26.02 Ingresso di Cravadell'Oasi di Crava Morozzo - Lago di Morozzo - Lago di Crava - Ingresso di Cravadell'Oasi di Crava Morozzo
Ingresso di Cravadell'Oasi di Crava Morozzo (363 m) - Lago di Morozzo (383 m) - Lago di Crava (371 m) - Ingresso di Cravadell'Oasi di Crava Morozzo (363 m)
+72 / -72
Dislivello [m]
1:35 - 1:45
Tempo [h:mm]
6499
Distanza [m]
T
Difficoltà
Tipologia
123456789101112
Periodo consigliato [mese]
L'Oasi di Crava Morozzo è un'area umida tutelata da una riserva naturale della
Regione Piemonte. Un bel sentiero la attraversa nella sua lunghezza, toccando marcite,
stagni e i due laghi di Crava e Morozzo. Il periodo ideale per la visita sono i mesi
di maggio e settembre, quando l'oasi si riempe di uccelli migratori, che usano quest'area per
la sosta.
Dall'Ingresso di Crava dell'Oasi di Crava Morozzo
(363 m) una comoda mulattiera inerbita conduce ad un vicino bivio:
si lascia a sinistra una pista sterrata (chiusa da una sbarra) che
riporta sulla strada asfaltata e si continua a destra.
Quando la mulattiera termina, si procede a destra nel fitto bosco, su un
comodo sentiero
12,
trascurando poco dopo il bivio a destra con il sentiero per il
Lago di Crava,
utilizzato per il rientro.
Il ramo di destra costituisce il percorso obbligatorio in caso
di forti piogge, quando sussiste il rischio di allagamento del sentiero
principale, che si tiene invece poco più a bassa quota nei pressi del
Fiume Pesio.
Il sentiero prosegue pressoché in piano e arriva a
scavalcare su un ponte in legno un canale al servizio delle centrali
idroelettriche dell'ENEL.
Le centrali Crava 1 e Crava 2, realizzate nel decennio del 1920, dopo
alcuni passaggi di mano vengono acquisite dall'ENEL con la nazionalizzazione
del 1963.
La centrale Crava 1, alimentata dall'acqua accumulata nel
Bacino di San Quirico
(o Lago di Morozzo),
di 55.00 mc di capacità, è stata costruita sulle sponde del
Lago di Crava
e produce circa 2,28 MWh all'anno.
Il
Lago di Crava,
della capacità di circa 50.000 mc, viene utilizzato come bacino di
restituzione dalla centrale Crava 1 e come bacino di carico
per la centrale Crava 2, alla quale è collegato da una condotta in pressione.
Il rilascio di questa seconda centrale avviene direttamente nell'alveo del
Fiume Pesio.
L'impianto ha una produzione annua di 1,8 MWh.
[Pannello informativo in loco]
Serpeggiando nel bosco, il sentiero giunge ad immettersi su una pista sterrata,
che si segue verso destra (di fatto si continua diritti).
La pista compie un tornante verso destra e si immette su una più
agevole strada sterrata.
Si va a sinistra (il ramo di destra, obbligatorio in caso di allagamenti,
verrà utilizzato al ritorno) e si costeggiano a lungo i resti di un alto
muro di cinta in pietra e mattoni.
Quando si arriva in prossimità della
Cascina La Riva,
la strada si biforca: si ignora il ramo di destra
che sale a
Crava
e ci si tiene a sinistra.
Si incontra quasi subito, a destra, il primo punto d'osservazione,
un capanno parzialmente sommerso (dove è possibile osservare carpe
e anatidi molto da vicino...)
3,
seguito a poca distanza da un'area attrezzata con tavoli da pic-nic.
Con un lungo rettilineo la sterrata costeggia la zona degli stagni, habitat
ideale per gli anfibi, ed incontra un secondo punto d'osservazione.
Il terzo punto d'osservazione, un grosso capanno che si affaccia su uno stagno,
si trova dopo una svolta a destra della rotabile; poco oltre, lasciata una pista sterrata
che si stacca a destra, la strada giunge nella zona del
Centro Visite della LIPU
4.
La Riserva naturale di Crava Morozzo, più nota come
Oasi di Crava Morozzo,
è una delle poche zone umide del Piemonte meridionale. Nasce nel 1979
come Oasi della LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) e nel 1978
diventa una Riserva naturale della Regione Piemonte.
L'oasi costituisce un importante habitat per lo svernamento e la nidificazione
dell'avifauna, in particolare quella acquatica; ma è anche un importante luogo di sosta
per le specie migratorie, che qui sostano nei loro spostamenti tra
l'Africa o il sud dell'Europa e i paesi nord europei.
Curiosamente, questo habitat non è di origine naturale ma antropica.
I due laghi presenti, sono in realtà bacini artificiali realizzati dall'ENEL
negli anni Venti del '900 al servizio di due centrali idroelettriche.
Con la trasformazione in oasi prima, e riserva poi, sono state create artificialmente
ulteriori stagni e zone umide per ampliare e aumentare gli habitat presenti.
Ad oggi si contano nell'oasi circa 200 specie di uccelli, un terzo delle
quali nidificanti, oltre a diverse specie di anfibi.
[Pannello informativo in loco]
Appena prima del grosso edificio, un sentiero a sinistra conduce a
tre punti d'osservazione, due per lo
Stagno Paradiso,
e il rimanente sullo stagno incontrato in precedenza.
Dopo la raccomandata deviazione, si torna sui propri passi, si riprende la strada
abbandonata poco prima e si trascura subito a destra una pista sterrata diretta al
Lago di Morozzo.
La strada
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sfila a fianco della foresteria dell'area protetta
6
(altri punti d'osservazione ai due lati della casa) e giunge ad un bivio,
non troppo evidente, con un sentiero sulla destra.
La prosecuzione del percorso avviene lungo questo sentiero, ma prima
conviene continuare ancora per una quarantina di metri e arrivare al
punto di osservazione
1112
situato al termine del
Lago di Morozzo
(383 m, 0:45 - 0:50 ore
dall'Ingresso di Crava dell'Oasi di Crava Morozzo),
raggiungibile con una breve digressione verso destra dalla sterrata.
Da questo punto, se si resta sulla strada, in circa 250 metri si
arriva ad un bivio a destra con una mulattiera (ridotta, inizialmente, a poco più
di un sentiero). La mulattiera sale nel bosco con pochi lunghi tornanti ed arriva
all'Ingresso di Morozzo dell'Oasi di Crava Morozzo
(Dislivello: +41/-2 m; Dislivello A/R: +43/-43 m; Tempo: 0:15 - 0:20 ore; Tempo A/R: 0:30 - 0:35 ore; Difficoltà: T; Distanza: 960 m).
Tornati all'ultimo bivio, si imbocca il sentiero, ora a sinistra, che
costeggia il lago. Un po' invaso dalla vegetazione nel primo tratto,
il sentiero rientra nel bosco, tocca due punti di osservazione affacciati sul
Lago di Morozzo78910,
e si immette su una pista sterrata.
Andando a sinistra sulla carrareccia si incontra il bivio a destra
con il sentiero per l'ultimo punto di osservazione sul
Lago di Morozzo.
La pista invece si dirige sul ponte sul lago, dove oltre un ennesimo punto di osservazione
il transito anche pedonale è interdetto.
Si svolta a destra e si torna velocemente al
Centro Visite della LIPU.
Si segue allora a ritroso, e a lungo, l'agevole strada sterrata già percorsa, fino
all'alto muro di cinta in pietre e mattoni. Poco oltre, si lascia a destra la
pista sterrata seguita all'andata e si continua diritti, sul percorso obbligatorio
in caso di allagamenti.
La strada sterrata si allunga tra il bosco e i campi coltivati e arriva al bivio,
a destra, con un sentiero.
Imboccato il sentiero, si scavalca con una scala in metallo il canale scolmatore del
Lago di Crava,
poi si segue verso sinistra il canale fin sulle sponde dello specchio d'acqua
artificiale.
Qui comincia una pianeggiante pista inerbita che si biforca poco oltre: il ramo di sinistra
porta ad un punto di osservazione e in riva al
Lago di Crava
(371 m, 0:35 - 0:45 ore dal
Lago di Morozzo);
il ramo di destra verso l'uscita dall'Oasi.
Dopo la consigliata deviazione, si continua a destra fino al termine della pista sterrata;
si svolta allora a destra su un evidente sentiero che porta in breve ad un altro sentiero,
già utilizzato nella parte iniziale dell'itinerario.
Lo si segue verso sinistra e si ritorna
all'Ingresso di Crava dell'Oasi di Crava Morozzo
(363 m, 0:15 ore dal
Lago di Crava).
Accessi
Dall'uscita di Carrù dell'autostrada A6 si seguono le indicazioni
per Crava. A Crava si svolta a sinistra per Rocca de' Baldi, trovando l'ingresso (lato Crava) dell'Oasi
di Crava Morozzo a destra della carreggiata, nei pressi del Mulino di Pesio, appena prima del
ponte stradale sul Fiume Pesio. All'ingresso dell'oasi sono disponibili alcuni posti
auto su uno slargo sterrato.
Note
L'Oasi di Crava Morozzo ha due ingressi (oltre a quello per disabili e residenti), uno
da Morozzo e l'altro da Crava. Il primo è più frequentato e dispone di un ampio parcheggio, il secondo
più defilato e con un parcheggio ben più piccolo. Si è scelto di descrivere l'itinerario
entrando dal lato di Crava perché il percorso per raggiungere i laghi e gli stagni, oltre ad essere tutto
pianeggiante, è anche più piacevole.
Pernottamento
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Cartografia
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Ultimo aggiornamento
Ultimo sopralluogo: Estate 2021
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