Fort Central (2003)
2 - Il Fort Central; in primo piano il torrione per la difesa ravvicinata sullo spigolo nord-est (2003)
2 - Il Fort Central; in primo piano il torrione per la difesa ravvicinata sullo spigolo nord-est (2003)
7 - Fort Pepin (2006)
7 - Fort Pepin (2006)
17 - In vetta alla 'sedicente' Cime du Bec Roux (2014)
17 - In vetta alla 'sedicente' Cime du Bec Roux (2014)
16 - Panorama sul Colle di Tenda dominato dal Fort Central (2014)
16 - Panorama sul Colle di Tenda dominato dal Fort Central (2014)
13 - Interno di una casamatta per cannoni da 15 GRC Ret. a Fort Central (2010)
13 - Interno di una casamatta per cannoni da 15 GRC Ret. a Fort Central (2010)