99.01 Giro delle Cime di Lavaredo: Rifugio Auronzo - Rifugio Locatelli TreCime di Lavaredo (Dreizinnenhütte) - Forcella Col di Mezzo (Mitterscharte) - Rifugio Auronzo
Giro delle Cime di Lavaredo: Rifugio Auronzo (2320 m) - Rifugio Lavaredo (2344 m) - Forcella Lavaredo (Paternsattel) (2454 m) - Rifugio Locatelli TreCime di Lavaredo (Dreizinnenhütte) (2405 m) - [Laghi dei Piani (Bödenseen) (2340 m)] - Pian da Rin (Rienzboden) (2180 m) - Langalm (2232 m) - Col Forcellina (2306 m) - Forcella Col di Mezzo (Mitterscharte) (2324 m) - Rifugio Auronzo (2320 m)
+479 / -479
Dislivello [m]
3:05 - 3:30
Tempo [h:mm]
10014
Distanza [m]
E
Difficoltà
Tipologia
123456789101112
Periodo consigliato [mese]
Si tratta di uno dei percorsi più spettacolari, e frequentati, delle Dolomiti: il classico giro ad
anello attorno alle Tre Cime di Lavaredo. La prima metà del percorso, fino al Rifugio Locatelli,
si svolge su strade sterrate o comode mulattiere, e non presenta difficoltà. Qualche saliscendi più
accentuato, con brevi passaggi appena aerei, sono necessari per chiudere l'anello.
Il lato più panoramico delle Tre Cime è a nord, ma le pareti vengono illuminate in estate solo
all'alba e al tramonto. Vivamente consigliata la digressione ai Laghi dei Piani.
Per affrontare questa escursione bisogna armarsi di pazienza e condividere inesorabilmente
il percorso con varie centinaia (o più) di turisti ed escursionisti provenienti da mezzo mondo -
difficile pensare a un tale affollamento in montagna - ma lo spettacolo che si ammira ripaga di ogni fatica.
Dal grosso posteggio (2299 m) si sale la breve stradina asfaltata che porta al
Rifugio Auronzo
(2320 m).
Scendendo sul lato opposto, ci si immette sulla strada sterrata, anch'essa
proveniente dal posteggio, e la si segue verso sinistra (segnavia 101).
Con percorso quasi pianeggiante
1,
lungo il quale si trascurano tutte le
diramazioni che si staccano su ambo i lati della rotabile (siano esse mulattiere
o sentieri), si arriva alla graziosa
Cappella di Santa Maria Ausiliatrice
(o
Cappella della Madonna della Croda,
o ancora
Cappella degli Alpini,
2314 m)
2.
Alcune decine di metri prima della chiesetta, a sinistra della strada,
un grosso masso conserva ben evidenti impronte fossili tridattili.
Appena oltre la chiesetta, un sentiero segnalato a destra
scende verso i
Piani di Lavaredo3,
dove si trova la scultura dell'Angelo Guerriero
4,
in memoria dei caduti di tutte le armi su fronte cadorino.
La statua, alta due metri e mezzo, in cemento armato, venne realizzata su incarico del
Comandante dell'8° Reggimento Bersaglieri dal bersagliere Vittorio Morelli,
affermato scultore già all'epoca del suo arruolamento.
Per quanto rivelato dalla nipote dello scultore, in possesso di un
manoscritto originale del nonno, il nome corretto del monumento sarebbe in verità
"Lo spirito della Montagna", perché «raffigura lo spirito della montagna coronante
la spada che conduce gli eroi al sacrificio per la vittoria, spada che inchioda
sulla roccia l'insidia nemica.», raffigurata da una serpe.
[Il soldato che correva, Piani di Lavaredo]
La sterrata continua ad allungarsi in piano e raggiunge senza difficoltà il
Rifugio Lavaredo
(2344 m, 0:30 - 0:35 ore dal posteggio presso il
Rifugio Auronzo)
5.
Appena prima del rifugio, si stacca un sentiero a sinistra diretto alla
Forcella Lavaredo.
Si tratta di un percorso più breve ma, passando più a ridosso delle
Tre Cime di Lavaredo,
risulta meno panoramico.
Superato il rifugio, la carrareccia si restringe ed incomincia a guadagnare quota.
In corrispondenza di un pannello informativo, una mulattiera a destra
si dirige verso il lontano
Lago di Cengia.
Seguendola, si incontrano dopo solo pochi minuti, i graziosi
Laghetti di Lavaredo6.
Con un lungo traverso, in pendenza più marcata, la carrareccia conduce alla
Forcella Lavaredo
(Paternsattel,
2454 m, 0:20 ore dal
Rifugio Lavaredo),
splendido punto panoramico (dei molti di questo itinerario) sulle
Tre Cime di Lavaredo7.
Sebbene da qui abbiano origine innumerevoli sentieri, non è difficile
individuare la frequentata mulattiera che scende piegando verso destra (nord-est), sul
versante opposto dell'ampio valico.
Inizialmente si perde quota abbastanza rapidamente, avendo cura di trascurare, anche in questo
tratto, svariati sentieri che si staccano a sinistra. Poi, con un leggero saliscendi
ci si porta ai piedi del
Rifugio Locatelli,
ben visibile già da lontano.
Si abbandona allora la mulattiera e si sale a destra, con l'aiuto di gradini artificiali in legno,
sul breve ma ripido sentiero che serpeggia fino al
Rifugio Locatelli Innerkofler
(noto anche come
Rifugio Tre Cime di Lavaredo
o
Dreizinnenhütte,
2405 m, 0:35 - 0:45 ore dalla
Forcella Lavaredo)
81112.
Dal rifugio sono ben visibili i
Laghi dei Piani.
Si possono visitare con un anello piuttosto breve, e costituiscono
un ottimo posto per il pranzo nelle affollatissime giornate estive.
Alle spalle rifugio si imbocca il sentiero (segnavia 101) che taglia in diagonale
il pendio verso destra. Trascurata la prima diramazione a sinistra (usata per
chiudere l'anello), si scende fino ad imboccare, sulla sinistra, un più esile
sentiero che prosegue in discesa fin sulla sponda orientale del primo dei due laghi
9.
Il sentierino aggira lo specchio d'acqua e piega a sinistra,
passando proprio in mezzo ai due bellissimi
Laghi dei Piani
(2340 m)
10.
Si ignora una traccia a destra e si comincia a risalire. Alla successiva biforcazione
si va ancora a sinistra e si continua fino a ricongiungersi con il sentiero usato
per la discesa, poco sotto il
Rifugio Locatelli
(Dislivello: +68/-68 m; Tempo: 0:20 - 0:25 ore ore; Difficoltà: E; Distanza: 987 m).
Anche il colle su cui sorge il rifugio è un dedalo di sentieri: e anche in questo caso,
fortunatamente, è facile individuare l'ampia mulattiera che si allunga verso ovest.
Inizialmente pianeggiante, dopo aver lasciato a destra il bivio con il sentiero 102,
la mulattiera inizia una lunga discesa prima verso sud, poi verso est, che riporta
di fatto ai piedi del
Rifugio Locatelli,
(a poche decine di metri da dove la si era abbandonata durante l'ascesa al rifugio stesso).
Qui si incontra un bivio e si prende il sentiero a destra in discesa. Si ignora il
primo bivio a destra, quindi si scende piuttosto ripidi con stretti tornanti.
Si trascura un bivio a sinistra, poi si traversa in diagonale un ripido pendio con
l'aiuto di gradini in legno.
Al termine della discesa, si lascia un ulteriore sentiero a destra e, verso sinistra,
si arriva sul prativo
Pian da Rin
(Rienzboden, 2180 m circa).
Si attraversa il pianoro e si inizia una risalita, ripida quanto e forse più
dell'ultima discesa. Il sentiero traversa un pendio di sfasciumi, quindi spiana ed infine
perde leggermente quota per arrivare, dopo aver attraversato un rio su una passerella
in legno, alla baita
Langalm
(Malga Lunga, 2232 m)
14.
Si lascia la malga a destra e si sfilano dall'alto tre pittoreschi laghetti
13,
quindi si supera il poco marcato
Col Forcellina
(2306 m circa)
15,
dove si trascura un sentiero a sinistra.
Segue un lungo mezzacosta, panoramico, che taglia a lungo pendii di fini detriti e
conduce alla
Forcella Col di Mezzo
(Mitterscharte,
2324 m, 1:05 - 1:10 ore dal
Rifugio Locatelli)
16.
Alla forcella si tralasciano sia il sentiero a destra, sia quello che scende
di fronte verso il
Lago di Antorno,
e ci si tiene a sinistra. Il sentiero, in leggera salita, taglia
ancora per pietraie (leggermente aereo per un breve tratto), passa una
nutrita 'concentrazione' di ometti in pietra ed infine si divide in più rami
una volta nei pressi del grosso posteggio
(2399 m, 0:15 - 0:20 ore dalla
Forcella Col di Mezzo)
presso il
Rifugio Auronzo.
Accessi
Da Auronzo di Cadore si risale la Val d'Ansièi fino a Misurina, dove si svolta a destra
per il Lago di Antorno e il Rifugio Auronzo. La strada è a pagamento, con casello posizionato
dopo il Lago di Antorno. Presso il rifugio sono disponibili posteggi per centinaia di auto ma,
nonostante ciò, nei periodi di maggior affluenza i posteggi si riempiono velocemente
mentre il tempo di attesa al casello del pedaggio si allunga proporzionalmente.
Note
--
Pernottamento
--
Cartografia
Tabacco 010, Kompass 625 I riferimenti dettagliati alle carte sono disponibili nella sezione Bibliografia.
Ultimo aggiornamento
Ultimo sopralluogo: Autunno 2022
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