03.04 Colla di Casotto - Bric Mindino - Colle di Prato Rotondo - Colla di Casotto
Colla di Casotto (1379 m) - Bric Mindino (1878 m) - Colle di Prato Rotondo (1503 m) - Colla di Casotto (1379 m)
+615 / -615
Dislivello [m]
3:25 - 3:55
Tempo [h:mm]
10044
Distanza [m]
E
Difficoltà
Tipologia
123456789101112
Periodo consigliato [mese]
Una delle montagne più conosciute del monregalese, sormontata da una
croce di dimensioni veramente impressionanti e frequentata in tutte le
stagioni. Nonostante le quote non elevate, nelle giornate limpide si può
godere di un panorama davvero di prim'ordine, che spazia dall'arco alpino
al mare. L'anello che raggiunge la vetta, particolarmente adatto ad essere percorso
in primavera ed autunno, segue un insolito percorso di discesa.
Proprio sulla
Colla di Casotto
(1379 m), al termine delle ultime abitazioni, si trova sulla sinistra
(nord nord-est) un'ampia carrabile sterrata per il
Colle di Prato Rotondo
e il
Bric Mindino.
Percorse alcune decine di metri della strada, si trova un bivio: si abbandona
la comoda carrabile (utilizzata al rientro) e si imbocca sulla sinistra
una pista sterrata (in condizioni peggiori) che sale abbastanza decisa
in un fitto bosco di faggio
1.
Quando la pista volge a destra, la si lascia per seguire il sentiero
(segnalato) che si stacca a sinistra.
Il sentiero s'innalza ripido tra faggi e betulle, incrocia varie piste da
esbosco in disuso, poi, in una bella faggeta
7,
arriva sulla strada sterrata
abbandonata in precedenza (e che si incontrerà molte altre volte).
Dopo solo qualche metro il sentiero riparte a sinistra, sempre nel fitto bosco.
La salita (fondo un po' scomodo per ciottoli e abbondante fogliame) porta
ad incrociare ancora la sterrata (ometti in pietra), oltre la quale il bosco
è interrotto solo da una curiosa radura punteggiata da ginepro.
Si incrociano due piste da esbosco, più riconoscibili delle precedenti, con
il bosco che qui si dirada definitivamente, quindi si torna sulla carrabile sterrata.
Si va a destra, salendo solo per un centinaio di metri: ad un tornante a sinistra,
si segue il sentiero sulla destra che riporta in breve sulla carrabile, accorciando di
poco il percorso.
Si va ancora a destra, seguendo la strada nel lungo traverso in moderata
salita tra prati e rododendri
2
fin sotto la vetta del
Bric Mindino3,
quando un sentierino si stacca a sinistra.
Il sentiero, che taglia un tornante della rotabile, la incrocia poco sopra
e prosegue per prati. In breve si taglia il tracciato della sterrata altre due volte:
alla prima si prosegue diritti su sentiero, alla seconda si segue la rotabile verso
sinistra per pochi metri, poi si continua a destra sull'esile sentierino che s'inerpica
velocemente fino alla vetta del
Bric Mindino
(1879 m, 1:20 - 1:35 ore dalla
Colla di Casotto)
48.
Sulla vetta, visibile da tutte le montagne circostanti, una gigantesca
croce, un altare e una seconda croce di dimensioni più contenute
5.
La strada sterrata più volte incrociata, che parte dalla
Colla di Casotto
e raggiunge la vetta del
Bric Mindino,
è comunque una valida alternativa di salita, più lungo ma
più comoda. Anche da essa si staccano numerose diramazioni, alcune evidenti altre meno.
Se si opta per questa alternativa, bisogna prestare attenzione alla segnaletica e
possibilmente disporre della cartografica della zona.
Inaugurata il 14 settembre 1969, per volere di
Don Francesco Roà,
parroco di
Mindino,
la croce ha una struttura in tubolari in ferro e pannelli di policarbonato semitrasparenti
6.
Alta 25 metri, la sua realizzazione ha richiesto dieci anni di lavori, inclusa la
costruzione della rotabile sterrata che proviene dalla
Colla di Casotto.
È dedicata ai caduti di tutte le guerre, e conserva murata nell'altare una teca
con i nomi di tutti i caduti della Provincia di Cuneo.
Il 28 luglio 2002 ha visto una seconda inaugurazione, svoltasi al termine dei
lavori di restauro e di posizionamento di un impianto di illuminazione,
lavori svolti in massima parte a cura dell'ANA di Garessio.
L'installazione dei pannelli fotovoltaici per l'illuminazione
ha portato alla chiusura della scala in metallo che saliva all'interno della croce
fino al piccolo terrazzino situato ad alcuni metri dal suolo.
[Garessio net]
Sul versante ovest dell'arrotondata sommità del
Bric Mindino
origina un sentiero, evidente ma molto eroso dalle acque di ruscellamento,
che scende abbastanza ripido a lambire una pista forestale.
Poco oltre, seguendo l'indicazione di una palina segnavia, si prosegue sul sentiero
a destra, in direzione del
Colle di Prato Rotondo.
Il sentiero piega lentamente ad est (destra), scendendo adagio tra prati, rade
conifere e qualche faggio. Ben presto si si immette sul sentiero proveniente dalla
Colla di Pian del Bal
e si va ancora a destra.
Un piacevole tratto quasi pianeggiante
9
conduce ad un altro bivio, intorno a quota 1700:
il sentiero di destra è la via più breve per rientrare verso la
Colla di Casotto,
ma è preferibile continuare innanzi, verso la frazione
Mindino,
seppur allungando il percorso.
Il sentiero entra in un ceduo di faggio e la discesa si fa più ripida, lungo
un crinale molto ampio. Usciti dal bosco, si attraversa una recente pista da
esbosco e, per prati, si scende fino alla caratteristica spianata del
Colle di Prato Rotondo
(1503 m, 0:45 - 0:50 ore dal
Bric Mindino)
10,
che mette in comunicazione la testata della Valle Mongia con la Valle Tanaro.
Dal colle, circondato da dolci pendii pascolivi,
è un vero crocevia: la prima strada sterrata su cui si immette il sentiero
è quella da seguire, verso destra (sud-ovest).
Dal punto di massima depressione, poco a valle di dove si raggiunge la strada sterrata,
partono innumerevoli sentieri e piste forestali:
a ovest e nord-ovest (sinistra) rispettivamente per
Saint Grée di Viola
e la
Rocca dei Corvi;
a nord-est ed est (di fronte), nell'ordine, per il
Colle di San Giacomo
e la borgata
Deversi;
a sud e sud-ovest (a destra) rispettivamente per la frazione
Mindino
e per la
Colla di Casotto
(quella su cui ci si trova).
La sterrata lascia subito a destra la pista da esbosco incrociata poco prima
e riprende quota con pendenze moderate lungo le pendici del
Bric Mindino;
superati i ruderi di un prefabbricato metallico, si riceve da destra il sentiero
proveniente dal bivio incontrato a quota 1700 e si rientra brevemente in faggeta.
Quando si raggiunge una piccola baita, la rotabile prima spiana, poi
incomincia un lungo traverso in leggera discesa fino a raggiungere una biforcazione:
il ramo di destra sale verso il
Bric Mindino,
il ramo di sinistra scende alla
Colla di Casotto.
Salendo a destra, in circa 250 metri si incontra il sentiero percorso all'andata,
che si può utilizzare per rientrare alla partenza dell'itinerario.
Si continua a sinistra e si ignorano sia una vecchia pista da esbosco che si stacca
al primo tornante, sia una pista sterrata in discrete condizioni che si allunga sulla destra
in corrispondenza del successivo tornante.
Anche in questo caso, la pista sterrata a destra riporta sul percorso di andata e alla
partenza dell'itinerario.
Rimanendo sullo sterrato principale, la via più lunga ma più comoda per il rientro,
si scende ad un ultimo tornante, dove si trascura l'immancabile diramazione a
sinistra, e si comincia un lungo traverso quasi pianeggiante che riporta alla
Colla di Casotto
(1379 m, 1:20 - 1:30 ore dal
Colle di Prato Rotondo).
Accessi
Da Torre Mondovì si prosegue per
Pamparato e Valcasotto, risalendo quindi la Valle Casotto fino alla
stazione sciistica di Garessio 2000, adagiata sulla Colla di Casotto,
spartiacque con la Valle Tanaro. Si lascia l'auto negli ampi posteggi
della stazione sciistica.
Note
(1) Alla data del rilevamento ho riscontrato alcune discrepanze tra il segnavia A40
accatastato dalla Regione Piemonte, che segue per intero la strada sterrata per la vetta del Bric Mindino,
e la segnaletica sul terreno, che utilizza tratti di sentiero. La situazione non comporta problemi di
orientamento.
L'itinerario è consigliabile in primavera ed in autunno.
Pernottamento
--
Cartografia
[Fra n.22] [Fra n.26] [IGC n.15] I riferimenti dettagliati alle carte sono disponibili nella sezione Bibliografia.
Ultimo aggiornamento
Ultimo sopralluogo: Autunno 2022
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vallegesso79
domenica 22 marzo 2009
[ 84.223.*.*]
L'ho fatto oggi (dal colle al Mindino e ritorno) 22 Marzo 2009 in ciastre. Molto facile e sicuro, dal Mindino c'è un panorama a 360° degno di una grande cima. Vorrei tornare ma in pieno inverno quando le giornate sono più terse.
pino
lunedì 20 dicembre 2010
[ 89.96.*.*]
Fatto il percorso con racchette da neve ai piedi, domenica 19 dicembre 2010. Giornata fredda e nuvolosa, con qualche spruzzata di nevischio. Impossibile apprezzare la vista. Molto affascinante la discesa in luoghi bucolici. Da rifare all più presto. E soprattutto il 16 agosto per la festa a pratorotondo.
tania guida di mtb
mercoledì 12 ottobre 2011
[ 82.145.*.*]
E' un itinerario a dir poco meraviglioso, ne vale la pena anzi la fatica x gli appasionati anche della mtb. Io ci vado almeno 3/4 volte l'anno.
anonimo
martedì 25 aprile 2017
[ 91.253.*.*]
Fatta oggi 25/04/2017 per la prima volta, nel primo tratto invece di prendere la strada più ripida e sconnessa sulla sinistra abbiamo proseguito dritti su quella più bella con un indicazione per le mountain bike anche dopo abbiamo continuato sulla strada senza prendere i sentieri. Oggi il sole andava e veniva ed ad un certo punto ci siamo anche trovati nella nebbia ma dopo un po' il vento ha spazzato via tutto permettendoci di vedere un bellissimo panorama . Sicuramente da consigliare
vallegesso79
domenica 22 marzo 2009
[ 84.223.*.*]
L'ho fatto oggi (dal colle al Mindino e ritorno) 22 Marzo 2009 in ciastre. Molto facile e sicuro, dal Mindino c'è un panorama a 360° degno di una grande cima. Vorrei tornare ma in pieno inverno quando le giornate sono più terse.
pino
lunedì 20 dicembre 2010
[ 89.96.*.*]
Fatto il percorso con racchette da neve ai piedi, domenica 19 dicembre 2010. Giornata fredda e nuvolosa, con qualche spruzzata di nevischio. Impossibile apprezzare la vista. Molto affascinante la discesa in luoghi bucolici. Da rifare all più presto. E soprattutto il 16 agosto per la festa a pratorotondo.
tania guida di mtb
mercoledì 12 ottobre 2011
[ 82.145.*.*]
E' un itinerario a dir poco meraviglioso, ne vale la pena anzi la fatica x gli appasionati anche della mtb. Io ci vado almeno 3/4 volte l'anno.
anonimo
martedì 25 aprile 2017
[ 91.253.*.*]
Fatta oggi 25/04/2017 per la prima volta, nel primo tratto invece di prendere la strada più ripida e sconnessa sulla sinistra abbiamo proseguito dritti su quella più bella con un indicazione per le mountain bike anche dopo abbiamo continuato sulla strada senza prendere i sentieri. Oggi il sole andava e veniva ed ad un certo punto ci siamo anche trovati nella nebbia ma dopo un po' il vento ha spazzato via tutto permettendoci di vedere un bellissimo panorama . Sicuramente da consigliare
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