Pare che nell'antichità esistesse un borgo chiamato
Subteniano,
che venne raso al suolo durante una (ma non si sa quale) delle molte guerre che
afflissero il Piemonte. Del borgo non si ha più traccia né memoria. Tuttavia, si ritiene che
i sopravvissuti alla distruzione edificarono l'attuale
Rastello
(che tra l'altro, la tradizione locale vuole più antica di Mondovì, sebbene non esistano
prove al riguardo).
Prea,
Norea
e
Baracco
sarebbero originati sempre dagli abitanti di
Subteniano,
che andarono a ricercare luoghi più sicuri, seppur non troppo lontani dai castagneti
e dagli altri terreni di loro proprietà.
Prea,
arroccata su un versante della valle, è così descritta sul
finire del Settecento dal prete Pietro Nallino di Mondovì:
«Li altri si accasarono nell'erto pendio del monte alla sinistra in distanza
di circa mezzo miglio nominandosi quel villaggio la Prea eretta in Parrocchia
di tutti li antidetti casali (Norea e Barracco, n.d.r.); sebbene nel civile
dipendono dalla Villa di Roccaforte formandosi una sola Comunità.
Quando visitai la Prea in situazione cosi erta non mi poteva levare di mente
esser simile a Itaca patria di Ulisse, che, al dire di Cicerone, sembrava un
nido affisso in asprissimi sassi.»
[Il corso del fiume Ellero, p.12-13]
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