04.02 Il Sentiero della Luce: Bossea - Case Ubbé - Fontane - Bossea
Il Sentiero della Luce: Bossea (825 m) - Revelli (967 m) - Case Ubbé (1028 m) - Stalle Pianazzi (1125 m) - Case Becchetti (1115 m) - Fontana Roma (1122 m) - Mundinot (1154 m) - Viné (1087 m) - Fontane (950 m) - Bossea (825 m)
+400 / -400
Dislivello [m]
2:10 - 2:25
Tempo [h:mm]
5751
Distanza [m]
E
Difficoltà
Tipologia
123456789101112
Periodo consigliato [mese]
È un anello molto vario, che si snoda alle spalle di Bossea e Fontane,
toccando parecchie borgate abbandonate.
Non si tratta però di un percorso sempre agevole, perché alterna mulattiere e
stradine asfaltate a esili sentierini lungo scoscesi versanti.
Sconsigliato in estate, per problemi legati alla vegetazione invadente,
è ottimo ai primi freddi autunnali.
Dal posteggio presso l'ingresso delle grotte, a
Bossea
(825 m), si segue la strada provinciale asfaltata verso
Fontane
per poche centinaia di metri.
Proprio all'altezza di un'area attrezzata per picnic, una palina segnavia a
destra della carreggiata, indica la partenza vera e propria dell'itinerario.
Il sentiero (segnavia E08) sale ai margini di un castagneto da frutto,
si immette su una recente pista forestale e raggiungere in breve una piccola cappella
10.
Abbandonata la pista, si sale a destra alle spalle della cappelletta:
un esile sentierino s'innalza prima con stretti tornanti poi tagliando
il versante sinistro orografico del
Rio del Picco.
Trascurata una traccia sulla sinistra che scende al rio, il sentierino
piega verso destra e raggiunge le case più a valle della frazione
Revelli
(944 m, 0:25 - 0:30 ore da
Bossea)
11.
Si entra nella borgata, dove una mulattiera selciata conduce ad una stradina
asfaltata, proprio nel punto in cui questa termina.
Si svolta allora a destra per riprendere la vecchia mulattiera che passa alle
spalle delle ultime abitazioni (fontana e pilone votivo) e, dopo due stretti
tornanti si biforca: si ignora il ramo di sinistra per
Case Becchetti
(e una panchina gigante)
e ci si tiene a destra per
Case Ubbé.
Il
"Sentiero della Luce"
è uno dei tre "Sentieri di Giorgio"
ripristinati dai volontari della Sezione CAI di Mondovì e dedicati alla memoria
del presidente sezionale Giorgio Aimo, scomparso nel 2023.
Chiudono la triade il
"Sentiero dell'Acqua"
a
Frabosa sottana
e il
"Sentiero degli Abissi"
al
Pian dei Gorghi.
Interessanti le notizie fornite da due pannelli informativi lungo il percorso
qui descritto, il primo vicino alle
Case Ubbé,
l'altro alle
Stalle Pianazzi:
mostrano all'escursionista il rilievo delle Grotte di Bossea, che si aprono
nel sottosuolo proprio sulla verticale del sentiero.
Nella sua parte iniziale, da Bossea alle Case Ubbé, questo itinerario ricalca il
"Sentiero dell'Ecomuseo di Case Ubbé",
dedicato alle attività legate alla vita in montagna:
castagneti, carbonaie, seccatoi e scapìte ne facevano parte. Purtroppo,
incendi e abbandono hanno quasi del tutto cancellato gli allestimenti
ecomuseali e, oltre a due seccatoi, soltanto alcuni cocciuti pannelli informativi e
qualche malandata palina segnavia restano ormai a raccontarne la storia.
[-]
La bella mulattiera prosegue sostanzialmente in piano
1,
a mezzacosta, tra pendii terrazzati e rada vegetazione
13,
fino a raggiungere un rimboschimento di larici
12.
Poco oltre, si perviene alla borgata di
Case Ubbé
(1028 m, 0:15 ore da
Revelli)
1516,
preannunciata da un secondo pilone votivo.
Proseguendo diritti, si seguirebbe il tracciato del
Sentiero dell'Ecomuseo di Case Ubbé:
il vecchio percorso ecomuseale aggira le abitazioni di
Case Ubbé,
scende leggermente nel castagneto (abbandonato!) ed
arriva, in qualche minuto, ad un seccatoio.
Il seccatoio è la traccia più evidente che si sia conservata
2.
Un secondo seccatoio
14
e una scapìta bruciata si trovano poco più a monte.
Passando davanti alle prime case della borgata, si inizia una decisa salita
in direzione ovest, lungo una piccola dorsale spartiacque, circondati dal
lariceto di origine antropica sulla sinistra e da una piccola faggeta sulla destra.
Alcuni stretti tornanti precedono il colletto ove sorgono le
Stalle Pianazzi
(1125 m, 0:15 ore da
Case Ubbé)
3417.
Il sentiero, ridotto a esile traccia, piega lentamente a sud e taglia uno scosceso
pendio tra erba, arbusti e roccette. Il percorso, a tratti malagevole e invaso dalla
vegetazione specie in estate, conduce alle
Case Becchetti
(1115 m, 0:10 ore dalle
Stalle Pianazzi)
185.
Pochi metri prima della case, una malandata pista, anch'essa coperta da vegetazione
nel tratto iniziale, scende verso una panchina gigante e quindi a
Revelli.
Può essere una via di rientro per rendere l'anello molto più breve.
Si prosegue ancora a mezzacosta, con un traverso su sentiero più evidente,
per un breve tratto. Giunti ad un bivio, una palina segnavia indica una secca deviazione
sulla destra, verso
Fontana Roma
mentre il sentiero pianeggiante che continua innanzi giunge ad una vicina risorgiva
e si dirige a
Viné.
Svoltando a destra, ci si innalza nel bosco con pendenze abbastanza sostenute
e alcuni tornanti. Il percorso non è sempre evidente, ma due edifici rurali
fungono da riferimento
76.
Passato il secondo, si riprende l'andamento a mezzacosta fino alla vicina
Fontana Roma,
una vasca recentemente rifatta in cemento ai piedi di un grosso roccione.
In corrispondenza della fontana, si lascia a destra il bivio in salita per
Casera Vecchia
e si continua in lieve discesa, tagliando un ripido pendio all'interno di un bosco
ceduo di faggio fino alla borgata
Mundinot
(1154 m)
89.
Qui ci si immette su una vecchia mulattiera e la si segue verso sinistra (a destra
prosegue il segnavia E08 che salie ancora verso
Casera Vecchia).
La mulattiera perde velocemente quota
19
e arriva al paesino di
Viné
(1087 m, 0:25 - 0:30 ore da
Case Becchetti)
20,
dove ci si immette su una stradina asfaltata.
Si va a sinistra per una decina di metri, poi si ritrova sulla destra la mulattiera, che prosegue
la sua discesa zig-zagando tra le abitazioni. Al fondo del paese si arriva di nuovo sulla strada
asfaltata, che si segue a sinistra fin dopo il primo tornante.
A sinistra della carreggiata si trova quindi un sentiero che scende piuttosto ripido
per tagliare un tornante della strada.
Tornati su asfalto, proprio a monte delle prime case di
Fontane,
si va a destra per qualche metro poi si imbocca una scalinata a sinistra.
Si entra così in un dedalo di minuscole viuzze, impossibile da descrivere: con un pizzico di
intuito si ritrova la strada asfaltata poco a valle e, svoltando a destra,
si arriva in Piazza Bersezio, di fronte alla
Chiesa di San Bartolomeo21
e proprio al centro di
Fontane
(950 m, 0:15 - 0:20 ore da
Viné).
Dalla piazza si prende la stradina asfaltata verso sud-est (sinistra),
si attraversa tutta la borgata
Serra,
incontrando il museo etnografico Cesare Vinaj e la piccola
Cappelletta di Sant'Anna,
poi con stretti tornanti si scende ancora una volta sulla strada provinciale.
Si va a sinistra e dopo una cinquantina di metri si imbocca la stradina asfaltata
a sinistra; all'ultima curva prima di raggiungere il cimitero, si prosegue
diritti sulla pista forestale sterrata che riporta velocemente alla cappelletta
incontrata all'andata.
Con percorso a ritroso si rientra infine a
Bossea
(825 m, 0:25 ore da
Fontane).
Considerazioni estemporanee. In questo tracciato ci
si imbatte in ben (o almeno) cinque differenti segnavia/denominazioni:
il Sentiero Balcone Monregalese, che dubito percorrerò mai (qualcuno che legge lo ha percorso?);
il Sentiero numero 4, che par di rimembrare fosse una numerazione autoctona dei
sentieri di Frabosa soprana, ma posso sbagliarmi; il Percorso delle
Terre del Kye n.3, praticamente introvabile online e da non confondere con
i Sentieri del Kye+, di Roccaforte; il Sentiero dell'Ecomuseo di Case Ubbé,
ormai perso come avrete letto sopra; e, per finire, il recente Sentiero della Luce...
Accessi
Da Torre Mondovì si risale la Valle Corsaglia
fino a Bossea. Il sentiero ha inizio alcune centinaia di metri più avanti,
ma l'unico parcheggio disponibile è a Bossea, dove conviene lasciare l'auto.
Note
A Fontane è possibile visitare il Museo etnografico Cesare Vinaj
che raccoglie testimonianze legate alla lavorazione di latte e castagne, alla
fienagione, alla preparazione di carbone e tessuti.
Pernottamento
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Cartografia
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Ultimo aggiornamento
Ultimo sopralluogo: Autunno 2024
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enrica
lunedì 27 maggio 2013
[ 79.21.*.*]
Purtroppo da case ubbè il sentiero (dell'ecomuseo, n.d.r.) diventa una labile traccia tra la vegetazione, il castagneto è in stato di totale abbandono, un incendio (doloso?) ha arrostito la scapita e diversi castagni, i pannelli o sono distrutti o in pessimo stato… l'impressione generale che se ne trae è una desolazione infinita...
AlpiCuneesi
lunedì 16 novembre 2024
[ 79.21.*.*]
Solo a scanso di equivoci, il commento di Enrica si riferisce al sentiero dell'Ecomuseo di Case Ubbé, che coincideva con l'inizio di questo itinerario. Con l'abbandono di fatto di quel sentiero, ho riscritto questa scheda per descrivere il Sentiero della Luce.
enrica
lunedì 27 maggio 2013
[ 79.21.*.*]
Purtroppo da case ubbè il sentiero (dell'ecomuseo, n.d.r.) diventa una labile traccia tra la vegetazione, il castagneto è in stato di totale abbandono, un incendio (doloso?) ha arrostito la scapita e diversi castagni, i pannelli o sono distrutti o in pessimo stato… l'impressione generale che se ne trae è una desolazione infinita...
AlpiCuneesi
lunedì 16 novembre 2024
[ 79.21.*.*]
Solo a scanso di equivoci, il commento di Enrica si riferisce al sentiero dell'Ecomuseo di Case Ubbé, che coincideva con l'inizio di questo itinerario. Con l'abbandono di fatto di quel sentiero, ho riscritto questa scheda per descrivere il Sentiero della Luce.
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