Itinerario 03.13

03.13 Santuario di San Colombano - Case Garassini sottane - Colle Val Tardita - Santuario di San Colombano

Santuario di San Colombano (889 m) - Case Garassini soprane (802 m) - Case Garassini sottane (756 m) - Colle Val Tardita (915 m) - Santuario di San Colombano (889 m)

+250 / -250

Dislivello [m]

1:40 - 1:55

Tempo [h:mm]

5851

Distanza [m]

T 

Difficoltà

Tipologia

123456789101112

Periodo consigliato [mese]

Si tratta di una versione leggermente accorciata dell'Anello di Monasterolo, percorso del Petalo Giallo di Landandé. Si snoda in gran parte tra boschi e castagneti (alcuni abbandonati, molti perfettamente curati e talvolta perfino recintati con reti e filo spinato), in prevalenza su strade sterrate, vecchie piste forestale e perfino su tratti asfaltati. Non manca sul tracciato proposto la Panchina Gigante (n.64), posta su un crinale soleggiato e davvero panoramico.

Carta schematica - Itinerario 03.13

Mappa su base © OpenStreetMap contributors, SRTM; map style © OpenTopoMap - licenza CC-BY-SA

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Profilo altimetrico - Itinerario 03.13
A Da Santuario di San Colombano (889 m) a: Dislivello [m] Tempo [h:mm] Distanza [m] Difficoltà Segnavia
B Case Garassini sottane (756 m) +1 / -134 0:25 1466 T =
C Colle Val Tardita (915 m) +207 / -181 1:15 - 1:25 4303 T =
D Santuario di San Colombano (889 m) +250 / -250 1:40 - 1:55 5851 T =

Il comitato Landandé si costituisce nel 2010 con 9 soci fondatori, cui, negli anni, se ne aggiungono altri. Landandé, che si traduce "Dove andiamo", ha come scopo la realizzazione di un circuito che colleghi tra loro attività ricettive, luoghi di produzione locali, eccellenze culturali e paesaggistiche tra i comuni che vi aderiscono; a tutto il 2024 i comuni aderenti sono 13, e si fanno carico della manutenzione e della promozione dei vari "petali", ovvero percorsi escursionistici (ma anche adatti a MTB e cavalli) ad anello sui loro territori.
Tutti i "petali", individuati da un colore, sono itinerari autonomi, in genere percorribili in giornata; nei limiti del possibile, sono anche collegati tra loro, in modo da consentire la mobilità tra i vari comuni.
Questo itinerario segue in parte l'anello del Petalo Giallo, colore scelto dal Comune di Monasterolo Casotto.

[Landandé, Petalo Giallo]

Uscendo dalla spianata di fronte al Santuario di San Colombano (889 m) 1, al primo bivio della stradina asfaltata si va a destra; dopo qualche metro si incontra un quadrivio: delle quattro strade che ci si trova davanti, si prosegue sullo sterrato più a destra.
La rotabile scende lentamente nei boschi di castagno 2 e arriva a una abitazione rurale presso la quale si trova un altro bivio: si trascura la sterrata di sinistra e si imbocca quella di destra in discesa (indicazioni per Garassini). Poco oltre si incontra una nuova biforcazione: ancora una volta si ignora il ramo di sinistra e si continua la discesa lungo il ramo sterrato di destra.
La strada sterrata tocca le Case Garassini soprane (802 m), poi supera l'impluvio di un valloncello con un piccolo rio, quindi prosegue la discesa. Oltre una costruzione isolata, la strada passa un secondo impluvio, nel quale confluiscono due rii, ed entra tra le Case Garassini sottane (756 m, 0:25 ore dal Santuario di San Colombano 3, alcune delle quali ristrutturate.
Qui ci si immette sulla strada asfaltata che sale da valle, e la si segue in leggera discesa fin oltre le poche case, quindi si imbocca la pista forestale che si stacca a sinistra. La strada si eleva con un paio di tornanti e lascia una malandata diramazione a sinistra che torna verso le Case Garassini sottane. Poco oltre si abbandona la pista forestale per imboccare un sentiero che si stacca a destra. Il sentiero si divide dopo qualche decina di metri e si continua sul ramo di sinistra. Con una breve ascesa ci si immette sulla pista forestale toccata in precedenza, in questo tratto ormai abbandonata, e si continua a destra.
La vecchia carrareccia sale con due ampi tornanti poi rientra nel bosco fitto. Ora in condizioni decisamente migliori, la pista forestale 4 si innalza nel bosco e si immette in una stradina sterrata quasi pianeggiante, che si segue verso sinistra.

Il sentiero Landandé qui continuerebbe a destra, ma si è deciso di proporne una versione un poco "accorciata", eliminando anche un lungo tratto su asfalto.

La piccola carrareccia sale dolcemente attraverso castagneti ben tenuti (e recintati) poi spiana 5 e incontra un bivio: si trascura a destra la comoda pista forestale che sale verso la località Sambuco, e si continua innanzi in direzione del Santuario di San Colombano.
Dopo qualche saliscendi la stradina inizia a perdere quota e raggiunge un'altra biforcazione: si abbandona ora la sterrata che prosegue a sinistra verso il santuario e si svolta a destra, su una comoda pista forestale.

Andando a sinistra, la strada sterrata scende in breve al quadrivio incontrato all'inizio dell'itinerario e al vicino Santuario di San Colombano. É un modo per accorciare ulteriormente il percorso, eliminando anche la risalita finale. Ci si perde però il bel panorama che si ammira dalla Panchina Gigante.

Prima in piano, poi in leggera salita, la piccola pista forestale porta sulla strada asfaltata in località Masentina (928 m) 6.
Tornati qui sul sentiero Landandé, si segue l'asfalto verso sinistra, in discesa, arrivando in breve a lambire il Colle Val Tardita (915 m, 0:50 - 1:00 ore dalle Case Garassini sottane), cui segue, dopo circa 250 metri, il brevissimo sentierino a destra che raggiunge la Panchina Gigante (la n.64, per i collezionisti...) 7, posta appena sopra la carreggiata.
Sempre in discesa la strada asfaltata stacca a destra il bivio sterrato per La Colla, poi si biforca: si lascia innanzi la strada principale per svoltare a sinistra su una piccola stradina, anch'essa asfaltata.

Anche in questo caso ci si separa dal sentiero Landandé, che continua innanzi su asfalto per attraversare l'intera Borgata Soprana di Monasterolo Casotto. Può essere una valida alternativa se si vuole fare anche un giro a piedi per il paese: la distanza aggiuntiva da percorrere è di circa 1,5 km.

Perdendo rapidamente quota ci ci immette su un'altra stradina asfaltata, poco lontani dalle ultime case della Borgata Soprana di Monasterolo Casotto.
Si svolta a sinistra, con una salita abbastanza sostenuta. Restando sull'asfalto senza considerare le (poche) diramazioni sterrate, si ritorna così al primo bivio incontrato in questo itinerario: si va a destra e si arriva all'ormai prossimo Santuario di San Colombano (889 m, 0:25 - 0:30 ore dal Colle Val Tardita).

La chiesa, sede dei monaci Benedettini nei secoli XII-XIV, è formata da due corpi distinti: uno a pianta quadrata databile al 1645, divenuto zona absidale con la chiusura dell'ingresso, l'altro longitudinale con campanile incorporato, di datazione incerta. Nel 1884 viene costruito il porticato con tetto a vista dell'attuale facciata. Sulle pareti della lunga navata sono presenti numerosi quadretti ex-voto.

[Comune di Monasterolo Casotto, Santuario di San Colombano]

Raggiungibile in qualche minuto dal piazzale del cimitero di Monasterolo Casotto, il Castello di Monasterolo Casotto, merita una visita. Si ergeva in posizione dominante sul crinale destro orografico del vallone del Rio della Feia, a controllo dei transiti lungo l'asse principale della Valle Casotto.
Le scarse fonti disponibili collocano il castello nell'ambito del sistema difensivo del marchesato di Ceva (XII-XIII sec.). Dopo un periodo in mano ai Francesi e in seguito alla sua parziale distruzione, il complesso risulta ancora abitato tra il XVII e il XVIII secolo, come dimostrano le ristrutturazioni di alcuni edifici e la menzione del 1765 di Tommaso di Antiforte come ultimo signore del castello.
Negli scavi archelogici del 2014-15 sono stati individuati un sentiero (probabile via di accesso al maniero) sorretto da strutture murarie di contenimento, e altre opere murarie nei pressi della fortificazione. Si è potuto inoltre evidenziare come il nucleo principale del sito, una torre quadrangolare in pietra 8 affiancata da poche altre costruzioni forse utilizzate come abitazioni, si trovasse nella parte più alta del rilievo. Il tutto era poi parzialmente circondato da da un muro in pietra, realizzato in periodi con tecniche differenti.
La torre del castello, restaurata, è visitabile su richiesta: una scala interna porta fino alla piccola terrazza panoramica alla sua sommità.

[ArcheoMe, Il complesso fortificato di Monasterolo Casotto] [-]

Accessi

Da Torre Mondovì si risale la Valle Casotto in direzione di Pamparato, fino ad incontrare il bivio a sinistra per Monasterolo Casotto. Si sale a Borgata Soprana, attraversando l'intero borgo, per poi seguire le indicazioni per il Santuario di San Colombano, ormai non distante. Possibilità di posteggio sul piazzale inerbito antistante il santuario.

Note

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Pernottamento

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Cartografia

[Fra n.22]
I riferimenti dettagliati alle carte sono disponibili nella sezione Bibliografia.

Ultimo aggiornamento

Ultimo sopralluogo: Estate 2024

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7 - La Panchina Gigante n.64 (2024)
7 - La Panchina Gigante n.64 (2024)
2 - Castagneti lungo il percorso (2024)
2 - Castagneti lungo il percorso (2024)
1 - Il Santuario di San Colombano (2024)
1 - Il Santuario di San Colombano (2024)
3 - Abitazione ristrutturata alle Case Garassini sottane (2024)
3 - Abitazione ristrutturata alle Case Garassini sottane (2024)
6 - Palina segnavia in località Masentina (2024)
6 - Palina segnavia in località Masentina (2024)
4 - Un tratto di pista forestale (2024)
4 - Un tratto di pista forestale (2024)
5 - La stradina sterrata tra i boschi (2024)
5 - La stradina sterrata tra i boschi (2024)
8 - La torre medievale di Monasterolo Casotto (2024)
8 - La torre medievale di Monasterolo Casotto (2024)