15.15 Genzana - Colle del Rastel - Monte Peyron - Chianale
Genzana (1673 m) - Colle del Rastel (2376 m) - Monte Peyron (2405 m) - Lago delle Torrette (2189 m) - Chianale (1784 m)
+828 / -717
Dislivello [m]
4:00 - 4:30
Tempo [h:mm]
9680
Distanza [m]
E
Difficoltà
Tipologia
Periodo consigliato [mese]
Anche se con con qualche problema nel rintracciare il percorso, questo itinerario poco frequentato riserva inaspettate sorprese: prima fra tutte il Monte Peyron, vero terrazzo panoramico sull'alta Valle Varaita e sul Monviso. Poi una cascatella, un laghetto, un masso con incisioni rupestri, bei lariceti e lo splendido borgo di Chianale. La mancanza di segnaletica verticale, i numerosi bivi e i tratti di sentiero poco evidenti possono tuttavia creare problemi di orientamento. Concatenando questo itinerario con il 15.16 è possibile rientrare a Genzana chiudendo un anello.
Mappa su base © OpenStreetMap contributors, SRTM; map style © OpenTopoMap - licenza CC-BY-SA
A | Da Genzana (1673 m) a: | Dislivello [m] | Tempo [h:mm] | Distanza [m] | Difficoltà | Segnavia |
---|---|---|---|---|---|---|
B | Colle del Rastel (2376 m) | +724 / -21 | 2:05 - 2:25 | 3967 | E | U70 » U15 » U57 |
C | Monte Peyron (2405 m) | +766 / -34 | 2:15 - 2:35 | 4374 | E | = |
D | Lago delle Torrette (2189 m) | +828 / -312 | 3:05 - 3:30 | 7097 | E | = » U57 |
E | Chianale (1784 m) | +828 / -717 | 4:00 - 4:30 | 9680 | E | U57 » = |
Presso la marcata curva che la strada per
Chianale
compie in corrispondenza della frazione
Genzana di Pontechianale
(1673 m),
una stradina asfaltata si stacca a sinistra della carreggiata.
Costeggiata una abitazione, la strada diventa sterrata e scende ad attraversare
Torrente Fiutrusa
su ponte in cemento.
Oltre il ponte si ignora il sentiero a sinistra che guada un rio e scende a
Pontechianale
(segnavia U70),
e si prosegue a destra, ora su ampia mulattiera in decisa salita
(sempre segnavia U70)
1.
Lasciato a destra il sentiero per
Chianale
(segnavia U70), la ripida ascesa (segnavia U15)
prosegue ancora per un buon tratto.
La mulattiera quindi spiana, sfila sotto la
Grangia Barbella,
poi riprende in leggera salita e taglia a lungo
in costa i pendii a picco sul sottostante
Torrente Fiutrusa
12,
tra prati e radi larici.
Il mezzacosta conduce sul fondo idrico del vallone, proprio ai piedi delle
Grange dei Russi
13.
Trascurando la traccia che sale a destra alle grange, si attraversa a guado
il torrente e ci si porta sulla destra orografica del vallone. Dopo una breve ma
ripida salita con stretti tornanti si passa un rio e si incontra un bivio:
il sentiero più marcato, a sinistra, si dirige verso il
Colle del Lupo
(segnavia U17), il
Passo di Fiutrusa
(segnavia U15)
e il
Colle del Bondormir
(segnavia U16);
quello di destra, meno evidente, punta al
Colle del Rastel
(segnavia U57).
Imboccata quest'ultima direzione, si torna in breve sul fondo idrico del vallone,
attraversando nuovamente il torrente con un guado, un po' ostico in presenza di
molta acqua. Appena oltre il torrente si incontrano due diramazioni a sinistra
che riportano sul segnavia U15.
Dopo il guado di un altro piccolo affluente, il sentiero volge a destra e punta a nord.
La traccia, poco evidente e con radi e sbiaditi segnavia, sale decisa lungo pendii erbosi
2,
tra erba, roccette affioranti e qualche larice.
Abbandonati gli ultimi alberi, il sentiero traversa per breve tratto pendii pascolivi,
quindi riprende una ripida salita a tornanti.
In questo tratto di salita risulta difficoltoso seguire il sentiero per la presenza di numerose tracce lasciate dagli animali al pascolo e, talora, per l'esiguità della traccia. Anni addietro, le tacche segnavia bianco/rosse erano state coperte con vernice rossa, e sulle rocce si trovavano anche numerose scritte come "Danger", "Privato" o "Pericolo", oltre a parecchie frecce rosse assortite (forse per tenere gli escursionisti lontano dai pascoli). Queste scritte sono ora in parte scomparse o scolorite, ma stessa sorte hanno subito diverse tacche segnavia bianco-rosse "ufficiali", richiedendo una certa attenzione per restare sul tracciato del sentiero che conduce al Colle del Rastel.
Terminati i tornanti, si continua la ripida ascesa su traccia
3,
puntando alla base delle propaggini rocciose di
Monte Peyron
(le rocce evidenti che si ergono dal pendio prativo in realtà non sono
la vetta del monte, che si trova poco a destra).
Con una brusca svolta a sinistra (ovest nord-ovest), il sentiero traversa il
pendio pascolivo poi, girando a destra, raggiunge infine il
Colle del Rastel
(2376 m, 2:05 - 2:25 ore da
Genzana di Pontechianale)
4.
Al valico si tralascia sia la traccia a sinistra per la
Cima di Bardia
(palina per la Croce de Bardio)
sia il sentierino che divalla sul versante opposto, che
si utilizzerà per la discesa su
Chianale.
Si prende invece a destra (est) l'evidente sentierino che, con un leggero
saliscendi sul crinale erboso, raggiunge in pochi minuti la panoramica vetta del
Monte Peyron
(2405 m, 0:10 ore dal
Colle del Rastel)
56,
dove la vista spazia dal
Monviso
al sottostante
Lago di Castello.
Tornati al colle, si imbocca il sentierino, ora a destra, che taglia ripidi versanti in
discesa abbastanza ripida tra ontani e salici.
Con un lungo traverso a mezzacosta in leggera discesa
7
il sentiero passa l'impluvio del
Cumbal Cialvet,
poi spiana e supera anche il
Cumbal Cugn Lung).
Aggirato un costone, si arriva in piano all'impluvio del
Cumbal del Brous,
oltre il quale bisogna prestare un pizzico di attenzione
ad un breve tratto interessato da un movimento franoso e poco protetto.
Superato un costone, si entra nel lariceto inframezzato da radure,
e si scende di nuovo abbastanza ripidi su buon sentiero verso il fondo idrico
del più ampio
Cumbal Tirabuc.
Appena oltre un breve tratto in frana, causato da un piccolo rio, in una radura del lariceto si incontra un grosso masso piatto a destra del sentiero, sul quale si trovano alcune coppelle ed altre incisioni rupestri 8, assieme a numerose scritte più recenti attribuibili verosimilmente a pastori.
Giunti all'impluvio, si supera l'immancabile piccolo rio e si tralascia subito a destra
un sentierino segnalato per
Chianale.
Poco oltre, presso un gias, il sentiero si biforca ancora: si gira bruscamente a destra,
ignorando la traccia che continua innanzi.
Di nuovo tra i passaggi del bestiame, che confondono non poco, il sentiero
9
perde leggermente quota, piega a sinistra e si porta sulla sponda del minuscolo
Lago delle Torrette
(non nominato su molta cartografia, 2189 m circa,
0:50 - 0:55 ore dal
Monte Peyron)
1014,
visibile solo all'ultimo istante e adagiato ai piedi delle riattate
Grange Torrette.
Oltre il laghetto si trova un ampio sentiero, con il quale ci si cala
piuttosto ripidi con una infinita serie di stretti tornanti nel fitto lariceto.
La lunghissima discesa termina solo nei pressi del fondo del
Valle Varaita, quando ci si immette su una carrareccia inerbita.
La carrareccia diventa sterrata e infine raggiunge una stradina asfaltata:
a sinistra, la strada si dirige verso il
Col Longet
e il
Colle di Saint Veran,
a destra al ponte sul
Torrente Varaita
ed alla statale del
Colle dell'Agnello.
Si ignorano però ambo le possibilità: proprio nel punto in cui ci si immette sull'asfalto,
infatti, si stacca a destra anche un sentierino, che si allunga tra i prati
11
in direzione sud-est e raggiunge la sponda destra idrografica del
Torrente Varaita.
Qui ci si immette su una stradina sterrata, che restando in destra idrografica,
entra tra le case del bellissimo borgo di
Chianale
(1784 m, 0:55 - 1:00 ore dal
Lago delle Torrette)
15,
ove ha termine l'itinerario.
Proseguendo da Chianale con l'Itinerario 15.16, è possibile chiudere un anello e rientrare a Genzana di Pontechianale in circa un'ora.
Accessi
Da Costigliole Saluzzo si risale la Valle Varaita fino a Pontechianale, da dove si prosegue in direzione di Chianale fino alla frazione Genzana. Ai margini della piccola borgata, a destra della strada statale, si trova un posteggio per diverse auto. Il sentiero ha inizio una cinquantina di metri oltre, in direzione di Chianale, sul lato opposto (sinistro) della carreggiata.
Note
Gli attraversamenti del Torrente Fiutrusa e degli affluenti,
a seguito degli eventi alluvionali che hanno colpito la Provincia di Cuneo
nel Giugno 2008, erano abbastanza difficoltosi.
All'ultimo rilievo del sentiero, effettuato nel 2022, la situazione è
risultata nuovamente agevole; i guadi non presentano difficoltà
se non, eventualmente, con acqua particolarmente abbondante.
Tuttavia, si sconsiglia la percorrenza con scarsa visibilità, sia per l'assenza di
segnaletica verticale ai numerosi bivi (le tacche bianco-rosse non bastano a
capire di volta in volta la direzione da seguire) sia per i tratti in cui
il sentiero si confonde con le numerose tracce lasciate dagli animali al pascolo.
È consigliabile disporre e padroneggiare una buona carta escursionistica o, almeno,
sfruttare la traccia GPS.
Pernottamento
--
Cartografia
[Fra n.17] [AsF n.8] [IGC n.111] [IGC n.6]
I riferimenti dettagliati alle carte sono disponibili nella sezione Bibliografia.
Ultimo aggiornamento
Ultimo sopralluogo: Estate 2022
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anonimo
martedì 18 agosto 2009
[ 213.144.*.*]
Verissima la parte sulle scritte danger, pericolo e frecce dappertutto... non sapevo più dove andare... poi c'era un margaro che ha messo cavi elettrici per mucche sul sentiero... stava lì e mi guardava... bah... comunque alla fine sono arrivato al colle... ciao ciao
anonimo2
venerdì 19 agosto 2011
[ 79.11.*.*]
è stato difficile seguire il sentiero in alcuni punti, ma si arriva su senza grossi problemi.
Silvio
martedì 19 giugno 2012
[ 95.252.*.*]
Bella gita, primo tentativo ottobre 2011, partiti da Chianale, fallito per non aver trovato il sentiero per il colle, cambio programma per il Tour Real, secondo tentativo 16/06/2012 partiti da Pontechianale anche noi problemi con un margaro, eravamo chiaramente un fastidio, attraversato il torrente Fiutrusa, impossibile identificare il sentiero nella prima parte, la parte finale è un pochino meglio. Il giro e bello, ma!! silvio ed amici
m_fella
domenica 20 giugno 2021
[ 94.36.*.*]
2020 ho provato a raggiungere il col Rastel, sbagliato strada al bivio andando verso colle del lupo; accortomi ho camminato superando impluvi giungendo al colle stremato. Sono risceso verso Pontechianale. 2021 ho superato il torrente (attenzione, a meno di avere gambali, è meglio togliersi gli scarponcini e passare a piedi nudi, con le racchette). Riperso per mancanza di segnaletica. Dopo il Peyron sceso a Chianale percorrendo poi il tratto per tornare a Pontechianale. 5h30 di gran fatica.
AlpiCuneesi.it
giovedi 01 settembre 2022
[ 94.36.*.*]
Ci ho messo un po', ma viste le varie segnalazioni sulla difficoltà a trovare il sentiero, oggi ho completato la scheda di questo itinerario con la traccia GPS. Ora non avete più scuse :-)!
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