Taluna cartografia ed anche relazioni escursionistiche indicano questo specchio d'acqua come Lago delle Moglie. Nulla hanno a che vedere però le "mogli" con questo lago: il toponimo "moie" indica un terreno paludoso e acquitrinoso.
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+878 / -878
Dislivello [m]
4:55 - 5:35
Tempo [h:mm]
14208
Distanza [m]
E/EE
Difficoltà
Tipologia
Periodo consigliato [mese]
Poco frequentate ma estremamente panoramiche: le Cime di Serpentera, situate sulla displuviale tra le valli Ellero e Pesio, costituiscono spettacolare balcone sul Massiccio del Marguareis. L'itinerario proposto le raggiunge toccando il piccolo Lago delle Moie e chiudendo un bell'anello attraverso Porta Sestrera. Unico inconveniente, a monte del lago, la mancanza di segnavia e l'assenza di sentiero per diversi tratti durante l'ascesa, che richiede una certa dimestichezza nell'uso della carta escursionistica e nell'orientamento.
Mappa su base © OpenStreetMap contributors, SRTM; map style © OpenTopoMap - licenza CC-BY-SA
A | Da Porta di Pian Marchisio (1634 m) a: | Dislivello [m] | Tempo [h:mm] | Distanza [m] | Difficoltà | Segnavia |
---|---|---|---|---|---|---|
B | Rifugio Mondovì De Giorgio (1) (1755 m) | +132 / -11 | 0:40 - 0:45 | 2110 | T | G14 » = |
C | Porta Biecai (2004 m) | +388 / -18 | 1:25 - 1:35 | 3785 | E | G05 |
D | Lago delle Moie (2113 m) | +516 / -37 | 1:55 - 2:10 | 5188 | E | G05 » G05B » = |
E | Cima Centrale di Serpentera (2356 m) | +765 / -43 | 2:40 - 3:00 | 6841 | E/EE | = |
F | Cima Nord di Serpentera (2361 m) | +787 / -60 | 2:45 - 3:10 | 7139 | E/EE | = |
G | Cima Sud di Serpentera (2343 m) | +847 / -138 | 3:05 - 3:30 | 8163 | E/EE | = |
H | Porta Sestrera (2228 m) | +847 / -253 | 3:15 - 3:45 | 8547 | E/EE (2) | = |
I | Porta Biecai (2004 m) | +860 / -490 | 3:50 - 4:25 | 10423 | E/EE (2) | G06B » G06 » G05 |
L | Rifugio Mondovì De Giorgio (1) (1755 m) | +866 / -745 | 4:25 - 5:00 | 12098 | E/EE (2) | G05 |
M | Porta di Pian Marchisio (1634 m) | +878 / -878 | 4:55 - 5:35 | 14208 | E/EE (2) | = » G14 |
(1) utilizzando il tratto di sentiero per raggiungere il Rifugio Mondovì.
(2) Da Porta Sestrera la difficoltà ritorna E .
Dalla
Porta di Pian Marchisio
(1634 m) si raggiunge il
Rifugio Mondovì De Giorgio
(1755 m, 0:40 - 0:45 ore dalla
Porta di Pian Marchisio)
lungo
l'Itinerario 06.07.
Si continua alle spalle del rifugio, in comune con
l'Itinerario 06.03,
superando la
Porta Biecai
(0:45 - 0:50 ore dal
Rifugio Mondovì De Giorgio)
3
e arrivando al bivio a quota 2013, sulla destra, per il
Lago delle Moie
(segnavia G05B, palina)
4.
Lasciato innanzi il sentiero principale per
Porta Sestrera
e il
Colle del Pas
(segnavia G05, utilizzato per il ritorno), si svolta dunque a destra
e si sale sull'esile sentierino che s'innalza in diagonale, tenendosi a destra
di un profondo solco.
Poco dopo il sentiero piega a destra (nord-est) e si allontana
dall'impluvio, tagliando in salita su pendii inerbiti.
Si arriva su un lungo terrazzo, che si attraversa in piano; al suo termine,
dopo una leggerissima salita, il sentiero piega a sinistra ed entra in un
pianoro pascolivo con un grosso abbeveratoio in metallo.
Si procede sul pianoro, prestando però attenzione a non considerare le
molteplici tracce lasciate dalle mandrie al pascolo che porterebbero
verso destra in direzione del
Colletto delle Rocche di Serpentera
(segnavia G05B).
Si tiene invece la sinistra, paralleli al solco del rio che giunge
fino all'abbeveratoio. Una brevissima salita conduce così nell'ampia conca che
ospita il
Lago delle Moie
(2113 m, 0:30 - 0:35 ore dalla
Porta Biecai)
56.
Taluna cartografia ed anche relazioni escursionistiche indicano questo specchio d'acqua come Lago delle Moglie. Nulla hanno a che vedere però le "mogli" con questo lago: il toponimo "moie" indica un terreno paludoso e acquitrinoso.
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Si aggira a settentrione il lago, artificialmente prolungato in una sorta di abbeveratoio naturale che obbliga a passare all'interno dell'area di stabulazione delle mandrie che frequentano quest'alpe. Si volge quindi a sud-ovest, tra gli innumerevoli solchi degli animali, fino ad un poco evidente bivio che si stacca a destra.
Da questo punto in avanti, fino allo spartiacque che divide la Valle Ellero dalla Valle Pesio, ci si sposta tra solchi di mandrie al pascolo, tracce di sentiero o totale assenza di tracce. Non sono presenti segnavia né tantomeno paline. Il terreno su cui ci si muove non presenta in genere particolari difficoltà, ma l'individuazione del percorso corretto può risultare difficoltosa, specie in caso di scarsa visibilità. Il percorso qui descritto è uno dei più diretti verso le Cime di Serpentera, anche se comporta, come accennato, taluni tratti privi di sentiero.
Piegando lentamente ad ovest, un sentierino che si fa man mano più evidente, entra in un incassato valloncello e ne percorre il fianco destro orografico quasi rettilineo.
Si tratta di fatto del primo valloncello che si incontra dopo il lago, anche se non così evidente visto dal basso, che si allunga in salita verso est.
Giunti su un piccolo ripiano solcato da un minuscolo rio,
si ignorano a sinistra nuove tracce lasciate dalle mandrie e,
pochi metri dopo, quando il sentierino volge a destra, si prosegue diritti.
Non ci sono tracce di sorta
7:
si guadagna una trentina di metri di quota
rimontando un pendio inerbito piuttosto scosceso, quasi un canale chiuso tra
rocce affioranti.
Si sbuca rapidamente sul pianoro soprastante, probabile bacino ormai interrato
dal fondo acquitrinoso. Sempre senza traccia alcuna, si costeggia il pianoro
a meridione, alla base di dolci pendii, puntando verso est (sinistra).
Quasi subito si scorge un modesto crinale inerbito, tra i solchi di due rii stagionali,
segnato da numerose tracce. Lo si raggiunge, si risalgono senza difficoltà le
evidenti tracce e si guadagna un colletto a quota 2304,
posto sull'ampio e panoramico crinale prativo tra le Valli Ellero e Pesio.
Qui, seppure continuino a mancare evidenti segni di passaggio di altri escursionisti,
terminano le difficoltà di orientamento: si segue verso destra il crinale, puntando
per prati ad un unica roccia affiorante dai prati e caratterizzata da evidenti fenomeni
di modellamento carsico
11.
Si sfila la roccia tenendola a sinistra e si prosegue la facile ascesa fino alla
Cima Centrale di Serpentera
(2356 m, 0:45 - 0:50 ore dal
Lago delle Moie)
10.
Si continua innanzi, lungo lo spartiacque, perdendo leggermente quota; una successiva
risalita, su una crestina un poco più esile e punteggiata di roccette, conduce infine alla
Cima Nord di Serpentera
(2356 m, 0:05 - 0:10 ore dalla
Cima Centrale di Serpentera)
89.
Tornati sui propri passi fino al colletto a quota 2304, si continua sulla
displuviale verso sud-est, rimontando un primo mammellone prativo
quindi un secondo, che costituisce la vetta della
Cima Sud di Serpentera
(2343 m, 0:20 ore dalla
Cima Nord di Serpentera).
Ancora in assenza di tracce evidenti, dalla arrotondata cima si volge
bruscamente a sud sud-est, scendendo piuttosto ripidi sul crinale prativo.
Quando la strada pare essere sbarrata dal salto di un impluvio, si piega
leggermente a sinistra, portandosi su un altro crinale che scende rapidamente
al valico di
Porta Sestrera
(2228 m, 0:10 - 0:15 ore dalla
Cima Sud di Serpentera)
12.
Sebbene sulla cartografia recente le
Cime di Serpentera
siano posizionate come indicato nella descrizione di questo itinerario, la
Guida ai Monti d'Italia nel volume dedicato alle Alpi Liguri le colloca diversamente:
«La cresta spartiacque si innalza dalla
Porta Sestrera
verso NE alla
Cima Centrale 2344 m
[nel testo indicata come
Cima Sud di Serpentera,
n.d.r.],
diramando una breve appendice a levante (Biecai) nella
Cima Sud 2242 m
[non menzionata nel testo né raggiunta dall'itinerario, n.d.r.],
indi si inflette a mezzo cerchio verso O, dando origine alla
Cima Nord 2358 m.
[nel testo indicata effettivamente come
Cima Nord di Serpentera,
n.d.r.]».
[Alpi Liguri, p.365]
Qui ci si immette sul frequentato sentiero proveniente dal
Rifugio Garelli
e lo si segue verso sinistra, incominciando la discesa sul versante della
Valle Ellero (segnavia G06B)
Dopo pochi metri, si ignora la esile traccia che si dirama a sinistra verso il
Lago delle Moie
(segnavia G05B).
Si perde si perde quota tra arrotondati dossi prativi, si lascia a destra
una diramazione per il
Colle del Pas
(segnavia G06B),
e si continua a scendere (ora segnavia G06) guidati dai paletti segnavia,
tenendosi a destra del profondo impluvio di un ruscelletto.
Giunti presso un ripiano erboso, probabile sede in passato di un piccolo laghetto,
si stacca a destra una diramazione
per il
Lago Rataira
e il
Colle del Pas.
(segnavia G05).
Dal bivio in avanti ci si trova sul segnavia G05: si continua a scendere,
traversando in diagonale pendii prativi, alti sulla conca del
Lago Biecai.
Dopo aver passato un piccolo rio, con una breve risalita si giunge al bivio
incontrato all'andata per il
Lago delle Moie.
Con percorso a ritroso si valica la
Porta Biecai
(2004 m, 0:35 - 0:40 ore da
Porta Sestrera)
e si ritorna prima al
Rifugio Mondovì De Giorgio
(1755 m, 0:35 ore da
Porta Biecai),
quindi alla
Porta di Pian Marchisio
(1634 m, 0:30 - 0:35 ore dal
Rifugio Mondovì De Giorgio).
Da Villanova Mondovì si risale la Valle Ellero fino a Roccaforte Mondovì. Si prosegue quindi a sinistra per Rastello, da dove si imbocca la "strada forestale Pian Marchisio". La strada sale asfaltata fino al Ponte Murato, oltre il quale prosegue per oltre 4 km, alternando tratti asfaltati a tratti sterrati con fondo moderatamente sconnesso (se ne consiglia la percorrenza con mezzi 4x4). Giunti alla Porta di Pian Marchisio, dove la strada è chiusa al traffico privato, è possibile lasciare l'auto in due ampi piazzali sterrati. L'accesso alla strada può essere a pagamento nei fine settimana estivi.
In estate è facile incontrare anche centinaia di capi di bestiame
al pascolo nella conche pascolive attraversate; si consiglia la percorrenza
di questo itinerario nella stagione autunnale, anche in considerazione dell'ottima
esposizione al sole.
Il tratto tra il Lago delle Moie e Porta Sestrera via Cime di Serpentera
si svolge spesso su tracce labili o del tutto assenti. Non sono presenti né tacche segnavia
né paline indicatrici. Si consiglia la percorrenza in caso di buona visibilità da parte
di persone in grado orientarsi bene in montagna.
--
[Fra n.16] [AsF n.3] [Blu n.2] [IGC n.114] [IGC n.8]
I riferimenti dettagliati alle carte sono disponibili nella sezione Bibliografia.
Ultimo sopralluogo: Estate 2019
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