19.07 bivio a monte diCasterino - Lac Vert - Refuge de Valmasque
bivio a monte diCasterino (1719 m) - bivio per il Lac del'Agnel (1844 m) - Lac Vert (2221 m) - Refuge de Valmasque (2233 m)
+539 / -25
Dislivello [m]
2:00 - 2:15
Tempo [h:mm]
5842
Distanza [m]
E
Difficoltà
Tipologia
123456789101112
Periodo consigliato [mese]
Escursione semplice ma alquanto appagante, nonostante si svolga per metà lungo una
vecchia rotabile ex-militare. Il Vallon de Valmasque è un luogo decisamente ameno, a discapito
del toponimo: alla stretta e incassata forra iniziale seguono ampi pianori e radure, lariceti,
ruscelli e cascate. Il Refuge de Valmasque, meta dell'itinerario, offre una splendida terrazza
affacciata sul Lac Vert. Ottima in estate (la prima parte del tracciato è in ombra), è durante
l'autunno che la Valmasque offre il meglio di sé, quando i larici colorano d'oro tutto il
vallone.
Al
bivio a monte di Casterino
(1719 m), lasciata a destra la strada asfaltata per la
Baisse di Peïrefique
e il
Colle di Tenda,
si imbocca a sinistra la vecchia sterrata ex militare (chiusa al traffico veicolare privato)
che entra nel Parc National du Mercantour e si insinua nel
Vallon de Valmasque1.
La rotabile taglia in leggera salita ripide pareti rocciose all'interno di una
stretta gola, tenendosi alta sul sottostante
Ruisseau de Valmasque.
Dopo quasi due chilometri, si incontra a destra il
bivio per il Lac de l'Agnel
(1844 m circa, 0:30 - 0:35 ore dal
bivio a monte di Casterino):
si ignora il sentiero e si prosegue lungo la sterrata.
Il vallone incomincia a farsi più ampio e,
percorso un altro chilometro abbondante, presso due grosse rocce a dorso di cetaceo
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si trascura a destra anche il bivio per la
Vacherie de Valmasque,
situata appena al di là del torrente e raggiunta da una mulattiera inizialmente non troppo
evidente.
Poco oltre (palina) si abbandona la rotabile
14
per il sentiero che si stacca a sinistra e
s'innalza brevemente con qualche svolta. Attraversato su ponticello un affluente del
Ruisseau de Valmasque,
si entra in un pianoro e lo si percorre tenendosi a poca distanza dal corso
d'acqua, sulla destra orografica
413.
Quando il sentiero piega a sinistra, allontanandosi dal torrente, riprende a salire con
qualche svolta tra rocce e radi larici; giunti ad un bivio, si segue la diramazione di
sinistra e, con breve ma ripida salita, si entra in un ameno pianoro di erba e massi sparsi
1112:
a destra, in lontananza, una cascata scende in uno stretto intaglio nella parete rocciosa
5,
mentre il sentiero punta all'altra cascata che ci si trova proprio innanzi
6.
Anche tenendosi a destra al bivio si raggiunge egualmente il
Refuge de Valmasque:
le due diramazioni si ricongiungono in circa 400 metri.
Piegando a destra, con una passerella si oltrepassa il rio proprio ai piedi della cascata e si
torna sulla vecchia rotabile sterrata, in corrispondenza di un tornante.
Da qui in avanti il sentiero incrocia più volte tratti della strada ex-militare. Pur senza
aver rinvenuto documentazione storica in proposito, pare che questo tratto della rotabile sia
rimasto incompiuto, e che all'epoca fossero stati realizzati solo i tornanti e i ponti. La
cosa non deve stupire, dal momento che era prassi comune, dopo aver picchettato il tracciato,
iniziare i lavori proprio dalle parti più complesse, le cosiddette opere d'arte.
Si percorrono solo pochi metri della strada, si ignora il sentiero che si stacca a destra
(arrivo della variante sopra citata) e,
subito dopo, si prende il sentiero a sinistra. Il sentiero risale a fianco della cascata
10,
quindi traversa verso destra (ovest) e si trasforma in ottima mulattiera dal fondo selciato.
La mulattiera rimonta a stretti tornanti una bastionata rocciosa poi riprende il traverso, ora
in direzione nord, fino ad un bivio: abbandonata la mulattiera che prosegue diritta per la
Baisse de Valmasque,
si imbocca il sentiero a destra in lieve discesa. Con leggero saliscendi,
il sentiero serpeggia tra rocce montonate, alcuni ruderi e qualche sparuto larice; lasciata a
sinistra la scorciatoia per la
Baisse de Valmasque
(per chi parte dal vicino rifugio), ci si
trova ormai a pochi metri dalle sponde del
Lac Vert
(2221 m, 1:25 - 1:35 ore dal
bivio per il Lac de l'Agnel)
7,
bellissimo specchio d'acqua chiuso da una piccola diga
8,
costruita quando questi territori appartenevano ancora all'Italia.
Il sentiero scende brevemente ai piedi della diga (è vietato attraversarne il coronamento) e
risale, sul lato opposto, il dosso roccioso ove sorge il
Refuge de Valmasque
(2233 m, 0:05 ore dal
Lac Vert)
9.
Una leggenda, ripresa da Bernardini, racconta della strega Ravelli di Pavia, insediatasi alla
sorgente della Valmasca. Ogni anno ella sacrificava nel lago (già Lago del Diavolo)
quattro montoni che le venivano offerti dai pastori di Tenda, per proteggersi dai malefici.
Un bel giorno la strega scomparve, ma ogni volta che i pastori monticavano gli armenti, in
valle accadevano le disgrazie più tremende. Sette monaci allora decisero di inoltrarsi
nella valle, riuscendo alfine a individuare la spelonca nella quale visse la strega e a
bruciare strumenti e libri del male.
Improvvisamente il cielo si oscurò di corvi con potere di démoni ed i monaci,
saliti sulla vetta del
Monte Bego,
chiesero al Signore di proteggerli. Il Signore li esaudì, trasformando i corvi in larici.
[Le Alpi Marittime e le Meraviglie, pp.278-279]
Accessi
Da Borgo San Dalmazzo si risale la Valle Vermenagna fino al traforo del Colle di
Tenda. Si scende quindi in Valle Roya fino a Saint Dalmas de Tende, dove si svolta a destra
per Les Mesches e Casterino. Giunti a Casterino si prosegue in direzione della Baisse di
Peïrefique fino al bivio a quota 1719, nei pressi del quale è possibile posteggiare. In
alternativa, Saint Dalmas de Tende può essere raggiunto da Ventimiglia.
Note
--
Pernottamento
--
Cartografia
[IGN n.3841OT] [AsF n.4] [IGC n.114] [IGC n.8] I riferimenti dettagliati alle carte sono disponibili nella sezione Bibliografia.
Ultimo aggiornamento
Ultimo sopralluogo: Estate 2017
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