02.01 Santuario della Madonnadella Neve - Colla Bassa - Cappella di Santo Stefano
Santuario della Madonnadella Neve (1035 m) - [Bric del Monte (1207 m)] - Colla Bassa (990 m) - Cappella di Santo Stefano (1000 m)
+186 / -221
Dislivello [m]
1:10 - 1:20
Tempo [h:mm]
3820
Distanza [m]
E
Difficoltà
Tipologia
123456789101112
Periodo consigliato [mese]
Si tratta di una facile escursione molto piacevole, adatta a primavera ed autunno.
Collega, lungo la displuviale tra le valli Casotto e Mongia, l'imponente Santuario
della Madonna della Neve con l'appartata Cappella di Santo Stefano.
I panorami sono spesso ampi, nonostante le quote basse, e l'area attrezzata presso
il santuario è un ottimo posto per una merenda al rientro dall'escursione.
Con le spalle all'ingresso del
Santuario della Madonna della Neve
(1035 m)
12,
si imbocca la stradina asfaltata che si stacca a sinistra.
Il pilone votivo presente sul luogo venne trasformato in un più ampio edificio religioso
nel periodo compreso tra il 1630 e il 1650, quando gli abitanti di
Viola
sciolgono un voto fatto nel quale chiedevano protezione dalla peste.
Nel 1860 iniziano importanti lavori di restauro che successivamente, negli anni tra il
1884 e il 1894, trasformano la cappella originaria nell'attuale santuario
(con l'intento di realizzare una copia in piccolo del famoso
Santuario di Nostra Signora di La Salette,
cui la popolazione locale era devota).
Oggetto del culto è una Madonna con bambino sulle ginocchia, originariamente affrescata
nel XV secolo da autore ignoto.
[Censimento santuari cristiani in Italia, Madonna della Neve]
Dopo circa 200 metri si lascia l'asfalto per il sentiero che
sale a destra (segnavia B19).
Si tratta di una vecchia e malandata mulattiera,
delimitata da muretti a secco, che guadagna quota all'interno del castagneto.
Usciti dal bosco si prosegue su sentiero, attraversando in piano una lunga
radura prativa, al termine della quale ci si immette su una strada sterrata.
Si attraversa la strada, e si continua sul sentiero che s'innalza abbastanza ripido
su un assolato pendio, ricoperto da arbusti amanti dei climi caldi e secchi.
Il sentiero ben presto riduce la pendenza e segue di fatto il crinale che separa
la Valle Mongia, a destra, da una tributaria della Valle Casotto, a sinistra.
Quando il sentiero si sposta sul versante di sinistra dello spartiacque, giunge
ad un bivio: si lascia a destra il sentiero per la borgata
Soprana
di
Viola
e si tiene la sinistra per la
Colla Bassa.
Da questo punto è possibile una breve variante per la vetta del
Bric del Monte.
Si svolta a destra, giungendo in pochi metri ad un ulteriore bivio.
Si lascia di fronte il sentiero per
Soprana
e si svolta a sinistra, su un sentierino che si inerpica tra gli arbusti, piuttosto ripido,
fino alla piccola croce metallica in vetta al
Bric del Monte
(1207 m).
A sinistra della croce, un altro sentierino,
ancor più pendente, perde rapidamente quota per ricongiungersi all'itinerario principale
(Dislivello: +45/-52 m; Dislivello A/R: - m; Tempo: 0:15 ore; Tempo A/R: -; Difficoltà: E; Distanza: 386 m).
In realtà, a parte la soddisfazione di aver raggiunto una cima, dalla sommità il
panorama è beffardamente coperto dalla corona di faggi e noccioli che la circonda.
Il sentiero, quasi pianeggiante, taglia la faggeta a mezzacosta
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e giunge ad un incrocio:
si ignorano sia il sentierino a destra che scende dal
Bric del Monte,
sia il sentiero che continua più o meno di fronte.
Si volge invece a sinistra, scendendo all'interno di un fitto noccioleto.
Il sentiero si immette su una piccola pista forestale (attenzione a questo bivio non
segnalato per chi proviene in senso inverso): si va ancora a sinistra, trascurando un
paio di altri sentieri che si staccano sulla destra.
La pista conduce ad una panoramica radura
34,
dove compie una brusca curva a sinistra.
Qui si lascia la carrareccia e si prosegue diritti.
Il sentiero in questo punto quasi scompare: si passa a sinistra di una centralina
di rilevamento meteorologico della Regione Piemonte, per poi ritrovare la traccia
all'interno del bosco.
Il sentiero compie una lunga curva a destra quindi, di nuovo labile, presso un'altra
radura, volge deciso a sinistra (nord-est).
Senza più i segnavia, si ritrova la traccia sul crinale, all'interno del un fitto
castagneto. Il sentiero segue il crinale quasi pianeggiante, poi svolta ancora
a sinistra (ovest) e, con una breve ripida discesa, si porta nei pressi della
sottostante strada asfaltata.
Tenendosi pochi metri a monte, il sentiero corre parallelo alla strada ed infine la
raggiunge. Si prosegue a destra, arrivando in pochi minuti alla vicina
Colla Bassa
(990 m, 0:55 - 1:00 ore dal
Santuario della Madonna della Neve),
anche nota con il nome di
Colla Quattro Strade.
In effetti ci si trova su un crocevia: il valico è attraversato dalla strada che collega
Lisio
con
Monasterolo Casotto;
qui convergono la strada dal
Santuario della Madonna della Neve
(quella percorsa negli ultimi metri),
ed una rotabile minore da
Viola;
infine si diparte dalla colla anche la strada sterrata per la località
I Tre Scau
che conduce anche alla meta di questo itinerario, la
Cappella di Santo Stefano.
Tralasciando tutte le varie diramazioni stradali, si prosegue sulla strada sterrata
che sale proprio di fronte.
Ignorato un sentiero sulla sinistra, la strada sale adagio con un paio di tornanti
e scavalca un costone presso il
Bric Blin.
Si scende sul lato opposto, dove la strada attraversa una pianeggiante radura e prosegue
come pista forestale, biforcandosi poco oltre: si ignora la diramazione (meno evidente)
che continua innanzi per la località
I Tre Scau,
e si svolta a destra, in leggera salita.
Poco dopo anche la pista termina, e con una breve e comoda mulattiera inerbita
si arriva alla vicina
Cappella di Santo Stefano
(o
Cappella degli Alpini,
1000m, 0:15 - 0:20 ore dalla
Colla Bassa)
678.
La piccola ma graziosa
Cappella di Santo Stefano
è diventata meta di un pellegrinaggio per ricordare
i caduti di tutte le guerre che si tiene nel mese di luglio. Non è difficile
capire come mai sia anche nota come
Cappella degli Alpini:
a fianco del porticato è stato posto un vecchio obice 75/18 (metà anni Trenta), sopra il portone
d'ingresso fa mostra di sé una enorme penna nera e nella navata, sopra l'altare,
campeggia un dipinto raffigurante un alpino al posto delle tradizionali immagini sacre.
Lungo la breve mulattiera di accesso, cippi infissi nel terreno ricordano i nomi di
soldati che non hanno fatto ritorno a casa
5.
Tutto ciò, e non ultima la posizione arroccata a strapiombo della chiesetta, rendono
questo luogo molto suggestivo.
[-]
Accessi
Tra San Michele Mondovì e Lesegno si imbocca la strada che risale la
Valle Mongia. Si supera Mombasiglio (ove si può giungere anche da Ceva), e si prosegue
per Lisio, Viola ed infine Saint Grée di Viola. Appena prima di entrare in quello che pare
un paese fantasma a causa dei condomini abbandonati, presso una cappelletta si svolta a
destra sulla stradina asfaltata che conduce al Santuario della Madonna della Neve.
Ampi spazi per posteggiare.
Note
L'ultimo tratto della discesa sulla Colla Bassa avviene in assenza di segnaletica
orizzontale e verticale: il sentiero è piccolo ma, tranne brevi tratti, sempre
piuttosto evidente.
Pernottamento
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Cartografia
[Fra n.22] [IGC n.15] I riferimenti dettagliati alle carte sono disponibili nella sezione Bibliografia.
Ultimo aggiornamento
Ultimo sopralluogo: Autunno 2017
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