La storia di questa ardita costruzione, posta a guardia della Val Vobbia, pare sia decisamente lunga.
C'è chi la colloca addirittura in data antecedente l'anno Mille, sebbene le prime notizie più certe
risalgono a documenti della metà del XIII secolo, quando viene nominato il feudatario
Opizzone della Pietra.
La denominazione del castello quindi sarebbe da far risalire, non già alla sua originalissima collocazione,
ma al cognome della famiglia che ne fu proprietaria (anche se è lecito chiedersi se il cognome dei
della famiglia derivi dai luoghi che costoro possedevano, inclusa la spettacolare “pietra” su cui venne eretto
il castello, oppure sia una mera coincidenza, n.d.A.).
Della struttura più antica rimangono poche tracce, mentre quanto è visitabile oggi appartiene ad una
risistemazione successiva, databile al XVI secolo. Al pari di tante altre fortificazioni, la sorte del
Castello della Pietra
fu segnata dal passaggio in Italia di Napoleone: con l'abolizione dei feudi imperiali anche il castello
venne abbandonato e, alcuni anni dopo, dato alle fiamme.
Dopo molteplici passaggi di mano, i ruderi della struttura furono donati al Comune di Vobbia.
La rinascita del castello incomincia con il restauro della cinta muraria esterna, curato dalla Provincia di Genova,
che ha portato alla riapertura al pubblico dal 1994
789.
Il castello è aperto in genere da Pasquetta ad ottobre, solo domeniche e festivi, con ingresso è a pagamento.
[Wikipedia, Castello della Pietra]
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