04.04 I forni del Monte Alpet: Pra di Roburent - Borgata Barberis - Case Roarin - Pra di Roburent
I forni del Monte Alpet: Pra di Roburent (1029 m) - Borgata Barberis (1285 m) - Case Ferrere (1261 m) - Case Gore (1235 m) - Case Roarin (1177 m) - Case Bertolotti (1150 m) - Pra di Roburent (1029 m)
+331 / -331
Dislivello [m]
3:05
Tempo [h:mm]
7610
Distanza [m]
E/EE
Difficoltà
Tipologia
123456789101112
Periodo consigliato [mese]
Tante piccole borgate, ciascuna con il proprio forno comunitario
recuperato dal degrado e dall'abbandono. Peccato che questo itinerario,
da percorrere ad inizio primavera o in autunno, sia poco o niente
segnalato, nonostante possa offrire scorci veramente unici.
Dalla piazza principale di
Pra di Roburent131415
si segue la strada asfaltata che sale a monte del paese,
fino ad immettersi su una strada asfaltata a mezzacosta.
Svoltando a sinistra, in direzione di
Vernagli,
dopo una leggera salita la strada diventa pianeggiante e
con il fondo a tratti sterrato. Dopo circa 500 metri,
al primo bivio si imbocca sulla destra
la sterrata che sale all'interno del castagneto
con un lungo traverso in moderata pendenza.
Dopo il primo tornante si trascura il bivio sulla destra che porta ad alcune case;
qui si incontrano, a valle della strada, alcuni edifici
1,
ed un piccolo pilone votivo costruito su una roccia affiorante,
mentre a monte della stessa una baita ristrutturata a fianco di un
caratteristico roccione.
Ormai fuori dal castagneto
2,
si guadagna quota con qualche tornante fino a raggiungere le
Case Rosa312.
A
Case Rosa
è possibile osservare da vicino la tecnica costruttiva del "tetto racchiuso".
Questa tipologia costruttiva ha la massima diffusione proprio in Valle Corsaglia e
nell'adiacente Valle Maudagna, sebbene essa si riscontri in quasi tutte le vallate dal Tanaro
al Pesio.
La tecnica di copertura del tetto in paglia di segale differiva da quella usata nelle vallate
più settentrionali comprese tra la Valle Vermenagna e la Valle Stura.
Nelle vallate monregalesi infatti, si era soliti elevare la muratura dei frontespizi oltre il
colmo del tetto, con ogni probabilità per proteggere dal vento e dalle intemperie la
copertura ai due lati del tetto, e forse anche per agevolare l'ispezione della copertura
stessa.
La sporgenza della muratura sopra al colmo obbligava poi a proteggerla con lose in pietra;
per ovviare all'elevata pendenza delle falde, le lose venivano disposte a gradini, con minor
pendenza, in modo da evitarne lo scivolamento.
Un altro accorgimento utilizzato in queste vallate consisteva nel disporre una fila di lose
lungo le due linee di gronda, sotto la parte di paglia che sporgeva oltre muri, per
migliorare l'impermeabilizzazione e per rinforzare la parte della copertura che non
appoggiava sull'orditura.
Nonostante gli sforzi costruttivi, al giorno d’oggi, nelle vallate monregalesi di fatto non
resta quasi nessun esempio delle originarie coperture in paglia, sostituite da più
antiestetiche quanto più pratiche lamiere.
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Si passa oltre le poche case, salendo fino
alla successiva isolata abitazione, dove la sterrata si biforca.
Trascurato il ramo di sinistra per il
Pilone di San Bernardo,
si imbocca la sterrata sulla destra che, con percorso
abbastanza pianeggiante, raggiunge in breve la
Borgata Barberis16.
Tra le molte abitazioni riattate,
anche il forno comunitario, nell'ultimo edificio della borgata
4.
Favoriti dalle quote relativamente basse e dall'ottima esposizione al sole,
questi versanti hanno visto lo sviluppo di molte delle attività dell'uomo
legate alla vita di media montagna: la castanicoltura, la coltivazione su
terrazzamenti, il pascolo.
I forni comunitari recentemente restaurati nelle varie borgate toccate da
questo itinerario non sono che alcune delle numerose testimonianze dell'intensa
presenza umana, protrattasi fino a pochi decenni fa.
[-]
Poco a monte del forno, tra le ultime case della borgata,
si trovano le tracce di una vecchia mulattiera, ormai in abbandono
ma ancora evidente nonostante la vegetazione arbustiva che la sta invadendo.
La mulattiera traversa in salita lungo il pendio in direzione E, giungendo
all'impluvio del
Rio Barberis.
Attraversato il rio (breve tratto acquitrinoso), la mulattiera si perde;
si sale dunque su tracce di animali il pendio prativo sempre puntando verso E,
raggiungendo un traliccio dell'alta tensione che si trova poco a monte.
In corrispondenza del traliccio ci si immette su una pista forestale
inerbita, e la si segue in discesa verso destra fino all'impluvio del
Rio Bertolotti.
Nel tratto compreso tra
Borgata Barberis
e
Case Gore,
estremamente panoramico
17,
si passa in quota a monte delle
Case Ferrere
e dei ruderi di un edificio isolato, costituito da stalla e fienile,
che fino a pochi anni fa presentava ancora i resti della originaria
copertura in paglia di segale
56.
Dopo una breve risalita, la pista incontra sulla sinistra
i ruderi di una costruzione: poche decine di metri prima bisogna
abbandonare la carrareccia e scendere senza sentiero né traccia
ad attraversare il sottostante boschetto di faggi,
per poi continuare la discesa tra ripidi pascoli fino alle sottostanti
Case Gore.
Il forno della borgata è una delle ultime costruzioni in direzione SE
7.
Dal forno si prosegue su una pista pianeggiante in direzione SE; dopo breve
discesa, si imbocca un'altra pista inerbita sulla destra che, con percorso a ritroso,
porta alle
Case Roarin18
(situate in effetti poco a valle di
Case Gore e,
volendo, raggiungibili per prati).
Ai margini inferiori della borgata ci si immette sulla sterrata che sale da valle;
la si percorre in salita verso destra tra le poche abitazioni,
fino all'ultimo edificio del paese dove si trova il forno
8
comunitario.
Tornati sui propri passi, si segue in discesa la sterrata che sale a
Case Roarin
da valle; al primo tornante verso sinistra si lascia la sterrata e si
segue il sentiero che si stacca sulla destra.
Il sentiero taglia il pendio a mezzacosta con percorso pianeggiante
11,
attraversa il
Rio Bertolotti,
ed infine raggiunge
Case Bertolotti,
circondate da bellissimi castagneti
10.
Poco a valle delle abitazioni si trovano il forno
ed una scapìta ancora con il rivestimento perimetrale in paglia
9.
Scendendo a tornanti lungo la sterrata che sale alla borgata da valle, ci si
immette sulla strada asfaltata diretta a
Case Patelle e
Case Roarin.
La si percorre in discesa e ci si immette ben presto sulla strada a mezzacosta
proveniente da
Vernagli.
A sinistra la strada, sterrata, prosegue per
Case Funde,
mentre a destra, asfaltata, consente di rientrare a
Pra di Roburent
di Roburent.
Accessi
Da Torre Mondovì si risale la Valle
Corsaglia fin oltre la frazione Corsaglia, dove si incontra sulla sinistra
il bivio a sinistra (non molto ben segnalato) per Pra di Roburent.
A Pra un comodo posteggio consente di lasciare l'auto.
Note
Itinerario da percorrere preferibilmente in autunno, quando l'erba
nei prati è già stata tagliata. Parte del percorso, tra Borgata Barberis e Case Gore, si svolge
senza sentiero ed è quindi sconsigliabile in caso di scarsa visibilità.
Pernottamento
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Cartografia
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Ultimo aggiornamento
Ultimo sopralluogo: Autunno 2010
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anonimo
domenica 07 maggio 2017
[ 5.90.*.*]
Itinerario molto bello, le indicazioni sono chiare e anche a distanza di anni è stato possibile seguirle.
anonimo
domenica 07 maggio 2017
[ 5.90.*.*]
Itinerario molto bello, le indicazioni sono chiare e anche a distanza di anni è stato possibile seguirle.
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