13.01 Santuario di San Magno - Passo delle Crocette - Monte Tibert - Colle Intersile - Santuario di San Magno
Santuario di San Magno (1767 m) - Passo delle Crocette (2184 m) - Monte Tibert (2648 m) - Colle Intersile (2515 m) - Gias Sibolet (2104 m) - Grange Nollo (2009 m) - Santuario di San Magno (1767 m)
+917 / -917
Dislivello [m]
4:35 - 5:10
Tempo [h:mm]
11985
Distanza [m]
E
Difficoltà
Tipologia
Periodo consigliato [mese]
Varia, interessante, e un po' faticosa l'ascesa al Monte Tibert, dalla cui vetta si gode un panorama che vale da solo l'escursione. La discesa è più agevole ma, a valle del Colle Intersile, anche piuttosto monotona. Se si vuole solo salire al Monte Tibert, la via decisamente più agevole consiste nel percorrere questo itinerario in senso opposto a come è descritto.
Mappa su base © OpenStreetMap contributors, SRTM; map style © OpenTopoMap - licenza CC-BY-SA
A | Da Santuario di San Magno (1767 m) a: | Dislivello [m] | Tempo [h:mm] | Distanza [m] | Difficoltà | Segnavia |
---|---|---|---|---|---|---|
B | Passo delle Crocette (2184 m) | +427 / -10 | 1:15 - 1:25 | 2678 | E | R13 |
C | Monte Tibert (2648 m) | +909 / -28 | 2:35 - 3:00 | 5313 | E | S22 » = |
D | Colle Intersile (2515 m) | +909 / -161 | 2:50 - 3:15 | 6142 | E (1) | = |
E | Gias Sibolet (2104 m) | +909 / -572 | 3:40 - 4:10 | 8701 | E (1) | R06 |
F | Santuario di San Magno (1767 m) | +917 / -917 | 4:35 - 5:10 | 11985 | E (1) | R06 |
(1) Dalla vetta del Monte Tibert la difficoltà torna E .
Dal
Santuario di San Magno
(1767 m)
56
si raggiunge il
Passo delle Crocette
(1:15 - 1:25 ore dal
Santuario di San Magno),
in comune con
l'Itinerario 13.03.
Sul valico si svolta a sinistra, ignorando sia la breve digressione a destra per il
Monte Crosetta,
sia la ripida traccia segnalata
che, di fronte, si cala verso la
Grotta del Ghiaccio
(così denominata per la presenza, anche in estate, di stalattiti e stalagmiti di ghiaccio).
Il sentiero lascia a sinistra le numerose piccole croci in legno che, forse,
sono l'origine dell'attuale toponimo, e si continua sul crinale in direzione ovest.
Quasi subito si incontra un bivio (palina) e bisogna imboccare a sinistra la diramazione per il
Monte Tibert.
Il sentierino s'inerpica subito assai ripido, lungo il crinale che, a tratti, scende dirupato
sul lato che guarda il santuario.
Si scavalca un cocuzzolo inerbito, poi, dopo un breve tratto pianeggiante, una freccia
segnavia manda a sinistra della displuviale per aggirare alcune rocce.
Una breve ripida rampa riporta quindi sul crinale, qui molto esile
7.
Giunti ai piedi di una breve tratto roccioso,
lo si sale senza eccessivi problemi grazie ai molti gradoni disponibili.
Oltre questo caratteristico passaggio, il crinale torna ad essere ampio e prativo.
Lo si rimonta a lungo facendo attenzione ad un unico bivio che, seppur marcato
da numerose tacche segnavia, può trarre in inganno: si deve infatti tenere la destra
e proseguire sullo spartiacque, anziché continuare innanzi in piano.
Il sentiero supera un cocuzzolo arrotondato, poi si sposta a sinistra, fino ai piedi della
piramide terminale del
Monte Tibert.
Inizia ora l'ultimo tratto di salita, il più impegnativo: ci s'innalza con pendenze
molto sostenute su una larga cengia, da sinistra a destra, fino a sbucare in una sorta di
piccolo avvallamento.
Qui si piega a sinistra, continuando la salita, senza particolari problemi
8.
A pochi metri dall'arrivo è però necessario superare ancora un'altra
piccola cengia, piuttosto esile e sempre molto ripida: la cengia sale da
sinistra verso destra e sbuca in vetta al
Monte Tibert
(2648 m, 1:20 - 1:35 ore dal
Passo delle Crocette)
91034,
di fatto in corrispondenza della grossa croce in legno.
La discesa segue la dorsale ovest, con un evidente sentiero che passa su
lastre di roccia; seppur dividendosi in più punti, il sentiero raggiunge
senza problemi il vicino
Colle Intersile
(2515 m, 0:15 ore dal
Monte Tibert)
112,
dove si incontra una piccola pozza d'acqua e un dedalo di sentieri.
Da destra in senso antiorario, le varie diramazioni si dirigono: alla
Bassa di Narbona,
a
Punta Tempesta,
al
Colle Sibolet,
ed infine al
Santuario di San Magno.
Si segue dunque il sentiero più a sinistra, che taglia in lieve discesa spogli
pendii pascolivi. Lasciata una traccia a sinistra, la pendenza si fa più
accentuata: si passa un piccolo rio, poi il sentiero inverte il senso di marcia
piegando a sinistra (est).
La discesa tra i pascoli porta ad attraversare l'impluvio del rio toccato in
precedenza, cui segue un lunghissimo mezzacosta in diagonale. Le tracce degli animali
al pascolo rendono un po' complicata l'individuazione del percorso corretto,
senza tuttavia creare problemi di orientamento.
Si taglia un altro impluvio, quindi si riprende il traverso, fino a vedere
il sentiero trasformarsi in una piccola pista agro-pastorale.
Si prosegue con lo stesso andamento, ai margini dell'ampia conca pascoliva
12
sul fondo del vallone: la pista si sdoppia brevemente, lascia a destra una pozza d'acqua
113
ed infine, dopo un tornante, giunge al
Gias Sibolet
2104 m, 0:50 - 0:55 ore dal
Colle Intersile)
14,
egregiamente riattato.
Al gias la pista si allarga in una comoda strada sterrata, che prima scende alle
Grange Nollo
(2009 m), seguendo l'orografia dei versanti, poi, con una serie di tornanti,
si immette sulla strada asfaltata, sopra al
santuario, già utilizzata durante la salita.
Non resta che andare a destra e percorrere a ritroso il tragitto fino al
Santuario di San Magno
(1764 m, 0:55 - 1:00 ore dal
Gias Sibolet).
Accessi
Da Caraglio si risale la Val Grana fino a Castelmagno e si prosegue fino al Santuario di San Magno. Ampi posteggi presso il santuario per lasciare l'auto.
Note
Tra il Colle Intersile e il Gias del Sibolet il sentiero è spesso confuso tra le molte tracce di animali al pascolo. Prestare un minimo di attenzione in caso di scarsa visibilità, anche se l'orografia della valle aiuta ad individuare la direzione da seguire.
Pernottamento
--
Cartografia
[Fra n.14] [AsF n.7] [IGC n.111] [IGC n.7]
I riferimenti dettagliati alle carte sono disponibili nella sezione Bibliografia.
Ultimo aggiornamento
Ultimo sopralluogo: Estate 2022
[Ultimo aggiornamento scheda: Estate 2022]
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Valerio79
lunedì 16 agosto 2010
[ 84.223.*.*]
Bella Escursione. Soprattutto per chi come me e mia moglie è abituato a collezionare laghi e passi è un ottimo approccio alle vette. Sentiero non facile da trovare nell'alto vallone Sibolet. Salendo il Colle Intersile è il punto più basso a sinistra. Noi sbagliando siamo rimasti a destra e fuori sentiero abbiamo raggiunto direttamente il Tibert. Confermo tutto ciò che è indicato sulla descrizione, al bivio Colle Sibolet-Intersile quest'ultimo è il più evidente sulla destra.
diego65
mercoledì 13 luglio 2016
[ 151.60.*.*]
Bella escursione fatta a metà giugno, peccato per la nebbia che, in vetta, oscurava parzialmente la vista del santuario di San Magno. Stupendo, invece, il panorama sulla Val Maria e sulla testa della Val Grana. Il ritorno si può effettuare scendendo a destra del Tibert, scendendo verso il Passo delle Crocette e poi giù fino a San Magno, chiudendo l'anello. Un po' lungo ma ne vale la pena!
Guido61
giovedì 28 ottobre 2021
[ 87.4.*.*]
Bella escursione in buona parte su carrareccia che poi si tramuta in sentiero. Dislivello non troppo impegnativo anche se in alcuni brevi tratti occorrono buone gambe. Molto belli gli scorci sia sulla valle del santuario che sulla cima Tempesta dalla sella dopo il bivio poco prima dell'arrivo.
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