14.07 Piana di Stroppia - Rifugio Stroppia - Lago Niera - Bivacco Barenghi - Colle della Gippiera (Col de Gippiera)
Piana di Stroppia (1644 m) - Lac Ars (2023 m) - Rifugio Stroppia (2229 m) - Cascate di Stroppia (2240 m) - Passo dell'Asino (2310 m) - Lago Niera (2302 m) - Bivacco Barenghi (2822 m) - Lago del Vallonasso diStroppia (2804 m) - Colle della Gippiera (Col de Gippiera) (2930 m)
+1324 / -38
Dislivello [m]
4:05 - 4:35
Tempo [h:mm]
8710
Distanza [m]
E/EE
Difficoltà
Tipologia
123456789101112
Periodo consigliato [mese]
Il Lago Niera, di per sé, è già un'ottima meta per una escursione
(quando non è in secca...).
Chi ha voglia di camminare, però, non può perdersi l'ambiente
aspro e selvaggio del Vallonasso di Stroppia. Sebbene il Lago del Vallonasso
ed il Bivacco Barenghi invitino a fermarsi, è vivamente raccomandato
un ultimo sforzo per la salita al Colle della Gippiera, oltre il
quale le ripidi pareti dell'Aiguille de Chambeyron si
specchiano imponenti nel Lago dei Nove Colori.
Dal posteggio a fianco dell strada nella
Piana di Stroppia
(1644 m),
si segue il ramo di sinistra della strada sterrata.
In modesta salita, la strada lascia a sinistra sia il sentiero per
la miniera di carbone sia una diramazione sterrata minore ed infine,
intorno a quota 1680, incontra ancora a sinistra la partenza del
"Sentiero Dino Icardi".
La partenza vera e propria si discosta leggermente dalla carrareccia,
e anche il pannello informativo resta un poco nascosto alla vista dalla vegetazione.
Di fatto però è impossibile non notare il bivio.
Il percorso qui descritto coincide, fino al
Bivacco Barenghi,
con il
Sentiero Dino Icardi.
Dedicato ad un alpinista della Val Maira,
scomparso nel 1988, è segnalato con tacche giallo-blu. Si tratta di
un percorso ad anello di circa 15 km, che sale il Vallone del
Vallonasso di Stroppia
e ridiscende il
Vallone dell'Infernetto.
[-]
Il sentiero (segnavia S18) inizia subito a salire ripido, con numerosi
tornanti, dapprima tra radi larici, poi tra erba e pietrame.
Al termine dei tornanti si ignora a destra la traccia che riporta sulla
sterrata di fondovalle e si prosegue con un mezzacosta pianeggiante, a
meta del quale si incontra un bivio: si trascura il ramo di destra
(tracciato originario ora sconsigliato, che risale un costone roccioso
abbastanza ripido dove, in alcuni tratti, può essere necessario aiutarsi
con le mani) e si continua innanzi, fino ad incontrare l'impetuoso
ruscello che scende dalla risorgiva del
Lac Ars.
Il sentiero supera l'ostacolo su una una bella passerella in legno, quindi
piega decisamente a destra, lambisce un boschetto di larici, e riprende
la salita con ripide svolte tra erba e sfasciumi.
Raggiunto il pianoro sospeso sede di una copiosa risorgiva, denominata
"Lac Ars"
(2023 m)
13,
si attraversa un breve tratto tra salici e lamponi, e si riceve da destra
il sentiero summenzionato (e sconsigliato) proveniente dall'ultimo bivio incontrato.
Si inizia ora a rimontare, sempre a stretti tornanti in notevole pendenza,
la conoide detritica che conduce alla base della verticale bastionata
rocciosa soprastante.
Si piega a sinistra e si supera un ruscelletto e, alla base delle rocce che
paiono sbarrare il cammino, si imbocca l'ardita mulattiera ex militare realizzata
dal Battaglione Alpini Valcamonica nel 1940, come ricorda una iscrizione in loco.
Con svariati tornanti scavati nella roccia, purtroppo in parte franati
e ricostruiti come possibile sulle cengie rocciose, si risale
ai margini di una profonda e stretta forra.
È questo il tratto più insidioso di tutto l'itinerario.
Della vecchia mulattiera rimangono ampie tracce, ma sovente si
riduce ad un sentiero, o anche meno.
I passaggi, mai troppo stretti, sono però ripidi, gradinati e
abbastanza esposti. Si consiglia di affrontare il passaggio
con terreno asciutto.
L'incredibile tracciato militare sbuca su un'ampia cengia erbosa;
si continua con un pianeggiante traverso, non lontano dai dirupi
che si aprono a sinistra del sentiero.
In questo punto il sentiero è fiancheggiato a monte da
una grossa corda fissa. Normalmente la corda è superflua,
ma il tratto è soggetto ad essere bagnato abbondantemente nei
periodi di piena, con il rischio di trovare il fondo scivoloso o ghiacciato.
Il traverso porta in breve al terrazzo erboso ove sorge il
Rifugio Stroppia
(2229 m, 1:45 - 2:00 ore dalla
Piana di Stroppia)
1,
primo rifugio costruito in valle nel 1933.
Il
Vallonasso di Stroppia
è un cosiddetto "vallone sospeso" la cui parte terminale,
che avrebbe dovuto scendere naturalmente verso il fondo della valle principale,
è stata invece rimodellata dall'azione erosiva del ghiacciaio che
scorreva lungo il fondo della Val Maira. Questo processo ha creato
il notevole dislivello (oltre 500 metri) tra l'attuale fondo della Val Maira e
l'imbocco del
Vallonasso di Stroppia,
dando luogo alle spettacolari
Cascate di Stroppia11.
[-]
Poco oltre il rifugio si passa, su passerella in legno e cemento,
il primo salto delle
Cascate di Stroppia
quindi, con alcuni tornanti, si supera la strettoia nota come
Passo dell'Asino
(2310 m) e si sale al limpidissimo ed ameno
Lago Niera
(2302 m, 0:15 ore dal
Rifugio Stroppia)
1218.
Affacciato come un balcone sulla valle, in posizione spettacolare,
si tratta purtroppo di un lago effimero: in estate è
facile trovarlo completamente, e desolatamente, asciutto.
Da questo punto in avanti il sentiero, quasi sempre ben visibile,
risale il fondo del selvaggio
Vallonasso di Stroppia4
tra magre praterie
5
che, con l'aumentare della quota, lasciano il posto a detriti, alternando tratti
quasi pianeggianti con brevi ripide risalite di balze
17.
Gli unici punti di riferimento in questo percorso, che si svolge comunque in uno
scenario maestoso tra vette di oltre 3000 metri e spettacolari pareti
quasi verticali, sono i numerosi bivi che si incontrano lungo la salita.
Poco oltre il
Lago Niera
si lascia sulla sinistra il bivio segnalato (2343 m) per il
Colle della Portiola14,
seguito poco dopo da un'altra traccia a sinistra.
Poi si ignorano: il bivio segnalato a destra per il
Colle dell'Infernetto
(segnavia S19); una diramazione non segnalata a sinistra che può
creare qualche dubbio sulla direzione da seguire;
un bivio segnalato a sinistra (2505 m, segnavia S20) per il
Colle di Nubiera
(Col de Nubiera
o Col de Stroppia);
una ulteriore diramazione a sinistra, ancora per il
Colle di Nubiera
(segnavia S34).
Da quest'ultimo bivio, fino al
Colle della Gippiera,
ci si trova anche sul tracciato del
"Sentiero Roberto Cavallero", trekking di una settimana
attraverso l'alta Valle Maira, piuttosto impegnativo.
È caratterizzato dalla sigla SRC e da segnaletica orizzontale
blu e rossa.
Si guadagna quota, e ci si sposta in un ambiente più
marcatamente detritico. Una traccia a destra, segnalata solo dalle
tacche di vernice bianco-rosse, porta a due piccoli laghetti e va ignorata
(più a monte, quando il sentiero lambisce un grosso masso è possibile,
voltandosi all'indietro, osservare i due piccoli laghetti in lontananza
6).
Continuando l'ascesa, si arriva all'ennesimo bivio, segnalato:
il ramo di sinistra punta direttamente al
Colle della Gippiera,
quello di destra si dirige all'ormai vicino
Bivacco Barenghi.
Dal bivacco ci si può ricongiungere al sentiero per
il colle, e il percorso si allunga di meno di una decina di minuti,
sicché è preferibile questa alternativa.
Ci si tiene a destra, si supera un curioso tratto di blocchi di
roccia accatastati proprio sul sentiero e, piegando un poco a destra,
si raggiunge il
Bivacco Barenghi
(2822 m, 1:40 - 1:55 ore dal
Lago Niera)
27
che, nascosto dalle rocce, appare solo negli ultimi metri.
Il bivacco si affaccia sul bel
Lago del Vallonasso di Stroppia
(2804 m)
158,
raggiungibile in pochi minuti per pietrame senza
percorso obbligato.
A destra, invertendo quasi la direzione di marcia, prosegue il
Sentiero Dino Icardi
diretto al
Colle dell'Infernetto
(segnavia T15).
A sinistra del bivacco (lato pannelli fotovoltaici) si seguono le
tacche bianco-rosse che tagliano in pietraia in direzione nord-ovest.
Con qualche saliscendi ci si ricongiunge in breve sul sentiero
precedentemente abbandonato per il
Colle della Gippiera,
che si segue verso destra.
Il sentiero supera la piana detritica a ovest del
Lago del Vallonasso di Stroppia
passando tra massi accatastati, poi taglia in diagonale
il ripido pendio di fini sfasciumi che difende il colle.
Un ultimo tratto, in minor pendenza, conduce infine al
Colle della Gippiera
(Col de Gippiera,
2930 m, 0:25 ore dal
Bivacco Barenghi).
Dal valico si gode di un incredibile panorama
sull'Aiguille des Chambeyron16
e sul
Lac des Neuf Couleurs39.
È interessante l'ipotesi secondo la quale il toponimo del
Lac des Neuf Couleurs
(Lago dei Nove Colori)
derivi in realtà da una storpiatura del nome originale,
Lac des Neuf Couloirs, ovvero
Lago dei Nove Canaloni.
In effetti, osservando l'imponente parete sud
dell'Aiguille de Chambeyron,
è possibile contare nove conoidi detritiche, ai piedi di altrettanti canaloni.
[-]
Dal Colle della Gippiera un sentiero scende in Francia verso il
Refuge du Chambeyron,
il
Sentiero Roberto Cavallero
si allunga sulla destra verso il
Passo delle Terre Nere
ed infine, un ultimo sentiero, ancora a destra,
risale il crinale spartiacque fino alla
Tête de la Frema10,
la cui ascesa, nelle belle giornate, merita la fatica.
Accessi
Da Dronero si risale la Valle Maira fino ad Acceglio e
quindi Chiappera. Subito dopo Chiappera, al Ponte Souttan,
si imbocca la strada a sinistra. Al successivo ponte, presso
il Rifugio Campo Base, si svolta a destra e si continua su sterrato
fino ad un piccolo posteggio. La strada si biforca e prosegue,
ma è interdetta al traffico privato.
L'itinerario ha inizio sul ramo di sinistra della biforcazione.
Note
La vecchia mulattiera militare che sale la bastionata rocciosa
verso il Rifugio Stroppia è in alcuni punti franata; è stata risistemata,
ma restano tratti esposti che possono creare qualche problema, specie con fondo
bagnato. Si consiglia la percorrenza del sentiero solo con tempo buono e stabile.
Pernottamento
--
Cartografia
[Fra n.11] [AsF n.7] [IGC n.111] [IGC n.7 + IGC n.6] I riferimenti dettagliati alle carte sono disponibili nella sezione Bibliografia.
Ultimo aggiornamento
Ultimo sopralluogo: Estate 2022
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agdag
lunedì 29 giugno 2009
[ 94.81.*.*]
Data escursione: 26/06/2009. Arrivati solo fino al Lago Niera. Posto fantastico, cascate attivissime; peccato per il temporale che ci ha infradiciati. Parte del tragitto è abbastanza esposto per essere di tipo 'E'. In auto, oltrepassare completamente il campeggio fino all'inizio del sentiero (ben segnalato), nonostante il divieto di accesso per camper; altrimenti è facile prendere qualche bivio sbagliato e sprecare energie, come abbiamo fatto noi, purtroppo.
anonimo
venerdì 22 ottobre 2010
[ 157.27.*.*]
Escursione effettuata il 22 luglio 2010, però in senso inverso con salita dall'Infernetto e discesa dalle Cascate Stroppia,la grande fatica è stata totalmente appagata dai panorami mozzafiato che si godono durante tutto il cammino.
lentach
lunedì 22 agosto 2011
[ 85.38.*.*]
Camminata molto bella, ma impegnativa in una giornata calda come ieri (21/08/2011). Importante portarsi dietro scorta d'acqua. Dopo il Rif. di Stroppia si trova un ruscello e poi fino al Biv. Barenghi non ci sono altre fonti. Al bivacco ho trovato una fontanella con poca acqua calda...in giornate calde come ieri la sete ha appesantito non poco la camminata.
Agnes80
venerdì 26 agosto 2011
[ 79.41.*.*]
Per Informazione, io l'ho svolto il 24-08 da Foillouse sul versante opposto. Il sentiero è sempre ottimo si passa il Refuge Chambeyron Lac Premier e il bellissimo Lac Long poi Lac neuf Coleurs. L'itinerario è fantastico contare 35 min in auto oltre il Colle Maddalena per raggiungere la partenza e poi 3h di cammino per i quasi 1000m di dislivello anche per i più allenati. Acqua alla partenza e poi refuge Chambeyron. Ciao
grylluscampestris
giovedì 07 giugno 2012
[ 79.44.*.*]
Io ci sono stato martedì scorso e c'è acqua in abbondanza!! Da non perdere! (peccato per le vicine esercitazioni militari e relativi colpi di mortaio...sembrava di essere in guerra!!!) sigh! :-((
Gheroppa
lunedì 11 giugno 2012
[ 82.48.*.*]
Fatta ieri Domenica 10 Giugno, per fortuna nessuna esercitazione militare :) pioggia dopo le 16 piu che prevista, ma niente temporale e quindi va tutto bene, fatto il giro dal campo base dove fra l'altro ci sono notevoli lavori in corso per la costruzione di un acquedotto (credo) cmq si parcheggia sempre bene, posto in abbondanza, la salita per il rifugio Stroppia trova nel sentiero degli alpini un allagamento del sentiero stesso, consigliati scarponi ben impermeabilizzati o copriscarponi da indossore nei punti critici, la cascata dal lago Niera è al massimo, meraviglioso il doppio salto cosi spumeggiante, nel vallonasso verso il Barenghi ci sono ancora parecchi nevai da passare con molta attenzione, ho visto segni di pedate sprofondate per piu di un metro :( oppue da schivare per poi riprendere il percorso, note fi piacere al Barenghi non c'era nessuno!! Siamo abituati a trovare la folle di solito :) proseguito al Col Gippiera e poi scesi dal Maurin e scesi giù, MERAVIGLIOSO!
silber
domenica 11 agosto 2013
[ 79.35.*.*]
Escursione compiuta domenica 12 agosto 2013. Ancora acqua alle cascate e al lago Niera. Salito fino a Tete de la Frema, panorama favoloso a 360 gradi su Chambeyron, Aiguille, Viso, Sautron. Sceso al lago del Vallonasso e poi dal colle dell'Infernetto e omonimo vallone: un nome, un programma !!! Complimenti per le descrizioni degli itinerari su questo sito.
kamthalion
giovedì 05 settembre 2013
[ 87.2.*.*]
Ho raggiunto il bivacco Barenghi lunedì scorso avendo tempo nel pomeriggio con un amico abbiamo aggiustato il tubo della fontana e ripulito la sorgente. Avevamo solo nastro americano per aggiustare il tubo se qualcuno ha in programma di andare e volesse finire il lavoro si porti un giunto di riparazione plasson da 1pollice
Patrizia 11 22
mercoledì 28 settembre 2016
[ 151.60.*.*]
11/7/16: salita da Chiappera fino al col Gippiera con meravigliosa vista sul lac des 9 couleurs. Ritorno dal Sentiero Icardi via Infernotto...una escursione indimenticabile!!
Sanny02
martedì 28 agosto 2018
[ 5.169.*.*]
C'è un errore nel cartello che indica il colle della Gippiera, 0,30'. Ci sono 3 p. A parte questo, ho trovato il sentiero per il rifugio Stroppia fatto male: troppe pietre che fanno scivolare e troppa pendenza. L'ultimo tratto è a mio avviso pericoloso; ho visto più persone fermarsi nei pressi della cascata per la paura di proseguire. Secondo me il sentiero è da modificare, in qualche modo, e l'ultimo tratto è da mettere in sicurezza. Saluti.
lidia
lunedì 19 agosto 2019
[ 5.171.*.*]
Sentiero fatto l'11/8/2019 fino al Bivacco Barenghi anche se da un punto di partenza diverso (poco sotto Ponte delle Combe) per un errore iniziale. Davvero bello e suggestivo. Abbiamo evitato l'anello per non incorrere in troppi sfasciumi lungo la Valle dell'Infernetto, di cui non avevamo voglia. Fare lo stesso itinerario anche al ritorno ti dà comunque la possibilità di godere ancora una volta dei meravigliosi panorami dell'area.
Monna
giovedì 01 luglio 2021
[176.201.*.*]
Fatto ieri con un'amica e due cani. Tutto bene fino al primo pratone, poi l'itinerario diventa pericoloso con abbondante sfasciume e acqua sul sentiero in più punti. In un tratto esposto, ma non particolarmente pericoloso, c'è una corda inspiegabile. Le corde servirebbero altrove! Comunque molto bello, noi abbiamo raggiunto il lago Niera. Secondo me ci andrebbe un pallino rosso e non arancione. Col cane il tratto fino al bivacco e oltre è complicato.
Giorgio88
giovedì 21 luglio 2022
[165.225.*.*]
Fatto a inizio Luglio, giro stupendo. Concordo pienamente con il commento precedente riguardo alla relativa utilità della corda sull'ultimo traverso in piano verso il rifugio Stroppia. Sarebbe molto più utile in un paio di tratti più in basso che sono molto esposti, specie in caso di bagnato. Il resto del percorso non presenta difficoltà.
agdag
lunedì 29 giugno 2009
[ 94.81.*.*]
Data escursione: 26/06/2009. Arrivati solo fino al Lago Niera. Posto fantastico, cascate attivissime; peccato per il temporale che ci ha infradiciati. Parte del tragitto è abbastanza esposto per essere di tipo 'E'. In auto, oltrepassare completamente il campeggio fino all'inizio del sentiero (ben segnalato), nonostante il divieto di accesso per camper; altrimenti è facile prendere qualche bivio sbagliato e sprecare energie, come abbiamo fatto noi, purtroppo.
anonimo
venerdì 22 ottobre 2010
[ 157.27.*.*]
Escursione effettuata il 22 luglio 2010, però in senso inverso con salita dall'Infernetto e discesa dalle Cascate Stroppia,la grande fatica è stata totalmente appagata dai panorami mozzafiato che si godono durante tutto il cammino.
lentach
lunedì 22 agosto 2011
[ 85.38.*.*]
Camminata molto bella, ma impegnativa in una giornata calda come ieri (21/08/2011). Importante portarsi dietro scorta d'acqua. Dopo il Rif. di Stroppia si trova un ruscello e poi fino al Biv. Barenghi non ci sono altre fonti. Al bivacco ho trovato una fontanella con poca acqua calda...in giornate calde come ieri la sete ha appesantito non poco la camminata.
Agnes80
venerdì 26 agosto 2011
[ 79.41.*.*]
Per Informazione, io l'ho svolto il 24-08 da Foillouse sul versante opposto. Il sentiero è sempre ottimo si passa il Refuge Chambeyron Lac Premier e il bellissimo Lac Long poi Lac neuf Coleurs. L'itinerario è fantastico contare 35 min in auto oltre il Colle Maddalena per raggiungere la partenza e poi 3h di cammino per i quasi 1000m di dislivello anche per i più allenati. Acqua alla partenza e poi refuge Chambeyron. Ciao
grylluscampestris
giovedì 07 giugno 2012
[ 79.44.*.*]
Io ci sono stato martedì scorso e c'è acqua in abbondanza!! Da non perdere! (peccato per le vicine esercitazioni militari e relativi colpi di mortaio...sembrava di essere in guerra!!!) sigh! :-((
Gheroppa
lunedì 11 giugno 2012
[ 82.48.*.*]
Fatta ieri Domenica 10 Giugno, per fortuna nessuna esercitazione militare :) pioggia dopo le 16 piu che prevista, ma niente temporale e quindi va tutto bene, fatto il giro dal campo base dove fra l'altro ci sono notevoli lavori in corso per la costruzione di un acquedotto (credo) cmq si parcheggia sempre bene, posto in abbondanza, la salita per il rifugio Stroppia trova nel sentiero degli alpini un allagamento del sentiero stesso, consigliati scarponi ben impermeabilizzati o copriscarponi da indossore nei punti critici, la cascata dal lago Niera è al massimo, meraviglioso il doppio salto cosi spumeggiante, nel vallonasso verso il Barenghi ci sono ancora parecchi nevai da passare con molta attenzione, ho visto segni di pedate sprofondate per piu di un metro :( oppue da schivare per poi riprendere il percorso, note fi piacere al Barenghi non c'era nessuno!! Siamo abituati a trovare la folle di solito :) proseguito al Col Gippiera e poi scesi dal Maurin e scesi giù, MERAVIGLIOSO!
silber
domenica 11 agosto 2013
[ 79.35.*.*]
Escursione compiuta domenica 12 agosto 2013. Ancora acqua alle cascate e al lago Niera. Salito fino a Tete de la Frema, panorama favoloso a 360 gradi su Chambeyron, Aiguille, Viso, Sautron. Sceso al lago del Vallonasso e poi dal colle dell'Infernetto e omonimo vallone: un nome, un programma !!! Complimenti per le descrizioni degli itinerari su questo sito.
kamthalion
giovedì 05 settembre 2013
[ 87.2.*.*]
Ho raggiunto il bivacco Barenghi lunedì scorso avendo tempo nel pomeriggio con un amico abbiamo aggiustato il tubo della fontana e ripulito la sorgente. Avevamo solo nastro americano per aggiustare il tubo se qualcuno ha in programma di andare e volesse finire il lavoro si porti un giunto di riparazione plasson da 1pollice
Patrizia 11 22
mercoledì 28 settembre 2016
[ 151.60.*.*]
11/7/16: salita da Chiappera fino al col Gippiera con meravigliosa vista sul lac des 9 couleurs. Ritorno dal Sentiero Icardi via Infernotto...una escursione indimenticabile!!
Sanny02
martedì 28 agosto 2018
[ 5.169.*.*]
C'è un errore nel cartello che indica il colle della Gippiera, 0,30'. Ci sono 3 p. A parte questo, ho trovato il sentiero per il rifugio Stroppia fatto male: troppe pietre che fanno scivolare e troppa pendenza. L'ultimo tratto è a mio avviso pericoloso; ho visto più persone fermarsi nei pressi della cascata per la paura di proseguire. Secondo me il sentiero è da modificare, in qualche modo, e l'ultimo tratto è da mettere in sicurezza. Saluti.
lidia
lunedì 19 agosto 2019
[ 5.171.*.*]
Sentiero fatto l'11/8/2019 fino al Bivacco Barenghi anche se da un punto di partenza diverso (poco sotto Ponte delle Combe) per un errore iniziale. Davvero bello e suggestivo. Abbiamo evitato l'anello per non incorrere in troppi sfasciumi lungo la Valle dell'Infernetto, di cui non avevamo voglia. Fare lo stesso itinerario anche al ritorno ti dà comunque la possibilità di godere ancora una volta dei meravigliosi panorami dell'area.
Monna
giovedì 01 luglio 2021
[176.201.*.*]
Fatto ieri con un'amica e due cani. Tutto bene fino al primo pratone, poi l'itinerario diventa pericoloso con abbondante sfasciume e acqua sul sentiero in più punti. In un tratto esposto, ma non particolarmente pericoloso, c'è una corda inspiegabile. Le corde servirebbero altrove! Comunque molto bello, noi abbiamo raggiunto il lago Niera. Secondo me ci andrebbe un pallino rosso e non arancione. Col cane il tratto fino al bivacco e oltre è complicato.
Giorgio88
giovedì 21 luglio 2022
[165.225.*.*]
Fatto a inizio Luglio, giro stupendo. Concordo pienamente con il commento precedente riguardo alla relativa utilità della corda sull'ultimo traverso in piano verso il rifugio Stroppia. Sarebbe molto più utile in un paio di tratti più in basso che sono molto esposti, specie in caso di bagnato. Il resto del percorso non presenta difficoltà.
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