03.13 Santuario di SanColombano - Case Garassini sottane - Colle Val Tardita - Santuario di SanColombano
Santuario di SanColombano (889 m) - Case Garassini soprane (802 m) - Case Garassini sottane (756 m) - Colle Val Tardita (915 m) - Santuario di SanColombano (889 m)
+250 / -250
Dislivello [m]
1:40 - 1:55
Tempo [h:mm]
5851
Distanza [m]
T
Difficoltà
Tipologia
123456789101112
Periodo consigliato [mese]
Si tratta di una versione leggermente accorciata dell'Anello di Monasterolo,
percorso del Petalo Giallo di Landandé. Si snoda in gran parte tra boschi e castagneti
(alcuni abbandonati, molti perfettamente curati e talvolta perfino recintati con
reti e filo spinato), in prevalenza su strade sterrate, vecchie piste forestale e
perfino su tratti asfaltati. Non manca sul tracciato proposto la Panchina Gigante (n.64),
posta su un crinale soleggiato e davvero panoramico.
Il comitato Landandé si costituisce nel 2010 con 9 soci fondatori,
cui, negli anni, se ne aggiungono altri.
Landandé, che si traduce "Dove andiamo", ha come scopo la realizzazione
di un circuito che colleghi tra loro attività ricettive, luoghi di produzione
locali, eccellenze culturali e paesaggistiche tra i comuni
che vi aderiscono; a tutto il 2024 i comuni aderenti sono 13, e
si fanno carico della manutenzione e della promozione dei vari "petali",
ovvero percorsi escursionistici (ma anche adatti a MTB e cavalli)
ad anello sui loro territori.
Tutti i "petali", individuati da un colore, sono itinerari autonomi,
in genere percorribili in giornata; nei limiti del possibile, sono
anche collegati tra loro, in modo da consentire la mobilità tra i vari comuni.
Questo itinerario segue in parte l'anello del Petalo
Giallo, colore scelto dal Comune di
Monasterolo Casotto.
[Landandé, Petalo Giallo]
Uscendo dalla spianata di fronte al
Santuario di San Colombano
(889 m)
1,
al primo bivio della stradina asfaltata si va a destra;
dopo qualche metro si incontra un quadrivio: delle quattro strade che ci si trova
davanti, si prosegue sullo sterrato più a destra.
La rotabile scende lentamente nei boschi di castagno
2
e arriva a una abitazione rurale
presso la quale si trova un altro bivio: si trascura la sterrata di sinistra e si
imbocca quella di destra in discesa (indicazioni per Garassini).
Poco oltre si incontra una nuova biforcazione: ancora una volta si ignora il ramo
di sinistra e si continua la discesa lungo il ramo sterrato di destra.
La strada sterrata tocca le
Case Garassini soprane
(802 m), poi supera l'impluvio di un valloncello con un piccolo rio,
quindi prosegue la discesa.
Oltre una costruzione isolata, la strada passa un secondo impluvio, nel
quale confluiscono due rii, ed entra tra le
Case Garassini sottane
(756 m, 0:25 ore dal
Santuario di San Colombano3,
alcune delle quali ristrutturate.
Qui ci si immette sulla strada asfaltata che sale da valle, e la si segue
in leggera discesa fin oltre le poche case, quindi si imbocca la pista
forestale che si stacca a sinistra.
La strada si eleva con un paio di tornanti e lascia una malandata diramazione
a sinistra che torna verso le
Case Garassini sottane.
Poco oltre si abbandona la pista forestale per imboccare un sentiero che si
stacca a destra. Il sentiero si divide dopo qualche decina di metri e si
continua sul ramo di sinistra. Con una breve ascesa ci si immette sulla
pista forestale toccata in precedenza, in questo tratto
ormai abbandonata, e si continua a destra.
La vecchia carrareccia sale con due ampi tornanti poi rientra nel bosco fitto.
Ora in condizioni decisamente migliori, la pista forestale
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si innalza nel bosco e si immette in una stradina sterrata quasi pianeggiante,
che si segue verso sinistra.
Il sentiero Landandé qui continuerebbe a destra, ma si è
deciso di proporne una versione un poco "accorciata", eliminando anche un
lungo tratto su asfalto.
La piccola carrareccia sale dolcemente attraverso castagneti ben tenuti
(e recintati) poi spiana
5
e incontra un bivio: si trascura a destra la
comoda pista forestale che sale verso la località
Sambuco,
e si continua innanzi in direzione del
Santuario di San Colombano.
Dopo qualche saliscendi la stradina inizia a perdere quota e raggiunge
un'altra biforcazione: si abbandona ora la sterrata che prosegue a sinistra
verso il santuario e si svolta a destra, su una comoda pista forestale.
Andando a sinistra, la strada sterrata scende in breve al quadrivio incontrato
all'inizio dell'itinerario e al vicino
Santuario di San Colombano.
É un modo per accorciare ulteriormente il percorso, eliminando anche
la risalita finale. Ci si perde però il
bel panorama che si ammira dalla Panchina Gigante.
Prima in piano, poi in leggera salita, la piccola pista forestale porta sulla
strada asfaltata in località
Masentina
(928 m)
6.
Tornati qui sul sentiero Landandé,
si segue l'asfalto verso sinistra, in discesa, arrivando in breve a lambire il
Colle Val Tardita
(915 m, 0:50 - 1:00 ore dalle
Case Garassini sottane),
cui segue, dopo circa 250 metri, il brevissimo sentierino a destra che
raggiunge la Panchina Gigante (la n.64, per i collezionisti...)
7,
posta appena sopra la carreggiata.
Sempre in discesa la strada asfaltata stacca a destra il bivio sterrato per
La Colla,
poi si biforca: si lascia innanzi la strada principale per svoltare a sinistra su
una piccola stradina, anch'essa asfaltata.
Anche in questo caso ci si separa dal sentiero Landandé, che continua innanzi su
asfalto per attraversare l'intera
Borgata Soprana di Monasterolo Casotto.
Può essere una valida alternativa se si vuole fare anche un giro a piedi per il paese:
la distanza aggiuntiva da percorrere è di circa 1,5 km.
Perdendo rapidamente quota ci ci immette su un'altra stradina asfaltata,
poco lontani dalle ultime case della
Borgata Soprana di Monasterolo Casotto.
Si svolta a sinistra, con una salita abbastanza sostenuta. Restando sull'asfalto
senza considerare le (poche) diramazioni sterrate, si ritorna così al primo bivio
incontrato in questo itinerario: si va a destra e si arriva all'ormai prossimo
Santuario di San Colombano
(889 m, 0:25 - 0:30 ore dal
Colle Val Tardita).
La chiesa, sede dei monaci Benedettini nei secoli XII-XIV,
è formata da due corpi distinti: uno a pianta quadrata databile
al 1645, divenuto zona absidale con la chiusura dell'ingresso,
l'altro longitudinale con campanile incorporato,
di datazione incerta.
Nel 1884 viene costruito il porticato con tetto a vista
dell'attuale facciata.
Sulle pareti della lunga navata sono presenti numerosi
quadretti ex-voto.
[Comune di Monasterolo Casotto, Santuario di San Colombano]
Raggiungibile in qualche minuto dal piazzale del cimitero di
Monasterolo Casotto,
il
Castello di Monasterolo Casotto,
merita una visita.
Si ergeva in posizione dominante sul crinale destro orografico
del vallone del
Rio della Feia,
a controllo dei transiti lungo l'asse principale della
Valle Casotto.
Le scarse fonti disponibili collocano il castello nell'ambito
del sistema difensivo del marchesato di Ceva (XII-XIII sec.).
Dopo un periodo in mano ai Francesi e in seguito alla sua parziale
distruzione, il complesso risulta ancora abitato tra il XVII e il XVIII
secolo, come dimostrano le ristrutturazioni di alcuni edifici
e la menzione del 1765 di Tommaso di Antiforte come ultimo signore del castello.
Negli scavi archelogici del 2014-15 sono stati individuati
un sentiero (probabile via di accesso al maniero) sorretto da
strutture murarie di contenimento, e altre
opere murarie nei pressi della fortificazione.
Si è potuto inoltre evidenziare come il nucleo principale del sito,
una torre quadrangolare in pietra
8
affiancata da poche altre costruzioni forse utilizzate come abitazioni,
si trovasse nella parte più alta del rilievo.
Il tutto era poi parzialmente circondato da da un muro in pietra,
realizzato in periodi con tecniche differenti.
La torre del castello, restaurata, è visitabile su richiesta: una scala
interna porta fino alla piccola terrazza panoramica alla sua sommità.
[ArcheoMe, Il complesso fortificato di Monasterolo Casotto] [-]
Accessi
Da Torre Mondovì si risale la Valle Casotto
in direzione di Pamparato, fino ad incontrare il bivio a sinistra
per Monasterolo Casotto.
Si sale a Borgata Soprana, attraversando l'intero borgo,
per poi seguire le indicazioni per il Santuario di San
Colombano, ormai non distante.
Possibilità di posteggio sul piazzale inerbito antistante il santuario.
Note
--
Pernottamento
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Cartografia
[Fra n.22] I riferimenti dettagliati alle carte sono disponibili nella sezione Bibliografia.
Ultimo aggiornamento
Ultimo sopralluogo: Estate 2024
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