26.01 Il Parco fluviale Gesso-Stura e la sua città: Casa del Fiume - Santuario della Madonnadegli Angeli - Casa del Fiume
Il Parco fluviale Gesso-Stura e la sua città: Casa del Fiume (510 m) - Via Roma (536 m) - Piazza Galimberti (538 m) - Santuario della Madonnadegli Angeli (568 m) - Casa del Fiume (510 m)
+95 / -95
Dislivello [m]
2:15 - 2:30
Tempo [h:mm]
9034
Distanza [m]
T
Difficoltà
Tipologia
123456789101112
Periodo consigliato [mese]
Biglietto da visita del Parco fluviale Gesso e Stura, questo itinerario, denominato
"Il Parco e la sua città", unisce sapientemente una visita al centro storico di
Cuneo con una passeggiata lungo il greto del Fiume Gesso. Si svolge in parte su asfalto
(per diversi chilometri però chiuso al traffico privato) e in parte su una pianeggiante
quanto agevole strada sterrata. Si tratta di un ottimo anello per iniziare a scoprire Cuneo
e per conoscere il bel parco fluviale che letteralmente abbraccia la città.
Dal posteggio presso la
Casa del Fiume
(508 m)
2
si sale in Via Porta Mondovì e si va a destra, fino al vicino
ascensore panoramico a cremagliera
7.
Nel caso l'impianto non sia in funzione, è possibile
utilizzare una scalinata un centinaio di metri più avanti.
All'uscita dall'ascensore una palina segnavia per il 'Centro Storico'
8
indica la direzione da seguire: prima Corso Garibaldi, quindi la bellissima
Piazza Galimberti
1,
che si attraversa verso destra per andare ad imboccare la pedonale
Via Roma
3,
nel cuore del centro storico di
Cuneo.
Medaglia d'Oro al Valor Militare e Medaglia d'oro della Resistenza, proclamato Eroe
nazionale dal CLN piemontese,
Duccio Galimberti
fu la figura più importante della Resistenza in Piemonte.
Laureato in Giurisprudenza a Torino, poi penalista stimato, svolse il servizio di leva
come soldato semplice per non doversi iscriversi al partito fascista, come richiesto
agli allievi delle scuole ufficiali.
A seguito della destituzione di Mussolini, il 26 luglio del 1943 tenne un famoso discorso per arringare
la folla dalla finestra del suo studio che dava sull'allora Piazza Vittorio (divenuta poi
Piazza Galimberti in suo onore).
Tre giorni l'armistizio dell'8 settembre, Duccio, assieme a Dante Livio Bianco e altri dieci
amici si trasferì in Valle Gesso, dove costituì il nucleo originario della banda partigiana Italia Libera,
prima formazione delle future Brigate Giustizia e Libertà.
Arrestato in seguito a una delazione, venne ucciso il 3 dicembre 1944; la sua salma fu
abbandonata in un campo vicino a Centallo.
Si segue Via Roma fino al palazzo del Municipio
4,
dove si svolta a sinistra in Via Santa Maria. Si continua fino all'ingresso del
Museo Civico di Cuneo, realizzato negli edifici del
Complesso monumentale di San Francesco5,
ora secolarizzato.
Davanti al museo si svolta ancora a sinistra, in Via Santa Croce,
superando la Biblioteca Civica e l'omonima
Chiesa di Santa Croce6.
La lunga viuzza termina in un posteggio: si volge leggermente a destra per
poi continuare a sinistra ai margini dell'ampia Piazza Foro Boario,
recentemente recuperata con importanti lavori di riqualificazione.
Giunti in Via Pascal, si svolta a sinistra per tornare in Piazza Galimberti.
La si attraversa per intero verso destra, questa volta in direzione opposta
a quanto già fatto, e si imbocca Corso Nizza.
Si percorre la trafficata arteria fino alla caratteristica
Chiesa del Sacro Cuore di Gesù;
all'isolato successivo si prende a sinistra Corso Brunet,
seguendolo fino al suo termine in Viale degli Angeli.
Il bel viale, caratterizzato da due controviali anch'essi alberati
10,
inizia qui ad essere solo pedonale. Lo si percorre piacevolmente verso destra,
fino ai Giardini Lalla Romano, che si attraversano in diagonale fino a sbucare in
Via Felici.
E' questa una piccola digressione dal percorso ufficiale de 'Il Parco e
la sua città', che invece prevede di raggiungere direttamente il
Santuario della Madonna degli Angeli
e poi tornare sui propri passi.
La deviazione proposta evita semplicemente di andare avanti e indietro.
Si continua a sinistra, arrivando in breve al posteggio di Via Invernizio, dove si svolta
a sinistra. Alla rotonda ci si tiene ancora a sinistra in Via Mistral, già fiancheggiando
il complesso del
Santuario della Madonna degli Angeli
(563 m, 1:25 - 1:35 ore dalla
Casa del Fiume)
9.
Giovanni Tortelli
di
Gaiola,
proprietario del terreno, edifica in questo luogo una cappella dedicata inizialmente alla
Vergine Maria anche se, per i molti favori concessi, la cappella diviene presto nota come
Madonna delle Grazie.
Nel 1411, chiesto il permesso di abitarvi al Tortelli,
un sacerdote spagnolo di nome Alfonso Calindres, di passaggio dopo un
un pellegrinaggio a Roma e colpito dalla bellezza del luogo,
vi si insedia stabilmente assieme ad altri sacerdoti suoi compagni,
modificando anche il nome della cappella in
Madonna degli Angeli.
Con l'arrivo anche dei frati francescani dalla non lontana chiesa di San Michele, demolita
per allargare le mura difensive della città, il Tortelli nel 1436 dona la proprietà del terreno
all'Ordine Francescano. Nel 1450 il romitorio venne elevato a convento, il primo di quest'ordine in
Piemonte.
La forma attuale del santuario, a croce latina con cupola ottagonale, è databile alla metà
del Settecento ad opera del conte Vittorio Caissotti e del figlio Francesco Antonio Giacinto.
Al suo interno sono conservate le spoglie del beato Angelo Carletti e di
Duccio Galimberti, eroe cittadino della Resistenza.
[Piemonte Sacro, Santuario Madonna degli Angeli]
[Wikipedia, Santuario Madonna degli Angeli]
Di fronte al santuario si riprende l'ormai noto Viale degli Angeli, anche se in senso opposto,
e si percorrono i circa 150 metri che portano alla Calà Gino Giordanengo, uno degli ingressi del
Parco fluviale Gesso e Stura
11.
La discesa, e l'annesso percorso tematico, sono dedicati a
Gino Giordanengo,
già direttore dell'Ente Provinciale per il Turismo, personaggio legatissimo
alla città e ai fiumi che la abbracciano.
Si svolta dunque a destra, sulla discesa asfaltata chiusa al traffico, fino a portarsi quasi al
livello del
Fiume Gesso.
La strada diventa sterrata e raggiunge un bivio: lasciata a destra la diramazione per
Borgo San Dalmazzo, si continua sul ramo di sinistra.
Si sfila subito la grande "Area Relax del Santuario degli Angeli"
12,
un bel parco attrezzato, procedendo con lievi saliscendi vicini al greto del fiume
13.
La strada sterrata passa sotto il nuovo Viadotto della Pace
14,
poi lascia a sinistra i sentieri che conducono al 'Percorso didattico sulle farfalle'.
Il tracciato ad anello, della lunghezza di circa 300 metri ed arricchito con
pannelli informativi, visto dall'alto raffigura esso stesso una farfalla.
Sono ben 52 le specie di lepidotteri censite nel Parco fluviale Gesso e Stura, in gran parte comuni
ma con qualche rarità, come la Maculinea arion, nella liste delle specie tutelate
a livello europeo.
Poco più avanti si trascurano a sinistra anche i due accessi al 'Bike Park' e si procede innanzi
fino ad una svolta bruca a sinistra della strada, dove si lascia di fronte una pista
sterrata. Dopo una cinquantina di metri si incontra un'altra biforcazione: si ignora
la sterrata di fronte e di svolta a destra, riprendendo indicativamente una direzione
parallela al corso del fiume.
Si sfilano ora una serie di impianti sportivi, con i campi da calcio che la fanno da padrone.
Al termine degli impianti, si abbandona definitivamente la strada sterrata che resta lungo il fiume
e si svolta a sinistra sulla stradina asfaltata
15
che riporta alla
Casa del Fiume
(508 m, 0:50 - 0:55 ore dal
Santuario della Madonna degli Angeli).
Accessi
Dall'uscita Cuneo Est dell'autostrada A33 si segue la Circonvallazione Bovesana
fino alla rotatoria che, a destra, immette su Via Savona. Dopo il ponte sul
Fiume Gesso, alla rotatoria, si svolta a sinistra in via Porta Mondovì
e si lascia l'auto nel grosso parcheggio a fianco degli impianti sportivi e
della sede del Parco fluviale Gesso e Stura. Vicino alla sede del parco
si trova anche la Casa del Fiume, centro di educazione ambientale.
Note
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Pernottamento
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Cartografia
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Ultimo aggiornamento
Ultimo sopralluogo: Autunno 2021
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