La
Colla della Navonera
è raggiunta anche da una buona rotabile sterrata proveniente da
Valcasotto.
Grazie a questa strada la
Cappella della Madonna delle Nevi della Navonera
è meta di una discreta frequentazione da parte dei fedeli:
al suo interno si trovano numerosi ex-voto e, cosa singolare,
fiocchi rosa ed azzurri lasciati dai genitori per
invocare la protezione della Madonna sui figli appena nati.
In passato alla colla era presente solo un grosso pilone
votivo, il
Pilone della Navonera
6,
eretto nel 1933 da Antonio Roà di Pra di Roburent, in ringraziamento
per uno scampato pericolo. Una singolare storia lega il pilone ad
una giovane ragazza, Antonella, deceduta improvvisamente a soli dodici
anni per emorragia cerebrale. Dopo la morte, Antonella comincia a
comunicare ripetutamente dall'aldilà con il cugino di lei, Mario,
rivelandogli alcuni segreti e invitandolo a prendersi cura dell'ormai diruto
Pilone della Navonera,
senza tuttavia modificarne in alcun modo la struttura; lo invita anche
a far diventare quel luogo una meta di culto e venerazione, auspicando anche che
il pilone venga in futuro inserito in una struttura più ampia in grado di dare
riparo al pilone stesso ed ai pellegrini.
Mario esegue le indicazioni della cugina e restaura completamente il pilone
tra il 1977 e il 1978.
Antonella, alla cui intercessione verso la Beata Vergine sono attribuite
numerose grazie, è morta il 29 maggio, stesso giorno e mese in cui era venuto
a mancare il signor Roà.
La festa della Madonna della Neve cade il 5 agosto, stessa data di nascita del
signor Roà. Il
Pilone della Navonera
è stato poi effettivamente inglobato all'interno del piccolo santuario
visitabile ai giorni nostri.
[Il Pilone della Navonera]
Non sono presenti commenti per questo itinerario.
Commenta l'itinerario 03.09