Sant'Anna di Bellino, bivio q.1852 (1852 m) - Grange Cruset (2014 m) - Grange Fons di Rui (2437 m) - Bivacco Boerio (3089 m) - [Lago di Mongioia (3084 m)] - Mongioia (3340 m)
+1510 / -22
Dislivello [m]
4:20 - 4:55
Tempo [h:mm]
8295
Distanza [m]
E/EE
Difficoltà
Tipologia
123456789101112
Periodo consigliato [mese]
Una gran bella escursione, anche se lunga, che porta ai 3340 metri del Mongioia.
Ai suoi piedi, utilizzabile come punto d'appoggio per dividere l'escursione in due giorni,
si trova il Bivacco Boerio, costruito su una elevazione rocciosa a pochi passi dal grazioso
Lago di Mongioia.
La salita attraversa ambienti molto vari, dai pascoli a monte di Sant'Anna, ai paesaggi detritici e
quasi lunari che si trovano intorno al bivacco.
Dal
bivio q.1852
presso l'ultimo posteggio a monte di
Sant'Anna di Bellino,
si ignora a sinistra la carrareccia per il
Piano di Traversagn
e si imbocca la stradina sterrata (segnavia U26) che sale in direzione nord-ovest,
inizialmente abbastanza ripida, poi con pendenze più lievi
1.
Si passano i ruderi di una balma, quindi le
Grange di Prato Rui,
poco oltre le quali la sterrata stacca a destra la mulattiera per il
Bivacco Boerio
e altre destinazioni.
Lasciata dunque la carrareccia che continua verso il
Colle dell'Autaret
(segnavia U27)
ed il
Colle di Bellino,
si sale lungo la mulattiera fino alle vicine
Grange Cruset
(2014 m, 0:25 - 0:30 ore dal
bivio q.1852).
Non deve stupire di intravvedere su una grangia, dipinto in facciata, il motto
della Guardia alla Frontiera ("Dei Sacri Confini Guardia Sicura").
Ci si trova infatti nel bel mezzo del Caposaldo Varaita di
Bellino, realizzato intorno agli anni '40 a difesa dei confini della valle.
La mulattiera appena percorsa segue l'itinerario della strada ex-militare 83,
"Sant'Anna di Bellino -
Grange Cruset",
mentre
Rocca Senghi,
l'enorme roccia che si staglia sopra
Grange Cruset,
nasconde al suo interno
l'Opera 213 del Vallo Alpino
ed al suo fianco una casermetta.
Con un pizzico di attenzione, in questo tratto del percorso, si possono
notare anche altre opere fortificate facenti parte del caposaldo,
ben mascherate nell'ambiente circostante.
[Le strade dei cannoni, pp.111-115]
Tra le case la mulattiera stacca a destra il sentiero per la Via Ferrata di
Rocca Senghi,
quindi si trasforma anch'essa in sentiero
e continua tra prati. Si tralascia quasi subito, sulla sinistra, il poco evidente sentiero per
Pian Ceiol
e il
Colle dell'Autaret
e si prosegue in costa, non lontani dalla sponda sinistra orografica del
Torrente Varaita di Rui.
Si scende ad attraversare il torrente su un solido ponte
in legno, per poi inerpicarsi a ripidi tornanti lungo un pendio prativo
solcato da smottamenti e tracce lasciate dalle mandrie. Passata un piccola grangia in
posizione panoramica
4,
si continua a salire a tornanti tra pascoli, superando una prima grangia isolata e
quindi altre due.
Il sentiero tende a spianare e prosegue a mezzacosta
5:
si attraversa il ruscello che scende dal
Vallone Baisa del Colle
e si raggiungono tre grange, una recentemente riattata,
per entrare poi nell'allungato solco del
Vallone Varaita di Rui12.
Il sentiero continua a lungo sul fondo pascolivo del vallone, non lontano dal
Torrente Varaita di Rui,
che scorre a destra. Lasciate a monte del sentiero le
Grange del Chiot,
il sentiero poco dopo passa a sinistra delle
Grange Fons di Rui
(2418 m, 1:25 - 1:35 ore dalle
Grange Cruset)
13,
in loco indicate
"Arberk foòuns de Roui".
Quando il vallone principale piega sulla destra, si trascura a destra il bivio per il
Passo di Fiutrusa
(segnavia U26) e ci si tiene a sinistra sul sentiero per il
Lago di Mongioia e il
Bivacco Boerio
(segnavia U67).
Dopo un traverso che taglia anche un breve tratto eroso dalle acque di ruscellamento,
si inizia una ripida salita a tornanti su un costone prativo, non lontani dal ruscello
che discende lo stretto valloncello, proseguendo quindi tra detriti e magra erba fino
a raggiungere e superare un ripido ma breve canalino.
Oltre questo tratto, il sentiero attraversa i magri prati
2
del
Pian Gaveot,
con andamento pianeggiante, lascia a destra una traccia ancora per il
Passo di Fiutrusa
e poco dopo riprende ad innalzarsi con notevole pendenza.
Lasciata a destra una piccola piana con una pozza
d'acqua, si continua con una lunga salita. Un traverso in diagonale alle pendici del
Monte Giuep
porta infine a superare i due salti rocciosi che adducono
all'ampia e pianeggiante displuviale
6
dove si trova la poco marcata depressione del
Passo di Mongioia17.
Poco oltre, sempre sulla displuviale, si trova il
Bivacco Boerio
(3089 m, 1:50 - 2:05 ore dalle
Grange Fons di Rui)
931516.
Il
Lago di Mongioia
(3084 m)
1011
si trova poche decine di metri a valle del bivacco, raggiungibile agevolmente
senza percorso obbligato tra sfasciumi.
(Dislivello: +0/-5 m; Dislivello A/R: +5/-5 m; Tempo: 0:05 ore; Tempo A/R: 0:10 ore;
Difficoltà: E; Distanza: 80 m).
A discapito delle quote riportate sulla maggior parte delle carte e in loco,
che comunque non concordano, pare evidente che il dislivello tra il bivacco
ed il lago sia un po' superiore ai 5 metri qui indicati. I più pignoli perdoneranno
il fatto di aver tenuto come riferimento le quote "più ricorrenti" sulle carte,
in mancanza di valori concordanti.
Dal bivacco si scende verso ovest per andare a prendere l'evidente dorsale sud del
Mongioia.
Una traccia sufficientemente agevole e sempre evidente sale ripida a lungo
14,
finché poche frecce
gialle mandano a sinistra per superare con l'aiuto delle mani un facile risalto.
La traccia riappare subito sopra e conduce fino alla croce in vetta al
Mongioia
(3340 m, 0:40 - 0:45 ore dal
Bivacco Boerio)
78.
Accessi
Da Costigliole Saluzzo si risale la Valle
Varaita fino all'abitato di Casteldelfino. Al termine dell'abitato si svolta a sinistra
per Bellino e si risale il vallone fino a Sant'Anna di Bellino (borgata Gardetta).
Si prosegue per alcune centinaia di metri su agevole strada sterrata fino ad un bivio
a quota 1482 (disponibili parecchi posti auto in due piccoli piazzali), presso
la Fontana fredda, oltre il quale la strada è interdetta al traffico privato.
Note
--
Pernottamento
--
Cartografia
[Fra n.17] [AsF n.7/8] [IGC n.106] [IGC n.6] I riferimenti dettagliati alle carte sono disponibili nella sezione Bibliografia.
Ultimo aggiornamento
Ultimo sopralluogo: Estate 2015
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Michele Gruppo Geo
venerdì 16 agosto 2013
[ 151.16.*.*]
Grande gita dal bivacco abbiamo in un'oretta senza grandi difficoltà raggiunto la cima del Mongioia 3340 mt. Al bivacco eravamo in 17 c'erano 2 strani personaggi uno calvo che elargiva strane confezioni di cibo a tutti e uno con una strana tuta spaziale che si alimentava con cose particolari comunque mi sono molto divertito
Valerio1979
venerdì 06 settembre 2013
[ 159.245.*.*]
Colmato questa lacuna a cui aspiravo da anni... Sentiero mai esposto permette quote alte su ottimo sentiero. Lunghi tratti ripidi alternati a falsopiani, con passo regolare e deciso ma senza correre fatto A/R in 5h. Evitata la salita a Mongioia e Salza perché solo e nessuno nei paraggi.
Michele Gruppo Geo
venerdì 16 agosto 2013
[ 151.16.*.*]
Grande gita dal bivacco abbiamo in un'oretta senza grandi difficoltà raggiunto la cima del Mongioia 3340 mt. Al bivacco eravamo in 17 c'erano 2 strani personaggi uno calvo che elargiva strane confezioni di cibo a tutti e uno con una strana tuta spaziale che si alimentava con cose particolari comunque mi sono molto divertito
Valerio1979
venerdì 06 settembre 2013
[ 159.245.*.*]
Colmato questa lacuna a cui aspiravo da anni... Sentiero mai esposto permette quote alte su ottimo sentiero. Lunghi tratti ripidi alternati a falsopiani, con passo regolare e deciso ma senza correre fatto A/R in 5h. Evitata la salita a Mongioia e Salza perché solo e nessuno nei paraggi.
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