Itinerario 26.01

26.01 Il Parco fluviale Gesso-Stura e la sua città: Casa del Fiume - Santuario della Madonna degli Angeli - Casa del Fiume

Il Parco fluviale Gesso-Stura e la sua città: Casa del Fiume (510 m) - Via Roma (536 m) - Piazza Galimberti (538 m) - Santuario della Madonna degli Angeli (568 m) - Casa del Fiume (510 m)

+95 / -95

Dislivello [m]

2:15 - 2:30

Tempo [h:mm]

9034

Distanza [m]

T 

Difficoltà

Tipologia

123456789101112

Periodo consigliato [mese]

Biglietto da visita del Parco fluviale Gesso e Stura, questo itinerario, denominato "Il Parco e la sua città", unisce sapientemente una visita al centro storico di Cuneo con una passeggiata lungo il greto del Fiume Gesso. Si svolge in parte su asfalto (per diversi chilometri però chiuso al traffico privato) e in parte su una pianeggiante quanto agevole strada sterrata. Si tratta di un ottimo anello per iniziare a scoprire Cuneo e per conoscere il bel parco fluviale che letteralmente abbraccia la città.

Carta schematica - Itinerario 26.01

Mappa su base © OpenStreetMap contributors, SRTM; map style © OpenTopoMap - licenza CC-BY-SA

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Profilo altimetrico - Itinerario 26.01
A Da Casa del Fiume (508 m) a: Dislivello [m] Tempo [h:mm] Distanza [m] Difficoltà Segnavia
B Santuario della Madonna degli Angeli (563 m) +82 / -27(1) 1:25 - 1:35 5650 T =
C Casa del Fiume (508 m) +95 / -95(1) 2:15 - 2:30 9034 T =

(1) Circa un terzo del dislivello in salita è superato grazie all'ascensore panoramico a cremagliera.

Dal posteggio presso la Casa del Fiume (508 m) 2 si sale in Via Porta Mondovì e si va a destra, fino al vicino ascensore panoramico a cremagliera 7.

Nel caso l'impianto non sia in funzione, è possibile utilizzare una scalinata un centinaio di metri più avanti.

All'uscita dall'ascensore una palina segnavia per il 'Centro Storico' 8 indica la direzione da seguire: prima Corso Garibaldi, quindi la bellissima Piazza Galimberti 1, che si attraversa verso destra per andare ad imboccare la pedonale Via Roma 3, nel cuore del centro storico di Cuneo.

Medaglia d'Oro al Valor Militare e Medaglia d'oro della Resistenza, proclamato Eroe nazionale dal CLN piemontese, Duccio Galimberti fu la figura più importante della Resistenza in Piemonte. Laureato in Giurisprudenza a Torino, poi penalista stimato, svolse il servizio di leva come soldato semplice per non doversi iscriversi al partito fascista, come richiesto agli allievi delle scuole ufficiali. A seguito della destituzione di Mussolini, il 26 luglio del 1943 tenne un famoso discorso per arringare la folla dalla finestra del suo studio che dava sull'allora Piazza Vittorio (divenuta poi Piazza Galimberti in suo onore). Tre giorni l'armistizio dell'8 settembre, Duccio, assieme a Dante Livio Bianco e altri dieci amici si trasferì in Valle Gesso, dove costituì il nucleo originario della banda partigiana Italia Libera, prima formazione delle future Brigate Giustizia e Libertà. Arrestato in seguito a una delazione, venne ucciso il 3 dicembre 1944; la sua salma fu abbandonata in un campo vicino a Centallo.

[Wikipedia, Duccio Galimberti]
[ANPI, Duccio Galimberti]

Si segue Via Roma fino al palazzo del Municipio 4, dove si svolta a sinistra in Via Santa Maria. Si continua fino all'ingresso del Museo Civico di Cuneo, realizzato negli edifici del Complesso monumentale di San Francesco 5, ora secolarizzato.
Davanti al museo si svolta ancora a sinistra, in Via Santa Croce, superando la Biblioteca Civica e l'omonima Chiesa di Santa Croce 6. La lunga viuzza termina in un posteggio: si volge leggermente a destra per poi continuare a sinistra ai margini dell'ampia Piazza Foro Boario, recentemente recuperata con importanti lavori di riqualificazione.
Giunti in Via Pascal, si svolta a sinistra per tornare in Piazza Galimberti. La si attraversa per intero verso destra, questa volta in direzione opposta a quanto già fatto, e si imbocca Corso Nizza. Si percorre la trafficata arteria fino alla caratteristica Chiesa del Sacro Cuore di Gesù; all'isolato successivo si prende a sinistra Corso Brunet, seguendolo fino al suo termine in Viale degli Angeli.
Il bel viale, caratterizzato da due controviali anch'essi alberati 10, inizia qui ad essere solo pedonale. Lo si percorre piacevolmente verso destra, fino ai Giardini Lalla Romano, che si attraversano in diagonale fino a sbucare in Via Felici.

E' questa una piccola digressione dal percorso ufficiale de 'Il Parco e la sua città', che invece prevede di raggiungere direttamente il Santuario della Madonna degli Angeli e poi tornare sui propri passi. La deviazione proposta evita semplicemente di andare avanti e indietro.

Si continua a sinistra, arrivando in breve al posteggio di Via Invernizio, dove si svolta a sinistra. Alla rotonda ci si tiene ancora a sinistra in Via Mistral, già fiancheggiando il complesso del Santuario della Madonna degli Angeli (563 m, 1:25 - 1:35 ore dalla Casa del Fiume) 9.

Giovanni Tortelli di Gaiola, proprietario del terreno, edifica in questo luogo una cappella dedicata inizialmente alla Vergine Maria anche se, per i molti favori concessi, la cappella diviene presto nota come Madonna delle Grazie. Nel 1411, chiesto il permesso di abitarvi al Tortelli, un sacerdote spagnolo di nome Alfonso Calindres, di passaggio dopo un un pellegrinaggio a Roma e colpito dalla bellezza del luogo, vi si insedia stabilmente assieme ad altri sacerdoti suoi compagni, modificando anche il nome della cappella in Madonna degli Angeli.
Con l'arrivo anche dei frati francescani dalla non lontana chiesa di San Michele, demolita per allargare le mura difensive della città, il Tortelli nel 1436 dona la proprietà del terreno all'Ordine Francescano. Nel 1450 il romitorio venne elevato a convento, il primo di quest'ordine in Piemonte.
La forma attuale del santuario, a croce latina con cupola ottagonale, è databile alla metà del Settecento ad opera del conte Vittorio Caissotti e del figlio Francesco Antonio Giacinto.
Al suo interno sono conservate le spoglie del beato Angelo Carletti e di Duccio Galimberti, eroe cittadino della Resistenza.

[Piemonte Sacro, Santuario Madonna degli Angeli]
[Wikipedia, Santuario Madonna degli Angeli]

Di fronte al santuario si riprende l'ormai noto Viale degli Angeli, anche se in senso opposto, e si percorrono i circa 150 metri che portano alla Calà Gino Giordanengo, uno degli ingressi del Parco fluviale Gesso e Stura 11.

La discesa, e l'annesso percorso tematico, sono dedicati a Gino Giordanengo, già direttore dell'Ente Provinciale per il Turismo, personaggio legatissimo alla città e ai fiumi che la abbracciano.

Si svolta dunque a destra, sulla discesa asfaltata chiusa al traffico, fino a portarsi quasi al livello del Fiume Gesso. La strada diventa sterrata e raggiunge un bivio: lasciata a destra la diramazione per Borgo San Dalmazzo, si continua sul ramo di sinistra. Si sfila subito la grande "Area Relax del Santuario degli Angeli" 12, un bel parco attrezzato, procedendo con lievi saliscendi vicini al greto del fiume 13. La strada sterrata passa sotto il nuovo Viadotto della Pace 14, poi lascia a sinistra i sentieri che conducono al 'Percorso didattico sulle farfalle'.

Il tracciato ad anello, della lunghezza di circa 300 metri ed arricchito con pannelli informativi, visto dall'alto raffigura esso stesso una farfalla. Sono ben 52 le specie di lepidotteri censite nel Parco fluviale Gesso e Stura, in gran parte comuni ma con qualche rarità, come la Maculinea arion, nella liste delle specie tutelate a livello europeo.

Poco più avanti si trascurano a sinistra anche i due accessi al 'Bike Park' e si procede innanzi fino ad una svolta bruca a sinistra della strada, dove si lascia di fronte una pista sterrata. Dopo una cinquantina di metri si incontra un'altra biforcazione: si ignora la sterrata di fronte e di svolta a destra, riprendendo indicativamente una direzione parallela al corso del fiume.
Si sfilano ora una serie di impianti sportivi, con i campi da calcio che la fanno da padrone. Al termine degli impianti, si abbandona definitivamente la strada sterrata che resta lungo il fiume e si svolta a sinistra sulla stradina asfaltata 15 che riporta alla Casa del Fiume (508 m, 0:50 - 0:55 ore dal Santuario della Madonna degli Angeli).

Accessi

Dall'uscita Cuneo Est dell'autostrada A33 si segue la Circonvallazione Bovesana fino alla rotatoria che, a destra, immette su Via Savona. Dopo il ponte sul Fiume Gesso, alla rotatoria, si svolta a sinistra in via Porta Mondovì e si lascia l'auto nel grosso parcheggio a fianco degli impianti sportivi e della sede del Parco fluviale Gesso e Stura. Vicino alla sede del parco si trova anche la Casa del Fiume, centro di educazione ambientale.

Note

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Pernottamento

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Cartografia

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Ultimo aggiornamento

Ultimo sopralluogo: Autunno 2021

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1 - Piazza Galimberti (2012)
1 - Piazza Galimberti (2012)
12 - L'area relax sotto al Santuario della Madonna degli Angeli (2021)
12 - L'area relax sotto al Santuario della Madonna degli Angeli (2021)
7 - La vista dall'interno dell'ascensore panoramico (2021)
7 - La vista dall'interno dell'ascensore panoramico (2021)
3 - Via Roma (2012)
3 - Via Roma (2012)
11 - L'ingresso al Parco fluviale Gesso e Stura da Viale degli Angeli (2021)
11 - L'ingresso al Parco fluviale Gesso e Stura da Viale degli Angeli (2021)
14 - Il Viadotto della Pace sulla strada Est-Ovest di Cuneo (2021)
14 - Il Viadotto della Pace sulla strada Est-Ovest di Cuneo (2021)
6 - La Chiesa di Santa Croce a Cuneo (2021)
6 - La Chiesa di Santa Croce a Cuneo (2021)
15 - Pannelli informativi sul Parco fluviale Gesso e Stura (2021)
15 - Pannelli informativi sul Parco fluviale Gesso e Stura (2021)
13 - Il Monte Besimauda e il greto del Fiume Gesso (2021)
13 - Il Monte Besimauda e il greto del Fiume Gesso (2021)
2 - La 'Casa del Fiume', partenza dell'itinerario (2021)
2 - La 'Casa del Fiume', partenza dell'itinerario (2021)
4 - Il Palazzo del Municipio a Cuneo (2021)
4 - Il Palazzo del Municipio a Cuneo (2021)
9 - Il Santuario della Madonna degli Angeli a Cuneo (2021)
9 - Il Santuario della Madonna degli Angeli a Cuneo (2021)
10 - Viale degli Angeli, diventata area pedonale (2021)
10 - Viale degli Angeli, diventata area pedonale (2021)
5 - Il Complesso monumentale di San Francesco, che ospita il Museo Civico di Cuneo (2021)
5 - Il Complesso monumentale di San Francesco, che ospita il Museo Civico di Cuneo (2021)
8 - La palina segnavia all'uscita dell'ascensore panoramico a cremagliera (2021)
8 - La palina segnavia all'uscita dell'ascensore panoramico a cremagliera (2021)