17.13 Le croci del Monte Bracco: posteggio q.596 (Rifugio Miravidi) - Bivacco Mulatero - Rifugio Mombracco - Monte Bracco - Croce di Envie
Le croci del Monte Bracco: posteggio q.596 (Rifugio Miravidi) (596 m) - Bivacco Mulatero (1197 m) - [Croce di Sanfront (1195 m)] - [Croce di Rifreddo (1187 m)] - Rifugio Mombracco (1304 m) - Monte Bracco (1306 m) - Croce di Envie (1306 m)
+756 / -46
Dislivello [m]
2:15 - 2:30
Tempo [h:mm]
4052
Distanza [m]
E
Difficoltà
Tipologia
Periodo consigliato [mese]
Non si tratta di un anello vero e proprio, piuttosto di un percorso a "stella" che, dal Bivacco Mulatero, raggiunge le tre famose croci del Monte Bracco. Tutte sono collocate in posizioni spettacolari, ma nelle giornate limpide la Croce di Envie sulla vetta del Monte Bracco offre panorami davvero mozzafiato. Le labirintiche vecchie mulattiere alla partenza, oltre a un paio di passaggi attrezzati con catene (per nulla difficili, almeno con fondo asciutto), vanno messi in conto nell'affrontare questo itinerario.
Mappa su base © OpenStreetMap contributors, SRTM; map style © OpenTopoMap - licenza CC-BY-SA
A | Da posteggio q.596 (Rifugio Miravidi) (596 m) a: | Dislivello [m] (andata e ritorno) |
Tempo [h:mm] (andata e ritorno) |
Distanza [m] (andata e ritorno) |
Difficoltà | Segnavia |
---|---|---|---|---|---|---|
B | Bivacco Mulatero (1197 m) | +612 / -11 (+623 / -623) |
1:40 - 1:55 (2:50 - 3:10) |
2766 (5532) |
E | V01 » V02 |
[Croce di Sanfront] (1195 m) | +634 / -35 (+669 / -669) |
1:50 - 2:05 (3:00 - 3:25) |
3027 (6054) |
E | = | |
[Croce di Rifreddo (1)] (1187 m) | +667 / -76 (+743 / -743) |
2:00 - 2:15 (3:25 - 3:55) |
3501 (7002) |
E | V02 » = | |
C | Monte Bracco (Croce di Envie) (2) (1306 m) | +756 / -46 (+802 / -802) |
2:15 - 2:30 (3:45 - 4:15) |
4052 (8104) |
E | V02 |
(1) esclusa la deviazione alla Croce di Sanfront;
(2) escluse le deviazioni alle Croci di Sanfront e di Rifreddo.
Dal posteggio q.596 si continua a salire su asfalto verso il Rifugio Miravidi. Quando la stradina svolta a sinistra e spiana, si trascurano sia il sentiero che prosegue innanzi per il Bivacco Mulatero via Cumbal Tofu, sia quello a destra per le Meire Motetto.
A scanso di equivoci sgombriamo il campo dai malintesi.
Nella descrizione dell'itinerario si farà riferimento al
Bivacco Mulatero,
come spesso indicato sulla segnaletica,
nonostante una targa sulla struttura la indichi come
Rifugio Mulatero.
Il fatto che sia sempre aperta, che disponga di quattro letti su tavolato
e che abbia dimensioni contenute, tuttavia, la caratterizza come bivacco.
La scelta, dunque, è dovuta al tentativo di non trarre in inganno gli escursionisti,
che possono trovare qui un riparo, seppure graziosissimo,
ma di certo non un servizio di alberghetto.
Analogo discorso si potrebbe fare per il recente
Rifugio Mombracco,
anch'esso aperto, le cui dimensioni maggiori però consentono di classificarlo
come un piccolo rifugio non gestito; ad oggi tuttavia, le dotazioni interne
sono quasi nulle: mancano i materassi e/o i letti nel soppalco, e per cucinare
c'è a disposizione la sola stufa a legna.
Giunti di fronte al cancello d'ingresso del
Rifugio Miravidi
si imbocca il sentiero che si stacca a destra e prosegue alle
spalle delle case della piccola borgata.
Subito dopo si incontra la diramazione a destra per il bivacco, ma
conviene proseguire ancora per pochi metri e poi svoltare a destra sulla
bellissima mulattiera lastricata e affiancata da un canale
1
che s'innalza verso il castagneto.
Nel bosco ci si immette su un'altra mulattiera, che si segue a sinistra.
Poco oltre si lascia a destra la diramazione per il
Bivacco Mulatero
sempre via
Cumbal Tofu,
e ci si tiene a sinistra, puntando al
Cumbal Reynaud
(o Comba Reinaudo),
che si seguirà nell'ascesa.
I castagni, in questo tratto, si ergono tra massi, muretti a secco in ogni dove e mulattiere dal fondo lastricato. L'ambiente ha un notevole fascino, ma rende un poco problematica sia l'individuazione del percorso da seguire che la sua descrizione...
Con un tratto in falsopiano si esce dal tratto un po' labirintico,
si toccano alcuni ruderi e si ci immette su un altro sentiero.
Si piega a destra (a sinistra la vecchia mulattiera sembra ormai abbandonata)
e si riprende a salire.
Si ignora una traccia a sinistra (che a quanto pare però, trae in inganno,
vista la colorazione gialla e rossa della palina segnavia in questo punto
2)
e ci s'innalza a tornanti sul crinale che delimita ad est il
Cumbal Reynaud.
Il sentiero si sposta quindi a sinistra del crinale, spiana ed entra nella
comba. Nella zona in cui si aprono numerose vie di arrampicata, si supera un
tratto su una placconata rocciosa attrezzato con catene fisse
3
(con il fondo asciutto non sono presenti difficoltà) e si arriva all'impluvio
del vallone, dove si oltrepassa il rio con due passerelle in legno.
La salita ricomincia ripida: a quota 925 si ignora a sinistra il sentiero per
Balma Boves,
mentre al successivo bivio si lascia ancora a sinistra la diramazione per i
Torrioni di Barmalunga.
Poco a monte bisogna passare un tratto acquitrinoso, causato dalla
Fonte Curera
che, per scarsa manutenzione, incanala l'acqua sul sentiero.
La pendenza decresce nuovamente e si continua tra fitti noccioli non distanti dal
rio prima attraversato. Dopo alcuni ruderi, che si incontrano a sinistra,
si passa nuovamente il rio su un ponticello in legno, appena oltre il quale
si trascura il sentiero a destra che ridiscende al
Rifugio Miravidi.
Ripresa l'ascesa nel bosco
4,
con un tornante si passa ai piedi di un enorme roccione
che incombe sul sentiero, quindi si prosegue con un lungo traverso quasi rettilineo.
Si superano una baita in pietra, un bel punto panoramico su una roccia piatta
5
e i prati a sfalcio che precedono un'area attrezzata per picnic
tra gli alberi (fontana).
Qui si incontra a sinistra il bivio per il
Monte Bracco,
che verrà utilizzato per il prosieguo dell'escursione; svoltando a destra
si arriva invece, in poche decine di metri, al
Bivacco Mulatero
(1197 m, 1:40 - 1:55 ore dal
posteggio q.596)
6,
in assolata posizione affacciato sul Monviso.
La prima deviazione dal percorso permette di raggiungere la
Croce di Sanfront.
Dal bivacco si scende in direzione sud-ovest su un evidente sentiero, si trascura la
diramazione a sinistra per il
Rifugio Miravidi
via
Cumbal Tofu
e si arriva alla selletta sottostante.
Si risale superando un brevissimo tratto attrezzato con catene
(leggermente aereo, specie in discesa) e, dopo un po' di pietrame, si giunge senza
altre difficoltà alla
Croce di Sanfront
(1195 m,
Dislivello: +22/-24 m; Dislivello A/R: +46/-46 m; Tempo: 0:04 - 0:10 ore; Tempo A/R: 0:10 - 0:15 ore; Difficoltà: E; Distanza: 261 m)
87.
Come recita una lapide, la croce è stata eretta dai cittadini di
Sanfront
il 17 luglio 1966,
in ricordo di
Don Ruera.
Tornati al bivio presso l'area attrezzata, si continua ora diritti, andando a prendere una malandata pista sterrata. Dopo un centinaio di metri, si ignora un sentiero che si stacca a destra della carrareccia e si continua dritti, in ripida salita.
Il sentiero a destra costituisce l'inizio della
seconda digressione dal percorso principale e consente di raggiungere la
Croce di Rifreddo.
Il sentierino traversa in piano verso est
9,
si immette su un altro sentiero.
Si va a destra (a sinistra ci si ricollega sul tracciato principale per il
Monte Bracco),
e si scende a stretti tornantini fino ad una sottostante selletta.
Qui riprende la lieve salita che conduce alla
Croce di Rifreddo
(1187 m,
Dislivello: +55/-65 m; Dislivello A/R: +120/-120 m; Tempo: 0:20 ore; Tempo A/R: 0:40 - 0:45 ore; Difficoltà: E; Distanza: 887 m)
10.
Per proseguire verso il
Monte Bracco
e la
Croce di Envie
bisogna tornare sui propri passi fino all'ultimo bivio dove, anziché ritornare
al bivacco, si continua diritti, salendo a stretti tornanti tra fitti noccioli e
roccette. Si attraversano i ruderi di una borgata (interessante la "balma"
costruita al riparo di una roccia sporgente), poi ci si sposta sull'arrotondato
crinale prativo
11
e lo si percorre in leggera discesa fino a ricongiungersi alla
pista sterrata del percorso principale.
Al termine della salita si riceve da destra la traccia proveniente dalla
Croce di Rifreddo.
Si scende dolcemente ad un colletto, dove bisogna
lasciare la comoda pista sterrata per il sentiero che si stacca a destra per la
Croce di Envie
Il sentiero s'innalza adagio tra vecchi pascoli colonizzati da larici
e betulle, raggiunge il crinale e si immette su un'altro sentiero.
Si svolta a sinistra, perdendo pochi metri di quota, si lascia a destra una
labile traccia per
Margiola,
e si riprende l'ascesa verso la croce.
Quando il sentiero, nel tratto più ripido, si trasforma in una sorta solco profondo
eroso dall'acqua, si imbocca a destra una diramazione (ometti) che traversa
in diagonale più dolcemente e arriva sulla vetta del
Monte Bracco
(1306 m, 0:35 ore dal
Bivacco Mulatero).
Sulla vetta, dove convergono anche due piste sterrate, è stata eretta la
Croce di Envie
12,
in posizione davvero panoramica, e costruito il
Rifugio Mombracco
13.
Accessi
Da Saluzzo si risale la Valle Po fino a Sanfront. Verso la fine del paese, appena prima del semaforo, si svolta a destra in via Montebracco. Si passa il Fiume Po e, ad un tornante, si tiene la sinistra restando in via Montebracco. Al successivo vicino bivio a destra con via dei Lombardi si prosegue diritti in via Montebracco. Dopo un curvone si lascia a sinistra via Borgata Galliani e si imbocca la successiva diramazione a sinistra, di nuovo via dei Lombardi. Si sale sulla ripida stradina asfaltata fino ad incontrare, a sinistra, due ampi posteggi sterrati, dove si lascia l'auto.
Note
Durante la salita al Bivacco Mulatero e nel raggiungere la Croce di Sanfront si incontrano due passaggi attrezzati con catene; seppur leggermente aerei, entrambi non presentano particolari difficoltà, almeno con il fondo roccioso asciutto.
Pernottamento
--
Cartografia
[Fra n.10]
I riferimenti dettagliati alle carte sono disponibili nella sezione Bibliografia.
Ultimo aggiornamento
Ultimo sopralluogo: Primavera 2021
[Ultimo aggiornamento scheda: Estate 2021]
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