09.01 Colletto della Bercia - Monte Besimauda (o Monte Bisalta)
Colletto della Bercia (1241 m) - Monte Besimauda (o Monte Bisalta) (2231 m)
990 / -0
Dislivello [m]
3:30
Tempo [h:mm]
-
Distanza [m]
EE
Difficoltà
Tipologia
Periodo consigliato [mese]
Quella che potrebbe essere una interessante ascesa è rovinata dalle pessime condizioni del sentiero, per lunghi tratti invaso dalla vegetazione e quasi inesistente. Belli ad ampi i panorami dalla cima della Bisalta, montagna assai nota nel cuneese.
Mappa su base CTR Piemonte
A | Da Colletto della Bercia (1241 m) a: | Dislivello [m] (andata e ritorno) |
Tempo [h:mm] (andata e ritorno) |
Distanza [m] (andata e ritorno) |
Difficoltà | Segnavia |
---|---|---|---|---|---|---|
B | Monte Besimauda (2231 m) | 990 / -0 (+990 / -990) |
3:30 (6:15) |
- (-) |
EE | - |
Nell'autunno 2017 è comparso un divieto di transito sulla strada asfaltata per
Tetto Filibert sottano,
al bivio con Via Bercia (circa 1.5 km dopo
San Giacomo di Boves).
Nel caso il divieto permanga, si descrive brevemente l'ulteriore tratto da compiere a piedi.
Questo rende tuttavia l'ascesa al
Monte Besimauda
preferibile dalla località
Le Meschie,
presso
Pradeboni,
in Valle Pesio.
Dall'inizio di Via Bercia si sale su asfalto per oltre 1.6 km, superando
Tetto Filibert sottano
e arrivando a
Tetto Filibert soprano.
Appena oltre la borgata termina l'asfalto e la strada si biforca: si trascura la pista
agro-pastorale sulla destra e si prosegue innanzi. Al primo tornante si ignora la
mulattiera che si stacca a sinistra, continuando con un nuovo lungo traverso
ai margini del bosco, interrotto solo da due tornanti ravvicinati.
La sterrata spiana solo quando giunge al
Colletto della Bercia,
Al
Colletto della Bercia
la strada sterrata si biforca. Trascurato il ramo di destra per
l'ex Rifugio Garb
(segnavia L19), si sale sul ramo di sinistra (segnavia L17).
La strada sale con lievi pendenze e, al primo tornante, si trasforma in
ampia mulattiera a causa della mancanza di manutenzione. Si prosegue
con due lunghi traversi, che conducono dentro e fuori un bosco di abeti,
proponendo ampi scorci panoramici sulla pianura piemontese
1.
Raggiunta una panoramica dorsale, e trascurata la traccia che scende
sulla sinistra, si perviene ad un piccolo slargo.
Si deve abbandonare a questo punto la mulattiera per prendere a
destra il piccolo sentierino che sale nel vallone alla testata della
Valle Josina.
Si guadagna quota tra vegetazione erbacea e sfasciumi sulla sinistra
orografica del vallone; il sentiero piega verso destra, lascia a destra una
traccia, e torna a spostarsi verso il centro del vallone. Qui la fitta vegetazione
erbacea ed arbustiva ha fatto scomparire quasi completamente la traccia del
sentiero, nascondendo al contempo molte delle tacche segnavia.
Si improvvisa il percorso salendo verso la testata del vallone
211,
che va man mano
restringendosi. Più a monte, la traccia raggiunge ed entra nel canalone
terminale, percorso anche dal
Rio Josina,
e lo risale per breve tratto su roccette. Quando il canalone piega
a sinistra, ci si sposta invece sulla destra per uscire dall'impluvio,
risalendo una ripidissima china erbosa
3
fino allo spartiacque della dorsale ONO che scende dalla vetta del
Monte Besimauda
4.
La traccia piega a sinistra (SE) salendo tra erba e detriti la ripida dorsale.
Spostandosi sul versante S della dorsale e deviando leggermente a destra,
la traccia, tornata ora abbastanza evidente, traversa in diagonale tra erba e
roccette gli scoscesi pendii alla testata del
Vallone Ravlada.
Raggiunto il colletto
5
sullo spartiacque Colla-Pesio, il sentiero si biforca.
Il ramo di destra (segnavia L17) prosegue lungo lo spartiacque in direzione del
Bric Costa Rossa
6,
mentre il ramo di sinistra (sempre segnavia L17) punta
in direzione del
Monte Besimauda.
Proseguendo in quest'ultima direzione
ci si porta alla base della conoide sommitale; seguendo le tacche segnavia si
sale tra grossi massi detritici fino alla croce posta in vetta
78910.
Sulla cima del
Monte Besimauda,
assai più nota in provincia col nome di
Monte Bisalta
o semplicemente
Bisalta,
si incontra anche il sentiero (segnavia H9) che sale da
Peveragno.
Accessi
Da Boves si risale la Valle Colla in direzione di San Giacomo. Al fondo del paese si imbocca a sinistra Via del Tus. Arrivati ad un bivio si svolta ancora a sinistra in Via Bercia, oltrepassando alcune borgate fino alle belle abitazioni riattate di Tetti Filibert sopr., ove termina l'asfalto. Si continua a salire su sterrata, con una certa cautela, fino alla depressione del Colletto della Bercia, ove si lascia l'auto.
Note
L'itinerario descritto costituisce la via
più diretta per il Monte Besimauda, ma non la più agevole. Si svolge per lunghi
tratti su traccia o senza sentiero, lungo ripidi versanti spesso invasi dalla
vegetazione. E' da sconsigliare in caso di tempo incerto.
In assenza di acqua nel Rio Josina, si può considerare di
risalire il vallone nel letto detritico del Rio stesso, più instabile
ma decisamente più libero dalla vegetazione, fino al canalone terminale dove
entra anche il sentiero.
Pernottamento
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Cartografia
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⚠ Ultimo aggiornamento
Attenzione! L'ultimo sopralluogo effettuato risale a molti anni fa. Il sentiero può aver subito variazioni, risultare danneggiato o anche non più percorribile!
Ultimo sopralluogo: Estate 2006
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