Tappa CA.02

CA.02 Paraloup - L'Alpe di Rittana - Colle dell'Ortiga - Bivacco Rousset - Bivacco Bernardi

Paraloup (1362 m) - Chiapera (1251 m) - La Francila (1445 m) - Croce dell'Arpiola (1622 m) - L'Alpe di Rittana (1798 m) - Colle Roccasson (1756 m) - Colle Barmetta (1828 m) - Colle dell'Ortiga (1774 m) - Sea di Barsahles (1913 m) - Bivacco Rousset (1900 m) - Prat Pian (2197 m) - Passo della Magnana (2191 m) - Lo Grumet (2300 m) - Laghetto del Bram (2197 m) - Bivacco Bernardi (2205 m)

+1220 / -377

Dislivello [m]

4:55 - 5:35

Tempo [h:mm]

13366

Distanza [m]

E 

Difficoltà

Tipologia

123456789101112

Periodo consigliato [mese]

Già dalla seconda tappa la Curnis Auta svela il suo vero volto: ore e ore su sentieri di crinale (o quasi) e panorami vastissimi. La copertura boschiva è limitata ad alcuni tratti, predominano pascoli a perdita d'occhio, dai quali emergono le poche vette rocciose; i segni della presenza umana sono visibili solo in basso, sui fianchi delle montagne e nei fondovalle. Un percorso tutto da gustare.

Carta schematica - Tappa CA.02

Mappa su base © OpenStreetMap contributors, SRTM; map style © OpenTopoMap - licenza CC-BY-SA

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Profilo altimetrico - Tappa ca.02
A Da Paraloup (1362 m) a: Dislivello [m] Tempo [h:mm] Distanza [m] Difficoltà Segnavia
B L'Alpe di Rittana (1798 m) +438 / -2 1:15 - 1:25 2949 E = » R25 » R26
C Colle dell'Ortiga (1774 m) +565 / -153 2:15 - 2:30 6019 E R26
D Bivacco Rousset (1900 m) +796 / -258 3:15 - 3:45 9186 E R26
E Passo della Magnana (2191 m) +1094 / -265 4:10 - 4:45 11012 E R03
F Bivacco Bernardi (2205 m) +1220 / -377 4:55 - 5:35 13366 E R27

Da Paraloup (1362 m) 15, sede dell'omonimo Rifugio Paraloup, si imbocca la strada sterrata che si stacca appena a monte delle case, in direzione nord-ovest. La strada s'innalza a tornanti, tra boschi di latifoglie 21 e radure, fino a raggiungere una recente baita. Divenuta una pista inerbita, la strada prosegue ancora in salita e riceve da destra il sentiero proveniente da La Francila.

Chi volesse seguire integralmente il tracciato della Curnis Auta, deve salire fin qui con un percorso più lungo e meno logico, descritto per completezza.
Si segue la strada di accesso alla borgata, percorrendo a ritroso la parte finale della tappa precedente. Si superano le borgate Grain e Chiapera (1251 m, 0:20 - 0:25 da Paraloup), quindi, appena oltre le ultime case di quest'ultima, si imbocca a sinistra una pista sterrata. La pista di biforca poco dopo: si continua a sinistra, rimontando il crinale che separa la Valle Stura dalla Valle Grana con un'erta salita nel bosco 5.
Al successivo bivio si lascia la piccola pista sterrata a destra (che, divenuta sentiero, si ricongiunge poco sopra all'itinerario principale) e si prosegue di nuovo a sinistra, ora su sentiero, ma sempre in ripida ascesa lungo lo spartiacque. Ricevuta da destra la succitata variante, il sentiero riduce poco a poco la pendenza e quasi spiana su una lunga spalla erbosa in località La Francila (1445 m, 0:40 - 0:45 ore da Chiapera).
Qui si incontra un bivio: si lascia a destra il ramo per il Pilone dell'Estela (o Pilon de l'Estela) e ci si tiene a sinistra, seguendo le indicazioni per L'Alpe di Rittana.
Il sentiero compie un lungo mezzacosta quasi pianeggiante, supera un abbeveratoio e si immette sulla pista sterrata inerbita, proveniente direttamente da Paraloup, poco a monte della succitata recente baita (0:15 - 0:20 ore da La Francila).
Seguendo questa variante, il tempo di percorrenza per la salita a L'Alpe di Rittana aumenta di 0:50 - 1:00 ore, il dislivello di +124/-124 m, la distanza di 2571 metri.

Poche decine di metri più avanti la carrareccia termina, presso un abbeveratoio, dividendosi in tre sentieri: uno poco evidente a sinistra per il Colle della Gorgia; uno di fronte che piega a sinistra e sale ripido per prati verso la Croce dell'Arpiola (utilizzato in prevalenza da chi scende in MTB); un terzo che si allunga un poco sulla destra.
Si segue quest'ultima direzione e si sale prima tra i pascoli, poi tra bassi arbusti fino a raggiungere lo spartiacque, dove di fatto il sentiero inverte la direzione di marcia. Puntando a sud sud-ovest si rimonta la lunga e ampia spalla pascoliva dell'Arpiola: si incontra la Croce dell'Arpiola (1622 m) 16, in legno e di notevoli dimensioni, si lascia a destra la diramazione per il Pilone dell'Estela ed infine si riceve da sinistra la variante proveniente dal trivio summenzionato.
Con una brusca impennata, sempre tra pascoli e radi arbusti 17, si rimonta la rettilinea displuviale 18 e si arriva alla croce metallica eretta sulla vetta de L'Alpe (come indicata sulla segnaletica), più conosciuta tuttavia come L'Alpe di Rittana (1798 m, 1:15 - 1:25 ore da Paraloup) 1920.
Si scende per prati sul versante opposto, fino al vicino Colle Roccasson (o Col Rochason, 1756 m), dove si lascia a sinistra il sentiero per il Colle della Gorgia e Paraloup. Guadagnata una modesta elevazione, tra erba e rocce affioranti, si ridiscende al Colle Barmetta, fiancheggiando una macchia di pino mugo.
Il sentierino si sposta ora sul versante della Valle Stura e prosegue in leggero saliscendi a mezzacosta, all'interno di un bel bosco di conifere (larici, abeti e qualche pino) 4, alle pendici del Beccas del Mezzodì (verso la cui vetta si stacca a destra una traccia). Toccato un piccolo rudere e tornati sullo spartiacque, si esce dal bosco e si perde leggermente quota fino a portarsi sull'allungata depressione prativa del Colle dell'Ortiga (1774 m, 1:00 - 1:05 ore da L'Alpe di Rittana).
Al valico si ignorano sia la pista inerbita a sinistra per il Colle Angelino sia la traccia a destra verso Santa Lucia e si continua innanzi. Dopo una breve rampa si lascia una traccia a sinistra e si giunge su una arrotondata sommità 14, dove il sentiero volge a destra (nord-ovest) e scende leggermente ad un sottostante colletto.
Qui lascia a sinistra una traccia non segnalata per il Colle delle Ferriere e ci si porta sul versante della Valle Stura, nell'alto Vallone di Monfieis. Ai piedi della Rocca Radevil. il sentiero attraversa un intaglio tra le rocce 6, poi prosegue lungamente tagliando in diagonale ripidi pendii prativi 13.
Al successivo bivio (pietre infisse nel terreno e segnavia) si tiene la destra, salendo per prati senza percorso obbligato fino alla vicina Sea di Barsalhes (1913 m) 7, ai piedi della dorsale orientale della Rocca Pergo Piccola.

Il bivio a sinistra, poco prima della Sea di Barsalhes, è l'inizio di un sentierino che taglia i ripidi versanti erbosi della Rocca Pergo Piccola e raggiunge il Prat Pian.
Può essere un'alternativa al passaggio dal Bivacco Rousset, più breve e meglio esposta a sud, sebbene il sentiero non sia segnalato.

Il sentiero divalla ora in Valle Grana e perde un po' di quota, quindi taglia a mezzacosta due scoscesi valloncelli ai piedi delle rocciose pareti della Rocca Pergo Piccola. Usciti dal secondo valloncello, con un paio di tornanti ci si immette sul sentiero proveniente da Frise.
Lo si segue verso sinistra, raggiungendo in una ventina di metri il Bivacco Rousset (o Bivacco Rousset, 1900 m, 1:00 - 1.15 ore dal Colle dell'Ortiga, fontana) 8, posto su una piccola spalla.

Il bivacco può servire da ricovero di emergenza o per pernottare accorciando la tappa.

Il bivacco è dedicato a Matteo Durbano, detto 'Rousset' (o 'Rosset'), di Frise. Coltivò a lungo una miniera alla ricerca di oro; non trovò mai il prezioso metallo ma, in compenso, scoprì un fruttifero giacimento di ferro e manganese. 'Rousset' morì tragicamente il 12 giugno 1953, a seguito di un incidente nella "sua" miniera.

[TargatoCN, Bivacco Rousset]
[Leggende della Val Grana, Rousset]

Si continua alle spalle del bivacco: il sentiero si divide per un breve tratto (entrambi i rami hanno i segnavia bianco-rossi), poi si riunisce e prosegue l'ascesa in un valloncello incassato e pietroso. Lasciata a sinistra una diramazione per la Rocca Pergo Piccola (ma la palina riporta Rocca Pergo G.), ci si porta su una piccola sella prativa a quota 2056 9.
Senza farsi fuorviare dall'evidente traccia che taglia a destra, si rimonta verso sud il ripido costone che conduce ancora una volta sullo spartiacque principale tra le Valli Stura e Grana. Lo si segue a lungo in salita 10, tra radi arbusti, fino a raggiungere il Prat Pian (2197 m), arrotondata sommità pascoliva.
Si piega a destra e si scendono i pochi metri di dislivello che separano dal Passo della Magnana (2191 m, 0:55 - 1:00 ore dal Bivacco Rousset).
La displuviale diventa ora assai ampia: il versante meridionale scende dolcemente coperto da pascoli sterminati; il versante settentrionale scende con scoscese pareti rocciose. Il sentiero tende a scomparire a tratti, mancano paletti segnavia e le tacche bianco-rosse si rinvengono solo sulle rade pietre che spuntano dall'erba. Almeno con buona visibilità, tuttavia, è impossibile perdere la direzione: è sufficiente seguire il lunghissimo crinale che, con una leggera ma costante ascesa 11, conduce su una piccola elevazione nota come Lo Grumet 112.
Trascurando la traccia che sale a destra al Monte Grum si scende a sinistra la dorsale occidentale de Lo Grumet, fino ad un bivio a quota 2256: si lascia innanzi la traccia per il Gias del Saut e si volge a destra.
Il sentiero supera un costolone, poi taglia a mezzacosta le pendici erbose del Monte Grum e arriva al Laghetto del Bram (2197 m) 2. Qualche metro a monte del piccolo specchio d'acqua si trova il bel Bivacco Bernardi (2205 m, 0:45 - 0:50 ore dal Passo della Magnana) 3.

Se si guarda il lago dal rifugio, all'estrema destra del lago, scendendo poco sotto il dosso di terra e rocce che chiude lo specchio d'acqua, si trova una sorgente. Unica fonte di acqua, tra l'altro, fino al termine della tappa successiva.

Accessi

Da Borgo San Dalmazzo si risale la Valle Stura fino all'ingresso in Gaiola, dove si svolta a destra per Castelletto. Qui si prende a sinistra per Rittana, oltre la quale una strada stretta e tortuosa porta prima a Chiot Rosa e poi a Paraloup, con gli ultimi 500 metri sterrati.
Da Vignolo si va a Roccasparvera e poi a Castelletto, continuando quindi come sopra per Paraloup.

Note

Il Bivacco Rousset, di proprietà del Comune di Monterosso Grana, è sempre aperto. Costituisce sia un ottimo riparo in caso di necessità, sia un posto tappa alternativo per il pernottamento. La struttura è tuttavia meno confortevole del più recente Bivacco Bernardi.

Pernottamento

Bivacco Bernardi, CAI Cervasca, sempre aperto.

Cartografia

[Fra n.14] [IGC n.7]
I riferimenti dettagliati alle carte sono disponibili nella sezione Bibliografia.

Ultimo aggiornamento

Ultimo sopralluogo: Autunno 2020

[Ultimo aggiornamento scheda: Autunno 2023]

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20 - Panorama da L'Alpe di Rittana sul Vallone di Comboscuro (2020)
20 - Panorama da L'Alpe di Rittana sul Vallone di Comboscuro (2020)
10 - Panorama dal sentiero che sale a Prat Pian (2020)
10 - Panorama dal sentiero che sale a Prat Pian (2020)
4 - Nel lariceto verso il Colle dell'Ortiga (2020)
4 - Nel lariceto verso il Colle dell'Ortiga (2020)
19 - Le croci in vetta a L'Alpe di Rittana (2020)
19 - Le croci in vetta a L'Alpe di Rittana (2020)
13 - Il mezzacosta tra i pendii pascolivi verso la Sea de Barsalhes (2020)
13 - Il mezzacosta tra i pendii pascolivi verso la Sea de Barsalhes (2020)
17 - I pascoli di crinale de L'Arpiola dal sentiero per L'Alpe di Rittana (2020)
17 - I pascoli di crinale de L'Arpiola dal sentiero per L'Alpe di Rittana (2020)
6 - Il passaggio del sentiero tra le rocce (2020)
6 - Il passaggio del sentiero tra le rocce (2020)
7 - Alla Sea de Barsalhes (2020)
7 - Alla Sea de Barsalhes (2020)
2 - Il Laghetto del Bram e il Bivacco Bernardi (2019)
2 - Il Laghetto del Bram e il Bivacco Bernardi (2019)
15 - Paraloup (2020)
15 - Paraloup (2020)
16 - La Croce dell'Arpiola (2020)
16 - La Croce dell'Arpiola (2020)
14 - Il Colle dell'Ortiga, in basso, e il Beccas del Mezzodì in alto al centro (2020)
14 - Il Colle dell'Ortiga, in basso, e il Beccas del Mezzodì in alto al centro (2020)
18 - Il crinale che conduce a L'Alpe di Rittana (2020)
18 - Il crinale che conduce a L'Alpe di Rittana (2020)
1 - Panorama verso il Passo della Magnana e Prat Pian da Lo Grumet (2017)
1 - Panorama verso il Passo della Magnana e Prat Pian da Lo Grumet (2017)
5 - Un boschetto di betulle salendo verso La Francila (2020)
5 - Un boschetto di betulle salendo verso La Francila (2020)
3 - Il Bivacco Bernardi (2019)
3 - Il Bivacco Bernardi (2019)
8 - Il Bivacco Rousset (2020)
8 - Il Bivacco Rousset (2020)
11 - In cammino sulla displuviale verso Lo Grumet (2020)
11 - In cammino sulla displuviale verso Lo Grumet (2020)
12 - Il Bivacco Bernardi, minuscolo vicino al laghetto, e il Monte Bram, a destra (2020)
12 - Il Bivacco Bernardi, minuscolo vicino al laghetto, e il Monte Bram, a destra (2020)
9 - La Rocca Pergo Grossa a destra e il Monte Grum a sinistra (2020)
9 - La Rocca Pergo Grossa a destra e il Monte Grum a sinistra (2020)
21 - Un tratto di strada tra le betulle (2020)
21 - Un tratto di strada tra le betulle (2020)