06.09 Sant'Anna di Prea - Monte Pigna - La Gardiola - Casino del Cars
Sant'Anna di Prea (1087 m) - Colle Pigna (1438 m) - Monte Pigna (1761 m) - La Gardiola (1884 m) - Casino del Cars (1864 m)
+921 / -144
Dislivello [m]
3:10 - 3:35
Tempo [h:mm]
7989
Distanza [m]
E
Difficoltà
Tipologia
123456789101112
Periodo consigliato [mese]
Gli impianti da sci di Lurisia, pur toccati da questo itinerario,
restano sempre marginali e non disturbano affatto. Il percorso risulta sempre
interessante: alle belle abitazioni in pietra ottimamente riattate nei dintorni di
Sant'Anna fa seguito il piacevolissimo crinale che porta sulla cima de La Gardiola;
la quota non è particolarmente elevata ma il panorama su Alpi e pianura,
nelle giornate terse autunnali, è davvero impagabile.
Da
Sant'Anna di Prea1
si sale lungo la stradina (malamente) asfaltata che passa a destra del piccolo
ma grazioso santuario.
La strada s'innalza piuttosto ripida, stacca molteplici diramazioni per
abitazioni private e giunge ad un bivio, dove ha termine l'asfalto.
Il ramo di sinistra si dirige alla borgata
Roccelle,
quello di destra continua per il
Colle Pigna
(tra le molteplici indicazioni, le più frequenti sono per la
Baita Elica
e la
Baita Monte Pigna).
La sterrata di sinistra conduce anch'essa al
Colle Pigna,
con un percorso leggermente più breve. Può costituire una via di salita
alternativa, o una variante sulla via del ritorno.
Se ne fornisce di seguito la descrizione per completezza.
Con un traverso in leggera salita la strada lambisce le case di
Roccelle sottane,
stacca a sinistra il sentiero segnalato per il
Rifugio Mondovì De Giorgio,
quindi sale più decisa a
Roccelle soprane12,
ove termina.
Si prosegue con una mulattiera inerbita alle spalle
delle abitazioni. Con molte strette svolte la mulattiera guadagna quota, entra nel bosco
e giunge ad un poco evidente bivio a destra con un sentiero, a quota 1350 circa.
Si imbocca il sentiero che, dopo una ripida salita, attraversa il letto di un piccolo
rio su una passerella in legno e infine raggiunge la strada sterrata descritta nel
percorso principale, proprio all'altezza dell'ex
Rifugio Margherita.
Tenendosi a destra, la sterrata
13
si eleva tra boschetti, radure e belle case ristrutturate,
staccando molteplici diramazioni su ambo i lati.
Per i più precisi, si ignorano dapprima una diramazione a sinistra
e poi una a destra. Passati non lontano dalla borgata
Rifreddo
(altra diramazione a sinistra), si ignorano ancora due bivi verso destra.
Dopo una ripida rampa, all'ennesimo bivio (a quota 1300 circa), si segue il tornante verso destra,
trascurando la biforcazione a destra al tornante seguente.
Solo a quota 1380 circa
2,
giunti ad un trivio dopo un lungo traverso
in salita, può sorgere il dubbio sulla direzione da seguire: si trascurano allora
i due rami più a destra della strada e si continua diritti.
Poco oltre la sterrata lambisce l'ex
Rifugio Margherita3,
quindi stacca a destra due piste per la
Baita Elica
e arriva sull'ampia spianata prativa del
Colle Pigna
(1438 m, 1:00 - 1:10 ore da
Sant'Anna di Prea)
5.
Il Rifugio Margherita fu costruito per volere di Giovanni Basso di Prea, tra il 1934 e il 1935,
ed intitolato a sua figlia Margherita. Negli anni della Resistenza divenne sede del
primo nucleo della Brigata Valle Ellero e, sul finire del conflitto, fu
incendiato e parzialmente distrutto dai nazifascisti.
Ristrutturato dalla famiglia Basso, venne affittato alla Sezione di Mondovì del CAI,
che lo utilizzò come capanna sociale fino agli anni '60.
Oggi il rifugio è nella disponibilità dei gestori della
Baita Elica.
Le due belle sculture lignee di fronte alla struttura, intagliate nei tronchi di due abeti,
raffigurano proprio Giovanni Basso e la figlia Margherita
4.
[Cartoline dai Rifugi, Rifugio Margherita]
[Pannello informativo in loco]
La sterrata svolta a sud (sinistra) e prosegue come pista inerbita sul largo
crinale e si porta a fianco di un impianto di risalita, restandone poco a sinistra.
A questo punto si presentano due alternative: se si prosegue innanzi, la carrareccia
si inserisce su una pista da sci, tocca una recente cappella e un laghetto
(al servizio dell'innevamento artificiale), quindi, con un paio
di tornanti, arriva alla
Baita Monte Pigna;
passando invece alla destra dell'impianto di risalita, si trova un'altra pista
carrabile che sale rettilinea, un poco più ripida, sempre alla
Baita Monte Pigna6.
La pista carrabile prosegue, inerbita, oltre la grossa struttura. Ci si tiene
nuovamente a sinistra di un altro impianto a fune, finché la carrareccia
termina: si continua su sentiero, in notevole pendenza, lungo quella che in inverno
è una pista da sci. Il sentiero s'innalza quasi sempre rettilineo, sempre a fianco
dell'impianto di risalita, stacca destra una traccia per il
Gias Mascarone sottano
e raggiungere la vetta del
Monte Pigna
(1761 m, 0:55 - 1:00 ore dal
Colle Pigna)
7.
Gli impianti da sci finalmente terminano e si continua innanzi, lungo l'arrotondato
e quasi pianeggiante crinale. Dapprima ci si tiene di poco sul lato
della Valle Pesio, seguendo in leggero saliscendi una traccia poco marcata
(i segnavia sono scarsi e piuttosto datati), poi ci si sposta sul versante della
Valle Ellero, con il sentiero che torna evidente.
Un tratto in salita porta a lambire la vetta de
La Gardiola
(1884 m, 0:35 - 0:40 ore dal
Monte Pigna)
8,
che si raggiunge in pochi metri deviando a destra del sentiero.
Il sentiero scende in direzione sud, sempre sul crinale pascolivo, qui ancora più
ampio. La traccia tende a perdersi o a confondersi con quelle lasciate dagli animali:
si lascia a sinistra la deviazione (palina) per il
Punte Murato
e giunti sulla sottostante sella
11,
ci si sposta nuovamente verso la Valle Pesio.
Con un mezzacosta pianeggiante lascia in basso a destra il
Gias Mascarone soprano9,
quindi in alto a sinistra la vetta del
Cima Piastra.
Il sentiero, in questo tratto, segue una striscia di terreno
apparentemente denudato. Si tratta di una pista sterrata, aperta
e richiusa poco dopo. Il manto erboso sul terreno smosso deve ancora formarsi.
Un'ultima breve salita conduce infine alla sella prativa del
Casino del Cars
(1864 m, 0:40 - 0:45 ore da
La Gardiola)
10.
Non lontano dal pilastro in pietre al centro della sella, si possono rintracciare
i muri perimetrali in pietra a secco del
Casino del Cars,
antico ricovero di caccia.
Oggi la località prende il nome proprio dalla vecchia e minuscola costruzione, anche se
il toponimo corretto cui bisognerebbe fare riferimento è
Valico del Cars.
[Nel cuore delle Alpi Liguri, p.196]
Accessi
Da Villanova Mondovì si risale la Valle Ellero fino a Roccaforte Mondovì, dove si svolta a sinistra
per Prea. Ignorando la diramazione a sinistra per Rastello, si arriva alle porte di
Prea, dove si prende a sinistra una tortuosa stradina asfaltata che sale a Sant'Anna di Prea.
Qui sono disponibili posteggi per una decina di vetture.
Note
--
Pernottamento
--
Cartografia
[Fra n.16] [Blu n.2] [IGC n.8] I riferimenti dettagliati alle carte sono disponibili nella sezione Bibliografia.
Ultimo aggiornamento
Ultimo sopralluogo: Autunno 2020
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Valerio79
giovedì 27 ottobre 2022
[ 93.39.*.*]
Fatto il 17 Settembre 2022 fino alla Cima Gardiola. Ancora troppo presto molte mucche al pascolo comportano molte mosche. Ho fatto diverse volte Baita Elica e Baita Monte Pigna con bimbi, molto consigliato. La stagione migliore per me è da Maggio a metà Giugno grazie alla fioritura e al verde intenso dei prati.
Valerio79
giovedì 27 ottobre 2022
[ 93.39.*.*]
Fatto il 17 Settembre 2022 fino alla Cima Gardiola. Ancora troppo presto molte mucche al pascolo comportano molte mosche. Ho fatto diverse volte Baita Elica e Baita Monte Pigna con bimbi, molto consigliato. La stagione migliore per me è da Maggio a metà Giugno grazie alla fioritura e al verde intenso dei prati.
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