Si tratta di una antica miniera di ferro, abbandonata per la scarsità di materiale estratto, della quale è ancora possibile scorgere l'ingresso.
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+920 / -798
Dislivello [m]
5:15
Tempo [h:mm]
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Distanza [m]
E
Difficoltà
Tipologia
Periodo consigliato [mese]
I resti di una antica miniera e il panoramico sentiero di cresta che scende la Costa Sturana sono i due principali, ma non unici, motivi di interesse offerti da questo itinerario.
Mappa su base CTR Piemonte
A | Da Ponte Pelvo (1760 m) a: | Dislivello [m] | Tempo [h:mm] | Distanza [m] | Difficoltà | Segnavia |
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B | Colletto q.2660 (2660 m) | +920 / -20 | 2:45 | - | E | - |
C | Sant'Anna di Bellino (1882 m) | +920 / -798 | 5:15 | - | E | - |
Appena passato il ponte, si svolta a destra per salire nel Vallone di Camoscera 1 lungo una mulattiera tra muretti a secco (segnavia U24 e U25). Lasciato a sinistra il bivio per le Grange Reou, si passa il Torrente Reou (o Torrente di Camoscera) su ponte in cemento e si lascia ancora a sinistra il bivio per il Bric Rutund e il Colle della Bicocca (segnavia U24). Preso a destra per il Lago di Camoscera e l'Antica Miniera (segnavia U25), si sale abbastanza ripidi su mulattiera. Trascurato il bivio a sinistra per altre grange, si prosegue diritti sul sentiero che sale lungo la sponda destra orografica della valle, tra larici ed ontani verdi. Guadato il torrente e passata una bealera, ci si sposta ora sulla sinistra orografica, tra erba, detriti e radi larici. Attraversato un ampio pendio pascolivo (una indicazione riporta anche erroneamente il segnavia U30) in fase di ricolonizzazione da parte del lariceto 2, si sale decisi verso un colletto alla cima di un canale detritico inerbito. Superata questa strozzatura della valle si entra in una conca prativa 3 dove, presso un grosso masso, si lascia a sinistra il sentiero per il Lago di Camoscera, proseguendo a destra in direzione dell'Antica Miniera e di Costa Sturana. Superata una ripida china prativa fino ad una piccola conca, un'ulteriore ripida risalita tra rododendri su sentiero non troppo evidente e attraversato da numerose tracce, conduce ad un'ampia conca prativa circondata da detriti 4. Qui ci si sposta verso destra (SO) per salire a tornanti su uno stretto sentierino il pendio di magra erba e detriti, quindi si traversa fino alla conoide detritica che scende dal Colle delle Sagneres. Si prosegue la salita tra sfasciumi, sempre mantenendosi alla base delle pareti rocciose di Costa Sturana, superando anche alcune roccette. Più oltre, si incontrano i resti di una antica miniera 56 e di alcuni ricoveri usati dai minatori, costruiti aggrappati agli anfratti delle rocce.
Si tratta di una antica miniera di ferro, abbandonata per la scarsità di materiale estratto, della quale è ancora possibile scorgere l'ingresso.
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Oltre la miniera, una ripida salita tra terra e detriti raggiunge il panoramico colletto
sullo spartiacque tra il
Vallone di Camoscera e il
Vallone di Traversagn
78.
Sullo spartiacque si abbandona il sentiero U25 che, perso nella pietraia, raggiunge il
Colle delle Sagneres,
e si imbocca a destra il sentiero (segnavia U30) per il
Piano di Traversagn e
Sant'Anna di Bellino.
Il sentiero scende dolcemente poco sotto il filo di cresta di
Costa Sturana
9101113,
attraversando ora costoni prativi ora roccette e detriti
12.
Percorso un lungo tratto sostanzialmente pianeggiante in costa,
dove la cresta si allarga a formare un pianoro bisogna abbandonare la traccia che prosegue
diritta e scendere il pendio prativo verso O (il sentiero in questo tratto è in
parte ridotto a traccia e in parte profondamente inciso dalle acque di ruscellamento
e conviene scendere per prati).
Sul pianoro sottostante, il sentiero piega prima verso S,
per poi invertire direzione e scendere verso NO con un traverso che porta al
Colletto di Traversagn,
ai margini dell'ampio pianoro omonimo, punteggiato da numerose grange.
Lasciata a sinistra una fontana (in secca) ed una grangia
14,
si scende nel valloncello sottostante.
Tralasciata una traccia sulla sinistra, ci si sposta sulla destra orografica
scendendo tra rododendri, mirtilli ed ontani verdi.
Con vari tornanti e percorso tortuoso, tra rigogliosa vegetazione erbacea e macchie di ontani,
si raggiunge il fondo idrico principale del
Vallone di Traversagn.
Passato il torrente, si prosegue sulla sinistra orografica attraversando
detriti e piccoli affluenti finchè non ci si immette sulla strada sterrata
agro-pastorale che sale al
Piano di Traversagn.
La si segue verso destra, in discesa, eventualmente usufruendo delle numerose scorciatoie
che tagliano i tornanti finali, fino al posteggio a monte di
Sant'Anna di Bellino
15.
Seguendo la strada asfaltata che scende verso valle è possibile chiudere
l'anello e tornare al punto di partenza dell'itinerario.
Da Costigliole Saluzzo si risale la Valle Varaita fino all'abitato di Casteldelfino. Preso il bivio a sinistra per Bellino, si risale il vallone fin oltre la Borgata Chiazale quando sulla sinistra si trova il ponte in pietra, Ponte Pelvo, dove ha inizio l'itinerario.
Alcuni tratti dell'itinerario si svolgono su pietraia o su sentieri poco battuti e non sempre evidenti. Si sconsiglia la percorrenza in caso di scarsa visibilità o maltempo.
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Attenzione! L'ultimo sopralluogo effettuato risale a molti anni fa. Il sentiero può aver subito variazioni, risultare danneggiato o anche non più percorribile!
Ultimo sopralluogo: Estate 2005
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anonimo
lunedì 02 settembre 2013
[ 5.93.*.*]
Panorami mozzafiato!
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